venerdì 31 gennaio 2014

5 ragioni per leggere Outlander prima della serie tv

...verrebbe da domandarsi perchè solo 5 ragioni? Personalmente me ne vengono in mente almeno 80!! e perchè leggerlo solo per la serie tv? Il libro e la serie meritano di essere letti comunque!
Ma è indubbio che una serie televisiva abbia una visibilità maggiore rispetto a dei libri e forse questo potrebbe portare (speriamo) molte persone ad accostarsi alle pagine della saga de La Straniera.
Il sito Zap2.it ha stillato questo piccolo elenco di motivazioni sul perchè leggere i libri di Diana prima della messa in onda della serie tv...

1. Personaggi sono caratterizzati splendidamente
Nessun adolescente piagnucoloso. Claire Randall è un'infermiera da trincea della Seconda Guerra Mondiale che non ha intenzione di accettare scemenze da nessuno, anche quando il suo mondo smette di avere un senso. Impreca, è diretta ed è intelligente. E' una sopravvissuta. Si adatta.

Affronta il suo destino quando Jamie Fraser entra nella sua vita. Lui è testardo, forte, attento, un pezzo d'uomo e guardando Jamie avere a che fare con Claire nei libri è come vedere l'incontro tra un oggetto inamovibile ed una la forza inarrestabile. Per non parlare dei personaggi di supporto. E' un ricco corollario di personaggi, che affrontano emozioni, pericoli, situazioni ricche di azione e viaggi strazianti che renderanno esplosiva la serie TV.

2. Uomini sexy dall'accento scozzese in kilt
Una delle citazioni più famose di Outlander è Un Highlander tutto in ghingheri è già di per sé un gran bello spettacolo: qualunque Highlander, per quanto vecchio, brutto o storpio. Un giovane Highlander alto, dritto e d’aspetto niente affatto sgradevole, per giunta a quella distanza ravvicinata, è una visione addirittura mozzafiato.
Non sarà mai sottolineato abbastanza nelle molte, molte GIF che verranno realizzate da questa scena particolare quando andrà in onda. E, oh​, vi prego, anche se altre scene saranno sottotono, fate sì che quella scena sia favolosa. Dovreste saperlo e i libri vi aiuteranno in questo.


3. Potrebbe effettivamente rendervi più intelligenti
L'autrice dei libri, Diana Gabaldon, non è certo pigra in fatto di cervello. Ha un dottorato. Ha iniziato a scrivere romanzi per divertimento. Potrete conoscere un bel pò sulla storia, sulla botanica, sulla geografia, archeologia, lingue e soprattutto, sul come pugnalare un uomo.


4. I libri sono ancora in fase di scrittura
Come il suo amico George RRMartin, che sta ancora scrivendo i romanzi della serie Game of Thrones, la Gabaldon è nel mezzo della produzione della storia. I fans stanno ancora imparando a conoscere questi personaggi e le loro avventure. Sono vivi, per così dire. L'ottavo libro uscirà in America a metà giugno.


5. Confrontare è divertente
Forse non siete il genere di persona che vuole sapere in anticipo come sia la storia. Rispettimao la cosa totalmente. Ma conoscere il materiale di partenza è una parte divertente del passaggio sullo schermo. Ai fan di Harry Potter e di Game of Thrones è piaciuto molto vedere i libri portati alla vita sullo schermo. E' bello avere qualcosa da dire su una serie avendo un'idea nella vostra testa e parlare di ciò che funziona, ciò che non funziona, ciò che è fatto peggio e cosa è effettivamente migliore di quello che ci si immaginava.


Voi che ne pensate? avete altri motivi da suggerire? :)

giovedì 30 gennaio 2014

Diana in Scozia

Stamattina su Twitter, Diana ha avvisato Sam Heughan che qualche ora li dividevano dopo di che, l'autrice si potrà ricongiungere con il suo personaggio Jamie Fraser! 
Infatti, come vi avevamo accennato tempo fa, la possibilità che Diana facesse un cameo nella serie era inizialmente visto favorevolmente e poi assolutamente certa.
Dopo lo stop delle riprese per il periodo natalizio, a Febbraio la trouppe ricomincia i lavori e con Diana alla volta della Scozia c'è da supporre che la scena dell'Adunanza sia vicina!

mercoledì 29 gennaio 2014

Arch Bug: è morto?

Sull'accunt di facebook, Diana ha postato una spiegazione su un avvenimento di An Echo in the Bone ( Destini incrociati + Il prezzo della vittoria in Italia) e cioè sulla morte di Arch Bug
Alcuni si sono domandati insistentemente se Arch Bug sia davvero morto, sostenendo che forse...magari...poteva anche essere che...Diana ha messo la parola fine ad una eventuale resurrezione di Arch: 


Noto che ci sono molte persone che dubitano che Arch Bug sia morto o che affermano categoricamente che non lo sia, o che se è morto, è stato ucciso da Ian oppure che Arch Bug è morto ma non è stato Ian ad ucciderlo.

Detto questo, ho pensato che molti di voi potrebbero essere interessati a questa conversazione nella sezione di "Echo" che c'è stata poco tempo dopo la pubblicazione del libro sul forum Compuserve riguante proprio questa cosa.

Vedete, buttare lì le cose così la gente salterà alle conclusioni sbagliate non è artistico. Avrei potuto dire: "William prese la mira e sparò. La fronte di Arch Bug esplose e schizzò di sangue Ian e Rollo. Uno dei suoi occhi uscì dal cranio per la forza dell'urto e ora gli pendeva sulla guancia, facendo un leggero suono viscido mentre oscillava dolcemente avanti e indietro. L'uomo era incontrovertibilmente morto, ma Rollo, poco convinto, afferrò la gola di Arch Bug nelle sue grandi mascelle e straziò trionfale carne e cartilagine, azzannandolo, solo per esserne sicuro." Ma la cosa sembrava <cough> un po' inutile, e in termini artistici, avrebbe modificato il tono, la forma e l'enfasi della scena. In realtà volevo e intendevo che tutte queste scene dell'ultima parte esplodessero in una serie di colpi di scena. Brevi, forti, brillanti, sconvolgenti. Non troppo lungo, metaforico o prolisso.

Al di là di ciò che viene detto nel contesto limitato di una scena, voi (i lettori intendo) dovete anche considerare gli eventi nell'intero contesto, o del libro nel suo insieme. Esatto. C'è una parabola della storia che ha avuto inizio con l'uccisione involontaria della signora Bug. Da parte di Ian. La parabola di vendetta di Arch Bug, la sua caccia a Ian, viene nominata periodicamente per tutto il libro. OK. Ci sono quattro storie in questo libro, e tre di loro finiscono volutamente in modo inconcludente (cioè, non è che l'autrice era solo stanca e se n'è andata, o non riusciva a pensare a qualche modo per finire quelle righe e quindi li ha abbandonati a sè stessi. L'autrice ha scelto di fermarsi con grande abilità e premeditazione, per creare il massimo impatto). Uno di loro invece no: la storia di Ian. Che è CHIUSA in modo molto evidente.
 

Ora. C'è qualcosa in queste parole che fa pensare che Arch Bug non sia morto, date queste consideranzioni? Perchè nel caso in cui lui non sia morto: 
1- lo sparo di William sarebbe dovuto andare a vuoto e considerando che ha sparato da sei metri o giù di lì, non è credibile (ho visto qualcuno sostenere di non sapere che fossero sei metri. Questo è uno di quei piccoli elementi che credo il lettore medio sia in grado di capire senza che gli venga detto. Cioè, abbiamo quattro persone e un cane in camera davanti ad una tipografia del 18° secolo. Quanto potranno mai essere lontani uno dall'altro? Anche se uno non ha mai visto un negozio del 18° secolo, si presume che li abbia visti descritti abbastanza spesso nel contesto di questa serie per sapere che non sono poi tanto spaziosi
2- qualcuno avrebbe dovuto impedire a Ian, William e Rollo di ucciderlo con altri mezzi, il che implicherebbe che 
3- Rachel si era ripresa a sufficienza per fermarli tutti e tre, cosa non molto probabile, e comunque
4- avrebbero dovuto fare qualcosa con il signor Bug.

