sabato 5 marzo 2022

Outlander S6: Intervista a Maril Davis

Scopriamo perché la produttrice esecutiva di Outlander, Maril Davis definisce la Stagione 6 un giro sulle montagne russe più di ogni altra stagione
Quando Outlander ritornerà per la sesta stagione su Starz, domenica 6 marzo, i fan saranno testimoni delle conseguenze del brutale attacco a Claire (Caitriona Balfe) nella Stagione 5. Cosa succede dopo a lei e suo marito Jamie (Sam Heughan) mentre fanno i conti con le conseguenze negative? Deviando dal romanzo di Diana Gabaldon, A Breath of Snow and Ashes (Nevi infuocate, Cannoni per la libertà nella versione italiana), su cui è basata la Stagione 6, verrà posta più attenzione sulla lotta di Claire per guarire e fare i conti con quello che ai giorni nostri etichetteremmo come PTSD (Disturbo da stress post-traumatico).
«Quando leggiamo i libri, la cosa è affrontata in piccoli pezzi qui e lì ma lei non la supera mai davvero» dice in esclusiva a Parade Maril Davis, produttrice esecutiva di Outlander. «E ci sembrava un’esperienza così traumatica che non potevamo ignorarla, e ci sembrava di non fare giustizia al personaggio se lo avessimo fatto. E così, ci siamo davvero appoggiati a questo. Penso che gli sceneggiatori abbiamo fatto un ottimo lavoro inventandosi questa strategia di adattamento per Claire.»
Insieme al responsabile dello show Matthew B. Roberts, Davis ha avuto un confronto con Balfe (che è anche produttrice nello show) per essere sicura di essere tutti in sintonia su come affrontare il fatto che Claire, nonostante sappia che Jamie gli uomini di Fraser’s Ridge hanno ucciso tutti i suoi rapitori, ha dei flashback.
Caitriona è stata davvero solidale con noi nell’esplorazione di come potrebbe essere e di come, in quanto medico lei in qualche modo è sempre compartimentata, ma cosa succede quando non sei più capace di farlo?» spiega Davis. «Claire è così abituata a reprimere i suoi sentimenti in qualche modo in quest’area che in questa stagione sta proprio lottando per capire come affrontarli. Perciò, penso che vedremo questa escalation. E il modo in cui sceglie di affrontarlo è qualcosa che abbiamo aggiunto e che sentivamo semplicemente necessario.»
Le riprese della Stagione 6 di Outlander hanno richiesto una buona dose di sfide logistiche e narrative. A causa degli stretti protocolli Covid-19 durante la produzione — e della gravidanza di Balfe, che è stata tenuta (letteralmente) nascosta — è stata presa la decisione di accorciare la Stagione 6 a solo otto episodi, invece dei soliti dodici. (I quattro mancanti saranno girati e attaccati alla Stagione 7). Tuttavia, questi ostacoli per Davis sono più come un bene insperato.
«A essere sincera, ho amato questa stagione,» ha detto. «L’avrei amata se avessimo avuto altri quattro episodi, ma finisce in un momento così eccitante. E ancora una volta, tutto questo non era pianificato. Ovviamente ci siamo dedicati alla stagione pensando di fare 12 episodi. Perciò, per il modo in cui è andata a finire, penso che sia supereccitante. È un giro sulle montagne russe più delle altre stagioni ed è piana zeppa.»
Una volta che le riprese della Stagione 6 sono cominciate in Scozia, il tempo è stato un altro fattore da considerare, anche se Davis ha detto che questo ha dato allo show un aspetto completamente differente perché c’era molta più neve che nelle stagioni precedenti.
«Non penso sia stato facile per il cast e la troupe, ma l’aspetto è incredibile,» ha aggiunto Davis. «Voglio dire nessuno vuole trovarsi in questa pandemia, penso che abbiamo sentito tutti la fatica del Covid, ma sono così emozionata per come è andata a finire questa stagione, e c’è un risvolto positivo. Caitriona ha un bambino. Così sono venute fuori molte buone cose da questa stagione.
La sesta stagione di Outlander debutta Domenica 6 marzo su Starz

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