Con calma, tolse la mano dal chiavistello e si voltò indietro. Decise che avrebbe aspettato un quarto d’ora. Se qualcosa doveva succedere, sarebbe stato verosimilmente rapido. Non poteva attardarsi nel piccolo giardino sul fronte, né certamente appostarsi dietro le finestre. Costeggiò il giardino e scese sul lato della casa, verso il retro.
Il giardino sul retro era considerevolmente grande, con un appezzamento coltivato, arato per l’inverno, ma dal quale spuntavano ancora alcuni ciuffi di cavoli. In fondo al giardino c’era un piccolo cucinino e un pergolato di viti potate su uno dei lati, con una panchina sotto. La panchina era occupata da Amaranthus, che teneva il piccolo Trevor contro la sa spalla, dandogli colpetti sulla schiena in maniera pragmatica.
“Oh, salve,” disse, notando William. “Dov’è il vostro amico?”
“Dentro,” rispose. “Sta parlando con Lord John. Pensavo di aspettarlo, ma non vorrei disturbarvi.” Fece per andarsene, ma lei lo fermò, alzando la mano per un attimo, prima di ricominciare con i colpetti.
“Sedetevi,” disse, guardandolo con interesse. “Così voi siete il famoso William. O dovrei chiamarvi Ellesmere?”
“In effetti. E no, non dovete.” Si sedette con attenzione accanto a lei. “Come sta il piccoletto?”
“Estremamente sazio,” disse, con una piccola smorfia. “A momenti… ops, eccoci.” Trevor aveva emesso un sonoro rutto, accompagnato da un spruzzo di latte acquoso che ricadde sulla spalla della madre. Evidentemente questo tipo di esplosioni era usuale; William vide che si era messa un fazzoletto sopra al kaftano per proteggersi, anche se le dimensioni del tessuto sembravano inadeguate per il volume di quanto prodotto da Trevor.
“Mi passereste quello, per favore?” Amaranthus spostò con esperienza il bambino da una spalla all'altra e indicò con la testa un altro fazzoletto piegato che giaceva a terra vicino ai suoi piedi. William lo prese con cautela, ma sembrò essere pulito, per il momento.
“Non ha una balia?” chiese, passandole il fazzoletto.
“Ce l’aveva,” ripose Amaranthus, aggrottando leggermente le sopracciglia mentre ripuliva la faccia del bambino. “L’ho licenziata.”
“Ubriachezza?” chiese, ricordandosi cosa aveva detto Lord John a proposito del cuoco.
“Fra le altre cose. Ubriaca in certe occasioni, troppe, e sporca nei modi.”
“Sporca nel senso di sudicia, o… ehm… come eccessiva promiscuità con l’altro sesso?”
Lei rise, nonostante l’argomento.
“Entrambe le cose. Se non sapessi già che siete il figlio di Lord John, questa domanda lo avrebbe reso chiaro. O, piuttosto,” si scusò, stringendo di più il kaftano intorno a sé, “la sua formulazione, più che la domanda in sé. Tutti i Grey, almeno quelli che ho conosciuto finora, parlano in questo modo.”
“Sono il figlio adottivo di Lord John,” rispose tranquillamente. “Qualsiasi somiglianza nel linguaggio dev'essere dovuta all'esposizione, piuttosto che all'ereditarietà.”
Lei fece un piccolo verso d’interesse e lo guardò, con un sopracciglio alzato. I suoi occhi erano di quel colore cangiante fra il grigio e il blu, si accorse lui. Proprio in quel momento, facevano pendant che le colombe grigie ricamate sul suo kaftano giallo.
“È possibile,” disse lei. “Mio padre dice che una razza di fringuello impara a cantare dai suoi genitori; se sposti un uovo da un nido e lo metti in un altro lontano qualche miglio, il pulcino imparerà a cantare dai nuovi genitori, invece che da quelli che hanno depositato l’uovo.”
Reprimendo cortesemente il desiderio di chiedere perché mai qualcuno dovrebbe in qualche modo interessarsi di fringuelli, annuì semplicemente.
“Non sentite freddo, signora?” chiese. Erano seduto al sole e la panchina di legno era calda sotto le sue gambe, ma la brezza che gli soffiava dietro al collo era fredda, e sapeva che lei non stava indossando altro che una sottoveste sotto al suo kaftano. Il pensiero gli riportò alla mente un vivido ricordo della prima volta che l’aveva vista, coi seni gonfi di latte e i capezzoli prominenti in bella mostra, e guardò altrove, cercando immediatamente di pensare a qualcos'altro.
“Qual è il mestiere di vostro padre?” chiese a caso.
“È un naturalista, quando se lo può permettere,” rispose. “E no, non ho freddo. Fa sempre troppo caldo in casa e non credo che il fumo del focolare faccia bene a Trevor; lo fa tossire.”
“Forse il camino non tira bene. Avete detto ‘quando se lo può permettere. ‘Cosa fa vostro padre quando non può permettersi di seguire i suoi… ehm… interessi particolari?”
"È un libraio,” disse, con un leggero tono di sfida. “In [New York? New Jersey? Philadelphia?] “È lì che ho conosciuto Benjamin,” aggiunse, con una leggera stretta nella voce. “Nel negozio di mio padre.” Voltò leggermente la testa, per vedere che ne avrebbe fatto di quelle informazioni. Avrebbe disapprovato la relazione, sapendo ora che era figlia di un commerciante? Probabilmente no, pensò lui sarcasticamente. Viste le circostanze.
“Vi faccio le mie più profonde condoglianze per la perdita di vostro marito, signora,” disse. Si chiedeva che cosa lei sapesse, o piuttosto cosa le fosse stato detto, della morte di Benjamin, ma sembrava indelicato chiedere. E avrebbe fatto meglio a scoprire cosa ne sapevano Papà e lo zio Hal, prima di avventurarsi in un territorio sconosciuto.
“Grazie.” Guardò altrove, con gli occhi bassi, ma vide la sua bocca, una bella bocca, comprimersi in un modo che suggeriva che stesse stringendo i denti.
“Maledetti Continentali!” disse, con improvvisa violenza. Alzò la testa e lui vide che, ben lontani dall'esser pieni di lacrime, i suoi occhi scintillavano di rabbia. “Accidenti a loro e alla loro stupida filosofia! Ostinata, confusionaria, piena di sciocchezze sovversive… io…” Si fermò improvvisamente, rendendosi conto dello stupore di William.
“Vi chiedo di perdonarmi, mio signore,” disse rigidamente. “Sono stata travolta dalle mie emozioni.”
“Molto… giusto,” disse imbarazzato. “Voglio dire, piuttosto comprensibile, date le… ehm… circostanze.” Lanciò un’occhiata verso la casa, ma non si sentiva nessun rumore di porte che si aprivano o di voci che si salutavano. “Chiamatemi William, comunque, siamo cugini, no?”
Questo la fece sorridere. Aveva un bellissimo sorriso.
“Lo siamo. Potete chiamarmi cugina Amaranthus, allora; è una pianta,” aggiunse, con l’aria leggermente rassegnata di chi è spesso obbligato a dare la stessa spiegazione. “Amaranthus palmeri. Della famiglia delle Amaranthacee. Comunemente conosciuto come farinello.”
martedì 31 maggio 2016
lunedì 30 maggio 2016
Il cast di Outlander e una nuova dimensione del fantasy
La prima stagione di Outlander, serie storica-epica di Starz, basato sui romanzi di Diana Gabaldon, ha visto l’eroina Claire Randall (Caitrona Balfe) viaggiare indietro nel tempo di 200 anni negli anni 40 del 1700 dove presto si è innamorata dell’altrettanto eroico scozzese Jamie Fraser (Sam Heughan). Ha anche trovato un nemico nell’odioso Black Jack Randall, un capitano dell’occupante esercito inglese e antenato del marito di Claire nel 1940, Frank, (entrambi interpretati da Tobias Menzies). La stagione si chiude con Jack che brutalizza Jamie prima che Claire lo salvi dalla prigionia; la coppia, quindi, ripara in Francia. Questa stagione trova gli amanti infiltrati presso la corte francese, a complottare per salvare la cultura e la tradizione scozzese.
Riuniti in un hotel di Hollywood per un servizio fotografico e un’intervista con The Envelope, i tre attri posano brevemente come Charlie’s Angels. Ciascuno di loro ha legioni di fans: Caitriots, Heughanots, Menziatics. Quando si chiede quale gruppo è il più accanito Balfe e Menzies semplicemente indicano Heughan.
Uomini, che cosa si prova a essere oggettivizzati?
Menzies: è una particolarità dello show che ci ha riservato questo ruolo
Balfe: (indicando il proprio corpo): nessuno è interessato a questo. E' come se dicessero “Vestiti, amore. Ma non voi!” (indicando gli uomini)
Menzies: ma è per Jamie, molto più che Frank o Jack
Balfe: c’è il Team Frank. C’è anche un Team Jack, che è…non parliamo di queste donne
Heughan: Io in realtà non presto attenzione a questo. Siamo oggettivizzati?
Balfe: qualche volta sono indignata per conto vostro. Il modo in cui le donne parlano di Sam talvolta, se un uomo dicesse queste cose di un’attrice si scatenerebbe il putiferio. Io vorrei che il punto centrale fosse sempre la sua bravura e il suo talento nel recitare
Heughan: è il personaggio. Tutti ne sono ossessionati. Non vedo l’ora di vedere come sarà se faremo altre stagioni perché lui è già molto cambiato nella mia mente
Balfe: Questo genere può avere alcune volte questi modelli nati dalla fantasia, ma per noi attori è interessante solo se questa persona è reale per te. Perché il pubblico vada avanti nella storia e creda veramente nel viaggio, le persone devono essere percepite come ben costruite e molto reali
Menzies: I modelli non sono interessanti da vedere; devono essere tridimensionali
Per i fan di Black Jack. Per quanto orribile egli sia, tu lo hai caratterizzato con grande profondità.
Balfe: è perché è esaltante
Menzies: Avremmo potuto andare andare avanti con un clichè
Balfe: - arricciando la bocca -
Menzies: Tutto questo rende veramente difficile sostenere un'altra stagione
Questa stagione alla corte francese ha molti limiti dopo la libertà nelle highlands scozzesi
Menzies: Parte con un tono e una struttura completamente diversi e un colpo d'occhio completamente diverso. Ti porta in una direzione inaspettata. Verso la fine delle stagione, torniamo indietro a qualcosa di più familiare. Ma è un punto di partenza.
Balfe: l'anno scorso Claire faceva fronte alle cose momento per momento. Per Jamie e Claire questa stagione è molto più contemplativa. Stanno in un solo posto per molto più tempo di quanto abbiamo visto prima, così dal punto di vista emotivo gli eventi sono ricaduti su di loro,ed è come loro li affrontano.
Heughan: La scorsa stagione ha girato intorno agli individui e al triangolo. Questa dà l'impressione che si sia su una scala più grande. Il fato costituisce un fattore importante nella seconda stagione, in relazione al poter cambiare la storia.
Balfe: parliamo sempre di quanto Claire sia una donna intelligente e in più si è gettata ciecamente in una missione molto dubbia. Dal punto di vista emotivo, lei ha questo senso di colpa nei confronti di Frank e ciò ha conseguenze disastrose per la loro relazione. Lei chiede qualcosa di enorme a Jamie che nessuno avrebbe il diritto di chiedere.
Qual è il vostro maggiore obiettivo nel interpreatre il vostro ruolo e come vi muovete in questa stagione?
Menzies: nel primo episodio, ci siamo imbattuti ancora nei viaggi nel tempo che è l'aspetto di gran lunga portante della storia e l’obiettivo era fissarlo e renderlo reale per i personaggi.
Heughan: Mi ricordo di aver cominciato la stagione 2 terrorizzato dal fatto che questo significava affrontare un periodo drammatico con le gale
Balfe: sembrava che dicesse "non indosserò una camicia elaborata!"
Heughan: abbiamo passato l'intera stagione cercando di conoscere questi personaggi e quando siamo entrati nella stagione 2 eravamo in un mondo diverso. Sembrava di essere su un terreno irregolare, non solo per i personaggi ma anche per noi stessi. Chi sono i personaggi e cosa stanno facendo in questo mondo? Jamie sicuramente deve essere disonesto e manipolativo, laddove fin'ora è stato molto onesto, esprime chiaramente il proprio parere, è molto schietto. Ma se dovevano tornare subito in Scozia doveva essere un periodo di tempo più breve. Parigi da veramente un significato a questo.
Balfe: il pericolo alcune volte con il dramma storico e che la gente interpreta l’epoca. Spero che noi non stiamo facendo questo alla fine. Le persone sono persone, avevano gli stessi timori, speranze e sogni 300 anni fa come noi oggi. Sono le circostanze a essere differenti. Devi interpretare le persone invece che i tempi.
Ora una questione tecnica: c’erano veramente cerette brasiliane in Francia?
Balfe: apparentemente in quei periodi si faceva. Chi lo sa?. È una delle scene più divertenti del film. Claire Sermonne (che interpreta Louise de Rohan) è stata fantastica ma povera ragazza. Usavano miele e lei ne era sommersa. Volava da tutte le parti. Un disastro nudo e appiccicoso.
Riuniti in un hotel di Hollywood per un servizio fotografico e un’intervista con The Envelope, i tre attri posano brevemente come Charlie’s Angels. Ciascuno di loro ha legioni di fans: Caitriots, Heughanots, Menziatics. Quando si chiede quale gruppo è il più accanito Balfe e Menzies semplicemente indicano Heughan.
Uomini, che cosa si prova a essere oggettivizzati?