Se non lo avessero ucciso - possibilità molto illogica - ma in qualche modo lo avessero imprigionato o deportato o qualcosa del genere, come è possibile che non lo avrei detto o nella scena finale tra Ian e Rachel (IO osservo tutte le cose, comprese le truppe britanniche in partenza) o qualche tempo prima? Non sarebbe una storia corretta. (Per quanto riguarda Geillis Duncan, c'era il chiaro presupposto che fosse stata arsa sul rogo, ma era qualcosa che sarebbe avvenuto dopo; non ci aspettavamo che Claire vi assistesse. Per quanto riguarda Tom Christie, la scena parte con la sua intenzione di farsi impiccare, ma ancora una volta, Claire non avrebbe dovuto vederlo. Con Arch Bug, il nostro personaggio che fa da punto di vista (Rachel) è in realtà presente alla presunta morte. Non c'è modo che lei non l'avrebbe vista. Quindi lei la vede). E poi per la fine dell'arco narrativo, in termini puramente estetici, serve che l'uomo sia morto. Ergo ... lui è morto .

Ma come ho detto, il fatto che io non affermo qualcosa in un atroce dettaglio letterale non significa automaticamente che quanto accaduto non è accaduto.


...direi che i dubbi sono azzerati: Arch Bug E' DAVVERO DECEDUTO!

martedì 28 gennaio 2014

MOBY: Non è affar vostro

"Lui non è in uniforme," osservò uno all'altro, sotto voce. "E' un soldato alla fine? Non avremmo nulla a che fare con lui se non lo fosse, giusto?"
"Si, ce l'abbiamo," dichiarò Woodbine, recuperando un po' del proprio controllo. "E se il Colonnello Fraser l'ha fatto prigioniero, credo che abbia una ragione?" La sua voce salì, con tono interrogativo. Jamie non rispose, gli occhi fissi su Grey.
"E' un soldato." Le teste si voltarono per vedere chi aveva parlato. Era il piccolo uomo con gli occhiali in frantumi, che se li sistemò con una mano, per meglio sbirciare Gray attraverso ciò che restava delle sue lenti. Un occhio grigio spento lo controllò, poi l'uomo annuì, più sicuro.
"E' un soldato," ripeté l'uomo. "L'ho visto a Philadelphia, seduto nel portico di una casa a Chestnut Street con una uniforme. Lui è un ufficiale", aggiunse inutilmente.
"Non è un soldato", disse Fraser e girò la testa per fissare l'uomo con gli occhiali con uno sguardo determinato.
"L'ho visto," mormorò l'uomo. "Chiaro come il sole. Aveva i galloni d'oro" mormorò con voce quasi impercettibile abbassando gli occhi.
"Huh". Jethro Woodbine si avvicinò a Grey, esaminandolo attentamente. "Beh, avete qualcosa da dire in vostra difesa, Lord Grey?"
"Lord John ", disse Gray stizzito e sputò un pezzo di foglia schiacciata dalla bocca. "Non sono un Pari...mio fratello maggiore  lo è. Grey è il nome della mia famiglia. Per quanto riguarda l'essere un soldato, lo sono stato. Ho ancora il grado del mio reggimento, ma il mio stato non è attivo, E' abbastanza o volete sapere anche cosa ho mangiato a colazione questa mattina?"

domenica 26 gennaio 2014

Nuovo Trailer!

Periodo di video! Dopo la lezione di Gaelico, un nuovo trailer...
o meglio, un finale alternativo per il trailer!
Attenzione però, sedetevi prima della visione ;)


Tornano le 'Lezioni di Gaelico'

...di Sam (e non solo)!

"Io ti proteggerò. Da lui e da chiunque altro. Fino all’ultima goccia del mio sangue, mo duinne."
"
Mo duinne?" domandai, un po’ turbata dall’intensità delle sue parole. Non volevo essere responsabile di nessuno spargimento del suo sangue, che si trattasse della prima goccia o dell’ultima.
"Significa ‘mia bella bruna’. Mi prese una ciocca di capelli e se la portò alle labbra sorridendo, con un luccichio negli occhi che mi fece rimescolare il sangue nelle vene. "
Mo duinne", ripeté dolcemente. "Desideravo tanto potertelo dire."

Nel primo libro, il termine era diverso, ma in quelli successivi, il termine in gaelico è stato sostiuito con il più corretto Mo Nighean Donn, ma il significato è sempre quello: Mia Bella Bruna!


...quanti di voi lo dicevano correttamente?

sabato 25 gennaio 2014

The Scottish Prisoner

se il terzo capitolo di Lord John non arriva a noi...andremo noi da lui! E da perfetto Lord inglese, ci offrirà anche un bel tea! ;)

PROLOGO
Se avete a che fare con la morte tutti i giorni, ci sono due strade. O diventa una routine, nel qual caso c'è il rischio che uccidiate qualcuno per niente e, quindi, perdiate la vostra anima... perchè se la vita che prendete non vale nulla, neppure la vostra ha valore.
Oppure si diventa molto più consapevoli del valore di una vita e molto più riluttanti nel prenderne una senza averne una necessità disperata. In questo modo rischiate di perdere la vostra vita - ci sono quelli svegli e ci sono quelli morti, e non mi riferisco all'idea che ha San Pietro dei morti - ma non la vostra anima.
I soldati gestiscono la cosa dividendo se stessi. Sono un tipo di uomo mentre uccidono, un altro nella vita normale, e l'uomo che fa saltellare i suoi figli sul ginocchio non ha nulla a che fare con l'uomo che ha schiacciato la gola del suo nemico con uno stivale. Così dice a se stesso, a volte con successo.
Ma segna, uccidere. Non importa il motivo per cui lo si fa.
E' un marchio sul tuo cuore, e benche possa guarire, la cicatrice non può essere rimossa, se non con una lama. Per tutti quello che ci sperano, è la cicatrice più pulita.


Helwater, Distretto dei Laghi
1 aprile 1760

 
Fuori faceva molto freddo e pensò che il suo uccello avrebbe potuto romperglisi in mano...se fosse riuscito a trovarlo. Il pensiero gli attraversò la mente mezza addormentata come uno di quei piccoli cristalli di ghiaccio che sfrecciavano attraverso la stanza, facendogli aprire gli occhi.
Poteva vederlo ora, si era svegliato con il pugno che lo stringeva, fremente di desiderio e con degli spasmi sulla pelle come una nube di moscerini. Il sogno era avvinghiato altrettanto strettamente nella sua mente, ma sapeva che sarebbe svanito in pochi secondi, scacciato dal russare e scoreggiare degli altri stallieri. Aveva bisogno di lei, aveva bisogno di riversare se stesso con la sensazione del suo tocco ancora su di lui.
Hanks si agitò nel sonno, ridacchiò ad alta voce, disse qualcosa di incoerente e cadde di nuovo addormentato, mormorando: "Bastardo, bastardo, bastardo ..."
Jamie disse qualcosa di simile sottovoce in gaelico e si avvolse nella coperta. Maledetto freddo.
Si fece largo giù per la scaletta, nella stalla un po' più calda che odorava di cavalli, quasi cadendo per la fretta, ignorando una scheggia nel piede nudo. Esitò nel buio, ancora desideroso. Ai cavalli non sarebbe importato, ma se lo avessero notato, avrebbero fatto abbastanza rumore, forse, da svegliare gli altri.
Il vento colpì il granaio e si propagò per tutto il tetto. Un forte spiffero freddo con un profumo di neve agitò il sonno e due o tre dei cavalli si mossero grugnendo e sbuffando. Di sopra, qualcuno mormorò un 'stardo rivolto verso il basso, accompagnato dal suono di qualcun altro che si girava e si tirava la coperta sulle orecchie.
Claire era ancora con lui, vivida nella sua mente, solida nelle sue mani. Poteva immaginare di annusarle i capelli nel profumo del fieno fresco. Il ricordo della sua bocca, quei bianchi denti dritti... si strofinò il capezzolo, duro e impaziente sotto la camicia, e deglutì.
I suoi occhi si erano abituati al buio; trovò il box libero della fila e si appoggiò alle tavole, l'uccello già in mano, il corpo e la mente anelanti la moglie perduta.

