Nota dell'autrice:
[…]
Il titolo del Libro Dieci della serie OUTLANDER (e sì, questo è il libro finale della serie principale, anche se potrebbero esserci altri libri integrativi e storie secondarie, dipende da questo tempo vivrò…) è:
[…]
A BLESSING FOR A WARRIOR GOING OUT
(NO, questo non significa che Jamie morirà. Non è una benedizione di morte, è la Benedizione di San Michele, recitata per un guerriero che sta per andare a fare qualcosa di importante e probabilmente pericoloso. Ci sono parecchie altre persone in questo libro che hanno i requisiti per questa benedizione, credetemi…)
[…]
[Estratto da A BLESSING FOR A WARRIOR GOING OUT, Copyright 2025 Diana Gabaldon]
Solo alcune persone avevano notato l’arrivo di William. I festeggiamenti dopo il matrimonio erano ben avviati, e la maggior parte degli ospiti si era radunata in gruppi vicino ai tavoli con il cibo, il volume delle chiacchiere e delle risate si alzava e si abbassava mentre il vento cambiava direzione tra gli alberi.
«A Dhia» disse flebilmente. O Dio.
Io stessa non avrei potuto dirlo meglio.
Jamie si alzò lentamente dalla sua sedia – senza usare il bastone, vidi – e si avvicinò, gli occhi fissi su William.
William stesso era ancora a cavallo entrambi sporchi di fango, scarmigliati e con il respiro pesante. Vidi la sua gola muoversi mentre deglutiva, evidentemente preparandosi a ripetere quello che aveva detto un attimo prima.
Sir – Ho bisogno del vostro aiuto.
Ma Jamie stava avanzando, scendendo gli scalini. Potevo sentire il suo ginocchio sinistro schioccare a ogni passo ma lui non sussultava o zoppicava. Raggiunse William e gli mise una mano sul braccio.
«Ce l’hai,» disse semplicemente. «Entra.»
[Fine della sezione]
William salì gli scalini dopo Jamie, il cappello ficcato sotto il braccio. Il suo volto era ancora segnato da rughe di ansiosa determinazione, ma si distese per un attimo quando mi vide. Si fermò e una sfumatura di calore gli sfiorò gli occhi.
«Madre Claire», disse. «Non mi aspettavo – anche se avrei dovuto – te.» Il suo sguardo mi sfiorò, osservando la porta aperta dietro di me, la porta bella e pesante e il lungo e ampio corridoio al di là, fiancheggiato dagli schizzi e dai dipinti di Brianna.
«Lo so,» dissi sorridendo. «È un po’ uno shock vedere qualcuno fuori posto, per così dire.»
L’angolo della sua bocca si contrasse brevemente.
«Per così dire,» disse, riconoscendo e liquidando subito le circostanze in cui era abituato a vedermi: come moglie di Lord John. E con la stessa rapidità con cui era arrivato, il calore svanì e la sua mascella si irrigidì di nuovo. Jamie lo stava aspettando sulla porta del suo studio.
William aveva appena messo il piede sulla soglia, quando Fanny parlò alle sue spalle.
«Will-yum?» disse, la sua voce chiara ma incerta.
Lui si girò per guardare in dietro, sorpreso, e poi sorrise e arretrò sulla veranda, allungando un braccio per prendere le sue mani.
«Frances,» disse dolcemente, abbassando lo sguardo verso di lei. «Eccoti qui.»
«Eccomi qui,» disse, sorridendo. Era arrossita quando lui si era girato verso di lei ma i suoi occhi castani brillavano. «Devo prendermi cura del tuo cavallo al posto tuo?»
«Oh.» Guardo giù per i gradini; il cavallo, un grosso baio nero e robusto, stava masticando rumorosamente l’erba accanto al sentiero, le redini avvolte senza riguardi sul recinto. William mi guardò e io feci un piccolo cenno in direzione di Fanny.
«È molto gentile da parte tua, Frances,» disse e strinse brevemente le sue mani prima di lasciarla andare. «Il suo nome è Trajan e sono sicuro che sarà grato per il tuo benvenuto come lo sono io.»
Lei si voltò subito e saltò giù per i gradini, raggiante. William la seguì con lo sguardo, il sorriso ancora sul volto.
«Stavo per dire, ‘Come sei cresciuta, Frances!’» commentò, sottovoce, verso di me. «Ma non sarebbe andato bene, vero? Lo odiavo sempre quando gli amici di Papà lo dicevano a me.»
«Sarebbe stato un fiasco totale,» lo rassicurai. «Comunque, sì. E la sua pronuncia è quasi perfetta adesso.» Guardai oltre la mia spalla, Jamie era andato nel suo studio. «E —em— come sta Lord John I questo periodo?»
«Vorrei saperlo,» disse, la faccia e la voce entrambe cupe. Prese un respiro profondo e mi superò lungo il corridoio.