Menzies: è una particolarità dello show che ci ha riservato questo ruolo
Balfe: (indicando il proprio corpo): nessuno è interessato a questo. E' come se dicessero “Vestiti, amore. Ma non voi!” (indicando gli uomini)
Menzies: ma è per Jamie, molto più che Frank o Jack
Balfe: c’è il Team Frank. C’è anche un Team Jack, che è…non parliamo di queste donne
Heughan: Io in realtà non presto attenzione a questo. Siamo oggettivizzati?
Balfe: qualche volta sono indignata per conto vostro. Il modo in cui le donne parlano di Sam talvolta, se un uomo dicesse queste cose di un’attrice si scatenerebbe il putiferio. Io vorrei che il punto centrale fosse sempre la sua bravura e il suo talento nel recitare
Heughan: è il personaggio. Tutti ne sono ossessionati. Non vedo l’ora di vedere come sarà se faremo altre stagioni perché lui è già molto cambiato nella mia mente
Balfe: Questo genere può avere alcune volte questi modelli nati dalla fantasia, ma per noi attori è interessante solo se questa persona è reale per te. Perché il pubblico vada avanti nella storia e creda veramente nel viaggio, le persone devono essere percepite come ben costruite e molto reali
Menzies: I modelli non sono interessanti da vedere; devono essere tridimensionali
Per i fan di Black Jack. Per quanto orribile egli sia, tu lo hai caratterizzato con grande profondità.
Balfe: è perché è esaltante
Menzies: Avremmo potuto andare andare avanti con un clichè
Balfe: - arricciando la bocca -
Menzies: Tutto questo rende veramente difficile sostenere un'altra stagione
Questa stagione alla corte francese ha molti limiti dopo la libertà nelle highlands scozzesi
Menzies: Parte con un tono e una struttura completamente diversi e un colpo d'occhio completamente diverso. Ti porta in una direzione inaspettata. Verso la fine delle stagione, torniamo indietro a qualcosa di più familiare. Ma è un punto di partenza.
Balfe: l'anno scorso Claire faceva fronte alle cose momento per momento. Per Jamie e Claire questa stagione è molto più contemplativa. Stanno in un solo posto per molto più tempo di quanto abbiamo visto prima, così dal punto di vista emotivo gli eventi sono ricaduti su di loro,ed è come loro li affrontano.
Heughan: La scorsa stagione ha girato intorno agli individui e al triangolo. Questa dà l'impressione che si sia su una scala più grande. Il fato costituisce un fattore importante nella seconda stagione, in relazione al poter cambiare la storia.
Balfe: parliamo sempre di quanto Claire sia una donna intelligente e in più si è gettata ciecamente in una missione molto dubbia. Dal punto di vista emotivo, lei ha questo senso di colpa nei confronti di Frank e ciò ha conseguenze disastrose per la loro relazione. Lei chiede qualcosa di enorme a Jamie che nessuno avrebbe il diritto di chiedere.
Qual è il vostro maggiore obiettivo nel interpreatre il vostro ruolo e come vi muovete in questa stagione?
Menzies: nel primo episodio, ci siamo imbattuti ancora nei viaggi nel tempo che è l'aspetto di gran lunga portante della storia e l’obiettivo era fissarlo e renderlo reale per i personaggi.
Heughan: Mi ricordo di aver cominciato la stagione 2 terrorizzato dal fatto che questo significava affrontare un periodo drammatico con le gale
Balfe: sembrava che dicesse "non indosserò una camicia elaborata!"
Heughan: abbiamo passato l'intera stagione cercando di conoscere questi personaggi e quando siamo entrati nella stagione 2 eravamo in un mondo diverso. Sembrava di essere su un terreno irregolare, non solo per i personaggi ma anche per noi stessi. Chi sono i personaggi e cosa stanno facendo in questo mondo? Jamie sicuramente deve essere disonesto e manipolativo, laddove fin'ora è stato molto onesto, esprime chiaramente il proprio parere, è molto schietto. Ma se dovevano tornare subito in Scozia doveva essere un periodo di tempo più breve. Parigi da veramente un significato a questo.
Balfe: il pericolo alcune volte con il dramma storico e che la gente interpreta l’epoca. Spero che noi non stiamo facendo questo alla fine. Le persone sono persone, avevano gli stessi timori, speranze e sogni 300 anni fa come noi oggi. Sono le circostanze a essere differenti. Devi interpretare le persone invece che i tempi.
Ora una questione tecnica: c’erano veramente cerette brasiliane in Francia?
Balfe: apparentemente in quei periodi si faceva. Chi lo sa?. È una delle scene più divertenti del film. Claire Sermonne (che interpreta Louise de Rohan) è stata fantastica ma povera ragazza. Usavano miele e lei ne era sommersa. Volava da tutte le parti. Un disastro nudo e appiccicoso.
Traduzione di Iolanda
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venerdì 27 maggio 2016
Creare la puntata più potente della serie
**Attenzione:
Spoiler della 2x07
di Outlander**
Outlander non ha mai evitato il materiale difficile e c'è molto altro oltre alle sfide impegnative come l'aggressione e l'aborto spontaneo - entrambi i quali erano presenti nell'ultima straziante puntata dello show Starz, che ha visto Claire perdere il suo bambino dopo aver assistito al duello di Jamie con Black Jack Randall - una lotta causata da Jamie che scopre Jack violentare Fergus, un ragazzo che lavora per la coppia.
L'episodio, scritto con sensibilità da Toni Graphia e diretto da Metin Hüseyin, esemplifica il perchè Outlander è una spanna sopra la maggior parte degli altri telefilm, soprattutto quando si tratta di rappresentare lo stupro e la perdita. Mentre è spesso difficile digerire la violenza che gli esseri umani si infliggono l'un l'altro, Outlander si preoccupa di esplorare le conseguenze emotive delle crudeltà fisiche, senza evitarle per convenienza narrativa o sfruttarle solo per scioccare il pubblico (o come scorciatoria per dimostrare quanto cattivo sia un personaggio). Si suppone che sia doloroso, ma ciò che rende Outlander innovativo, anche nell'era del momento di gloria della TV, è che dà tempo e peso a questi atti odiosi e alle loro ripercussioni senza oggettivarne le vittime, senza far crogiolare i personaggi nel loro dolore e dando spazio al loro trauma, invece di sovrastralo con il successivo colpo di scena.
Il momento in cui Claire tiene il suo bambino in braccio, sapendo che non riuscirà mai vedere gli occhi aperti della figlia o sentirne la risata, è una delle scene più devastanti mai mostrate sullo schermo e oltre ad essere uno spettacolo per il quale, se c'è una qualche la giustizia, Caitriona Balfe dovrebbe vincere tutti i premi esistenti, dà anche un volto al dolore di una donna in un modo che molti show temono ancora di esplorare - specialmente sulle reti via cavo. Spesso, i personaggi femminili si devono ancora inserire in scompartimenti rigidi per essere considerati accettabili in TV, ma Claire non è mai stata il tipico personaggio femminile forte e non la si può inserire in una scatola più di quanto non si possa etichettare una qualsiasi donna vera; noi abbiamo moltissimi aspetti.
Nella sceneggiatura di Graphia (adattatamente del romanzo di Diana Gabaldon, "Dragonfly in Amber"), Claire gestisce tutta la gamma di emozioni, dalla negazione e giustificata furia alla dissociazione e rifiuto. Siamo con lei nei momenti privati di desolazione e nei momenti pubblici din cui lotta per mantenere la sua compostezza, dopo le montagne russe emotive date dalla perdita di sua figlia; dalla scoperta del trauma di Fergus; dalla decisione di liberare Jamie dalla Bastiglia con una petizione al re; dall'esibirsi nei panni de La Dame Blanche per cercare di salvare Mastro Raymond e il Conte St. Germain dalla morte (senza riuscirci, in quest'ultimo caso); dal rivelare la verità a Jamie, e, infine, dal lutto condiviso con lui, due genitori devastati uniti ancora una volta mentre decidono di lasciare Parigi. Si tratta di un emozionante tour de force della Balfe, aiutata da potenti interpretazioni della co-star Sam Heughan e di molti membri del cast dello show Romann Berrux (Fergus), Stanley Weber (St. Germain), Dominique Pinon (Raymond), Lionel Lingelser (Luigi XV), Frances de la Tour (Madre Hildegarde) e Claire Sermonne (Louise).
Toni, come ti sei avvicinata all'adattamento dell'episodio, perché c'è molto materiale in termini di narrazione, si svolge un po' diversamente dai libri. C'erano delle battute particolari che volevi tenere o un momento che hai scritto che ti ha fatto finalmente sentire come se avessi fatto centro?
Credo che sia stato nel momento in cui Louise arriva e le prende il bambino, quella è la mia scena preferita; è stato il momento in cui ho capito di essere arrivata al punto. Perché nel libro si, si va avanti per capitoli e capitoli - e mi sono piaciuto quei capitoli, non fraintendetemi, Diana ha fatto un ottimo lavoro - Claire resta in ospedale per settimane e settimane. Claire va a Fontainbleau con Louise e lei l'aiuta a guarire, ma nel corso di settimane e settimane, e sapevo che avevamo una puntata di una sola ora. E volevo che Louise avesse un posto in primo piano e ho pensato, nel libro non si vede la sua operazione chirurgica o il tentativo di salvare il bambino. Non vediamo il momento in cui le dicono che il bambino è morto. Il capitolo del libro inizia dopo cinque giorni dalla perdita del bambino e sta parlando con Madre Hildegarde e lei sa già della morte del bambino e ho pensato "Perchè non lo vediamo? Voglio vederlo."
Così ho deciso immediatamente che il mio inizio sarebbe stato quando era ricoverata in ospedale, tipo una versione del 18° secolo di "ER", un telefilm che ho sempre amato, e vedere il boia del re, ironia della sorte, come colui che cerca di salvarle la vita. E poi volevo vedere il momento in cui Madre Hildegarde ha dovuto darle la notizia della morte della figlia, che credo toccherà moltissime persone che non hanno letto i libri perché penso che in ambito televisivo, si sarebbe salvato il bimbo. E mi sono affidata alla mia educazione cattolica per ciò che Madre Hildegarde le dice: "Si è unita agli angeli."
Ho pensato, non voglio vedere il momento esatto in cui Claire dice "Portatemi il bambino. Portatemi il bambino". Volevo dimostrare quanto lei fosse chiusa e arrabbiata con Jamie al punto da odiarlo e da non volerlo perdornare e poi quando lui ritorna, e lei lo perdona, volevo che gli spettatori si ricordassero e pensassero "questo è il motivo per cui è stata tanto arrabbiata," così come lo scoprire il motivo per cui l'ha fatto - cioè che Black Jack aveva aggredito Fergus - quando lei sta raccontando a Jamie quello che è successo, ho capito che volevo riprporre di nuovo quel momento. E sapevo che volevo incentrare quel momento su Louise, perché era un personaggio frivolo, una donna pettegola di Parigi, ma è anche molto amica di Claire, oltre a Mastro Raymond, la sua unica amica; e perché Claire l'aveva aiutata - quando Louise era in dubbio ed era incinta e le chiedeva del suo bambino, Claire era lì per lei e le ha detto: "Lo farò. Ti aiuterò a sbarazzarmi di questo bambino, se questo è ciò che vuoi veramente, ma se vorrai tenerlo, ti aiuterò a fare anche questo".
E così ho voluto quest'amicizia tra donne, proprio come nel processo di stregoneria c'era tra Claire e Geillis; ero molto interessata a ritrarre le amicizie femminili e questa è già una storia d'amore, abbiamo già molto Jamie e Claire, e uomini forti in Scozia e Dougal e Angus e Rupert. Ho sempre voglia di avere più personaggi femminili e volevo che questo fosse il momento con lei e Louise. Così, invece di farla portare da Louise a Fontainbleau, ho dato quel momento a Louise dove è lei quella che va a prendere il bambino di Claire. Ho sempre saputo, fin dall'inizio, che volevo quella scena.
Come ti è venuta l'idea di aggiungere la ninna-nanna (quella cantata da Claire a Faith)?
Per quella scena mi sono ricordata che Claire aveva perso la madre quando aveva cinque anni e che probabilmente non aveva molti ricordi di lei, ma ho pensato che ogni ragazzo probabilmente si ricorda una storia letta o una canzone cantata dalla propria mamma quando era piccolo, e quindi ho pensato che se lei poteva abbracciare quel bambino per un solo giorno, solo per poche ore, come voleva trascorrere il tempo o dare a quel bambino? E ho pensato: "Oh, dovrebbe cantare per il bambino." E' semplice istinto, è una cosa primitiva che qualsiasi madre avrebbe fatto.
E poi in un primo momento, ho pensato che forse sarebbe duvuta essere una canzone triste, ma poi ho capito che no, no, sarebbe dovuta essere qualcosa di allegro e dolce e felice, cosa che rende la situazione ancora più triste. Ho cercato su Google le canzoni inglesi del periodo, quelle che potevano essere cantate nel Regno Unito dell'epoca della mamma di Claire, e ho trovato questa canzone, questa canzoncina stupida. Ed ero un po' preoccupata e ricordo di aver chiesto a Metin, il regista, "Pensi che sia troppo sciocca?", E lui ha detto: "No, penso sia perfetta proprio perché è sciocca", e poi gliel'abbiamo fatta cantare. Non riesco nemmeno a guardare quella scena, mi ha uccisa. Cait è sorprendente.
