sabato 21 novembre 2020

Bees: Meditazioni notturne

Brianna e i bambini dormivano profondamente, distesi sul pavimento della soffitta come vittime di qualche improvvisa pestilenza, caduti dove stavano distesi, tra i barili di vernice e nerofumo e cataste di libri e pamphlet. Nonostante la lunga giornata, la riunione commovente e l’impressionante quantità di vino bevuto, Roger si ritrovò riluttante ad addormentarsi subito. Non incapace; poteva ancora sentire le vibrazioni del carro e le redini nelle sue mani e una sorta di ipnosi nascosta in fondo alla sua mente, che lo spingeva a lasciarsi andare in un vortice lento di campi di riso e uccelli volteggianti, strade acciottolate e foglie d’albero che si muovevano come fumo al tramonto. Ma si trattenne, volendo conservare questo momento il più a lungo possibile.
Destinazione. Destino, se poteva pensare una cosa del genere. La gente normale, le persone comuni, avevano un destino? Sembrava immodesto pensare che lui l’avesse – ma era un ministro di Dio; questo era esattamente quello che credeva: che ogni anima umana avesse un destino, e il dovere di trovarlo e compierlo. Proprio in quel momento, sentì il peso della preziosa speranza che portava e non voleva mai lasciar andare il grande senso di pace che lo riempiva.
Ma la carne è debole e senza che prendesse alcuna decisione consapevole in tal senso, si dissolse tranquillamente nella notte, il respiro di sua moglie e dei suoi bambini addormentati, il fuoco smorzato e il suono delle paludi lontane.

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