Tutte le guerre arrivano alla conta dei corpi - anche quellefinte televisive - quindi era prevedibile che non tutti sarebbero sopravvissuti alla seconda stagione di Outlander. Forse un po'più scioccante è stato a chi i fans sono stati costretti a dire addio nell'episodio di questa settimana - il ferocemente leale e impenitente maniaco Angus Mhor, e a sua volta la sua controparte nella vita reale, l’attore Stephen Walters.
Sebbene Angus ed il suo panciuto compagno di bevute Rupert compaiano nei libri di Outlander, interpretano ruoli diversi e molto meno significativi nella vita del clan McKenzie. Nella serie, i personaggi sono diventati sia dei combattenti pronti a morire per Dougal che un necessario sostegno comico. Gli Highlanders sono riusciti fastidiosamente a farsi strada nei nostri cuori, così come in quello dell’autrice Diana Gabaldon, che li ha definiti “la versione di Stanlio e Ollio del 1800.”
Dato che siamo tristi nel vederlo andarsene, ma apprezziamo quello che ha fatto mentre c’era, Yahoo ha rintracciato Walters a Calgary, dove stava per iniziare il prossimo capitolo della sua carriera in un nuovo show televisivo, per parlare del tempo trascorso in Scozia.
Quanto conoscevi i romanzi?
Devo dichiarare la mia ignoranza. Non ne avevo mai sentito parlare così sono andato all’audizione abbastanza alla cieca. Ma penso che sia importante essere un po' acerbi durante questo processo.
Dato che il personaggio è così diverso nella serie questo, probabilmente, non è stato un problema.
Sì, non ha nulla del personaggio dei libri, perlomeno fisicamente. Lui non compare davvero molto nei libri. Angus è messo più in evidenza nell'adattamento e di questo sono contento. Voglio dare credito al direttore del casting di Londra. Credo che lei abbia sentito che potevo dare qualcosa al personaggio che sarebbe potuto essere un pochino diverso, ma che comunque poteva incarnare il personaggio. Una volta che ho avuto la parte e letto il libro e le sceneggiature, mi sono reso conto che il personaggio non era così prominente ed è stato un bell’incentivo scoprire che avevano scritto molto di più nelle sceneggiature.
La Gabaldon ha detto che Angus e Rupert sono stati il suo cambiamento preferito fatto nel processo di adattamento. Questo è un grande complimento.
Assolutamente. Dobbiamo aver fatto qualcosa di buono. Credo che ci abbia chiamati gli Stanlio ed Ollio di Outlander.
Beh, hai regalato dei momenti di ilarità molto utili in una storia tanto intensa.
Si, l'ho detto prima e lo dico di nuovo, non ho mai visto l'umorismo inizialmente quando ho letto le prime sceneggiature. Ma credo che un po’ possa essere spiegato con la questione della chimica istintiva. Grant [O'Rourke] ed io siamo andati molto d’accordo ed i fans sembravano divertirsi con le nostre battute.
Detto ciò, l'umorismo è stata una cosa improvvisata, o pensi che gli autori abbiano visto la risposta che i personaggi stavano ricevendo ed hanno quindi incrementato la parte umoristica?
Spero che abbiano visto un po' di tutto ciò ed abbiano pensato di poter sviluppare di più questo aspetto. Si capisce come funzionano le cose durante la prima lettura delle sceneggiature e mi piace pensare che abbiano estrapolato piccole gemme da lì e abbiano detto: "Aspetta. Forse qui c’è qualcosa con cui possiamo fare di più". Ma bisognerebbe chiedere agli autori per esserne sicuri. Sembrava come se cominciassero a scrivere di noi sempre più spesso man mano che la stagione andava avanti e poi abbiamo avuto un sacco da fare una volta che Jamie e Claire sono tornati in Scozia. Le scene diventavano sempre più divertenti.
E’ stato divertente interpretare il ragazzo volgare, irascibile, offensivo?
Sì. Io di solito non interpreto questo tipo di personaggi ad essere sincero. Io di solito interpreto assassini o qualcosa del genere. E’ stato comunque intenso, ma è stato un intenso ridicolo. Avrebbero discusso per un pezzo di pane, da bere, o per una prostituta come altri avrebbero fatto per qualcosa di davvero grave. La commedia è venuta fuori dal fatto che prendessero qualcosa di stupido in maniera così seria.
Dal momento che vi si vede quasi sempre insieme, quanto amici siete effettivamente diventati tu e Grant O'Rourke? Lo conoscevi prima?
No. Non credo che conoscessi nessuno di questo cast. La verità segreta è che io lo amo e lui mi odia. No, entrambi abbiamo bambini piccoli e questo è motivo di grandi conversazioni. Lui è una persona davvero tranquilla con cui è facile andare d’accordo. Credo sia perché la maggior parte delle nostre scene erano insieme, abbiamo cercato fortemente di rendere efficaci la maggior parte dei nostri momenti.