L'avrebbe fatto durare di più se avesse potuto, ma aveva timore che il sogno se ne sarebbe andato del tutto, e vi ritornò con la memoria, gemendo. Le ginocchia cedettero di conseguenza e scivolò lentamente contro le tavole del box sul fieno accatastato, la camicia arrotolata attorno le cosce e il cuore in gola come un tamburo.
Signore, fa che lei sia al sicuro fu il suo ultimo pensiero coerente. Lei e il bambino.


mercoledì 22 gennaio 2014

MOBY: Germain in soccorso

Una pioggia di sassi tintinnò ai lati della portantina e il secondo cocchiere la stava respingendo come se fosse stata uno sciame d'api al grido di "Vaffanculo!" verso il gruppo in modo ripetitivo. Il signor Caulfield lo aiutava in modo più signorile gridando "Vattene" e "Smettila una buona volta!" scandito dal pungolare del suo bastone ai bambini più audaci che sfrecciavano in avanti per vedere il divertimento.
"Qui" dissi senza fiato, appoggiandomi alla portantina. Hal era ancora vivo, respirava ancora. Alzò un sopracciglio e fece un cenno verso la folla all'esterno. Scossi la testa e gli spinsi il caffè tra le mani.
"Bevete...questo" dissi "e continuate a respirare" sbattendo la porta della carrozza. Lasciai cadere al suo posto il gancio per chiudere con un istante di soddisfazione e mi stupì vedere il figlio maggiore di Fergus, Germain, in piedi accanto a me.

"Avete di nuovo un po' di problemi, grand - mère?", chiese incurante delle pietre, ora arricchite con ciuffi di letame fresco che sfrecciavano oltre le nostre teste.
"Si potrebbe dire così, sì," dissi. "Non..." Ma prima che potessi parlare ulteriormente, si voltò e urlò alla folla, con una voce sorprendentemente forte "QUESTA E' MIA NONNA. Toccatele anche un solo capello e..." Diverse persone tra la folla ne risero e io mi portai una mano alla testa. Avevo completamente dimenticato di aver perso il mio cappello e i capelli mi si trovavano in una nuvola a forma di fungo intorno alla testa...quelli che non erano attaccati al mio viso e al collo sudati. "...e vi farò NERI!" urlò Germain. "Sì, intendo tu, Shecky Loew ! E anche tu, Joe Grume!"
Due ragazzi mezzo adulti esitarono con i grumi di sporcizia in mano. Evidentemente conoscevano Germain.
"E mia nonna dirà a vostro padre quello che state per fare!" Questo fece decidere i ragazzi, che fecero un passo indietro lasciando cadere le zolle di terra e guardandosi attorno come se non sapessero da dove provenissero.
"Andiamo, grand-mère", disse Germain, afferrandomi la mano.


da Written in my Own Heart's Blood

martedì 21 gennaio 2014

L'inizio di tutto

La gente scompare di continuo: chiedetelo a qualunque poliziotto. O,meglio ancora, a un giornalista: le scomparse sono il loro pane quotidiano.
Ragazzine che scappano di casa, bambini che sfuggono di mano ai genitori e spariscono senza lasciare traccia. Casalinghe frustrate che, avendone fin sopra i capelli, prendono i soldi della spesa e fuggono in taxi fino alla stazione dei treni. Uomini della finanza internazionale che cambiano nome e svaniscono nel fumo di sigari d’importazione.
Molti di loro vengono ritrovati, alla fine, vivi o morti. Alle scomparse, dopotutto, una spiegazione c’è.
Di solito.

La Straniera
 

domenica 19 gennaio 2014

Altre domande e altre risposte

Ormai è diventato un appuntamento quasi fisso per i membri dello staff rispondere alle domande dei fan; anche questa volta Matt Roberts si è prestato per saziare la curiosità degli Outlanders via twitter.

Se potessi scegliere una parte nello show, quale personaggio vorresti interpretare e perché?
Questa è una domanda difficile. Forse Ian solo perché mi piace.


Chi della troupe è tornato in Scozia questa settimana e cosa faranno?
La produzione è in piena attività. Ci prepariamo per un mese prima dell'inizio di ogni registrazione.


Sei tu che cerchi i luoghi delle tue bellissime fotografie o semplicemente ti ci imbatti? Sono impressionanti e sono geloso.
Fortunatamente la Scozia è piena di luoghi da foto, a volte basta guardarsi attorno e di fronte e te hai qualcosa di meraviglioso.

Da quanto tempo vengono scritte le sceneggiature?
La camera degli scrittori è iniziata lo scorso marzo, ma non abbiamo iniziato a scrivere i copioni fino a giugno.

Hai mai lavorato su un progetto con una così grande base di fan e con una così grande interazione con loro?
No.

Per quale personaggio ti diverte di più scrivere? I buoni o i cattivi?
I cattivi sono sicuramente divertenti da scrivere. Penso che Diana possa essere d'accordo con me.


Ci sarà un "making of" di Outlander?
Non ne sono sicuro, ma ci sono sicuramente un bel po' di riprese dietro le scene d'azione.


La scena delle sculacciate con la cinghia è stata scritta? Se si, chi l'ha scritta?
Io ero il fortunato scrittore che l'ha adattata.

Quale fortunato scrittore ha scritto la scena del cameo di Diana?
Ho avuto la fortuna di scrivere anche il suo cameo.


Queste sono solo alcune delle domande che sono state poste a Matt Roberts, per leggerle tutte Three If By Space

MOBY: Prima Jamie...poi Claire

Preparazioni e presagi

"Miss Margaret!" Arnold spinse Jamie come se non ci fosse, una cosa non da poco, e afferrò la mano di Peggy Shippen con la sua. "Pensavo di dover venire...vostro cugino? Come sta?"
"E' vivo." Peggy deglutì, la sua faccia dello stesso colore della candela di cera d'api che teneva in mano. "La signora Fraser è...lei dice..." Deglutì di nuovo e Jamie deglutì con lei, con comprensione, sapendo fin troppo bene a cosa lei stesse pensando. Le ossa spezzate delle gambe di Tench Bledsoe, rosse e viscide come un pezzo di maiale macellato. Sentì nella parte posteriore della gola il gusto amaro della nausea.
"Io...la ringrazio molto per averci mandato Mrs. Fraser, Signore, non riuscivo a pensare cosa avremmo pututo fare. Mio padre è nel Maryland e mia madre con la sorella in [ ]. I miei fratelli ..." si interruppe, guardandolo sconvolta.
"No, no, mia ​​cara...posso chiamarvi così?...è la mia più fervida preoccupazione, aiutare voi...la vostra famiglia... proteggervi." Lui non le lasciava andare le mani, notò Jamie e lei non cercava di liberarle.
Jamie fece scorrere lo sguardo di nascosto da Arnold a Peggy Shippen, poi si voltò un poco, tirandosi indietro. Non era difficile per loro ignorarlo tanto erano concentrati l'uno con l'altra.

