sabato 28 febbraio 2015

In cucina con...Mrs. Fitz

Porridge al latte e cannella.

"Be’, adesso direi che ci siamo. Ora ci rimane giusto un po’ di tempo, poi dovrò condurvi da lui."
"Lui chi?" domandai. Qualcosa mi suonava strano, in questa parola.
Chiunque fosse questo Lui, di sicuro mi avrebbe posto domande difficili.
"Be’, MacKenzie! E chi altri, sennò?"
E chi altri, davvero? Castle Leoch, ora ricordavo vagamente, era situato nel bel mezzo dei territori appartenenti al clan dei MacKenzie. Ovvio che il capoclan doveva essere anche lui un MacKenzie. Cominciavo a capire come mai il nostro gruppetto avesse cavalcato tutta la notte per raggiungere il castello: questo era un posto di inespugnabile sicurezza per chiunque fosse stato inseguito dagli uomini della Corona. Nessun ufficiale inglese con un po’ di buonsenso si sarebbe addentrato fino a questo punto dei territori dei clan: avrebbe rischiato la morte per imboscata alla prima macchia di cespugli. E solo un esercito vero e proprio avrebbe potuto avvicinarsi alle porte del castello. Stavo cercando di ricordare se in realtà l’esercito inglese si fosse mai spinto fin qui, quando mi sovvenne di colpo che il destino del castello rivestiva per me un’importanza molto minore, rispetto al mio futuro immediato.
Non avevo voglia di mangiare le focacce d’orzo e il porridge che Mrs. FitzGibbons mi aveva portato per colazione, ma mandai giù qualche boccone per guadagnare tempo. Quando Mrs. Fitz tornò per condurmi dai MacKenzie, avevo già abbozzato una specie di piano.

Outlander (Diana Gabaldon)


Un paio di giorni fa ho sperimentato il mio primo grande fallimento nella Outlander Kitchen. Vi erano coinvolti dei chicchi d’avena frantumati (steel-cutoats) e la mia Slow Cooker (pentola elettrica a cottura lenta) e il risultato finale è stato davvero terribile. Vi salverò una foto o una descrizione dettagliata – dopo la 2012 Resolution Diet, mi spaventa pubblicare altre immagini disgustose – per timore che si dimentichi che in realtà questo è un blog sul BUON cibo.
Ma a che stavo pensando? Mrs. Bug non avrebbe certamente posseduto una Slow Cooker… Posso benissimo sentirla dire: “Che stai facendo? Tutto quello che ti serve per il porridge è un bollitore!” (Questo detto da una donna che tiene un lingotto d’oro nella sua borsa da cucito. Se avesse potuto avere una Slow Cooker ne avrebbe comprate 3).
Ma dopo il disastro della Slow Cooker sono tornata alla vecchia scuola e, bene… ho chiamato mia madre. Mi ha raccontato una storia bellissima che non avevo mai sentito prima, su come lei faceva il guerrillaporridge nella sua stanza alla scuola per infermiere, solo con acqua calda, avena e una ciotola. (Il cibo in camera era severamente vietato).
E così, invece del porridge fatto con una Slow Cooker portata attraverso le pietre (che storia, vi assicuro!), abbiamo il porridge del mattino dopo di mia madre direttamente dal Dormitorio delle Infermiere del General Hospital di Vancouver. Ma ho il sospetto che Mrs. Bug facesse qualcosa di simile, per far procedere più agevolmente le sue mattinate. Aveva molte bocche da sfamare.
Oh, e ho aggiunto il burro. È la mia formazione classica francese. Non posso farci nulla.


Porridge 
al latte e cannella
Iniziare proprio prima di andare a letto e finirlo la mattina, per ottenere così la più cremosa, nutriente e deliziosa colazione pronta in 5 minuti.

Ingredienti
per 3-4 porzioni.

85 g fiocchi d’avena
5 g burro
Un pizzico di sale
235 ml di acqua bollente
60-125 ml di latte
2 g cannella

Preparazione:

Mettere insieme i fiocchi d’avena, il sale e il burro in una piccola casseruola. Versare l’acqua bollente e mescolare bene, coprire e lasciar riposare tutta la notte.
Al mattino, aggiungere il latte e scaldare dolcemente a fuoco medio-basso. Cuocere, mescolando regolarmente, finché non diventa caldo e completamente cotto, all’incirca 5-7 minuti. Mescolare la cannella e servire aggiungendo burro, miele e frutta secca a piacimento.



Note:
- Non penso nemmeno per un secondo che Mrs Bug abbia mai preparato solo “un po’”di porridge in tutta la sua vita, siamo realistici: le sue porzioni avrebbero sfamato un esercito. Il quantitativo di questa ricetta è sufficiente perla colazione di 2 adulti e 2 bambini piccoli. Se ne volete un bel po’ di più, le dosi sono facilmente moltiplicabili.
- Uvetta, albicocche, mirtilli rossi e datteri sono la frutta secca con cui preferisco servirlo.

Note di Chloé:
- Avevo dei fiocchi di avena grandi e ho usato quelli, anche se quelli piccoli sono più adatti. Il risultato è comunque molto cremoso. Non ho rimesso il burro alla fine, invece del miele per dolcificare il tutto ho usato lo sciroppo d’acero e come frutta secca ho messo uvetta, mirtilli neri e bacche di goji (che non sono minimamente scozzesi, ma le avevo e si sono abbinate bene). Ho invece abbondato con la cannella, come si vede dalla foto, qui ne andiamo tutti pazzi.
- La quantità di latte da inserire è variabile, io l’ho messo tutto (125 ml), ma a seconda di quanto è stata assorbita l’acqua ce ne può andare anche meno.


I fiocchi d’avena
I fiocchi d’avena sono chicchi d’avena decorticati, cotti al vapore e schiacciati sotto dei pesanti rulli prima di essere leggermente tostati. Sono molto usati come cereali per la colazione, in particolare per fare il muesli, il cruesli e il porridge, ma anche per preparare le barrette ai cereali e sono ottimi aggiunti a minestre e zuppe. Se integrali sono un’eccellente fonte di vitamina B1, ferro e fibre. L’avena integrale (quindi anche i fiocchi d’avena integrale) è poi l’unica fonte degli antiossidanti chiamati avenantramidi, che sembrano avere un effetto preventivo contro i tumori e l’aterosclerosi. Essendo molto nutriente è indicata in tutte quelle situazioni in cui il corpo ha bisogno di maggior sostegno, come l’allattamento, la crescita e la convalescenza. Inoltre possiede una buon quantitativo di lisina, molto importante per la sintesi proteica, aiuta a regolare la tiroide e a rinforzare tendini e ossa.
I fiocchi d’avena si possono macinare nel mixer e ottenere così la farina d’avena, molto usata per le pappe dei bambini, ma anche per preparare biscotti e pane, addensare vellutate e creme, per impanare e addirittura per realizzare maschere per il viso, shampoo ed esfolianti per il corpo.

by Chloé

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