sabato 2 maggio 2020

Outlander: L'uscita di scena di Stephen Bonnet

Ed Speleers sulla concretizzazione della ‘più grande paura’ di Stephen Bonnet in Outlander
Attenzione: Questo articolo contiene spoiler sull’episodio 10 della stagione 5 di Outlander “Mercy Shall Follow Me.”
EW adora un buon cattivo, e ora è tempo affogare in nostri dispiaceri perché Stephen Bonnet (Ed Speelers) ha tirato le cuoia.
Il pirata/contrabbandiere ha terrorizzato la famiglia Fraser quasi dall’attimo in cui li ha incontrati la prima volta. È passato dal ladro terrificante alla vera faccia da diavolo quando ha aggredito Brianna (Sophie Skelton) subito dopo essere arrivata nell’America del 18° secolo nella stagione 4. Da allora, tutto il clan Fraser è stato consumato da una ardua vendetta nei suoi confronti, in particolare dopo aver saputo che era sopravvissuto all’esplosione nella prigione. Ma alla fine hanno ottenuto la loro vendetta, e Bonnet il giusto castigo, dopo un episodio ricco di eventi.
Dopo che Brianna aveva detto a un Bonnet incarcerato di essere incinta del suo bambino, Bonnet era ossessionato dalla possibilità che Jemmy fosse suo figlio. Nell’episodio di domenica ogni cosa ha superato il limite quando Bonnet ha rapito Brianna da una spiaggia a Wilmington e l’ha portata nel suo nascondiglio segreto su una piccola isola con l’intenzione di cominciare una vita con lei e con suo figlio. Dopo che lei ha rifiutato il suo piano, lui decide di venderla come schiava, ma il clan Fraser è arrivato a salvarla. Avrebbero potuto finire Bonnet in quel momento, invece, Bree ha scelto di consegnarlo alle autorità per affrontare il giudizio.
Questo ha portato alla condanna a morte di Bonnet per annegamento, la sua peggiore paura, che lui ci ha ricordato raccontando a Bree del suo incubo ricorrente. Ma non è costretto a subire il destino, dopo tutto, quando Bree, in un atto di pietà o forse solo controllo, spara Bonnet alla testa e lo libera dalla sua miseria
Anche se per un momento è sembrato che Stephen Bonnet potesse sfuggire alla morte ancora una volta, il suo tempo è finalmente arrivato – e così il tempo in Outlander del suo attore Ed Speleers. Lo abbiamo raggiunto per parlare dell’ora finale di Bonnet, come ha creato un tale uomo diabolico così dannatamente affascinante, e com’è stato girare la scena dell’annegamento in un lago scozzese ghiacciato.
ENTERTAINMENT WEEKLY: Be’, alla fine è tempo di dire addio a Stephen Bonnet, che per un periodo è sembrato potesse avere una vita. Quando hai saputo che sarebbe stato così per lui?
ED SPELEERS: È un peccato che non abbia nove vite. Ero in vacanza con la mia famiglia, seduto su una spiaggia a Majorca quando ho ricevuto una telefonata da uno del AD, che diceva, “Potrei venire per una protesi che si adatti a una ferita di proiettile?” io ho pensato Oo, una ferita di proiettile che sembra eccitante. Probabilmente gli spareranno nella gamba o nel braccio o qualcosa del genere. Non capii che quello che intendevano era che sarei stato sparato in mezzo agli occhi. L’ho scoperto indirettamente. Ero turbato perché un personaggio come questo non è mai durato tanto, ma mi stavo divertendo davvero molto a interpretarlo. Non volevo fermarmi, ma ho dovuto. Sono molto fortunato che la sceneggiatura dell’ultimo episodio del mio personaggio fosse una possibilità per rispondere, forse, ad alcune domande su di lui; confessa forse molte cose che non aveva mai confessato prima. Ha quasi affrontato un bel po’ di terapia, suppongo, ricevendo anche il giusto castigo.
Non sono sicura che tu abbia letto i libri, ma i responsabili dello show hanno combinato lo scontro finale con Bonnet in questo libro con uno della fine del successivo. Sai perché hanno deciso di fare questo e non di tenerti per un'altra stagione?
Non ne ho idea. Forse non ero bravo (ride). Ho letto Drums of Autumn (Tamburi d'Autunno e Passione oltre il Tempo nella versione italiana). Non avevo letto il quinto libro, ma sapevo che gli succedeva qualcos’altro a un certo punto in cui gli sparano nell’inguine, cosa che sarebbe molto scomoda. Penso che gli autori, probabilmente, stiano guardando i differenti modi in cui stanno andando le cose e a come bollono le storie e come fai questo con un personaggio che incombe sulle persone, ma non è necessariamente lì tutto il tempo?
È davvero ossessionato dal diventare padre e un gentiluomo, e, in maniera piuttosto psicotica, crede che sarà in grado di fare questo con Bree e Jemmy. Perché pensi che creda ciò e sia così ossessionato da queste cose quando sta andando tutto bene per lui senza di loro?