Quando l'ho scritta, le ho detto, "Questo è per te," e sapevo che l'avrebbe resa bellissima. Sapevo che l'avrebbe migliorata. Il progetto originale aveva molta voce fuori campo anche se cerchiamo di usarla con parsimonia, ma Claire era sola in gran parte della storia che avevamo bisogno di usare quella voce per far capire cosa stesse pensando, la prima volta che abbiamo visto il girato, Ron [ Moore] era in sala di montaggio e circa ogni cinque secondi diceva "Togli la voce fuori campo. Va bene. Taglia quel VoiceOver" perché tutto ruotava sul suo viso. Si capiva cosa stava pensando, non c'era bisogno di sentirne la voce. Ha fatto un lavoro fenomenale e spero davvero che venga ricompensata per questo, perché non c'è attrice che possa batterla, proprio da nessuna parte. Come la scena in cui si risveglia, ho volutamente omesso ogni tipo di dialogo perché sapevo che lei era un'infermiera e quando si sveglia e si tocca la pancia rendendosi conto che il bambino non c'è, volevo giocare su quel momento e darlo a lei, senza alcun dialogo. È fantastica.
Lo stupro è attualmente molto sfruttato in televisione ed è un argomento che può toccare molte persone, ma avere a che fare con l'aggressione di un bambino è una questione particolarmente delicata. Non che questo ha aggiunto pressione durante il processo di scrittura?
Non credo si senta della pressione, perché non vogliamo farlo in un determato modo. C'è davvero la libertà di fare le cose nel modo in cui dovrebbe solo essere fatto; ci togliamo i cappelli di fronte alla Starz perchè ci permette di farlo. Molte persone guardano al libro e dicono "Non lo metteranno mai in uno spettacolo televisivo." E non ci sarebbe davvero su una rete televisiva e ci ho lavorato per molto tempo prima di approdare alla tv via cavo, e mi è piaciuto quando l'ho fatto ed è stato fantastico, ma i canali via cavo lasciano questa libertà.
E quindi non dobbiamo pensare molto a cose simili, è più facile che qualcuno dica "vai e fallo." Stiamo facendo solo ciò che si farebbe normalmente; non lo stiamo costruendo, ma esce semplicemente dalla realtà di quel momento. Non avremmo potuto mostrarlo in un network, forse non avremmo potuto mostrare il bambino morto o gli stupri, ma abbiamo fiducia nel pubblico. Le persone sono in grado di gestirlo. Ho pensato che la gente sarebbe andata totalmente fuori di testa per le scene di stupro, e miei amici mi hanno chiamata e mi hanno detto, "Beh, ho stretto i pugni." E penso che mi abbia colpito in un modo positivo per aggiungerlo perché penso che la gente possa gestirlo.
E credo valga che anche per questo episodio... c'era un critico la scorsa settimana che diceva "Mi congratulo con 'Outlander' per aver avuto il tatto di non mostrare ciò che è successo a Fergus, per aver solo mostrato il cappotto rosso e chiuso la scena, e è tutto ciò che abbiamo bisogno di vedere." Ed io ero tipo "Oh, no. Oddio. Impazziranno tutti la prossima settimana" perché l'abbiamo fatto vedere. Ma sentivo che era importante mostrarlo e credetemi, non volevamo mostrare l'aggressione di un bambino. Eravamo tutti molto sensibili sull'argomento, ma abbiamo bisogno di capire perché Jamie abbia tradito Claire e abbia infranto la sua promessa. Se non avessimo visto quello che è successo, possiamo immaginarlo nel libro, questo è ciò a cui serve il libro, ma in TV abbiamo avuto modo di vederlo e non abbiamo mostrato nulla di gratuito ma appena lo si vede, il sangue ribolle. Quando lo si guarda e la rabbia sale, si pensa, "Questo è ciò che Jamie ha provato." Questo era qualcosa di abbastanza importante per rompere il voto fatto a Claire e incrinare questo matrimonio e perdere la loro bambina, perché non avrebbe permesso che accadesse questa ingiustizia al ragazzo a cui voleva bene. Ed è per questo che ci piace Jamie e è per questo che lui è il re degli uomini. Quindi non possiamo avere persone che dicono "Questo non si può mostrare in tv," perché queste cose accadono nel mondo di oggi e la gente dovrebbe esserne a conoscenza. Abbiamo creato l'emozione, non la parte tecnica e questo è il motivo per cui l'abbiamo girato in un modo impressionistico.
In questo episodio, vediamo anche un flash forward di Claire a Boston nel 1954 e il simbolismo ricorrente dell'airone blu. Da dove viene questa scena?
E' stata un'idea di Ron, perché ha scritto la prima (puntata) in cui si vede Claire tornare indietro, così ha avuto questa idea in cui in vari punti della stagione, vediamo la sua vita a Boston e cosa ne è stato di lei una volta tornata in America. E abbiamo pensato che fosse un buon momento per aggiungerlo, perché vedendola con la figlia, rende la scena successiva più straziante perché si vede esattamente quello che sta perdendo mentre perde quel bambino. E inoltre molti revisori ci ha fatto commenti, del tipo: "C'è una mancata corrispondenza; quando hanno mostrato il suo ritorno attraverso le pietre, lei è a malapena incinta ed ora lo è vistosamente. Hanno davvero incasinato tutto!" E io ero tipo "siate pazienti e vedrete. Vedrete."[Ride.]
E poi ci rendiamo conto che alla fine lei ha un'altra figlia, ma questo non toglie il dolore dalla figlia che ha perso, e si vede "Oh mio Dio, quella bambina sarebbe cresciuta fino a diventare così." Penso che farà andare fuori di testa un po' di persone quando vedranno questa apertura - è per questo che abbiamo messo la scritta con l'anno, perché molta gente quando ha letto il copione ha pensato che Claire se lo stesse immaginando, che stava immaginando la vita che avrebbe avuto e penso che la gente avrebbe impiegato qualche minuto per rendersene conto, riavvolgendo e guardandosi indietro...ma volevamo davvero farlo vedere.
E l'airone azzurro è una cosa che mi è venuta in mente perché nel libro, nella scena con Mastro Raymond che noi amiamo moltissimo, le sue mani hanno un bagliore blu e la stanza è blu, e il blu è il colore della guarigione e c'è tutto questo motivo blu, ma avevo bisogno di qualcosa adatta alla televisione per descriverlo. E mi è venuta l'idea che l'airone blu potesse essere qualcosa che Claire aveva visto una volta ed è un uccello tranquillo quando è in volo e proprio come le vittime di stupro che si dissociano dal loro corpo, quando perde il bambino, lei si dissocia e nella sua mente vaga nell'aria con l'airone.
L'apertura originale era solo lei al pronto soccorso e l'airone, ma abbiamo aggiunto la piccola scena della bambina. Dopo che la prima bozza è stata scritta, ci siamo ritornati sopra e abbiamo aggiunto la scena della bambina a cui abbiamo legato l'airone... era uno di quei momenti tipo "vogliamo mostrare lei con la bambina, cosa potrebbero fare? Potrebbero giocare con un'altalena, potrebbero essere in sella ad un pony?" E poi ci siamo arrivati," Oh, dovrebbero essere in una libreria mentre guardano un libro", e l'airone azzurro può venir ricollegato," Hai mai visto uno di questi?" "Sì, in Scozia, molto tempo fa," e si ritorna indietro di nuovo. E poi, ovviamente, dopo si vede l'airone con Mastro Raymond e quindi abbiamo scelto di averlo come simbolo che ci accompagna nella puntata della guarigione blu di Claire.
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giovedì 26 maggio 2016
Trailer in Italiano di Outlander
Il 9 giugno 2016 è una data importante per tutte gli Italian Outlanders: in libreria tornano L'Amuleto d'Ambra e Il Ritorno (prima e seconda parte del secondo volume della saga Dragonfly in Amber) e arriva su FoxLife la seconda stagione della serie televisiva tratta dalla saga di Diana Gabaldon.
FoxLife ha annunciato che il doppiaggio sarà divero rispetto alla prima stagione, infatti sentiremo il nostro Jamie pronunciare il Sassenach che tanto abbiamo aspettato (e richiesto)...quindi ciao ciao antipatico Sassone!!
In attesa di questo momento, godiamoci il primo trailer italiano...
FoxLife ha annunciato che il doppiaggio sarà divero rispetto alla prima stagione, infatti sentiremo il nostro Jamie pronunciare il Sassenach che tanto abbiamo aspettato (e richiesto)...quindi ciao ciao antipatico Sassone!!
In attesa di questo momento, godiamoci il primo trailer italiano...
mercoledì 25 maggio 2016
Nuove edizioni de L'Amuleto e de Il Ritorno
Li aspettavamo da tantissimo e la Corbaccio li aveva annunciati: finalmente abbiamo una data e anche le nuove cover.
Il secondo volume della saga di Outlander, Dragonfly in Amber, edito in Italia diviso in due volumi
Restate in attesa, sono in arrivo altre interessantissime news !!
Il secondo volume della saga di Outlander, Dragonfly in Amber, edito in Italia diviso in due volumi
saranno disponibili
in libreria in un'edizione
tutta nuova e cartonata
a partire dal 9 Giugno
in contemporanea con l'arrivo su FoxLife della seconda stagione della serie tv.Restate in attesa, sono in arrivo altre interessantissime news !!
Commento di Caitriona Balfe a 'Faith'
La star di Outlander, Caitriona Balfe, ci racconta la tragedia di Claire: "L'ha sconvolta nel profondo".
Il vortice parigino di dolore continua per i Fraser anche nel recente episodio di Outlander, in cui Claire da alla luce una bambina nata morta, per poco non perde la vita a causa della febbre puerperale, condanna involontariamente a morte uno dei suoi nemici e deve concedersi ad un monarca per poter liberare di prigione un marito completamente estraneo da tutto ciò.(E tu pensavi di aver avuto una settimana difficile).
La morte della prima figlia di Jamie e Claire, Faith, insieme alla distanza fisica ed emotiva di Lady Broch Tuarach e suo marito, ha reso questo episodio un’esperienza molto intensa, spiega Caitriona Balfe a TVLine.
“Penso di avere avuto gli occhi così gonfi alla fine di questa settimana che ho dovuto fare degli impacchi con il ghiaccio” ci racconta ridacchiando.
Di seguito la Balfe racconta come ha affrontatoalcuni dei momenti più difficili per Claire fino a questo punto della serie, cercando un po’ di sollievo in un bambino finto, e ci anticipa che cosa significherà ritornare in Scozia per la nostra time-traveler preferita e suo marito.
“Faith”è uno di quegli episodi che gli amanti della saga di Diana Gabaldon definiscono temibile, proprio perchè è così intenso. Tu conosci la storia da cui è tratto: quanto tempo hai passato ad immaginare l’episodio, prima di girarlo?
Dal primo momento in cui abbiamo iniziato a girare. Era molto importante per noi che questa gravidanza non passasse in secondo piano: sapevamo benissimo cosa stava per accadere e per questo era importante coinvolgere i lettori e far capire la speranza e l’importanza di quella gravidanza, per fare in modo poi che la perdita avesse un impatto. È stato difficile quest’anno riuscire a bilanciare il percorso personale con la complicata trama politica e noi abbiamo provato, per quanto possibile, a sottolineare questa gravidanza e rendere il bambino una parte importante della relazione tra Jamie e Claire e del loro spazio privato. Però in effetti sì, avevo costantemente presente dove mi avrebbe portata quel viaggio.
Quanto ne avete parlato tu e Sam Heugan?
Non abbiamo parlato della perdita del bambino perchè i personaggi stessi affrontano questo evento separatamente. Allo stesso modo era importante per noi compiere due percorsi diversi.Parlando però della gravidanza e di tutto quello che significava per i protagonisti, ne abbiamo discusso parecchio.
Quando poi si è trattato di girare l’episodio 7, l’abbiamo fatto in modi separati proprio perchè i personaggi sono decisamente lontani uno dall’altra.Era importante perfino per Claire, perchè affrontare e superare tutta quella rabbia e quel dolore era parte del suo percorso di crescita personale.
Le scene con il bambino sono decisamente crude. Mi racconti come è stato girarle?
Abbiamo girato per circa sei giorni in tutto. Il luogo dove abbiamo registrato è la Cattedrale di Glasgow, un luogo veramente speciale. A modo suo si trova lì dal 1100.. è un luogo meraviglioso, decisamente affascinante – ed io non sono particolarmente religiosa.
C’erano molte cappellette all’interno della cattedrale imponente. Giravamo nella parte inferiore e durante le pause salivo al piano di sopra, mi sedevo davanti a questo piccolo altare e ascoltavo la musica. C’erano un paio di canzoni che facevo andare ripetutamente. Mi sono seduta lì e fin dal primo giorno mi sono resa conto che in quello stesso posto migliaia di donne erano venute a cercare sollievo o conforto per tragedie simili a quella di Claire. Sembra strano ma riuscire a percepire quelle storie piene di dolore e di sofferenza mi ha aiutato molto. È stata senza dubbio una delle più intense prove di recitazione che io abbia mai affrontato finora ed è stato molto importante per me cercare di essere molto rispettosa e di custodire uno spazio per Claire e il suo dolore, come volevo.
Che canzoni ascoltavi?
Ne avevo alcune. Una era una canzone di Judee Sills, che era un vecchio cantante folk degli anni 70, un’altra era dei This Mortal Coil: la cantante, Elizabeth Fraser, era la voce dei Cocteau Twins; è una canzone di caccia che Tim Buckley, il padre di Jeff Buckley, incise per primo.
Il bambolotto sembrava vero. Che effetto ti ha fatto?
Oh, sembrava incredibilmente vero. Ed era anche molto strano, perchè pesava esattamente come un bambino vero. Sembrava così vivo, ed è decisamente strano se pensi che in realtà è finto. Un particolare che sembrava palesemente finto era quella ciocca di capelli rossi che aveva: credo che il reparto trucco abbia provato molte volte ad aggiustarlo e a renderlo meno irreale. Ma mi è stato molto d’aiuto avere qualcosa che sembrava vivo, così non ero distratto dal momento che stavo vivendo mentre lo guardavo.
