domenica 10 giugno 2018

Bees: In missione

Roger si era abbigliato per le sue occasioni. Fortunatamente, lo stesso vestito nero di tessuto misto, con la giacca lunga e l'interno in peltro, avrebbe funzionato per entrambe, dato che era l'unico che possedeva. Brianna aveva intrecciato e lisciato i suoi capelli in modo severo, ed era così ben rasato che sentiva la pelle scorticata. Un alto colletto bianco avvolto intorno al collo completava l’immagine – sperava – di un rispettabile ecclesiastico. Le sentinelle britanniche sulle barricate a [ ] gli avevano dato non più di un’occhiata disinteressata prima di farlo passare con un cenno della testa. Poteva solo sperare che le sentinelle americane fuori città avessero la stessa mancanza di curiosità nei confronti dei ministri del culto.
Cavalcò fino a una buona distanza fuori dalla città prima di iniziare a girare di nuovo verso le linee d'assedio degli americani, ed era appena passato mezzogiorno quando arrivò in vista di loro.
Il campo americano era agitato ma ordinato, un ettaro di tende che fluttuavano al vento come gabbiani intrappolati, e al di là navi da guerra incredibilmente grandi, da cui ogni tanto una raffica di cannone eruttava con vampate di fiamma, che lasciavano andare grandi nuvole di fumo bianco alla deriva attraverso le paludi con le nubi sparse di gabbiani e di ostriche catturati dal rumore.
C'erano delle sentinelle tra i cespugli [..], una delle quali spuntò come un pupazzo a molla e puntò un moschetto verso Roger in modo pragmatico.
“Halt!”
Roger tirò le redini e alzò la sua asta, un fazzoletto bianco legato all’estremità, sentendosi uno sciocco. Tuttavia, funzionò. La sentinella fischiò tra i denti verso un compagno, che spuntò da un lato, e a un cenno del primo uomo, si fece avanti per prendere le briglie di Dundee.
“Qual è il vostro nome e cosa volete?” domandò l’uomo, strizzando gli occhi verso Roger. Indossava braghe ordinarie da boscaiolo e una camicia da caccia, ma aveva stivali militari e uno strano cappello da uniforme a forma di mitra da vescovo schiacciata, e portava un distintivo di rame sul bavero su cui si leggeva “Sergente Bradford”.
“Il mio nome è Roger MacKenzie. Sono un ministro presbiteriano, e ho portato una lettera per [..] da parte del Generale James Fraser, agli ordini di George Washington a Monmouth.”
Le sopracciglia del sergente Bradford si alzarono sotto il cappello.
“Il Generale Fraser,” disse, “Monmouth? Quel tipo che ha abbandonato le sue truppe per prendersi cura di sua moglie?”
Venne detto in tono derisorio, e Roger sentì le parole come una bolla nello stomaco. Era così che le dimissioni effettivamente drammatiche di Jamie dalla sua commissione venivano percepite comunemente dall’Esercito Continentale? Se così, la sua attuale missione poteva essere più delicata di quanto si fosse aspettato.
“Il Generale Fraser è mio suocero, sir” disse Roger con voce neutra. “Un uomo d’onore – e un soldato molto valoroso.”
Lo sguardo di disprezzo non abbandonò la faccia dell’uomo, ma si limitò a un breve cenno del capo, e l’uomo si girò, facendo scattare il suo mento a indicare che Roger poteva seguirlo, se si fosse sentito così incline.

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