mercoledì 22 gennaio 2014

MOBY: Germain in soccorso

Una pioggia di sassi tintinnò ai lati della portantina e il secondo cocchiere la stava respingendo come se fosse stata uno sciame d'api al grido di "Vaffanculo!" verso il gruppo in modo ripetitivo. Il signor Caulfield lo aiutava in modo più signorile gridando "Vattene" e "Smettila una buona volta!" scandito dal pungolare del suo bastone ai bambini più audaci che sfrecciavano in avanti per vedere il divertimento.
"Qui" dissi senza fiato, appoggiandomi alla portantina. Hal era ancora vivo, respirava ancora. Alzò un sopracciglio e fece un cenno verso la folla all'esterno. Scossi la testa e gli spinsi il caffè tra le mani.
"Bevete...questo" dissi "e continuate a respirare" sbattendo la porta della carrozza. Lasciai cadere al suo posto il gancio per chiudere con un istante di soddisfazione e mi stupì vedere il figlio maggiore di Fergus, Germain, in piedi accanto a me.

"Avete di nuovo un po' di problemi, grand - mère?", chiese incurante delle pietre, ora arricchite con ciuffi di letame fresco che sfrecciavano oltre le nostre teste.
"Si potrebbe dire così, sì," dissi. "Non..." Ma prima che potessi parlare ulteriormente, si voltò e urlò alla folla, con una voce sorprendentemente forte "QUESTA E' MIA NONNA. Toccatele anche un solo capello e..." Diverse persone tra la folla ne risero e io mi portai una mano alla testa. Avevo completamente dimenticato di aver perso il mio cappello e i capelli mi si trovavano in una nuvola a forma di fungo intorno alla testa...quelli che non erano attaccati al mio viso e al collo sudati. "...e vi farò NERI!" urlò Germain. "Sì, intendo tu, Shecky Loew ! E anche tu, Joe Grume!"
Due ragazzi mezzo adulti esitarono con i grumi di sporcizia in mano. Evidentemente conoscevano Germain.
"E mia nonna dirà a vostro padre quello che state per fare!" Questo fece decidere i ragazzi, che fecero un passo indietro lasciando cadere le zolle di terra e guardandosi attorno come se non sapessero da dove provenissero.
"Andiamo, grand-mère", disse Germain, afferrandomi la mano.


da Written in my Own Heart's Blood

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