Immagino. Più avanti nell’episodio Claire incontra il re, sapendo che questo si aspetta del sesso. Che cosa pensavi al posto di Claire, andando a quell’incontro?
Beh, quello che mi è piaciuto di più è stata la risposta di Claire a Madre Hildegarde quando dice "Se si tratta della mia virtù, la aggiungerò alla lista di cose che ho già perso a Parigi” e ho capito che quella era la chiave per tutta la scena. Perché per lei il peggio era già accaduto. Claire è sempre stata un personaggio così flessibile, con una inestinguibile speranza nel profondo, ma credo che aver perso la bambina l’abbia in qualche modo spenta. L’ha sconvolta completamente e non penso che sarà più la stessa . Si rimprovera molto per quello che è successo che, in qualche modo, considera come una punizione – non so se mi spiego.
Sapeva esattamente che cosa le sarebbe stato chiesto e non era troppo per lei; a questo punto credo che la rabbia nei confronti di Jamie sia solo una proiezione: in realtà è arrabbiata con se stessa… che sia pronta ad ammetterlo o no, sa benissimo che l’unica speranza di sopravvivere sia spiritualmente che emotivamente, è riavere Jamie nella propria vita. Ed è pronta a tutto per questo.
Claire dichiara apertamente di essere una strega durante la scena con St. Germain e Mastro Raymond, e questa sembra una mossa pericolosa. Poteva andare molto peggio per lei, dopo quello che abbiamo visto a Cranesmuir la scorsa stagione.
A questo punto non ha più molto da perdere ma è anche un esempio della sua abilità di adattarsi molto velocemente e sopravvivere,cosa che io amo moltissimo. Entra subito nella parte ed è in grado di immaginare esattamente come muoversi in una situazione così pericolosa. Sa abbastanza di Mastro Raymond e St. Germain, di cosa teme il Re — la storia delle arti oscure e della magia nera, ovviamente sa che il Re ci crede abbastanza da temere.
Per questo la sua abilità di usare queste informazione contro di lui e a suo beneficio è meravigliosa, ci dimostra quanto sia intelligente. Questa scena è meravigliosa: c’è molta tensione sotto e lei non vuole condannare St Germain. Fa quello che può per proteggerlo in qualche modo ma sfortunatamente ci pensa Mastro Raymond. [Ride]
Parlaci della scena in cui Fergus, interpretato da Romann Berrux, racconta a Claire cosa è veramente successo nel bordello.
È un giovane attore fantastico e uno dei bambini più dolci che si possano immaginare. Ho amato la semplicità con cui ha recitato. Se fosse stato interpretato da qualcuno meno capace, avrebbe rischiato di diventare una scena esageratamente emotiva e avrebbe perso tutto il suo potere… Ti si spezza il cuore se pensi che quel povero piccolo si è tenuto dentro tutta quella storia e ha sopportato tutto quell’orrore, sentendosi colpevole, e non ha mai detto una parola. È terribile.
Per Claire il dolore e il dispiacere non erano mai stati così forti, ma alla fine capisce che nella sua vita ci sono altre persone di cui occuparsi. Ed è questo che la spinge ad andare a riprendersi Jamie.
Alla fine dell’episodio Claire e Jamie si ritrovano e parlano di ritornare in Scozia. Ci da un’anticipazione di quello che succederà?
La Scozia è la salvezza per loro. È la loro casa ed è per questo che hanno combattuto così duramente in questi primi sette episodi per cambiare lo scenario politico scozzese, per poter tornare a casa. Sfortunatamente la Francia si è mostrata un luogo decisamente inospitale per loro… Jamie dice che il peso del loro dolore è troppo per essere sopportato da una persona sola, quindi devono rimanere uniti. Vedremo, andando avanti, come riescano a riprendersi e come il loro legame diventi ancora più stretto. Sappiamo dalla prima scena che forse le cose non si risolveranno completamente, ma rivedremo presto i vecchi Jamie e Claire che abbiamo conosciuto.
**Attenzione:questo post contiene spoilers dell'ultimo episodio.
Se siete rimasti indietro, potete recuperare leggendo il riassunto della puntata precedente.**
Il vortice parigino di dolore continua per i Fraser anche nel recente episodio di Outlander, in cui Claire da alla luce una bambina nata morta, per poco non perde la vita a causa della febbre puerperale, condanna involontariamente a morte uno dei suoi nemici e deve concedersi ad un monarca per poter liberare di prigione un marito completamente estraneo da tutto ciò.(E tu pensavi di aver avuto una settimana difficile).
La morte della prima figlia di Jamie e Claire, Faith, insieme alla distanza fisica ed emotiva di Lady Broch Tuarach e suo marito, ha reso questo episodio un’esperienza molto intensa, spiega Caitriona Balfe a TVLine.
“Penso di avere avuto gli occhi così gonfi alla fine di questa settimana che ho dovuto fare degli impacchi con il ghiaccio” ci racconta ridacchiando.
Di seguito la Balfe racconta come ha affrontatoalcuni dei momenti più difficili per Claire fino a questo punto della serie, cercando un po’ di sollievo in un bambino finto, e ci anticipa che cosa significherà ritornare in Scozia per la nostra time-traveler preferita e suo marito.
“Faith”è uno di quegli episodi che gli amanti della saga di Diana Gabaldon definiscono temibile, proprio perchè è così intenso. Tu conosci la storia da cui è tratto: quanto tempo hai passato ad immaginare l’episodio, prima di girarlo?
Dal primo momento in cui abbiamo iniziato a girare. Era molto importante per noi che questa gravidanza non passasse in secondo piano: sapevamo benissimo cosa stava per accadere e per questo era importante coinvolgere i lettori e far capire la speranza e l’importanza di quella gravidanza, per fare in modo poi che la perdita avesse un impatto. È stato difficile quest’anno riuscire a bilanciare il percorso personale con la complicata trama politica e noi abbiamo provato, per quanto possibile, a sottolineare questa gravidanza e rendere il bambino una parte importante della relazione tra Jamie e Claire e del loro spazio privato. Però in effetti sì, avevo costantemente presente dove mi avrebbe portata quel viaggio.
Quanto ne avete parlato tu e Sam Heugan?
Non abbiamo parlato della perdita del bambino perchè i personaggi stessi affrontano questo evento separatamente. Allo stesso modo era importante per noi compiere due percorsi diversi.Parlando però della gravidanza e di tutto quello che significava per i protagonisti, ne abbiamo discusso parecchio.
Quando poi si è trattato di girare l’episodio 7, l’abbiamo fatto in modi separati proprio perchè i personaggi sono decisamente lontani uno dall’altra.Era importante perfino per Claire, perchè affrontare e superare tutta quella rabbia e quel dolore era parte del suo percorso di crescita personale.
Le scene con il bambino sono decisamente crude. Mi racconti come è stato girarle?
Abbiamo girato per circa sei giorni in tutto. Il luogo dove abbiamo registrato è la Cattedrale di Glasgow, un luogo veramente speciale. A modo suo si trova lì dal 1100.. è un luogo meraviglioso, decisamente affascinante – ed io non sono particolarmente religiosa.
C’erano molte cappellette all’interno della cattedrale imponente. Giravamo nella parte inferiore e durante le pause salivo al piano di sopra, mi sedevo davanti a questo piccolo altare e ascoltavo la musica. C’erano un paio di canzoni che facevo andare ripetutamente. Mi sono seduta lì e fin dal primo giorno mi sono resa conto che in quello stesso posto migliaia di donne erano venute a cercare sollievo o conforto per tragedie simili a quella di Claire. Sembra strano ma riuscire a percepire quelle storie piene di dolore e di sofferenza mi ha aiutato molto. È stata senza dubbio una delle più intense prove di recitazione che io abbia mai affrontato finora ed è stato molto importante per me cercare di essere molto rispettosa e di custodire uno spazio per Claire e il suo dolore, come volevo.
Che canzoni ascoltavi?
Ne avevo alcune. Una era una canzone di Judee Sills, che era un vecchio cantante folk degli anni 70, un’altra era dei This Mortal Coil: la cantante, Elizabeth Fraser, era la voce dei Cocteau Twins; è una canzone di caccia che Tim Buckley, il padre di Jeff Buckley, incise per primo.
Il bambolotto sembrava vero. Che effetto ti ha fatto?
Oh, sembrava incredibilmente vero. Ed era anche molto strano, perchè pesava esattamente come un bambino vero. Sembrava così vivo, ed è decisamente strano se pensi che in realtà è finto. Un particolare che sembrava palesemente finto era quella ciocca di capelli rossi che aveva: credo che il reparto trucco abbia provato molte volte ad aggiustarlo e a renderlo meno irreale. Ma mi è stato molto d’aiuto avere qualcosa che sembrava vivo, così non ero distratto dal momento che stavo vivendo mentre lo guardavo.
Immagino. Più avanti nell’episodio Claire incontra il re, sapendo che questo si aspetta del sesso. Che cosa pensavi al posto di Claire, andando a quell’incontro?
Beh, quello che mi è piaciuto di più è stata la risposta di Claire a Madre Hildegarde quando dice "Se si tratta della mia virtù, la aggiungerò alla lista di cose che ho già perso a Parigi” e ho capito che quella era la chiave per tutta la scena. Perché per lei il peggio era già accaduto. Claire è sempre stata un personaggio così flessibile, con una inestinguibile speranza nel profondo, ma credo che aver perso la bambina l’abbia in qualche modo spenta. L’ha sconvolta completamente e non penso che sarà più la stessa . Si rimprovera molto per quello che è successo che, in qualche modo, considera come una punizione – non so se mi spiego.
Sapeva esattamente che cosa le sarebbe stato chiesto e non era troppo per lei; a questo punto credo che la rabbia nei confronti di Jamie sia solo una proiezione: in realtà è arrabbiata con se stessa… che sia pronta ad ammetterlo o no, sa benissimo che l’unica speranza di sopravvivere sia spiritualmente che emotivamente, è riavere Jamie nella propria vita. Ed è pronta a tutto per questo.
Claire dichiara apertamente di essere una strega durante la scena con St. Germain e Mastro Raymond, e questa sembra una mossa pericolosa. Poteva andare molto peggio per lei, dopo quello che abbiamo visto a Cranesmuir la scorsa stagione.
A questo punto non ha più molto da perdere ma è anche un esempio della sua abilità di adattarsi molto velocemente e sopravvivere,cosa che io amo moltissimo. Entra subito nella parte ed è in grado di immaginare esattamente come muoversi in una situazione così pericolosa. Sa abbastanza di Mastro Raymond e St. Germain, di cosa teme il Re — la storia delle arti oscure e della magia nera, ovviamente sa che il Re ci crede abbastanza da temere.
Per questo la sua abilità di usare queste informazione contro di lui e a suo beneficio è meravigliosa, ci dimostra quanto sia intelligente. Questa scena è meravigliosa: c’è molta tensione sotto e lei non vuole condannare St Germain. Fa quello che può per proteggerlo in qualche modo ma sfortunatamente ci pensa Mastro Raymond. [Ride]
Parlaci della scena in cui Fergus, interpretato da Romann Berrux, racconta a Claire cosa è veramente successo nel bordello.
È un giovane attore fantastico e uno dei bambini più dolci che si possano immaginare. Ho amato la semplicità con cui ha recitato. Se fosse stato interpretato da qualcuno meno capace, avrebbe rischiato di diventare una scena esageratamente emotiva e avrebbe perso tutto il suo potere… Ti si spezza il cuore se pensi che quel povero piccolo si è tenuto dentro tutta quella storia e ha sopportato tutto quell’orrore, sentendosi colpevole, e non ha mai detto una parola. È terribile.
Per Claire il dolore e il dispiacere non erano mai stati così forti, ma alla fine capisce che nella sua vita ci sono altre persone di cui occuparsi. Ed è questo che la spinge ad andare a riprendersi Jamie.
Alla fine dell’episodio Claire e Jamie si ritrovano e parlano di ritornare in Scozia. Ci da un’anticipazione di quello che succederà?
La Scozia è la salvezza per loro. È la loro casa ed è per questo che hanno combattuto così duramente in questi primi sette episodi per cambiare lo scenario politico scozzese, per poter tornare a casa. Sfortunatamente la Francia si è mostrata un luogo decisamente inospitale per loro… Jamie dice che il peso del loro dolore è troppo per essere sopportato da una persona sola, quindi devono rimanere uniti. Vedremo, andando avanti, come riescano a riprendersi e come il loro legame diventi ancora più stretto. Sappiamo dalla prima scena che forse le cose non si risolveranno completamente, ma rivedremo presto i vecchi Jamie e Claire che abbiamo conosciuto.
Traduzione di Federica F
lunedì 23 maggio 2016
Caitriona Balfe e il dolore devastante di Claire
Claire aveva molte speranze mentre si dirigeva in Francia. Lei e Jamie stavano per cambiare il mondo! Impedire la ribellione giacobita! Cambiare il corso della storia! Ma anche conoscendo il futuro, Claire non poteva impedire che alcuni eventi accadessero comunque. Non poteva contrastare tutti coloro che sostenevano Bonnie Prince Charlie. Non poteva impedire che due nemici mortali duellassero tra loro. E lei non poteva salvare il suo bambino non ancora nato. In una delle scene più devastanti di questa stagione, la figlia di Claire muore, e anche lei stessa è sul punto di morire per un'infezione post-partum. L'attrice Caitriona Balfe ha chiacchierato con Vulture sul dolore di Claire e come si sente ora nei confronti dei suoi due mariti.
Anche se era incinta nella prima metà della stagione, pensi che Claire avesse molte cose da fare?
