Tra loro. I personaggi principali di Outlander Jamie (Sam Heughan) e Claire Fraser (Caitriona Balfe) hanno aiutato a crescere un mucchio di bambini – Brianna (Sophie Skelton), Fergus (César Domboy), Marsali (Lauren Lyle) e il Giovane Ian (John Bell) – ma non hanno mai cresciuto un bambino insieme. Ora, con la neonata Beardsely, che Jamie chiama Bonnie, bisognosa di una casa, hanno questa opportunità. E nell’episodio di stasera, Stagione 5, episodio 4, decidono se crescere o no quella bambina insieme.
L’autrice di Outlander Diana Gabaldon parla in esclusiva a Parade.com della scena in cui “Jamie e Claire sensualmente brilli camminano nel buio, lontano dalla festa turbolenta di Brownsville, dove l’umorismo si trasforma in una conversazione agrodolce, ma non meno amorevole, sui bambini.”
In un momento di intimità durante il più recente episodio di Outlander, Jamie chiede, “Vuoi la piccola Bonnie? Vuoi prenderla? Abbiamo una casa grande. Ti ho vista con lei Sassenach. Ho visto come devi essere sembrata con Bree. Ho pensato che questa potrebbe essere l’ultima possibilità di crescere un bambino insieme.”
“Jamie chiedendo a Claire se vuole prendere Bonnie è un modello di dolcezza,” aggiunge Gabaldon.” “Questo accenna al loro reciproco rimpianto di non essere stati genitori insieme, e al suo desidero durante gli anni della loro separazione – sperando che il bambino fosse sopravvissuto, e immaginando Claire madre, che tiene il suo bambino… e sapendo che non lo vedrà mai. Claire gli dà una risposta bella e tenera: lei condivide il suo rimpianto, ma il rimpianto non è abbastanza. E insieme decidono di dare la bambina a Lucinda, una giovane madre che ha perso il suo bambino alla nascita, e che ha sia amore che latte in abbondanza.”
Brianna, ovviamente, e l’unica figlia biologica vivente di Jamie e Claire. E quando Claire era incinta di lei, proprio prima della battaglia di Culloden, Jamie si è preoccupato abbastanza da rimandare Claire indietro attraverso le pietre affinché partorisse in un’epoca più moderna dove c’erano migliori cure mediche. Primo, era sicuro di morire in battaglia come fecero molti; secondo sapeva quanto era stata difficile per Claire la prima gravidanza con Faith, che era morta durante il parto nel secondo romanzo della Gabaldon Dragonfly in Amber (in italiano L'Amuleto d'Ambra e Il Ritorno n.d.r.) ed era quasi costato la vita a Claire.
Perciò, mentre Jamie vuole fare tutto quello che può per la donna che ama, lei ha un atteggiamento più pragmatico, avendo, in effetti, cresciuto una bambina dalla nascita, cosa che Jamie non ha dovuto fare.
“Be’ in termini puramente narrativi – come da libro, penso che uno non voglia un bambino che ti aspetta tutto il tempo,” spiega Gabaldon. “Io ho tre figli (attualmente 33, 35, e 37 anni) e due nipoti (2 anni e mezzo e 6 mesi), e ho ricordi vividi di com’è la vita con un neonato/bambino nei paraggi. Mi sarei ritrovata con Claire che o cercava qualcuno a cui mollare il bambino tutte le volte - cosa che l’avrebbe fatta sembrare non materna e dura di cuore – o smetteva di andare sui campi di battaglia con Jamie.” Ma i campi di battaglia “sono i luoghi dove avvengono le cose più divertenti,” fa notare Gabaldon. “Questo è il motivo per cui Drangonfly in Amber comincia 20 anni dopo Culloden – per dare a Brianna il tempo di crescere e di essere lasciata, così non ho dovuto destreggiarmi con una ragazzina piagnucolosa per capitoli e capitoli. Voglio dire i bambini non interessano a nessuno se non ai loro genitori e nonni.” Buona osservazione.
L’esperienza di Jamie con l’educazione dei figli è con i figli grandi, e mentre lui ha due figli biologici, Brianna e William (che lui non rivendicherà mai, perché se lo facesse costerebbe a William il suo titolo inglese di Conte di Ellesmere), Jamie non ha mai lasciato che la biologia impedisse l’assunzione di doveri genitoriali, quindi l’adozione di Bonnie non sarebbe stata forzatura per lui.
Ha “adottato” Fergus quando lo ha trovato mentre faceva il borsaiolo in un bordello a Parigi, e quando Jamie ha sposato Laoghaire (Nell Hudson), e diventato patrigno delle sue due figlie Marsali e Joan MacKimmie (Layla Burns). Poi, quando il giovane Ian si sentiva soffocare a Lallybroch, si è trasferito a Edimburgo e Jamie lo ha preso sotto la sua ala.
Perciò, anche se lui ha dato una mano a crescere diversi bambini, non ha davvero idea di cosa ci vorrebbe per crescere un neonato, che è dove l’esperienza e la praticità di Claire entrano in gioco.
“Ora, in termini dell’essenziale pragmatismo dei personaggi (e Claire è essenzialmente pragmatica), mentre una qualche idea di lei con la bambina sulle ginocchia sarebbe carina e commovente, questa è la nota di abbellimento, non la melodia,” spiega Gabaldon. “Lei è abbastanza intelligente da non sacrificare la vita che lei e Jamie hanno adesso, che ha portato loro un amore e un’unione così ricchi, per un fantasioso capriccio di crescere un figlio che lei sa che non esiste.”
Gabaldon continua, “Sarebbe a dire: se c’è un bambino nell’equazione, qualcuno deve badare a lui, sfamarlo, cambiarlo. Costantemente. E se questo è il diciottesimo secolo, Papà non è Mr. Mamma; lui piuttosto deve stare fuori ad arare i campi, andare a caccia di cervi e mandare via i cattivi, perché è molto più forte fisicamente di Mamma, che per impostazione predefinita è poi bloccata con il bambino e quindi legata alla casa. Niente più avventure selvagge, tranne per il fatto che il bambino è minacciato da qualcosa e non puoi tirarlo in ballo più di una o due volte.”
La decisione di Claire di lasciare la bambina con Lucinda dimostra il dare e avere che fa funzionare così bene la relazione della coppia, fa notare Gabaldon. Proprio come Jamie si prende la responsabilità della decisione di dare misericordia ad Aaron Beardsley nell’episodio 3, togliendo la decisione dalle mani di Claire, lei fa la stessa cosa per lui rifiutando delicatamente di prendere Bonnie.
(X)
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