Questo rendeva tutto chiaro - o ancora più chiaro. Arnold voleva quella ragazza, e la voleva così palesemente che Jamie provava un po' di vergogna per quell'uomo. Non si poteva controllare la lussuria, ma sicuramente un uomo avrebbe dovuto controllarla abbastanza per nasconderla. E non solo per decenza, comunque, pensò, vedendo un certo sguardo di prudenza calcolatrice passare sul viso di Peggy. Era, pensò, lo sguardo di un pescatore che ha appena visto una grossa trota nuotare proprio sotto l'esca.
Si schiarì la gola in modo palese ed entrambi sobbalzarono come se lui li avesse punti con una puntina da disegno.
"Mia moglie dice che sarà necessario amputare la gamba ferita", disse. "Rapidamente. Chiede un paio di cose...strumenti e altro." Ho bisogno sia di una sega grande sia di quellq piccola a forma di luna, tutti i tenaculae, quelle lunghe cose che sembrano ami, e molti fili da sutura... Stava cercando di ricordarsi la lista a memoria, anche se lo faceva star male pensare alla maggior parte degli strumenti, pensando all'uso per cui sarebbe stati usati.


Vivo!

La signora Figg fece un profondo rumore di disapprovazione.
"E forse è in direzione di Valley Forge e a porterà Sua Signoria dalla parte dei ribelli, invece."
"Oh, io non la penso così", disse Jenny rassicurante. "Cosa vogliono da lui, dopo tutto?"
La signora Figg sbatté le palpebre, sconcertat all'idea che qualcuno potesse non apprezzare Sua Signoria nello stesso modo in cui faceva lei, ma dopo un momento di labbra serrate, ammise che poteva essere così.
"Non aveva la sua uniforme, vero, Signora?" Mi chiese, la fronte corrugata. Scossi la testa. John non aveva una missione attiva. Era un diplomatico anche se tecnicamente ancora un tenente-colonnello del reggimento del fratello, e quindi indossava l'uniforme per scopi cerimoniali o intimidatori, ma si era ufficialmente ritirato dall'esercito, non un combattente, e in borghese sarebbe stato considerato un cittadino invece che soldato...quindi non rivestiva un particolare interesse per le truppe del generale Washington a Valley Forge.

Non pensavo che Jamie fosse diretto a Valley Forge, in ogni caso. Sapevo con assoluta certezza che sarebbe tornato. Qui. Per me.
Il pensiero fiorì in basso nel mia ventre e si sviluppò verso l'alto con un'ondata di calore che mi fece seppellire il naso nella mia tazza da tè per nascondere il rossore.
Vivo. Accarezzai la parola, cullandola nel centro del mio cuore. Jamie era vivo. 

Contenta com'ero di vedere Jenny - e ancora più contenta di vederla stendere un ramo d'ulivo nella mia direzione - volevo davvero andare nella mia stanza, chiudere la porta e appoggiarmi al muro con gli occhi chiusi, rivivendo i secondi dopo che era entrato nella stanza, quando mi aveva presa in braccio e spinta contro il muro, baciata, la semplice, solida calda presenza che sarei potuta cadere sul pavimento senza il supporto del muro.
 Vivo, mi ripetevo silenziosamente, lui è vivo.
 Nient'altro aveva importanza. Anche se mi domandai brevemente cosa avrebbe fatto a John.

da Written in my Own Heart's Blood

sabato 18 gennaio 2014

The Scottish Prisoner

"Non avete familiarità con il termine? Ah. Lo vedo. Siete scozzese eppure sapevate di dovermi chiamare 'Sorella' da cui deduco che siete un papista. Forse i papisti non hanno un fridstool* nelle loro chiese?"
"Forse non in quelle scozzesi, Sorella", disse Jamie con cautela. In un primo momento aveva pensato di trattasse di una sorta di gabinetto o di latrina privata, ma probabilmente non se ne trovavano nelle chiese.
"Beh, tutte dovrebbero avere uno," disse Sorella Eudoxia con fermezza, "sia essa papista o meno. Un fridstool è un luogo in cui rifugiarsi, un santuario. Le Chiese - le Chiese inglesi - spesso ne hanno uno, per uso delle persone che cercano la pace, anche se devo dire che non vengono usati molto spesso di questi tempi come nei secoli passati".

*I fridstool sono dei luoghi posti nelle chiese, spesso vicino all'altare, in cui è possibile raccogliersi in conteplazione senza venir disturbati.

...che Diana ne abbia parlato perchè Jamie, nel periodo di lontananza da Lallybroch quando era in Inghilterra, lo usava per temperare la nostalgia di casa?

Da Tamburi, in cucina con Claire

Eccoci di nuovo con la rubrica di cucina di Outlander Kitchen!
Questa ricetta, come quella della settimana scorsa, è stata scelta da voi e stavolta lo spunto alla nostra chef arriva da Tamburi d'Autunno:

"Proprio un bel libriccino, Zio Jamie", approvò Ian. "Dice altro a proposito dei serpenti?" Fece vagare lo sguardo famelico sulla superficie del tavolo, in cerca di altro cibo. Senza commenti, allungai la mano verso la credenza e ne tirai fuori un piatto di pandispagna, che gli piazzai di fronte. Lui sospirò di contentezza e cominciò a darci dentro, mentre Jamie girava la pagina.
"Be', c'è un brano su come i serpenti a sonagli incantano scoiattoli e conigli". Jamie tastò il proprio piatto, senza però incontrare altro che la sua superficie nuda. Spinsi verso di lui il vassoio di focaccine.
"'È sorprendente osservare come questi serpenti siano in grado affascinare scoiattoli, conigli, pernici e altre bestioline e uccelli, che subito divorano. L'attrazione è così forte tra loro, che si vedrà lo scoiattolo o l'uccellino saltellare o volare di ramo in ramo finché, non avendo il potere di evitarlo, finirà direttamente tra le fauci del nemico, il quale da parte sua non cambia la posizione delle sue spire né distoglie lo sguardo finché non avrà ottenuto la preda'".
Palpò il tavolo alla cieca in cerca di nutrimento e incontrò le focaccine. Ne prese una e alzò lo sguardo verso di me. "Che mi venga un colpo se ho mai visto una scena del genere. Secondo te è probabile?".
"No", replicai, ravviandomi i riccioli dalla fronte. "Quel libro ha per caso qualche utile consiglio su come gestire i maiali feroci?" Agitò distrattamente i resti della sua focaccina nella mia direzione.
"Tranquilla", mormorò. "Me ne occuperò io, del maiale". Distolse gli occhi dal libro quel tanto che bastava per gettare uno sguardo ai piatti vuoti sul tavolo. "Non ci sono altre uova?".


SFORMATO DI PANE AL CUCCHIAIO
Uno sformato di pane/polenta meravigliosamente leggero quasi cremoso, perfetto per la mattina, per mezzogiorno e la sera.

Ingredienti per 4 porzioni:
100 gr circa di farina di mais
25-30 gr di zucchero
8 gr di bicarbonato di sodio
un pizzico di Sale

180 ml di acqua bollente
15 gr di burro
190 ml di latte
2 uova sbattute
1 cucchiaino di succo di limone


Preparazione:
Preriscaldate il forno a 190° C.
Unire in una ciotola la farina di mais, lo zucchero, il bicarbonato e il sale. Mettere il burro a bagnomaria nell'acqua bollente e quando si sarà quasi completamente sciolto, aggiungere alla miscela di farina di mais; amalgamare bene per 2 minuti.