Si tratta di un cambiamento interessante. Nella scorsa stagione, sentivo Claire molto reazionaria e tutti questi eventi le sono caduti addosso veloci e rapidi. In realtà non ha il tempo di assorbire nessuno di questi eventi. Ne sarebbe travolta e poi altre cose accadrebbero. Era tutto molto combatti o scappa. Per sopravvivere.
Ma in questa stagione, stava vivendo un grande cambiamento nella sua vita, l'essere incinta per la prima volta. E nella società francese, aveva anche meno libertà rispetto a quella che aveva in Scozia, per via del ruolo che le donne giocavano. Nei primi episodi, era relegata nelle camere e negli appartamenti e si poteva sentire la sua frustrazione. E' stata una cosa abbastanza soffocante da fare, anche come attrice! Ma è stato interessante per il viaggio interiore di Claire, perché aveva a che fare con molte cose in privato e sapeva di doverle tenere per sé, perché Jamie stava ancora soffrendo molto per gli eventi della scorsa stagione . E in un certo senso, perché non era più un'outsider in Francia, non nel modo in cui lo era in Scozia, ha imparato ad avere più libertà e cose da fare.
Qual è stata la tua reazione quando hai scoperto come sarebbe finita la gravidanza?
Quando ho ricevuto la sceneggiatura che Toni Graphia ha scritto, singhiozzavo nel leggerlo. Mi sentivo molto grata per aver avuto una storia e del materiale tanto meravigliosi su cui lavorare. E' una tragedia enorme per Claire e ho letto molto sul dolore. Penso ci siano tante donne che hanno provato o conoscono qualcuno che è stata toccata dalla tragedia di un aborto spontaneo. E' qualcosa a cui volevo davvero dare dello spazio, il dolore di Claire, l'esperienza di Claire. E' stato piuttosto difficile. Avevamo circa cinque giorni per l'intera sequenza, quindi siamo stati in quel luogo molto emozionale per un periodo piuttosto lungo.
Per Claire, la situazione è aggravata dal problema che lei e Frank avevano nel concepire, tanto che pensava di essere sterile. In quel momento non sapeva che era Frank quello sterile...
Credo che abbia pensato per lungo tempo di non essere in grado di avere figli e poi ha avuto la gioia di rimanere incinta. Ma è stato sempre difficile, perché era una lotta condividerla con Jamie. Ma hanno molta speranza. Così, quando perde il bambino, è la cosa peggiore che potesse accadere. Poi c'era tutto quel senso di colpa e tutto ciò che ne è derivato, quindi era una situazione abbastanza forte.
Hai girato le scene dell'ospedale in una chiesa?
Abbiamo girato in una cattedrale di Glasgow, e non avremmo potuto avere di meglio per farle. E' una bella e vecchia chiesa e penso che abbia cambiato nome più volte con i cattolici ed i protestanti nel corso degli anni, ma aveva circa cinque altari al suo interno. Non sono una persona particolarmente religiosa, ma sono cresciuta con un'educazione religiosa ed ero molto consapevole della sacralità di questo luogo, dato dal fatto che qui migliaia di donne negli ultimi due secoli si erano recate in cerca di conforto per qualunque loro perdita, e probabilmente alcune di loro avevano situazioni molto simili. Ero molto consapevole del potere di quel luogo e della storia delle donne che erano lì. Era un posto molto speciale per registrare. Quindi mi sarebbe piaciuto sedermi tranquillamente lì dentro e cercare di assorbire tutto.
Ti hanno dato un bambolotto. Credevo avrebbero fatto una protesi anche per la placenta...
Sì, non l'abbiamo fatta. Non riesco a ricordare cosa è stato fatto, ma avevano un certo tipo di materiale per la placenta. Ma il bambino, sì, voglio dire, è incredibile quello che la gente può fare. Credo che tutti fossero un po' diffidenti nel tenerlo o nel toccarlo, perché aveva davvero l'aspetto di un bambino morto. E' stato davvero straziante. Non lo si può toccare senza esserne colpiti.
Pensi che Claire avrebbe preso la decisione di dormire con il re - come una semplice transizione - se non fosse stato per il fatto di aver appena perso il bambino?
Credo che a quel punto, avendo perso così tanto, sia una devastazione, qualcosa che non riuscirà mai a superare. Così, la sua concezione di ciò che è doloroso e di ciò che è sacro per lei, è cambiato. Per lei, la libertà di Jamie e il riaverlo indietro, è l'unica cosa che vale.
Con il flash in avanti di inizio stagione, sappiamo, tuttavia, che quando Claire ritorna nel suo tempo, quando torna da Frank, è ancora una volta incinta. Pensi che il ricordarci l'amore che Frank ha per lei, rende più facile capire l'enorme sacrificio che Claire ha chiesto a Jamie, per garantire l'esistenza di Frank? Perché avrebbe dovuto vivere il duello con Black Jack come un tradimento?
Credo che bisogna capire che anche se Claire non potrà mai amare Frank allo stesso modo di prima, lui è ancora il suo primo amore. Dovete capire che lui è gli sta ancora a cuore e questo è il motivo per cui combatte per la sua vita in Francia. Credo che tutti facciano il tifo per Jamie e Claire, e capiscano la profondità di questo amore, e quanto tragico possa essere l'averlo perso e l'essere tornata indietro. Ma Frank non ha fatto nulla di male! Lui l'ama e basta. Ha riavuto sua moglie che era scomparsa. Ne ha pianto la perdita per due anni e poi lei è tornata e si vede la gioia sul suo volto e la speranza. Si sente come se tutto stia ricominciando ad andare bene e lei distrugge completamente questo suo sogno. Il suo cuore è con qualcun altro.
domenica 22 maggio 2016
Stanley Weber, la rivelazione del cinema francese
A 29 anni, Stanley Weber è la rivelazione del nuovo film di Elie Chouraqui, « L’Origine della violenza ».
L’attore intrepreta straordinariamente il ruolo di Nathan, il protagonista del film tratto dal romanzodi Fabrice Humbert. Ne « L’Origine della violenza » Stanley Weber è un giovane professoreche scopre che il nonno paterno è un sopravvissuto del campo di concentramento di Buchenwald. Di fronte al silenzio del padre, Adrien – interpretato da Richard Berry –, Nathan farà di tutto per portare alla luce la tragica storia della sua famiglia.L’attore racconta di essersi documentato molto sul periodo storicoma anche di aver adottato l’approccio << fisico e diretto>> del personaggio. E si vede.
Ha superato il padre. In effetti, l’attore si è distaccato molto dalla figura del padre, il celebre attore Jacques Weber, studiando presso la London Academy of Music and Dramatic Art dopo aver frequentato una delle migliori scuole di Arte Drammatica di Parigi. Stanley Weber ha costruito la sua carriera sia in Francia recitando in «Thérèse Desqueyroux» e «Violette» , sia sulla scena internazionale prendendo parte a serie di grande successo come «Borgia» (Canal +) o più recentemente «Outlander» (Netflix) e interpretando film inglesi – «Not Another Happy Ending» nel 2013, «Pilgrimage» in tempi successivi -senza però abbandonare il suo primo amore, il teatro e le tragedie di Shakespeare, Marivaux o ancora Federico García Lorca. Un Francesino veramente ammirevole.
Una vita parallela. Non c’è solo la recitazione nella vita!Fuori dagli schermi cinematografici e dai palchi, questo bel tenebroso ama navigare. Passa il tempo in barca a vela al largo della Bretagna e la sera rilegge «Cent'anni di solitudine» di Gabriel García Márquez. Proprio la stoffa di un avventuriero…
L’attore intrepreta straordinariamente il ruolo di Nathan, il protagonista del film tratto dal romanzodi Fabrice Humbert. Ne « L’Origine della violenza » Stanley Weber è un giovane professoreche scopre che il nonno paterno è un sopravvissuto del campo di concentramento di Buchenwald. Di fronte al silenzio del padre, Adrien – interpretato da Richard Berry –, Nathan farà di tutto per portare alla luce la tragica storia della sua famiglia.L’attore racconta di essersi documentato molto sul periodo storicoma anche di aver adottato l’approccio << fisico e diretto>> del personaggio. E si vede.
Ha superato il padre. In effetti, l’attore si è distaccato molto dalla figura del padre, il celebre attore Jacques Weber, studiando presso la London Academy of Music and Dramatic Art dopo aver frequentato una delle migliori scuole di Arte Drammatica di Parigi. Stanley Weber ha costruito la sua carriera sia in Francia recitando in «Thérèse Desqueyroux» e «Violette» , sia sulla scena internazionale prendendo parte a serie di grande successo come «Borgia» (Canal +) o più recentemente «Outlander» (Netflix) e interpretando film inglesi – «Not Another Happy Ending» nel 2013, «Pilgrimage» in tempi successivi -senza però abbandonare il suo primo amore, il teatro e le tragedie di Shakespeare, Marivaux o ancora Federico García Lorca. Un Francesino veramente ammirevole.
Una vita parallela. Non c’è solo la recitazione nella vita!Fuori dagli schermi cinematografici e dai palchi, questo bel tenebroso ama navigare. Passa il tempo in barca a vela al largo della Bretagna e la sera rilegge «Cent'anni di solitudine» di Gabriel García Márquez. Proprio la stoffa di un avventuriero…
Traduzione di Federica F
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venerdì 20 maggio 2016
Cosa accadrà nella 2x07, 'Faith'
8 cose che accadranno nella settima puntata di Outlander, intitolata 'Faith'.
Ci saranno momenti da spezzare il cuore, guai e lacrime nel prossimo episodio di Outlander.
1- Claire si troverà ad affrontare un forte dolore
Non possiamo dire molto su ciò che accadrà, ma vi diamo un avvertimento: avrete bisogno di molti fazzoletti. Questo episodio vede Claire, in particolare, vivere un momentodi forte emozione. Siete stati avvertiti.
2- Jamie viene arrestato
Il duello tra Jamie e Blackjack ha delle prevedibili conseguenze. E' illegale duellare in Francia e Fraser deve affrontare le conseguenze del suo crimine...
3- Claire apprende la verità sul duello di Jamie e Randall
E' scioccata, delusa e confusa quando viene a sapere che Jamie ha imfranto la promessa che le aveva fatto. Ma, come sempre, le cose non sono mai come sembrano all'inizio...
4- Claire toccherà a nuovi livelli per tenere Jamie al sicuro
Perchè, nonostante lei sia ferita dalla promessa non mantenuta, i Fraser restano uniti. I loro giorni nella capitale francese lo hanno già testato, ma ci sono ancora molti sotterfugi e intrighi all'orizzonte.
5- La sua reputazione come Dame Blanche continua...
Jamie potrebbe aver dato inizio alla diceria per scherzo, ma il mitico alter-ego di Claire permane. L'ha già aiutata, fermando l'attacco nel vicolo, e in questo episodio La Dame Blanche torna in suo aiuto, ancora una volta in un modo veramente molto inaspettato.
6- ...e viene chiamata a prendere una decisione inaspettata
A Claire viene data una scelta importantissima nel settimo episodio, che le metterà le vite di altre persone nelle sue mani.
7- Louise si dimostra essere un'ottima amica
Per quanto superficiale e sciocca possa essere, Louise si rivelerà essere un vero e proprio supporto per Claire in un momento buio e di disperato bisogno.
8- La relazione tra Jamie e Claire cambierà inevitabilmente
Non si vuole essere melodrammatici, ma dopo questo episodio le cose non saranno mai e poi mai più le stesse...
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Ci saranno momenti da spezzare il cuore, guai e lacrime nel prossimo episodio di Outlander.
1- Claire si troverà ad affrontare un forte dolore
Non possiamo dire molto su ciò che accadrà, ma vi diamo un avvertimento: avrete bisogno di molti fazzoletti. Questo episodio vede Claire, in particolare, vivere un momentodi forte emozione. Siete stati avvertiti.
2- Jamie viene arrestato
Il duello tra Jamie e Blackjack ha delle prevedibili conseguenze. E' illegale duellare in Francia e Fraser deve affrontare le conseguenze del suo crimine...
3- Claire apprende la verità sul duello di Jamie e Randall
E' scioccata, delusa e confusa quando viene a sapere che Jamie ha imfranto la promessa che le aveva fatto. Ma, come sempre, le cose non sono mai come sembrano all'inizio...
4- Claire toccherà a nuovi livelli per tenere Jamie al sicuro
Perchè, nonostante lei sia ferita dalla promessa non mantenuta, i Fraser restano uniti. I loro giorni nella capitale francese lo hanno già testato, ma ci sono ancora molti sotterfugi e intrighi all'orizzonte.
5- La sua reputazione come Dame Blanche continua...
Jamie potrebbe aver dato inizio alla diceria per scherzo, ma il mitico alter-ego di Claire permane. L'ha già aiutata, fermando l'attacco nel vicolo, e in questo episodio La Dame Blanche torna in suo aiuto, ancora una volta in un modo veramente molto inaspettato.
6- ...e viene chiamata a prendere una decisione inaspettata
A Claire viene data una scelta importantissima nel settimo episodio, che le metterà le vite di altre persone nelle sue mani.
7- Louise si dimostra essere un'ottima amica
Per quanto superficiale e sciocca possa essere, Louise si rivelerà essere un vero e proprio supporto per Claire in un momento buio e di disperato bisogno.
8- La relazione tra Jamie e Claire cambierà inevitabilmente
Non si vuole essere melodrammatici, ma dopo questo episodio le cose non saranno mai e poi mai più le stesse...
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giovedì 19 maggio 2016
5 curiosità su Sam Heughan
Sam Heughan ci racconta i suoi gesti quotidiani di bellezza
E' la mattina dopo l’anteprima della seconda stagione Outlander e della relativa festa, e l'attore Sam Heughan non ha postumi di sbornia. No. Neanche un po'. [Leggere un forte sarcasmo]
"Abbiamo trascorso una piacevoleserata sotto la balena blu nel museo di storia naturale", ha detto il 36enne scozzese al telefono da Londra. "È stato davvero divertente."