E' stata anche una parte molto fisica in particolare nelle ultime settimane. Qual è stata la parte più difficile da controllare per il ruolo – l’arte della spada, l’equitazione, correre a torso nudo, i postumi dell'esplosione, essere sempre coperto di fango?
Non ero certo un talento naturale sul cavallo. Ho dovuto vederlo sullo schermo per crederci. Se si dà a qualcuno una spada o un cavallo o qualunque cosa di fisico, come attore sarebbe una menzogna se ti dicessero che non gli piace. Mi è piaciuto essere fangoso ed il sangue ed il finto fumo e le lotte coreografate.
E’ intenso, ma è intenso in modo divertente. Hai un gruppo di uomini sudati, uomini di alto livello che brandiscono spade e corrono intorno quindi bisogna anche stare attenti. Ci si può far prendere dall’entusiasmo.
Mi ricordo di Sam [Heughan] che mi diceva di ritorno dall’episodio 5 che aveva un cavallo con cui era davvero pesante lavorare.
Si dice che un operaio dia la colpa sempre i suoi strumenti. E' stato molto comodo avere il cavallo a cui dare la colpa per qualcosa che non va perché ero un cavaliere schifoso. Sto facendo un po’ il cinico. Siamo tutti diventati dei cavalieri migliori dopo questa esperienza. Alla fine, ho finito per galoppare, che per me è stato sorprendente considerando che non ero mai stato su un cavallo prima. Ognuno ha fatto mille miglioramenti .
Quando hai scoperto che saresti stato ucciso?
L'ho letto nel copione una mattina in una email. Ho pensato che fosse Duncan [Lacroix. "Murtagh"] che mi prendeva in giro. Poi ho scoperto che non era uno scherzo. Perché era una battaglia importante, doveva essere un personaggio che il pubblico sarebbe stato dispiaciuto di perdere. Doveva essere simpatico.
Le scene in ospedale con Rupert e, infine, la tua morte sono stati abbastanza commoventi.
Qualcuno doveva morire e purtroppo quello ero io. Ma in un certo senso è stata una bella cosa. E' stata una fine forte per il mio personaggio. Ho avuto la mia evoluzione invece di morire genericamente in battaglia. Lo scrittore mi ha scritto alcuni momenti davvero belli. Mi piacciono tutte le cose accadute in ospedale tra Angus e Rupert ed alla fine la morte di Angus è stata molto commovente.
Penso che sia indicativo di quanti spettatori hanno amato Angus e il suo viaggio dall’inizio, quando aveva sospetti su Claire,fino a difendere ed aiutare lei e Jamie in numerose situazioni.
Il modo in cui Angus muore chiude i conti in sospeso. Ha davvero amato i suoi amici. È così che si spegne. Ha fatto l'ultimo sacrificio. C'è una vera e propria sorta di sottofondo di calore e fedeltà. E' stata una trovata intelligente degli autori dare l’illusione che fosse Rupert a poter morire e poi sorprendere con il fatto che fosse invece Angus. E' stato il primo a combattere per l'onore di Claire quindi è una bella evoluzione che muoia tra le sue braccia, soprattutto considerando quanto inizialmente lui non si fidasse di lei e la maltrattasse parlandole con sufficienza.
Qual è stata la tua scena preferita durante il tuo incarico?
Ho apprezzato le scene in cui provoco e stuzzico Claire. Le scene con Rupert sono state tutte grandi, ma ho avuto alcuni momenti davvero belli con Cait [Balfe]. La scena del porto è stata molto divertente e c'era una scena in cui io andavo verso di lei che stava facendo pipì in un secchio e la trascinavo fuori. Abbiamo riso molto girandola. E la scena vera e propria della morte in cui recitava Cait. E' molto difficile morire davanti alla macchina da presa. Ciò che mi è piaciuto e mi ha commosso è stato vedere Cait emozionata e molto coinvolta durante le riprese di quella scena. Quando abbiamo finito, lei piangeva veramente, sul serio.
Beh, in un certo senso stavano perdendo qualcuno che avevano imparato ad amare e sul quale potevano contare, perché io non credo che sia probabile che torni come un fantasma.
Non si sa mai. Forse nel prossimo libro, Diana farà tornare Angus per tormentare i sonni di Claire. Mi mancherà questo gruppo, naturalmente, ma ho un modo pragmatico di guardare a questo lavoro. Cito sempre George Harrison, "Si va avanti. I ricordi sono in banca e sono tutti buoni." Non mi mancherà il cavallo e non credo che io mancherò a lui. Ho sempre creduto di poter sentire quello che il cavallo pensava ogni volta che lo cavalcavo, "di nuovo quella testa di cazzo sulla schiena."
Quali sono i tuoi progetti?
Sono a Calgary a lavorare in uno show televisivo, un Western moderno.
Uh-oh, vuol dire un altro cavallo?
No grazie a Dio, è una storia moderna e ho una quattro ruote motrici, invece.
Traduzione di VeroNica
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