Aggiungete il latte, le uova sbattute e il succo di limone; mixate per altri 2 minuti, poi lasciate riposare per 10 minuti.
Nel frattempo imburrate una tortiera da 22 cm oppure 4 piccoli stampini.

Mescolate bene il composto, poi travasatelo nella tortiera che avete preparato o negli stampini, restando di qualche centimetro sotto il bordo per evitare che lievitando, il composto fuoriesca. Infornate per 20-25 minuti, fino a quando il centro non si sarà sollevato stabilmente.
Servite caldo, con del burro o del mie o qualsiasi altra cosa vi venga voglia di aggiungerci!

I consigli dello chef:
- se mixate manualmente ricordate che un po' d'aria in più nel vostro composto rendendolo ancora più leggero.
- il pane al cucchiaio tende a gonfiarsi nel forno, ma è normale che una volta fuori si abbassi.

- ricordate di coprirlo una volta sfornato se non lo consumate subito e riscaldatelo prima di servire.

Fateci sapere se avete delle ricette di Outlander Kitchen che vi piacerebbe provare!

venerdì 17 gennaio 2014

Gallery on Tumblr

Con la serie tv, la mole di immagini e fanart è aumentata 
e per cercare di raccoglierne il più possibile, 
dopo lo 'storico' account di pinterest,  
il blog è sbarcato anche su Tumblr!

mercoledì 15 gennaio 2014

Fan Gathering

Ecco il video del Gathering fatto sabato 11 a Los Angeles.
Il video vero e proprio dell'evento inizia a 1:17 e dura 90 minuti... 
Buona Visione!
(e preparatevi: Sam e Caitriona fanno faville insieme ;) )

Stavolta tocca a...

Il titolo del post può sembrare strano, ma non alla luce di uno scambio di battute avvenuto tra Diana e la blogger di Outlandish Observations, acquista un senso molto particolare.

Karen si è domandata (ed ha indirettamente domandato alla Gabaldon) nella community di Compuserve se, dato che durante il Gathering Diana ha sostenuto di voler mettere a nudo le psicologie dei vari personaggi (Jamie dopo Wentworth, Roger dopo l'impiccagione...), cosa succederà in Written in my Own Heart's Blood...o meglio, A CHI toccherà in questo nuovo capitolo della saga?
Diana a queste parole ha risposto di aver provato un brivilo lungo la schiena appena ha letto le sue parole perchè qualcosa di orribilmente necessario sarebbe dovuto succedere, in particolare per sistemare una particolare situazione...e a quel punto i brividi lungo la schiena vengono a noi! Se ci pensate, non restano in molti a cui manca un'esperienza particolarmente negativa...
Speriamo che Diana abbia un pò di pietà...e soprattutto: non datele questo genere spunti!

martedì 14 gennaio 2014

The Space Between

The Space Between è una novella ambientata in Francia i cui protagonisti sono Michael, fratello di Ian jr, e Joan, sorella di Marsali.
A febbraio questa novella uscirà come singolo ebook, attualmente si trova nella raccolta Trial of Fire ;)

Michael lanciò a Joan una breve occhiata, ma poi si rigirò, socchiudendo gli occhi contro il vento mentre pensava.
"Bene...c'è una specie di suora che prega tutto il tempo - contemplative, credo si chiamano. Le vedo nella Cattedrale in tutte le ore del giorno e della notte. C'è più di un ordine simile, comunque; uno indossa abiti grigi e prega nella cappella di San Giuseppe, e l'altro veste di nero; solitamente li si vede nella cappella della Madonna del Mare." Lui la guardò incuriosito. "Sarà quello il tipo di suora che sarai?"
Lei scosse la testa felice che lo sferzare del vento nascondesse il suo rossore.
"No", disse con un certo rammarico. "Quello è forse il genere più santo di suora, ma ho trascorso un bel po' della mia vita in contemplazione nella brughiera e non mi è piaciuto molto. Credo di non avere il giusto tipo di anima per farlo davvero bene, anche in una cappella".
"Aye", disse e si riavviò di nuovo le ciocche dei capelli che gli si spostarono sul viso. "Conosco la brughiera. Il vento ti entra nella testa dopo un po'." Esitò per un momento. "Quando mio zio Jamie - tuo papà, voglio dire - lo sai che si nascose in una grotta dopo Culloden?"
"Per sette anni", disse un po' impaziente. "Sì, tutti sanno quella storia. Perché?"
Lui si strinse nelle spalle.

"Soltanto a pensarci. Non ero che un bambino a quel tempo, ma ci sono andato ogni tanto con mia madre per portargli il cibo. Era contento di vederci, ma non voleva parlare molto. E mi spaventava vedere i suoi occhi".
Joan sentì un piccolo brivido corrergli lungo la schiena, nulla a che vedere con la fredda brezza. Vide - improvvisamente lo vide - nella sua testa - un uomo magro e sporco, le ossa spuntargli dal volto, bloccato nell'umidità, congelato nelle ombre della grotta.

"Papà?", lo derise per nascondere il brivido che le strisciava sulle braccia. "Come potevi aver paura di lui?E' un uomo gentile e buono".
L'ampia bocca di Michael si contrasse agli angoli.

"Suppongo che questo dipende dal fatto che non l'hai mai visto in una lotta. Ma..."
"Tu si?", lo interruppe curiosa. "L'hai visto combattere?"

"Esatto, aye. Ma...", disse, non disposto a farsi distrarre, "Non direi che lui mi spaventasse. Era che pensavo fosse ossessionato. Dalle voci nel vento".
Quello le fece venire la bocca secca e dovette lavorare con la lingua un po' nella speranza che non si notasse. Non avrebbe dovuto preoccuparsi; lui non la stava guardando.
"Mio papà diceva che era perché Jamie aveva trascorso così tanto tempo da solo, che le voci erano entrate nella sua testa e lui non poteva smettere di ascoltarle. Quando si sentiva abbastanza sicuro per venire a casa, ci volevano delle ore a volte, prima che potesse iniziare a sentirci di nuovo. Mamma non voleva farci parlare con lui fino a quando non avesse avuto qualcosa da mangiare e non si fosse riscaldato". Sorrise un po' mestamente. "Disse che non sarebbe stato umano fino a quel momento - e guardando indietro, credo che non lo dicesse così, tanto per dire".

lunedì 13 gennaio 2014

Luoghi del cuore

"Oh, è bellissimo, qui!" Malgrado le raffiche di pioggia, la vista dal tetto era magnifica; potevamo scorgere l’ampia distesa argentea del loch e i dirupi che torreggiavano più in là come pugni neri e spigolosi nel grigio solido del cielo.
Jamie si appoggiò al parapetto, spostando il peso dal piede danneggiato.
"Aye, puoi dirlo. Ero solito venire quassù, a volte, durante i miei precedenti soggiorni al castello."
Puntò il dito oltre il loch, rabbrividendo sotto la pioggia battente.
"Lo vedi quel passo, laggiù tra quei due craigs?"
"Tra le montagne? Sì."
"È il valico che porta a Lallybroch. Quando avevo nostalgia di casa, a volte venivo quassù e guardavo in quella direzione. Mi immaginavo di attraversarlo in volo come un corvo, di guardare dall’alto colline e campi, per poi arrivare dall’altra parte della montagna, fino al maniero in fondo alla valle."
Gli toccai delicatamente il braccio.
"Vuoi tornarci, Jamie?"
Girò la testa e mi sorrise.
"Be’, ci ho pensato. Non so esattamente se ne ho voglia o no, ma credo che dobbiamo farlo. Non posso dirti che cosa troveremo laggiù, Sassenach. Però... aye. Ora sono sposato, e tu sei la signora di Broch Tuarach."



da La Straniera

domenica 12 gennaio 2014

Un primo piccolo trailer!