Ecco cosa altro abbiamo imparato a conoscere del rubacuori che interpreta lo scozzese del 18° secolo Jamie Fraser nello show di successo, in onda ora su Showcase (in Italia dal 9 Giugno ore 21 su FoxLife):
1) Ha un debole per un buon toast al formaggio
"Outlander ha ufficialmente i peggiori servizi di catering del settore, e io ne sono felice protagonista- ne abbiamo discusso molte volte con i nostri meravigliosi produttori. Ma abbiamo dei toast al formaggio, e sono deliziosi. Ma non sono forse i più salutari, e quando ti togli la maglietta ci si sente un po' in colpa per quel quarto toast".
2) Su come è arrivato ad avereQUEL corpo:
"Mi alleno moltissimo! Faccio Muay Thai, che è kickboxing tailandese. Ho un allenatore e cerco di lavorare con lui quasi tutti i giorni, che a volte significa lavorare alle 4:30 e poi andare a girare tutto il giorno."
3) Ama il Canada:
"Io amo il Canada. Sono stato a Toronto un paio di volte e penso che sia fantastica, ma in realtà sono stato a British Columbia e ho guidato attraverso le Montagne Rocciose. E' stato incredibile. Mi piacerebbe tornarci e scalare qualche montagna. Aspetto giusto un invito!" [Ndr: Sei ufficialmente invitato, Sam]
4) Dà buoniconsigli sul rapporto di coppia
"La verità è il modo migliore per mantenere un rapporto vivo come quello di Jamie e Claire [in Outlander]. E credo anche l’essere connessi. Nella seconda stagione, Jamie e Claire hanno una sorta di perdita di contatto tra di loro quandovivono le proprie vite e portano avanti le loro missioni. Quindi credo che il segreto sia solo stabilire un contatto con il vostro partner e trovare il tempo anche per loro.Forse anchestare alla larga dai social media - non è il luogo migliore per mantenere un rapporto. Alcune cose devono restare private".
5) Si è svegliato così ... con un piccolo aiuto
"Ho la miglior squadra possibile che si occupa dei miei capelli e del trucco. Personalmente, io non faccio nulla - sono un fannullone sotto questo aspetto. Non penso che i miei capelli abbiano bisogno di molto... io di certo non mi faccio la messa in piega o l’arricciatura o altro. Forse c’è bisogno di un po’ di balsamo perché siamo all'aperto tutto il tempo. Sono stato in Giappone di recente e mi hanno fatto una maschera al viso ed è stato meraviglioso. Reidratante credo? Non so che cosa facciano queste cose o dove si comprino ma sembrano piuttosto interessanti."
E' la mattina dopo l’anteprima della seconda stagione Outlander e della relativa festa, e l'attore Sam Heughan non ha postumi di sbornia. No. Neanche un po'. [Leggere un forte sarcasmo]
"Abbiamo trascorso una piacevoleserata sotto la balena blu nel museo di storia naturale", ha detto il 36enne scozzese al telefono da Londra. "È stato davvero divertente."
Ecco cosa altro abbiamo imparato a conoscere del rubacuori che interpreta lo scozzese del 18° secolo Jamie Fraser nello show di successo, in onda ora su Showcase (in Italia dal 9 Giugno ore 21 su FoxLife):
1) Ha un debole per un buon toast al formaggio
"Outlander ha ufficialmente i peggiori servizi di catering del settore, e io ne sono felice protagonista- ne abbiamo discusso molte volte con i nostri meravigliosi produttori. Ma abbiamo dei toast al formaggio, e sono deliziosi. Ma non sono forse i più salutari, e quando ti togli la maglietta ci si sente un po' in colpa per quel quarto toast".
2) Su come è arrivato ad avereQUEL corpo:
"Mi alleno moltissimo! Faccio Muay Thai, che è kickboxing tailandese. Ho un allenatore e cerco di lavorare con lui quasi tutti i giorni, che a volte significa lavorare alle 4:30 e poi andare a girare tutto il giorno."
3) Ama il Canada:
"Io amo il Canada. Sono stato a Toronto un paio di volte e penso che sia fantastica, ma in realtà sono stato a British Columbia e ho guidato attraverso le Montagne Rocciose. E' stato incredibile. Mi piacerebbe tornarci e scalare qualche montagna. Aspetto giusto un invito!" [Ndr: Sei ufficialmente invitato, Sam]
4) Dà buoniconsigli sul rapporto di coppia
"La verità è il modo migliore per mantenere un rapporto vivo come quello di Jamie e Claire [in Outlander]. E credo anche l’essere connessi. Nella seconda stagione, Jamie e Claire hanno una sorta di perdita di contatto tra di loro quandovivono le proprie vite e portano avanti le loro missioni. Quindi credo che il segreto sia solo stabilire un contatto con il vostro partner e trovare il tempo anche per loro.Forse anchestare alla larga dai social media - non è il luogo migliore per mantenere un rapporto. Alcune cose devono restare private".
5) Si è svegliato così ... con un piccolo aiuto
"Ho la miglior squadra possibile che si occupa dei miei capelli e del trucco. Personalmente, io non faccio nulla - sono un fannullone sotto questo aspetto. Non penso che i miei capelli abbiano bisogno di molto... io di certo non mi faccio la messa in piega o l’arricciatura o altro. Forse c’è bisogno di un po’ di balsamo perché siamo all'aperto tutto il tempo. Sono stato in Giappone di recente e mi hanno fatto una maschera al viso ed è stato meraviglioso. Reidratante credo? Non so che cosa facciano queste cose o dove si comprino ma sembrano piuttosto interessanti."
Traduzione di VeroNica
[x]
Ron Moore e le scene Hot di Outlander
Il creatore della serie Ronald D. Moore e come 'Outlander' evita le scene di sesso banali.
Una candela crepita. Una tenda ondeggia. Una donna inarca la schiena, le sue membra immerse in una luce dorata. Gli angoli, le parti del corpo, le immagini sono tutte familiari.
Questo perché gli spettatori della televisione e del cinema sono stati sottoposti a questo tipo di scene di sesso meccaniche innumerevoli volte. Ci sono variazioni, ma i contorni sono generalmente gli stessi: il corpo di una donna compiacente viene visualizzato sfuocato, una tenda ondeggia ed un trionfante uomo la fa contorcere in una piacevole estasi.
"La tenda mi fa diventare furioso”, sospira Ronald D. Moore, produttore esecutivo di "Outlander" della Starz "Perché c'è una candela in primo piano? Perché la tenda [in movimento]? Da dove viene quel vento? Perché lei è sempre sopra di lui in quel modo?"
Queste sono solo alcune delle lamentele di Moore su come le scene di sesso sono in genere girate e montate, e non ha tutti i torti. Guardando attraverso il panorama televisivo, non importa di che genere di spettacolo si parli - un dramma di un’emittente a pagamento via cavo, un romanzo d’appendice di un canale televisivo, un thriller di un pacchetto base di un’emittente via cavo–scene cariche di sesso tra i personaggi troppo spesso seguono un copione incredibilmente ripetitivo.
Ci sono eccezioni, naturalmente, e molte di queste ("Master of None", "Catastrophe", "Transparent", "Orange is the new black") hanno uno o entrambi i piedi nel campo della commedia; gli ibridi sono spesso molto più a loro agio all'idea di sovvertire o ignorare le convenzioni. Ci sono drammi che usano di tanto in tanto il sesso come un sottile strumento narrativo, tra questi "The Americans", "Billions" e "Mr. Robot". Ma troppo spesso, presunti drammi per adulti ricorrono a cliché banali mutuati dal porno o rappresentano momenti sensazionali che poco hanno a che fare con la vita sessuale della maggior parte degli esseri umani.
Quando ha deciso di adattare i romanzi della serie di “Outlander” di Diana Gabaldon, Moore dice, ha detto ai registi dello show," ‘Non stiamo facendo sesso televisivo. Il sesso televisivo non è vero sesso. Nessuno fa sesso in questo modo.'E ridendo mi hanno risposto, 'Sì, è vero. Quindi, cosa vuoi fare?' Ed io ho detto, 'Facciamolo come è nella realtà.' "
Per "Outlander", il perseguire un approccio più realistico inizia con la narrazione. Moore ed i suoi autori non necessariamente riportano ogni scena di sesso del romanzo nello spettacolo televisivo: ogni momento di intimità tra i personaggi deve essere di vitale importanza per la narrazione.
“Perché lo stiamo facendo? Qual è il perché della storia? Qual è il perchédel personaggio?”, dice Moore. "Non si tratta solo di vederli di nuovo nudi, perché li abbiamo già visti nudi, e sono sexy. Lo sappiamo già."
Gli attori di "Outlander" sono certamenteanche affascinanti, ma ciò che ha conquistato molti fan è la complessa miscela di vulnerabilità e di attrazione vulcanica che alimenta il legame in continua evoluzione tra Jamie Fraser (Sam Heughan) e Claire Randall Fraser (Caitriona Balfe). Il matrimonio della coppia è stato l'apice della saga di "Outlander" finora, in gran parte perché i momenti di sesso in quell'episodio funzionavano come le canzoni in un musical classico: ci hanno insegnato cose importanti sui personaggi edhanno portato avanti la storia.
Gli atti sessuali in "Outlander" - compresi quelli negativi tra Jamie e il suo persecutore, Jack Randall (Tobias Menzies) - rappresentano tappe importanti per i due personaggi coinvolti. Non sono lì come elementi decorativi, per venire facilmente dimenticati.
Moore ha fatto in modo che una donna, il produttore esecutivo Anne Kenney, scrivesse l'episodio del matrimonio, e un'altra donna, Anna Foerster, lo dirigesse.
"Ho semplicemente sentito, non so per quale ragione, che una donna si avvicinerebbe alla scena in modo diverso emotivamente e intuitivamente, e probabilmente in modo anche visivamente diverso", ha detto Moore. "Sarebbe più incentrato sull'incontro di queste due persone che non sull'erotismo o sul cercare di renderlo 'sexy'".
Quando sono in programma scene di sesso, la produzione cerca di dare agli attori "un po' di spazio per sperimentare realmente e divertirsi a trovare la chimica naturale tra i due [personaggi], al contrario di quello che si potrebbe scrivere o dire in preparazione,"dice Moore. Questo aiuta a far apparire le scene naturali e realmente vissute. Come Moore sostiene, la sensazione che i personaggi siano "presi dal momento" fa funzionare gli incontri.
Le cose sono cambiate per Jamie e Claire in questa stagione; la loro intimità è tesa, in parte perché Jamie si sta ancora riprendendo dall’aggressione sessuale di Randall della scorsa stagione. Ma il fatto che "Outlander" prenda in seria considerazione il recupero di un uomo dallo stupro è un'altra delle cose che lo distingue dal resto. La serie ha anche mostrato un nudo maschile frontale, qualcosa che la maggior parte dei programmi ancora evita di fare, seppur nei regni presumibilmente avventurosi della televisione a pagamento.
Moore dice di essere rincuorato dal fatto che il suo show è stato elogiato per il suo sensibile - e, in ultima analisi, sensuale - approccio al sesso, ma aggiunge che è tutto solo un sottoprodotto del cercare di essere realistici su ciò che gli adulti vogliono e ciò di cui hanno bisogno gli uni dagli altri nei momenti di intimità.
Il produttore sostiene che la ragione per cui "Outlander" staguadagnando molto credito per il fatto di dare priorità al punto di vista di una donna sia perché questo punto di vista è stato molto emarginato. "Quando in realtà lo si ristabilisce, la gente va, 'Wow, quella che stai facendo è una cosa radicale! Stai tracciando una nuova strada! 'In effetti io non sto cercando di tracciare una nuova strada. Sto solo cercando di dire la verità ed essere onesto su come questi personaggi si relazionano".
Non credo che questo sia uno di quei viaggi del tipo "Quale uomo sceglierà la donna?” Non è questo che la definisce.
Sì, in realtà non la definisce affatto. Non è il tema principale. Una delle cose dei libri alle quali di certo ho risposto è il loro matrimonio. Ora che sono sposati, non si tratta di separarli, riunirli di nuovo, e [sono tentati da altri] oppure di certe incomprensioni. Si tratta di un matrimonio molto solido. Ha i suoi problemi, ha le sue difficoltà. Ma non c'è mai veramente un dubbio nella vostra mente che questi due stiano insieme, e loro non vengono separati per la convenienza della trama o semplicemente per mettere un po'di pepe nel romanzo. La storia romantica tra di loro è un amore, un amore profondo. E'insolito perché questo non è il modo in cui vanno in genere queste storie.
Un altro spettacolo che ha fatto la stessa cosa è stato "Friday Night Lights", dove Jason Katims diceva, "Non stiamo cercando di dividere i Taylors." E io penso che l'evoluzione di un rapporto sia altrettanto interessante, se non di più, che la stessa idea di "Si stanno separando?" Uno spettacolo arriva a farlo una sola volta, forse due. E comunque a me non interessa.
La gente tende a [giocare] quella carta molto presto. Li hai appena incontrati e subito diventano i Bickersons e poi si dividono e lui si trasferisce fuori.
All'improvviso lui mette gli occhi su qualcun altro. Che cosa?
Succede, sempre. E' la carta più facile da giocare. E' ansia. Credo che la gente abbia paura e perda la fede in ciò che li ha attratti a raccontare quella storia.
I critici hanno scritto di come "Outlander" sia in realtà molto trasgressivo e rompa gli schemi per come tratta le donne ed il sesso in TV. Riguardo al sesso, io proprio non capisco - perché è girato sempre nello stesso modo in tanti altri spettacoli? Perché c'è sempre una tenda sullo sfondo?