Forse è l’unica cosa che non era stata depennata. Forse perché non proviene da una famiglia sua e l’inizio della sua vita è stato così caotico e sconclusionato. È stato abbandonato da bambino. Forse sentiva di voler avere un’influenza. Ci sono molti accenni al destino e alla fortuna, e penso che ci sia questo modo molto ingenuo in cui pensa che lui e Bree siano destinati a stare insieme. Anche se inscena quest’idea di voler essere padre, di voler amare un figlio, mi chiedo se possa essere qualcosa di più narcisistico e se si riduca a voler avere un erede, a voler avere qualcosa da lasciare. Inoltre, ciò di per sé significa che le persone non possono mai sfuggirgli in alcun modo. Espone i suoi sentimenti e le sue idee a un profano in modo normale, in termini di voler amare un figlio, ecc., ma in effetti, dato che ha in questa qualità più sociopatica, si esprime così perché pensa che questo sia quello che la gente vuole sentire e lui può ricavare qualcosa da questa situazione. Può avere Bree, e se può avere Brianna dimostrando di essere un padre amorevole, allora questo è il modo di ingannarla, suppongo. Si tratterebbe di lasciare la sua eredità, un erede. Penso che lui lo perseguirebbe in questo modo.
Bonnet è un uomo estremamente diabolico. Ne abbiamo molte prove, e inoltre, in quelle scene con Sophie, c’era quasi un’atmosfera da Bella e la Bestia. Eppure, nonostante tutto, sembrava affascinante e poi quando ha parlato della sua infanzia, uno si è sentito dispiaciuto per lui. Come hai reso una persona così cattiva tanto attraente?
Non so se sia stato percepito affascinante o no. ma penso che ci sia fascino in lui. Nei libri c’è del fascino in lui. C’era anche nella sceneggiatura. Lo trovo difficile da articolare perché potenzialmente sto parlando di persone che hanno compiuto alcuni atti atroci nella loro vita, ma ci sono anche esseri umani là fuori che sulla carta sono individui incredibilmente cattivi, ma sono sicuro che se entrassimo dentro di loro e dovessimo conoscerli, ci sarebbe a un certo punto una qualità che li redime. È un personaggio dalle mille risorse e uno può pensare che possa prendere un percorso diverso, forse possiamo vederlo in una luce diversa. Questo è il bello di una buona scrittura. Come attore, questo è quello che uno cerca. Non vuoi mai qualcuno che sia metà buono, metà cattivo, hai bisogno che abbia sfumature di grigio e tutto il resto. Questo è il motivo per cui sono deluso dal fatto di non interpretarlo più perché ha la capacità di essere sfaccettato.
Bonnet ha avuto paura di annegare da quando lo abbiamo conosciuto, così naturalmente, viene condannato a morire in questo modo. In primo luogo, hai sempre saputo che stava per accadere e come ha influenzato il modo in cui hai interpretato le altre scene in cui parla dell’incubo?
Ho letto molto di lui, e se ne fa cenno nei primi libri. È divertente perché lui adora il mare in un certo senso. Lavora con il mare, dato che è un pirata ed è stato per mare per la maggior parte della sua vita adulta. È una grande parte della sua esistenza. Ma è, alla fine, un fattore grandissimo nell’interpretare le cose. Era un'altra sfumatura averlo come modo per [e] cercare di trovare la mia più grande paura, qualunque essa fosse. Sono stato molto fortunato a conoscere questa paura, che era la sua più grande paura in assoluto. Avere questo come qualcosa da sfruttare è stato uno strumento molto potente perché ti dava un ampio raggio su cui giocare. Specialmente in questo episodio, è lì per tutto il tempo. Viene menzionato in due o tre occasioni; lo confessa e ottiene il suo castigo ed è la sua più grande paura. Questo è il motivo per cui è interessante che Brianna gli spari per liberarlo dalla sua miseria. Alla fine, lei ottiene molto potere facendo questo.
Il tuo annegamento è stato l’ultimo giorno sul set? Un saluto finale appropriato?
In effetti abbiamo fatto un altro poco dopo quello. Sto cercando di pensare. Pensavo che avremmo fatto in ordine, ma no. Le scene sono cambiate un bel po’ a causa del tempo. Avevo alcune cose importanti da fare dopo. È interessante notare che ho dovuto fare tutta la confessione del motivo per cui avevo una tale paura nei miei incubi sul mare. Ho dovuto farlo dopo l'evento, che è stato piuttosto interessante
Dicci delle riprese della scena della morte – non sembra molto piacevole stare nell’acqua fino al collo con le mani legate sopra di te.
Era un lago freddo, non fraintendermi. C'erano un sacco di stuntman là fuori in tutte queste mute da sub altamente tecnologiche molto eleganti che sono state progettate per le immersioni nell'acqua più fredda possibile. La troupe aveva un sacco di attrezzatura bagnata. Per essere chiari, sono stato supportato molto bene con quello che mi hanno dato in termini di mute subacquee e tute stagne e tutto il resto. Sembravo l’uomo Michelin per poter stare nell’acqua. Mi aspettavo che fosse gelato. Forse ho smesso di seguire, non lo so ma in un certo senso mi sono dimenticato della temperatura. Nella mia testa stavo usando altre cose che stavano avendo un effetto diverso su di me. È stato un processo veloce. È stata una lunga giornata di preparazione. C'erano altre scene in corso, ma stavo aspettando da molto tempo per fare la scena ed è stato un momento così breve. Non sono stato lì per molto tempo e neanche a lungo in acqua. Tutto sembrava molto surreale. Era un ambiente abbastanza tranquillo. C’erano bellissimi boschi e un lago. Era tutto molto pittoresco. Sembrava molto tranquillo. È stato un momento quasi strano perché tutto era molto silenzioso. È stato un processo molto surreale.
(X)

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