Ok, sono solo 50 secondi...ma decisamente molto intensi!

sabato 11 gennaio 2014

Primo incontro con i giornalisti

Questa sera (11 gennaio), o meglio, questa notte per noi in quel d'Italia, ci sarà a Los Angeles la presentazione della serie tv ai fans; ma prima di questo evento attesissimo, c'è stato l'incontro con i giornalisti.
Durante questo incontro sono state fatte molte domande sulla serie e su come verrà trattata la storia; è assodato che questa sessione di interviste non verrà divulgata essendo per gli addetti ai lavori, ma dalle prime indiscrezioni, pare che lo show si aprirà con uno spaccato storico sulla seconda guerra mondiale.
Secondo l'articolo di Entertainment Weekly infatti la storia si aprirà con una scena di due minuti (che pare essere stata proiettata per il pubblico presente...e che ne è rimasto positivamente colpito) ambientata in un ospedale da campo con Claire "nel suo elemento", come infermiera di guerra.
Diana ha ribadito la sua idea di personaggio femminile per cui
  • dicono sempre che scrivo di donne forti. Io sostengo che non mi piacciono quelle stupide quindi perchè scrivere su di loro.
Un giornalista ha chiesto se la scena della punizione di Claire da parte di Jamie (si
esatto, proprio quella ;) ) ci sarà e la risposta di Moore (che sfoggiava un kilt):
  • Nel libro c'è e ci sarà anche nello show. E' certamente una scena forte. Non è ancora stata girato, è un pò più in là nella storia. E' un momento scioccante, ma è una parte importante dello sviluppo dei personaggi e abbiamo intenzione di farla.
Alla domanda, quanto i commenti dei fans (che diciamocelo, ultimamente -soprattutto su facebook e soprattutto quelli negativi- si sono moltiplicati) riguardo la serie tv la tocchino, Diana ha risposto che  
  • il suo obbligo è verso i libri e ai libri soltanto
E riguardo al suo cameo, che sappiamo ci sarà nella scena dell'adunza, Diana avrà anche una o due frasi da recitare!
Gli attori, Sam Heughan (anche lui in kilt e sostenendo il suo amore per questo abbigliamento e lodandone i molteplici utilizzi) e Caitriona Balfe erano entusiasti della produzione tanto che Sam ha definito questa avventura come l'inizio delle montagne russe mentre Caitriona ha definito il ruolo di Claire come il ruolo dei sogni (e con un co protagonista così, non fatichiamo a crederle).
Il momento forse più esilarante è stata la domanda di un giornalista sulla presenza tra i fan di Outlander di uomini, Diana ha risposto che 
  • si, ci sono e sono un pò, ma tendono a non mettersi in piazza con distintivi e magliette 
 
e per quanto riguardava l'affetto dei fan per i personaggi, ha risposto che 
  • vogliono incontrare Claire, vogliono leccare lui.
...beh, non ha tutti i torti...

(qui potete vedere tutte le immagini dell'evento)



Per completare l'opera, la Starz ha anche divulgato l'imagine di una scena che sicuramente ci toccherà il cuore e ci ruberà una lacrima: la fustigazione di Jamie 
Riguardo a questa foto, eccovi il commento di Diana stessa

Questa è in realtà una scena dell'inizio dello scontro di Jamie con Jack Randall a Lallybroch (in altre parole, Jamie dovrebbe avere diciannove anni in questa scena). Nel libro, Randall lo lega ad un carro e lo colpisce sulla schiena con il fodero della sciabola. Immagino che fosse logisticamente più difficile da realizzare (Tobias avrebbe avuto bisogno di una particolare formazione sul come picchiare qualcuno con una sciabola senza mutilarlo o ucciderlo per davvero, per dirne una), e forse non ha un impatto visivo uguale - quindi hanno fatto un adattamento e così Randall appende Jamie per i polsi all'ingresso di Lallybroch e lo picchia con un frustino, come mezzo per indurre Jenny a portarlo in casa. 
Questo è il tipo di adattamento di cui avevo parlato, che conserva l'intento e l'idea della storia cambiandola leggermente per ottenere un migliore effetto visivo-

venerdì 10 gennaio 2014

Un pò di nuove foto

e che foto aggiungerei!
L'8 sera si è tenuta la premiere di 'Black Sails', una delle setie tv prodotte dalla Starz e ovvimanente Sam Heughan e Caitriona Balfe non potevano non esserci.
...e quindi eccovi i video degli arrivi della coppia protagonista della serie tv:

Sam Heughan...



Caitriona Balfe...



questi video ovviamente non sono le uniche testimonianze della loro presenza; ci sono molte foto...


per vederle tutte, dato che sono un pò (e tutte bellissime) cliccate qui 

Ma questa non è l'unica novità fotografica di oggi! Infatti sono state divulgate da Entertainment Weekly una serie di nuove foto dal set con un'intervista a Ron Moore:

Caitriona Balfe e Tobias Menzies
ENTERTAINMENT WEEKLY : Hai detto che tua moglie ti ha raccomandato il libro. Cosa ti è piaciuto della storia ?
RON MOORE : sono un appassionato di storia e di romanzi storici. Ma penso che ciò che mi ha affascinato di più è il personaggio centrale di Claire. E' intelligente e divertente e interessante e mi piace che sia una donna del 1940 piuttosto che una donna contemporanea. Mi piace il modo in cui ha gestito le cose. Affinché il pubblico si immedesimasse, il personaggio doveva essere molto reale e con i piedi per terra. Non doveva andarsenne in giro a fare commenti stupidi sul 20° secolo e a cercare il cellulare. Ed è un'infermiera e ha una vera dote che [i guerrieri scozzesi] hanno bisogno. Non sapevo nulla di quel periodo della Scozia e sono appena entrato in questo mondo.

EW : Come è stato fatto il casting per questi due protagonisti che hanno un forte seguito di fan?
RM : Ci siamo detti che c'erano un sacco di Claire là fuori. Troveremo Clarie e Jamie [il suo amante scozzese] ci avrebbe davvero ammazzati - è lui quello difficile. Naturalmente, fu l'esatto contrario. E' stato davvero difficile trovare qualcuno che fosse Clarie. Lo show si basa sulle sue spalle in un modo molto pesante - lei è in ogni scena, ogni giorno e doveva essere un'attrice in grado di portare quel personaggio alla vita con molta profondità.

Gary Lewis, Caitriona Balfe e Graham McTavish
EW : Qual è stato l'aspetto più importante per trovarla?
RM : La caratteristica più importante è che fosse intelligente. Dovremo guardarla pensare molto. Lei è un personaggio che pensa tutto il tempo - non ha nessuno a cui raccontare questo segreto. E Caitriona è così.

EW : Qual è il tuo approccio alle scene ambientate nel passato?
RM : Penso che quello faremo nel complesso sarà di cercando di offrire un autentico sprazzo d'epoca. Non stiamo cercando di reinventare il 18° secolo e farlo diventare bello per un pubblico moderno. C'è la tendenza a fare degli sceneggiati storiche come un dramma in costume, dove tutto è molto pulito e bello. Stiamo percorrendo una più difficile e grintosa idea di come doveva eseere la vita di allora.

Lotte Verbeek e Caitriona Balfe
EW : Visto che siete su Starz, quanto sesso avrà lo show?
RM : E' uno show intimo in un contesto epico. Ce n'è una discreta quantità. Non abbiamo aggiungerne molto, c'è un bel pò di sesso nel libro. C'è una buona dose di violenza anche, ma non è uno show di guerra - non arriveremo con enormi zampilli di sangue in slow motion.
EW : Dato che si sta lanciando un fantasy via cavo, sei stato influenzato dal successo di Game of Thrones della HBO?
RM : Ha sicuramente aperto gli orizonti e ha dimostrato che il fantasy e questo genere di materiale ha un grande pubblico via cavo. Hanno inoltre dimostrato si può prendere un pubblico di lettori già esistente e trasformarlo in un pubblico televisivo e quindi ampliare quel pubblico. Non pensiamo a noi stessi come loro concorrenti, perché hanno vinto quel pezzo di mondo e fanno ciò che fanno incredibilmente bene. Vogliamo trovare un nostro spazio diverso.