Perché c'è una candela in primo piano? Perché la tenda [in movimento]? Da dove viene quel vento?
Perché c'è vento?
Perché arriva del vento. Perché fa freddo?
Qualcuno chiuda la porta.
Perché lei è sempre sopra di lui in quel modo? Perché lei inarca sempre la schiena?
Cosa c’è sulla cinepresa che rende tutto brillante come se fosse uno spot della Nivea?
Sì.
Probabilmente potremmo discutere una mezz'ora solo su ciò che ci infastidisce nelle scene di sesso.
Oh, calma. Calma. La tenda mi fa infuriare. In realtà, io ho parlato specificamente delle cose che non avevamo intenzione di fare avvicinandoci a trattare le scene di sesso.
Questo mi ricorda la Bibbia dello spettacolo che hai redatto per "Battlestar Galactica", che era in parte su, "No a questo e questo".
Sì, "Non stiamo facendo questo."
Avete un documento simile per "Outlander"?
Non ne ho scritto uno, ma ho parlato con tutti i registi, e abbiamo affrontato tutto per filo e per segno. Tutto questo schifo. Ho detto che noi non stiamo facendo sesso in TV. Il sesso in TV non è vero sesso. Volevo dirgli "Questo non è il modo in cui né voi né io facciamo sesso. Nessuno fa sesso in quel modo". E loro ridendo “Sì, è vero. Allora, cosa vuoi fare?", Ed io ho detto, 'Facciamolo come è nella realtà.' "
Molto ha contribuito anche dare il tempo agli attori di provare, ritagliando quel piccolo spazio per farli sperimentare realmente farli divertire a trovare la chimica naturale tra di loro, al contrario di quello che si potrebbe scrivere o dire in preparazione. Questo spiega come abbiamo girato quelle scene, perché era tutta una questione di chimica e di sentire il momento, e di come due persone potessero realmente unirsi.
In quelle scene, sono fisicamente nudi, ma devono spogliarsi anche emotivamente. Ciò che ho sentito in quei momenti è che si sente la connessione tra i personaggi, perché c'era un senso di fiducia.
Non stai girando con l’intento di riuscire ad eccitare il pubblico. Non stai cercando di girare in modo da evidenziare il suo seno o il suo sedere o qualsiasi altra cosa, [con l'idea che] questo sia sensuale e che stiamo dando al pubblico qualcosa di erotico. Stai cercando di raccontare un pezzo della storia per un motivo.
C'è molto di sesso nel libro, e ne parliamo molto quando ci apprestiamo a farlo nello spettacolo. E ogni volta io dico, "Beh, perché stiamo facendo questa cosa precisa? Perché questa scena di sesso nello spettacolo? " " Beh, è stata una grande scena nel libro." "Va bene, ma a parte questo. Perché lo stiamo facendo questa settimana? Perché lo facciamo? Qual è la ragione della storia? Qual è la ragione del personaggio? Che cosa significa questo per la storia? Non si tratta solo di vederli di nuovo nudi, perché li abbiamo già visti nudi, e sono sexy. Lo sappiamo già." Qual è il punto [della scena], lo sapete voi?
Vedo ancora molti spettacoli in cui si percepisce proprio come sia messo là solo per soddisfare alcune funzioni. "Bene, siamo a circa 25 minuti dall’inizio di questo episodio, e siamo uno show di una emittente via cavo. Ci dovrebbe essere un po' di sesso".
Lo so. "E’ tempo per un po’ di sesso." "Per qualche ragione particolare, dovremmo sfumare e lei dovrebbe avere tolto la sua maglietta e camminare dall’armadio alla camera da letto parlando seminuda."
"Poi dopo 30 secondi lei dovrebbe avere un orgasmo."
Sì. Non c'è divertimento in tutto ciò.
Questo è il mio cliché (stereotipo) preferito. "Trenta secondi? Veramente? OK."
Vedi, questo sta privando gli uomini americani della verità e sta facendo un disservizio al maschio americano, lasciatemelo dire. Non lasciate che i vostri ragazzi crescano guardando tutto ciò.
Ma seriamente, penso che parte della ragione per cui le persone sono attratte dallo show, non solo i fan del libro, ma anche i nuovi arrivati, è che in realtà è davvero sexy se c’è una base emotiva per il sesso. Non è solo, "Facciamo vedere i corpi!" C'è molto altro emotivamente e psicologicamente. Non è solo lo spettacolo con molto sesso.
No, non è così. Ma sono stato incoraggiato. Credo che l’attenzione mediatica sia stata abbastanza equa e abbastanza buona. Non credo che siamo stati maltrattati in termini di come lo spettacolo è generalmente considerato o percepito al di fuori.
Torniamo all’episodio del matrimonio. Hai avuto un regista donna e una scrittrice per quell'episodio.Ho solo pensato che fosse importante. Ho solo pensato, è la prima notte di nozze. Ci sarà molto sesso. Ho deliberatamente composto la stanza degli scrittori con metà persone che conoscevano bene i libri e metà che li avevano letti per la prima volta. E per questi, è stata la prima notte di nozze. [Lo scrittore] doveva essere qualcuno che conosceva davvero bene il libro, che ama quella componente, perché ci sarà molta strada da fare. Dovrebbe essere uno dei fan [di “Outlander"] e dovrebbe essere una donna [e questo è stato] parte della selezione di Anne Kenney come scrittore. Si stava per affrontare le più importanti questioni di sesso [dal libro] e ho solo pensato, facciamolo girare ad una donna. Nella mia pancia, ho pensato, sarà un buon modo per evitare la tenda ed evitandola ...
La tenda e la candela crepitante.
Sì. Girarla come qualunque [scena di sesso mai vista] mi sembrava sbagliato. Ho semplicemente sentito, non so per quale ragione, che una donna si avvicinerebbe alla scena in modo diverso emotivamente e intuitivamente, e probabilmente in modo anche visivamente diverso". Sarebbe più incentrato sull'incontro di queste due persone che non sull'erotismo o sul cercare di renderlo sexy. Non farlo apparire sexy ma farlo come realmente la gente lo fa.
Guardandolo, da spettatore, ho subito capito quanto io sia stato condizionato a vedere le donne attraverso gli occhi degli uomini. In un certo senso, come nella cultura popolare, non sono stato condizionato a vedere gli uomini allo stesso modo attraverso gli occhi delle donne. E’ molto raro.
Siamo arrivati al punto che se io dicevo, "C'è un annuncio sexy su Melrose," sai che è una donna. E' come, sesso sinonimo di donne. Se si sta andando a vedere del sesso, è così. Non c’è nemmeno bisogno che sia tutto il suo corpo. Può essere anche solo la sua scarpa. Può essere qualsiasi parte del suo corpo. Non sarà un uomo. Abbiamo definito la "sensualità" visivamente, e deve essere una donna. Si tratta del suo corpo in ogni modo, maniera o forma. E’semplicemente il nostro linguaggio visivo. Come siamo arrivati a questo punto è tutto un altro discorso. Ma questo è dove siamo.
Beh, è confortante che "Outlander" non sia così. E’ una storia popolare di intrattenimento in cui il desiderio di una donna non è frenato o giudicato. Lei fa degli errori, alcuni di tipo sessuale, altri no. Si sente proprio come lo spettacolo non la giudichi mai o non la faccia mai vergognare per essere quello che è.
In tutta onestà, molto di ciò risale al libro. Diana ha fatto molto di questo per noi. E'la storia di Claire - lei è il personaggio. E' il suo racconto. Il mio lavoro è stato quello di cercare di raccontare la sua storia come meglio potevo. Suonerebbe falso invertire improvvisamente i suoi desideri, le sue voglie, le sue paure o i suoi desideri sessuali con ciò che vuole Jamie, perché è la sua storia. Quindi il mio lavoro era solo di fare in modo di capire, che cosa Claire vuole in questa scena? Da dove viene? Nelle scene di sesso, [di cui parliamo] dove si trova Claire? Cosa cerca o non cerca di ottenere? Che cosa vuole o non vuole? Devi sempre tornare a focalizzarti su di lei.
Sia in "Jessica Jones" che in "Outlander", ci sono aggressioni sessuali e stupri che fanno parte della narrazione, ma sono soprattutto show sul consenso. Si tratta solo del punto di vista delle donne. E sono spettacoli tradizionali molto populisti. A me interessa solo che queste idee vengano discusse molto di più in questi lavori di intrattenimento popolare.
Oh, certamente. Sono d’accordo. Abbiamo molti riconoscimenti per il fatto di promuovere il punto di vista di una donna e di dare [priorità] allo sguardo femminile e [per come noi rappresentiamo] le scene di sesso e tutto il resto. Questo non è qualcosa di cui parlo molto all’interno, non l’ho mai fatto. Quello che continuavo a dire era, “Farlo in maniera realistica, farlo in maniera realistica. Qual è la realtà? Com’è il vero sesso tra due persone? Come si comporterebbe lei realmente in questa situazione? Che cosa vuole lei veramente?"
La mia battuta è che quando si dice, "Farlo in maniera realistica", diventa il punto di vista della donna. E' interessante il fatto che otteniamo tutto questo credito per la promozione di questo tema, ma in realtà, sto solo cercando di renderlo il più veritiero possibile. Ci si rende conto che se si fa un passo indietro dalla realtà, poi dici bene, [il fatto che stiamo ottenendo tanto credito perché diamo importanza al punto di vista delle donne] deve essere perché la verità della donna è stata molto emarginata. Quando effettivamente viene riaffermata, la gente pensa, "Wow, quella che state facendo è una cosa radicale! State aprendo nuove strade!" Io non sto davvero cercando di aprire nuove strade. Sto solo cercando di dire la verità e di essere onesto su come questi personaggi si rapportano.
Una candela crepita. Una tenda ondeggia. Una donna inarca la schiena, le sue membra immerse in una luce dorata. Gli angoli, le parti del corpo, le immagini sono tutte familiari.
Questo perché gli spettatori della televisione e del cinema sono stati sottoposti a questo tipo di scene di sesso meccaniche innumerevoli volte. Ci sono variazioni, ma i contorni sono generalmente gli stessi: il corpo di una donna compiacente viene visualizzato sfuocato, una tenda ondeggia ed un trionfante uomo la fa contorcere in una piacevole estasi.
"La tenda mi fa diventare furioso”, sospira Ronald D. Moore, produttore esecutivo di "Outlander" della Starz "Perché c'è una candela in primo piano? Perché la tenda [in movimento]? Da dove viene quel vento? Perché lei è sempre sopra di lui in quel modo?"
Queste sono solo alcune delle lamentele di Moore su come le scene di sesso sono in genere girate e montate, e non ha tutti i torti. Guardando attraverso il panorama televisivo, non importa di che genere di spettacolo si parli - un dramma di un’emittente a pagamento via cavo, un romanzo d’appendice di un canale televisivo, un thriller di un pacchetto base di un’emittente via cavo–scene cariche di sesso tra i personaggi troppo spesso seguono un copione incredibilmente ripetitivo.
Ci sono eccezioni, naturalmente, e molte di queste ("Master of None", "Catastrophe", "Transparent", "Orange is the new black") hanno uno o entrambi i piedi nel campo della commedia; gli ibridi sono spesso molto più a loro agio all'idea di sovvertire o ignorare le convenzioni. Ci sono drammi che usano di tanto in tanto il sesso come un sottile strumento narrativo, tra questi "The Americans", "Billions" e "Mr. Robot". Ma troppo spesso, presunti drammi per adulti ricorrono a cliché banali mutuati dal porno o rappresentano momenti sensazionali che poco hanno a che fare con la vita sessuale della maggior parte degli esseri umani.
Quando ha deciso di adattare i romanzi della serie di “Outlander” di Diana Gabaldon, Moore dice, ha detto ai registi dello show," ‘Non stiamo facendo sesso televisivo. Il sesso televisivo non è vero sesso. Nessuno fa sesso in questo modo.'E ridendo mi hanno risposto, 'Sì, è vero. Quindi, cosa vuoi fare?' Ed io ho detto, 'Facciamolo come è nella realtà.' "
Per "Outlander", il perseguire un approccio più realistico inizia con la narrazione. Moore ed i suoi autori non necessariamente riportano ogni scena di sesso del romanzo nello spettacolo televisivo: ogni momento di intimità tra i personaggi deve essere di vitale importanza per la narrazione.
“Perché lo stiamo facendo? Qual è il perché della storia? Qual è il perchédel personaggio?”, dice Moore. "Non si tratta solo di vederli di nuovo nudi, perché li abbiamo già visti nudi, e sono sexy. Lo sappiamo già."
Gli attori di "Outlander" sono certamenteanche affascinanti, ma ciò che ha conquistato molti fan è la complessa miscela di vulnerabilità e di attrazione vulcanica che alimenta il legame in continua evoluzione tra Jamie Fraser (Sam Heughan) e Claire Randall Fraser (Caitriona Balfe). Il matrimonio della coppia è stato l'apice della saga di "Outlander" finora, in gran parte perché i momenti di sesso in quell'episodio funzionavano come le canzoni in un musical classico: ci hanno insegnato cose importanti sui personaggi edhanno portato avanti la storia.
Gli atti sessuali in "Outlander" - compresi quelli negativi tra Jamie e il suo persecutore, Jack Randall (Tobias Menzies) - rappresentano tappe importanti per i due personaggi coinvolti. Non sono lì come elementi decorativi, per venire facilmente dimenticati.
Moore ha fatto in modo che una donna, il produttore esecutivo Anne Kenney, scrivesse l'episodio del matrimonio, e un'altra donna, Anna Foerster, lo dirigesse.
