mercoledì 15 aprile 2020

Bees: "Calamity" Jenny

“Ecco.” Jamie estrasse una delle sue pistole dalla cintura e la porse a sua sorella. Che – con sorpresa di Rachel – semplicemente annuì e mirò contro a una ruota di carro rotta lasciata al lato della strada, controllando il mirino.
“Polvere?” chiese Jenny, facendo scivolare la cintura nella sua cintura.
“Ecco.” Jamie si tolse una scatola di cartucce dal collo e ne fece scivolare delicatamente la cinghia sul cappuccio bianco di Jenny. “Hai abbastanza polvere e proiettili per uccidere una dozzina di uomini, e sei cartucce appena fatte per darti un vantaggio.
Jenny colse lo sguardo sulla faccia di Rachel a “uccidere una dozzina di uomini”, e sorrise leggermente. Rachel non ne fu rassicurata.
“Non preoccuparti, a nighean,” disse Jenny, dandole una pacca sul braccio prima di mettere a posto la scatola di cartucce. “Non sparerò a nessuno a meno che non intendano farci male.”
“Io – preferirei di gran lunga che tu non sparassi a nessuno in nessuna circostanza,” disse Rachel con prudenza. Non aveva mangiato molto a colazione, ma si sentiva lo stomaco stretto. “Non a – a nome nostro, sicuramente.” Ma al pensiero aveva stretto a coppa la testa coperta dalla cuffia di Oggy, premendolo a sé.
“Va bene per te se gli sparo solo da parte mia?” chiese Jenny, inarcando una sopracciglia scura. “Perché non tollererò che qualcuno molesti mio nipote.”
“Non essere scorbutica, Ma’,” disse Ian tollerante, prima che Rachel potesse replicare. “Sai che se incontrassimo dei banditi, Rachel gli parlerebbe fino allo stato confusionale senza che tu debba sparargli.” Fece a Rachel un sorriso confidenziale, e lei respirò un po’ più facilmente.
Jenny fece un suono gutturale che avrebbe potuto essere di accordo o semplice cortesia, ma non disse altro sul fatto di non sparare a nessuno.

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