EW : Così l'idea è di fare di un libro una stagione?
RM : Lo schema generale è una stagione, un libro. Ci saranno 16 episodi per la prima stagione e comprirà l'intero primo libro.
EW : Da quando ti sei occupato di Battlestar, le serie tv sono veramente decollate. Ce ne sono tra quelli attuali che ti hanno particolarmente colpito o che ti rendono le cose più facili o più difficili nel fare Outlander?
RM : E 'difficile applicare specificamente su Outlander. Sono stato un fan GoT, sono stato impressionato sul come hanno gestito il processo di adattamento. Meno con The Walking Dead, perché hanno cambiato molto dal materiale di partenza e hanno avuto molto successo, ma ho cercato di rimanere fedele [ al materiale originale ]. Sono rimasto impressionato da Homeland e dalla sua capacità di scioccare il suo pubblico e da Mad Men per la sua forte dedizione al personaggio.

EW : Qualche aggiornamento sulla serie live-action di Star Wars che hai contribuito a sviluppare molto, molto tempo fa?
RM : Non ho sentito nulla. E' di proprietà della Disney ora.

EW : Ho sentito che il problema era che George Lucas voleva fare uno show impossibile per la TV per il badget alto.
RM : Dipende dalle tue aspettattive. Ciò che George ci voleva fare, la sua idea era straordinariamente ambiziosa per un budget in TV. Molta computer grafica e un difficile lavoro di effetti. C'è un modo per fare delle serie più in alto nella scala delle produzioni, ma sarebbe comunque costoso. Se vuoi mettere in piedi uno show di Star Wars, il pubblico si aspetta un certo livello di "wow". Gli scripts erano stati scritti come se i soldi non fossero un problema. George era tipo "Non ti preoccupare". [Il produttore Rick McCallum ] gemeva e si metteva la testa tra le mani regolarmente. Quindi per noi è stato come, "Okay, f-lo, scriviamo ciò che vogliamo." Ma se si volesse tornarci sopra, si potrebbe realisticamente rifarlo.

EW :Che dire di Star Trek, hai sentito qualche news su una nuova serie?
RM : Mi piacerebbe vedere Star Trek riportato in formato di una serie. Ho sempre sentito che Star Trek avesse un cuore come show televisivo. Lo sceneggiato è concettualmente costruito attorno ad un gruppo di personaggi che escono e si occupano di dilemmi morali o etici. Tutte quelle storie individuali dei vari personaggi non può essere fatto in un film, perché gli interessi in gioco sarebbero enormi - l'universo è a rischio - e si arriverebbe sempre a Kirk e Spock. Ma il cuore dello show per me è la storia di un'avventura che può essere esplorata solo nel regno della TV che mi piacerebbe veder tornare. Penso che J.J. [ Abrams ] abbia fatto un lavoro enorme. Sta aspettando di tornare in televisione e fare l'altra cosa per cui è conosciuto - è uno show sulle idee e non solo sull'azione.

screen del magazine da Outlander Fans

giovedì 9 gennaio 2014

In cucina con Jamie&Claire:Uova da Echo

Questa volta la nostra chef di Outlander Kitchen ci insegna come preparare un piatto a base di uova ispirato a Echo in the Bone ( destini incrociati e il prezzo della vittoria per noi).

Posai la tazza e lo fissai.
"Non starai dicendo che non intendi tornare a cas... al Ridge?" D’un tratto, ebbi una sensazione di vuoto alla bocca dello stomaco, ricordando i nostri progetti per la Casa Nuova, il profumo dell’abete balsamico e la pace delle montagne. Davvero voleva andare a vivere a Boston o a Philadelphia?
"No", rispose, sorpreso. "Certo che ci torneremo. Ma, se voglio entrare in attività come tipografo, Sassenach, dovremo stare in città per qualche tempo, no? Solo finché questa guerra non sarà finita", disse, incoraggiante.
"Oh", dissi, con un filo di voce. "Già, è ovvio." Bevvi il mio tè senza sentirne il sapore. Come potevo essere stata tanto stupida? Non ci avevo mai pensato: naturalmente, un torchio tipografico sarebbe stato inutile a Fraser’s Ridge.
Probabilmente non avevo creduto che sarebbe riuscito realmente a recuperare la sua macchina; figurarsi, quindi, se avevo pensato alla logica conclusione di tale impresa.
Ma adesso aveva di nuovo la sua Bonnie, e d’un tratto il futuro aveva acquisito una sgradevole solidità. Non che le città non offrissero vantaggi considerevoli, mi dissi, ferma. Finalmente sarei riuscita a procurarmi un set decente di strumenti medici, e avrei rimpinguato le mie scorte di medicinali... ehi, avrei potuto coltivare di nuovo la penicillina, o fabbricare l’etere! Ritrovato in parte l’appetito, presi un uovo scozzese. 

Il prezzo della Vittoria


UOVA SCOZZESI
Un facile spuntino ricco di proteine che può essere sia fritto che cotto al forno.

Ingredienti per 6 persone
6 Uova*
750ml - 1 litro di olio vegetale (per friggere)
60 gr di farina
½ cucchiaino di sale
un pizzico di pepe di cayenna (solo se volete)

1 uovo
200 gr di pangrattato
700 gr di salsiccia**


Preparazione
Mettere le 6 uova in una casseruola e aggiungere acqua fredda fino a coprirle. Portare a forte ebollizione e togliere dal fuoco; coprire e mettere da parte per 10 minuti. 
Riempite con acqua ghiacciata le uova fino a che non saranno fredde al tatto poi toglierle dalla casseruolae sguciatele.
Se volete friggere le uova, scaldate l'olio in una casseruola a fuoco medio-alto a 170/180° C. 
Se volete cuocerle in forno, preriscaldatelo a 200 ° C.
Preparazione per la panatura: mescolate la farina, il sale e il pepe di Caienna in una piccola ciotola o in un piatto. Sbattete l'uovo rimasto insieme ad 1 bicchiere d'acqua. Mettere il pangrattato in una piccola ciotola o piatto.
Schiacciare circa 110 gr di salsiccia sul palmo della vostra mano come se fosse un tortino e posizionateci dentro l'uovo. Ripetere l'operazione con le altre uova. Arrotolare le uova avvolte nella salsiccia nella farina in modo da spolverare leggermente la superfice e poi rotolare nell'uovo che avete sbattuto in precedenz; poi nel pangrattato e coprite in modo uniforme.
Friggete fino a che non sarà dorato e far scolare su della carta assorbente. 

In alternativa, cuocere nel forno che avete preriscaldato per 25-30 minuti, fino a che non vedrete una leggera doratura.
Potete servire sia caldo che freddo.

I consigli dello chef:
* Le uova sode fresche di fattoria possono essere difficili da sgusciare. Utilizzate le uova 'vecchie' di qualche giorno per rendere più facile il lavoro. Le uova acquistate in negozio andranno benissimo qualsiasi 'età' abbiano.
** La tradizione vuole che la salsiaccia sia di maiale, ma è possibile utilizzare qualsiasi salsiccia si desideri. Manzo, tacchino...anche la carne vegetariana!