"Ho semplicemente sentito, non so per quale ragione, che una donna si avvicinerebbe alla scena in modo diverso emotivamente e intuitivamente, e probabilmente in modo anche visivamente diverso", ha detto Moore. "Sarebbe più incentrato sull'incontro di queste due persone che non sull'erotismo o sul cercare di renderlo 'sexy'".
Quando sono in programma scene di sesso, la produzione cerca di dare agli attori "un po' di spazio per sperimentare realmente e divertirsi a trovare la chimica naturale tra i due [personaggi], al contrario di quello che si potrebbe scrivere o dire in preparazione,"dice Moore. Questo aiuta a far apparire le scene naturali e realmente vissute. Come Moore sostiene, la sensazione che i personaggi siano "presi dal momento" fa funzionare gli incontri.
Le cose sono cambiate per Jamie e Claire in questa stagione; la loro intimità è tesa, in parte perché Jamie si sta ancora riprendendo dall’aggressione sessuale di Randall della scorsa stagione. Ma il fatto che "Outlander" prenda in seria considerazione il recupero di un uomo dallo stupro è un'altra delle cose che lo distingue dal resto. La serie ha anche mostrato un nudo maschile frontale, qualcosa che la maggior parte dei programmi ancora evita di fare, seppur nei regni presumibilmente avventurosi della televisione a pagamento.
Moore dice di essere rincuorato dal fatto che il suo show è stato elogiato per il suo sensibile - e, in ultima analisi, sensuale - approccio al sesso, ma aggiunge che è tutto solo un sottoprodotto del cercare di essere realistici su ciò che gli adulti vogliono e ciò di cui hanno bisogno gli uni dagli altri nei momenti di intimità.
Il produttore sostiene che la ragione per cui "Outlander" staguadagnando molto credito per il fatto di dare priorità al punto di vista di una donna sia perché questo punto di vista è stato molto emarginato. "Quando in realtà lo si ristabilisce, la gente va, 'Wow, quella che stai facendo è una cosa radicale! Stai tracciando una nuova strada! 'In effetti io non sto cercando di tracciare una nuova strada. Sto solo cercando di dire la verità ed essere onesto su come questi personaggi si relazionano".
Non credo che questo sia uno di quei viaggi del tipo "Quale uomo sceglierà la donna?” Non è questo che la definisce.
Sì, in realtà non la definisce affatto. Non è il tema principale. Una delle cose dei libri alle quali di certo ho risposto è il loro matrimonio. Ora che sono sposati, non si tratta di separarli, riunirli di nuovo, e [sono tentati da altri] oppure di certe incomprensioni. Si tratta di un matrimonio molto solido. Ha i suoi problemi, ha le sue difficoltà. Ma non c'è mai veramente un dubbio nella vostra mente che questi due stiano insieme, e loro non vengono separati per la convenienza della trama o semplicemente per mettere un po'di pepe nel romanzo. La storia romantica tra di loro è un amore, un amore profondo. E'insolito perché questo non è il modo in cui vanno in genere queste storie.
Un altro spettacolo che ha fatto la stessa cosa è stato "Friday Night Lights", dove Jason Katims diceva, "Non stiamo cercando di dividere i Taylors." E io penso che l'evoluzione di un rapporto sia altrettanto interessante, se non di più, che la stessa idea di "Si stanno separando?" Uno spettacolo arriva a farlo una sola volta, forse due. E comunque a me non interessa.
La gente tende a [giocare] quella carta molto presto. Li hai appena incontrati e subito diventano i Bickersons e poi si dividono e lui si trasferisce fuori.
All'improvviso lui mette gli occhi su qualcun altro. Che cosa?
Succede, sempre. E' la carta più facile da giocare. E' ansia. Credo che la gente abbia paura e perda la fede in ciò che li ha attratti a raccontare quella storia.
I critici hanno scritto di come "Outlander" sia in realtà molto trasgressivo e rompa gli schemi per come tratta le donne ed il sesso in TV. Riguardo al sesso, io proprio non capisco - perché è girato sempre nello stesso modo in tanti altri spettacoli? Perché c'è sempre una tenda sullo sfondo?
Perché c'è una candela in primo piano? Perché la tenda [in movimento]? Da dove viene quel vento?
Perché c'è vento?
Perché arriva del vento. Perché fa freddo?
Qualcuno chiuda la porta.
Perché lei è sempre sopra di lui in quel modo? Perché lei inarca sempre la schiena?
Cosa c’è sulla cinepresa che rende tutto brillante come se fosse uno spot della Nivea?
Sì.
Probabilmente potremmo discutere una mezz'ora solo su ciò che ci infastidisce nelle scene di sesso.
Oh, calma. Calma. La tenda mi fa infuriare. In realtà, io ho parlato specificamente delle cose che non avevamo intenzione di fare avvicinandoci a trattare le scene di sesso.
Questo mi ricorda la Bibbia dello spettacolo che hai redatto per "Battlestar Galactica", che era in parte su, "No a questo e questo".
Sì, "Non stiamo facendo questo."
Avete un documento simile per "Outlander"?
Non ne ho scritto uno, ma ho parlato con tutti i registi, e abbiamo affrontato tutto per filo e per segno. Tutto questo schifo. Ho detto che noi non stiamo facendo sesso in TV. Il sesso in TV non è vero sesso. Volevo dirgli "Questo non è il modo in cui né voi né io facciamo sesso. Nessuno fa sesso in quel modo". E loro ridendo “Sì, è vero. Allora, cosa vuoi fare?", Ed io ho detto, 'Facciamolo come è nella realtà.' "
Molto ha contribuito anche dare il tempo agli attori di provare, ritagliando quel piccolo spazio per farli sperimentare realmente farli divertire a trovare la chimica naturale tra di loro, al contrario di quello che si potrebbe scrivere o dire in preparazione. Questo spiega come abbiamo girato quelle scene, perché era tutta una questione di chimica e di sentire il momento, e di come due persone potessero realmente unirsi.
In quelle scene, sono fisicamente nudi, ma devono spogliarsi anche emotivamente. Ciò che ho sentito in quei momenti è che si sente la connessione tra i personaggi, perché c'era un senso di fiducia.
Non stai girando con l’intento di riuscire ad eccitare il pubblico. Non stai cercando di girare in modo da evidenziare il suo seno o il suo sedere o qualsiasi altra cosa, [con l'idea che] questo sia sensuale e che stiamo dando al pubblico qualcosa di erotico. Stai cercando di raccontare un pezzo della storia per un motivo.
C'è molto di sesso nel libro, e ne parliamo molto quando ci apprestiamo a farlo nello spettacolo. E ogni volta io dico, "Beh, perché stiamo facendo questa cosa precisa? Perché questa scena di sesso nello spettacolo? " " Beh, è stata una grande scena nel libro." "Va bene, ma a parte questo. Perché lo stiamo facendo questa settimana? Perché lo facciamo? Qual è la ragione della storia? Qual è la ragione del personaggio? Che cosa significa questo per la storia? Non si tratta solo di vederli di nuovo nudi, perché li abbiamo già visti nudi, e sono sexy. Lo sappiamo già." Qual è il punto [della scena], lo sapete voi?
Vedo ancora molti spettacoli in cui si percepisce proprio come sia messo là solo per soddisfare alcune funzioni. "Bene, siamo a circa 25 minuti dall’inizio di questo episodio, e siamo uno show di una emittente via cavo. Ci dovrebbe essere un po' di sesso".
Lo so. "E’ tempo per un po’ di sesso." "Per qualche ragione particolare, dovremmo sfumare e lei dovrebbe avere tolto la sua maglietta e camminare dall’armadio alla camera da letto parlando seminuda."
"Poi dopo 30 secondi lei dovrebbe avere un orgasmo."
Sì. Non c'è divertimento in tutto ciò.
Questo è il mio cliché (stereotipo) preferito. "Trenta secondi? Veramente? OK."
Vedi, questo sta privando gli uomini americani della verità e sta facendo un disservizio al maschio americano, lasciatemelo dire. Non lasciate che i vostri ragazzi crescano guardando tutto ciò.
Ma seriamente, penso che parte della ragione per cui le persone sono attratte dallo show, non solo i fan del libro, ma anche i nuovi arrivati, è che in realtà è davvero sexy se c’è una base emotiva per il sesso. Non è solo, "Facciamo vedere i corpi!" C'è molto altro emotivamente e psicologicamente. Non è solo lo spettacolo con molto sesso.
No, non è così. Ma sono stato incoraggiato. Credo che l’attenzione mediatica sia stata abbastanza equa e abbastanza buona. Non credo che siamo stati maltrattati in termini di come lo spettacolo è generalmente considerato o percepito al di fuori.
Torniamo all’episodio del matrimonio. Hai avuto un regista donna e una scrittrice per quell'episodio.Ho solo pensato che fosse importante. Ho solo pensato, è la prima notte di nozze. Ci sarà molto sesso. Ho deliberatamente composto la stanza degli scrittori con metà persone che conoscevano bene i libri e metà che li avevano letti per la prima volta. E per questi, è stata la prima notte di nozze. [Lo scrittore] doveva essere qualcuno che conosceva davvero bene il libro, che ama quella componente, perché ci sarà molta strada da fare. Dovrebbe essere uno dei fan [di “Outlander"] e dovrebbe essere una donna [e questo è stato] parte della selezione di Anne Kenney come scrittore. Si stava per affrontare le più importanti questioni di sesso [dal libro] e ho solo pensato, facciamolo girare ad una donna. Nella mia pancia, ho pensato, sarà un buon modo per evitare la tenda ed evitandola ...
La tenda e la candela crepitante.
Sì. Girarla come qualunque [scena di sesso mai vista] mi sembrava sbagliato. Ho semplicemente sentito, non so per quale ragione, che una donna si avvicinerebbe alla scena in modo diverso emotivamente e intuitivamente, e probabilmente in modo anche visivamente diverso". Sarebbe più incentrato sull'incontro di queste due persone che non sull'erotismo o sul cercare di renderlo sexy. Non farlo apparire sexy ma farlo come realmente la gente lo fa.
Guardandolo, da spettatore, ho subito capito quanto io sia stato condizionato a vedere le donne attraverso gli occhi degli uomini. In un certo senso, come nella cultura popolare, non sono stato condizionato a vedere gli uomini allo stesso modo attraverso gli occhi delle donne. E’ molto raro.
Siamo arrivati al punto che se io dicevo, "C'è un annuncio sexy su Melrose," sai che è una donna. E' come, sesso sinonimo di donne. Se si sta andando a vedere del sesso, è così. Non c’è nemmeno bisogno che sia tutto il suo corpo. Può essere anche solo la sua scarpa. Può essere qualsiasi parte del suo corpo. Non sarà un uomo. Abbiamo definito la "sensualità" visivamente, e deve essere una donna. Si tratta del suo corpo in ogni modo, maniera o forma. E’semplicemente il nostro linguaggio visivo. Come siamo arrivati a questo punto è tutto un altro discorso. Ma questo è dove siamo.
Beh, è confortante che "Outlander" non sia così. E’ una storia popolare di intrattenimento in cui il desiderio di una donna non è frenato o giudicato. Lei fa degli errori, alcuni di tipo sessuale, altri no. Si sente proprio come lo spettacolo non la giudichi mai o non la faccia mai vergognare per essere quello che è.
In tutta onestà, molto di ciò risale al libro. Diana ha fatto molto di questo per noi. E'la storia di Claire - lei è il personaggio. E' il suo racconto. Il mio lavoro è stato quello di cercare di raccontare la sua storia come meglio potevo. Suonerebbe falso invertire improvvisamente i suoi desideri, le sue voglie, le sue paure o i suoi desideri sessuali con ciò che vuole Jamie, perché è la sua storia. Quindi il mio lavoro era solo di fare in modo di capire, che cosa Claire vuole in questa scena? Da dove viene? Nelle scene di sesso, [di cui parliamo] dove si trova Claire? Cosa cerca o non cerca di ottenere? Che cosa vuole o non vuole? Devi sempre tornare a focalizzarti su di lei.
Sia in "Jessica Jones" che in "Outlander", ci sono aggressioni sessuali e stupri che fanno parte della narrazione, ma sono soprattutto show sul consenso. Si tratta solo del punto di vista delle donne. E sono spettacoli tradizionali molto populisti. A me interessa solo che queste idee vengano discusse molto di più in questi lavori di intrattenimento popolare.
Oh, certamente. Sono d’accordo. Abbiamo molti riconoscimenti per il fatto di promuovere il punto di vista di una donna e di dare [priorità] allo sguardo femminile e [per come noi rappresentiamo] le scene di sesso e tutto il resto. Questo non è qualcosa di cui parlo molto all’interno, non l’ho mai fatto. Quello che continuavo a dire era, “Farlo in maniera realistica, farlo in maniera realistica. Qual è la realtà? Com’è il vero sesso tra due persone? Come si comporterebbe lei realmente in questa situazione? Che cosa vuole lei veramente?"
La mia battuta è che quando si dice, "Farlo in maniera realistica", diventa il punto di vista della donna. E' interessante il fatto che otteniamo tutto questo credito per la promozione di questo tema, ma in realtà, sto solo cercando di renderlo il più veritiero possibile. Ci si rende conto che se si fa un passo indietro dalla realtà, poi dici bene, [il fatto che stiamo ottenendo tanto credito perché diamo importanza al punto di vista delle donne] deve essere perché la verità della donna è stata molto emarginata. Quando effettivamente viene riaffermata, la gente pensa, "Wow, quella che state facendo è una cosa radicale! State aprendo nuove strade!" Io non sto davvero cercando di aprire nuove strade. Sto solo cercando di dire la verità e di essere onesto su come questi personaggi si rapportano.
Traduzione di VeroNica