Go Tell The Bees That I Am Gone
[Claire sta esaminando la gola di Roger e discutono del trattamento del Dott. Mac Ewan]
Mi schiarii la gola e girai il suo collo ancora una volta.
“Giusto. E dopo aver parlato del tuo ioide – cosa ha fatto? In che modo ti ha toccato?”
Roger reclinò leggermente la testa, e prendendomi la mano aggiustò la mia presa, spostandola verso il basso di un pollice e allargandomi delicatamente le dita.
"Più o meno così," disse, e mi accorsi che la mia mano stava ora coprendo, o almeno toccando, tutte le strutture principali della sua gola, dalla laringe allo ioide.
"E poi...?" Stavo ascoltando con attenzione, non la sua voce, ma la sensazione della sua carne. Avevo poggiato le mie mani sulla sua gola dozzine di volte, soprattutto durante la sua convalescenza dall'impiccagione, ma fra una cosa e l'altra, non l'avevo toccata per anni. Potevo sentire i solidi muscoli del suo collo, duri sotto la pelle, e sentivo il suo battito, forte e regolare, appena un po' veloce, e realizzai quanto questo fosse importante per lui. Sentii un po' di ansia a questo pensiero; non avevo idea di cosa avesse fatto Hector MacEwan, o cosa Roger immaginava che avesse fatto, e avevo ancora minor idea di cosa fare io stessa.
"So come sembra la tua laringe, e come dovrebbe sembrare una laringe normale, e sto cercando di farla sembrare come quella'." Questo è quello che aveva detto MacEwan in risposta alle domande di Roger. Mi chiedevo se sapessi come doveva sembrare una laringe normale.
"C'era una sensazione di calore." Roger aveva chiuso gli occhi; era concentrato sul mio tocco. Chiusi i miei. La protuberanza liscia della sua laringe stava sotto il palmo della mia mano, muovendosi leggermente quando deglutiva. “Niente all’inizio. Solo la sensazione che si prova quando cammini in una stanza in cui il fuoco sta bruciando.”
“Il mio tocco ti sembra caldo ora?”. Dovrebbe, pensavo; la sua pelle era fresca per l’evaporazione della rasatura.
“Si” disse, senza aprire gli occhi. “Ma è all’esterno. Era all’interno quando MacEwan..ha fatto quello che ha fatto”. Le sue sopracciglia nere si unirono per la concentrazione. “Io..l’ho sentito..qui” Toccando, sposto il mio pollice per appoggiarlo a destra del centro, direttamente sotto lo ioide. “E..qui” I suoi occhi si aprirono sorpresi, e premette due dita sulla carne sopra la clavicola, un pollice o due a sinistra dell’incavo soprasternale. “Che strano. Non me lo ricordavo.”
“E ti ha toccato anche qui?” Spostai le mie dita più in basso e sentii l’acuirsi dei miei sensi come spesso accadeva quando mi trovavo completamente impegnata con il corpo di un paziente. Anche Roger lo sentì, i suoi occhi brillavano nei miei, spaventati.
”Cosa?” Cominciò, ma prima che uno di noi due potesse dire di più ci fu un ululato acuto all’esterno.
Fu seguito all’istante dalla confusione di giovani voci, più acute, poi una voce immediatamente identificabile come quella di una Mandy appassionata che gridava, “Siete cattivi cattivi, cattivi e io vi odio! Voi siete cattivi e andrete all’inferno!”
Traduzione di Iolanda
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