=La ricetta originale la trovate qui= 

 


Colgo l'occasione per informarvi che il primo libro di cucina della nostra chef è stato pubblicato! Se volete acquistarlo in edizione eBook:  

mercoledì 8 gennaio 2014

MOBY: parte del primo capitolo

Ansiosi di leggere Written in my Own Heart's Blood, il nuovo libro della serie di Diana Gabaldon?  
*un-boato-di-si* 
All''uscita del libro manca ancora un pò, ma nell'attesa, ecco una parte del primo capitolo! Per poterlo leggere in inglese cliccate sul simbolo del nuovo libro (o sul link sottostante) e seguite le istruzioni...
http://sendtheseal.com/


...altrimenti, leggete qui sotto per la versione in italiano, fresca fresca si traduzione.

16 giugno 1778
Foresta tra Filadelfia e Valley Forge

Ian Murray se ne stava con una pietra in mano, guardando il terreno che aveva scelto. Una piccola radura, lontano dalla strada, in mezzo ad una grande zona di licheni, all'ombra degli abeti e ai piedi di un grosso cedro rosso, un luogo dove nessun passante accidentale sarebbe andato, ma senza essere inaccessibile. Voleva portarla qui - la famiglia.
Fergus, per cominciare. Forse solo Fergus, da solo. La mamma aveva cresciuto Fergus da quando aveva dieci anni e non aveva mai avuto una madre prima. Lo stesso Ian era nato più o meno nello stesso periodo, così che Fergus aveva conosciuto la mamma tanto quanto lui, e amata altrettanto. Forse di più, pensò, il suo dolore divenne pesante per il senso di colpa. Fergus era rimasto con lei a Lallybroch, l'aveva aiutata a prendersi cura di lei e della fattoria, lui no. Deglutì a fatica e, camminando nel piccolo spazio libero, sistemò la sua pietra in mezzo, poi si allontanò per guardare.
Anche mentre lo faceva, si trovò a scuotere la testa. No, dovevano esserci due tumuli. Sua madre e lo zio Jamie erano fratello e sorella, e la famiglia poteva piangerli lì insieme, ma c'erano altri che sarebbero andati, forse, per ricordarli e render loro omaggio. E quelli erano le persone che avevano conosciuto e amato Jamie Fraser, ma non conoscevano Jenny Murray della buca...

L'immagine di sua madre nella buca del terreno lo pugnalò come una stilettata, si confortò nell'idea che non fosse dopo tutto nella tomba, e la cosa lo pugnalò ancora più forte. Non riusciva davvero a sopportare l'immagine di loro mentre annegavano, magari aggrappati l'uno all'altra, lottando per restare...
"A Dhia!" Disse con violenza, e lasciò cadere la pietra, tornò indietro per prenderne altre. Aveva visto le persone annegare.
Le lacrime cominciarono a scorrergli sul viso insieme al sudore della giornata estiva; non gli importava, fermandosi solo di tanto in tanto per pulirsi il naso sulla manica. Si era arrotolato un fazzoletto intorno alla testa per legare i capelli e il sudore gli pungeva gli occhi, ma non si sarebbe fermato prima di aver aggiunto più di venti pietre a ciascuno dei tumuli.
Lui e i suoi fratelli, avevano costruito un bel tumulo di pietre per loro padre con in cima la pietra scolpita con il suo nome - tutti i suoi nomi, nonostante la spesa - nella terra a Lallybroch. E tutta la famiglia, seguita dai fittavoli e poi dopo il funerale, dai servi che sarebbero andati uno ad uno per aggiungere una pietra ciascuno ad indicare il peso del ricordo.
Fergus, quindi. O...no, cosa stava pensando? Zia Claire doveva essere la prima da portare lì. Non era scozzese, ma sapeva bene ciò che era tumulo e sarebbe forse stato un po' di conforto vederne uno per lo zio Jamie. Sì, giusto. Zia Claire, poi Fergus. Zio Jamie era il padre adottivo di Fergus, ne aveva il diritto. E poi magari Marsali e i bambini. Ma forse Germain era abbastanza grande per venire con Fergus? Aveva quasi undici anni, abbastanza vicino ad essere un uomo per capire, per essere trattato come un uomo. E lo zio Jamie era suo nonno; era giusto così.

Fece un passo indietro e si asciugò il viso, respirando affannosamente. Gli insetti volavano e gli ronzavano vicino le orecchie e tutt'attorno, desiderando il suo sangue, ma aveva indossato un perizoma e si era strofinato con grasso d'orso e menta alla maniera Mohawk; non l'avrebbero morso.
"Veglia su di loro, o spirito del cedro rosso," disse piano in Mohawk, guardando tra i rami profumati dell'albero. "Veglia sulle loro anime e tieni i loro spiriti qui, freschi come i tuoi rami."
Si chinò per scavare un po' nel terriccio di foglie morbide. Un paio di rocce, pensò. Nel caso venissero mosse da qualche animale di passaggio. Sparse come i suoi pensieri, che vagavano inquieti avanti e indietro tra i volti della sua famiglia, della gente del Ridge... Dio, sarebbe mai riuscito a tornarci? Brianna. Oh, Gesù, Brianna...
Si morse il labbro e sentì un sapore salato, lo leccò via e continuò a cercare. Era al sicuro con Roger Mac e i bambini. Ma, Gesù, avrebbe voluto avere il suo consiglio, meglio ancora quello di Roger Mac.
Chi gli era rimasto a cui chiedere, se avesse avuto bisogno di aiuto per prendersi cura di tutti loro?

Il pensiero di Rachel arrivò su di lui, e il senso di oppressione al petto si alleviò un poco. Sì, se avesse avuto Rachel... Era più giovane di lui, non aveva ancora diciannove anni, e, essendo quacchera, aveva molte strane idee sul come le cose dovevano essere, ma se l'avesse avuta, lui avrebbe avuto una solida roccia sotto i piedi. Sperava di poterla avere, ma c'erano ancora cose che le doveva dire e il pensiero di quella conversazione gli fece tornare il senso di oppressione al petto.
Anche l'immagine della cugina Brianna era tornata e indugiava nella sua mente: alta, dal naso lungo e dalle ossa forti, come suo padre...e con lei si era fatta largo l'immagine dell'altro cugino, il fratellastro di Bree. Santo Dio, William. Cosa doveva fare con William? Dubitava che l'uomo sapesse la verità, di essere figlio di Jamie Fraser - era compito di Ian dirglielo? Portarlo lì e spiegare ciò che aveva perduto? Doveva aver emesso un gemito al solo pensiero dato che il suo cane Rollo alzò la testa massiccia e lo guardò con preoccupazione.
"No, non credo che lo sia", gli disse Ian. "Aspettiamo, aye?" Rollo appoggiò la testa sulle zampe, scrollò il pelo dal fastidio delle mosche e rilassò le ossa.
Ian lavorò un po' e lasciò che i pensieri scorresseo insieme al sudore e alle lacrime. Finalmente si fermò quando il sole tramontando toccò la cima del tumulo, sentendosi stanco, ma più in pace. I tumuli si ergevano alti, gomito a gomito, piccoli ma solidi.
Rimase immobile per un po', senza pensare, ascoltando soltanto l'agitarsi dei piccoli uccelli nell'erba e il respiro del vento tra gli alberi. Poi sospirò profondamente, si inginocchiò e toccò uno dei tumuli.
"[Mo gragh , un mathair]", disse a bassa voce . Il mio amore è con te, mamma. Chiuse gli occhi e posò una mano a coppa sull'altro mucchio di pietre. Il terreno che gli sporcava la pelle, gli faceva sentire le dita strane, come se potesse quasi penetrare direttamente nella terra e toccare ciò di cui aveva bisogno.
Rimase immobile, respirando, poi aprì gli occhi.
"Aiutami tu con questa cosa, zio Jamie", disse. "Non credo di poterlo gestire da solo."