Non sapevo se dovessi essere presente alla conversazione che stava per avere con Jamie, ma nessuno dei due aveva chiuso la porta, così entrai silenziosamente e andai subito alla credenza dove si trovava il vassoio per i visitatori, un semplice oggetto di peltro, ma dotato di diversi bicchierini, una bottiglia di whisky abbastanza buono e una brocca d'acqua
Jamie incontrò i mei occhi, ma non disse niente mentre appoggiavo il vassoio. Mise un bicchiere davanti a William, versò un goccio e disse con naturalezza, «Aye, quindi?»
«Riguarda mio p—è per Lord John, sir.»
«A Dhia,» disse Jamie, con un po' più di forza di quella usata da Fanny. Inspirò profondamente dal naso. «Dov’è? E sedetevi, my lord,» aggiunse, facendo un cenno della testa verso la sedia.
«Non lo so,» William si sedette, aggiungendo, «Non chiamatemi così,» poi aggiunse un veloce, «per favore, sir,» in un secondo momento.
Jamie alzò un sopracciglio.
«Sapete dove potrebbe essere, Mr. Ransom?» chiese in maniera garbata.
«No! Dannazione, se avessi saputo dove si trova, lo avrei già riportato indietro!»
L’esplosione sorprese tutti, compreso William, che strinse le labbra.
«Vi chiedo scusa, sir,» disse rigidamente. «Ho cercato… sua signoria… per un po’ tempo— per mesi. Sono alquanto…» fece un breve gesto che indicava il disordine emotivo, la mancanza di sonno e/o la profonda paura, e Jamie annuì.
« Dèrangè», disse, in buon francese. «Mi aspetto di sì. Suppongo che non sarebbe utile chiedere dove lo avete visto l’ultima volta?»
«No,» disse William seccamente. Aveva orai quasi ripreso il controllo, comunque, ed aiutò il processo con un sorso di whisky. «Comunque, per quello che vale, l’ultima volta l’ho visto nel salotto di casa sua a Savannah, il [data]. Più tardi, quel giorno, dopo che me n’ero andato, ha ricevuto un messaggio scritto, e qualunque cosa dicesse, a quanto pare lo ha spinto ad andare immediatamente al molo. Me lo ha detto la cuoca. Era presente quando ha ricevuto il messaggio», aggiunse, «ma non ha visto cosa dicesse né da chi provenisse».
«Ha detto alla cuoca che stava andando al molo?» chiesi, e lui scosse la testa.
«No. Ma è andato lì. Una venditrice di molluschi su una delle banchine ha detto di aver visto un uomo biondo, che indossava un cappotto buono, con una fila di soldati, che le ha chiesto se c’era una nave chiamata “Palace” nel porto.»
«Ma se non sai che era andato al molo, perché lo hai cercato lì?» Presi la bottiglia e versai un altro po’ di whisky a tutti; era chiaro che ci sarebbe voluto del tempo.
Willie mi lanciò un'occhiata un po' strana, come se volesse chiedermi di uscire dalla stanza, ma invece prese un altro boccone e lo ingoiò.
«Qualcuno di voi conosce un uomo di nome Percival Wainwright? O, se è per questo, il Chevalier St. Honorè?»
Jamie restò inespressivo, ma io sentii un leggero tocco freddo sulla nuca, come la carezza di un fantasma.
«Sì,» dissi. «Lord John lo ha nominato un paio di volte. Era il … fratellastro di John, credo avesse detto. Il suo nome non è Percival, comunque; è Perseverance. E —»
«Perseverance?» Jamie si piegò in avanti, interessato. «Un Quacchero?»
William si schiarì la gola e abbassò lo sguardo.
«Decisamente no,» disse.
«È morto, comunque,» dissi a Jamie e William alzò lo sguardo su di me.
«Lo è adesso,» disse.
[Fine della sezione]
«Madre Claire», disse. «Non mi aspettavo – anche se avrei dovuto – te.» Il suo sguardo mi sfiorò, osservando la porta aperta dietro di me, la porta bella e pesante e il lungo e ampio corridoio al di là, fiancheggiato dagli schizzi e dai dipinti di Brianna.
«Lo so,» dissi sorridendo. «È un po’ uno shock vedere qualcuno fuori posto, per così dire.»
L’angolo della sua bocca si contrasse brevemente.
«Per così dire,» disse, riconoscendo e liquidando subito le circostanze in cui era abituato a vedermi: come moglie di Lord John. E con la stessa rapidità con cui era arrivato, il calore svanì e la sua mascella si irrigidì di nuovo. Jamie lo stava aspettando sulla porta del suo studio.
William aveva appena messo il piede sulla soglia, quando Fanny parlò alle sue spalle.
«Will-yum?» disse, la sua voce chiara ma incerta.
Lui si girò per guardare in dietro, sorpreso, e poi sorrise e arretrò sulla veranda, allungando un braccio per prendere le sue mani.
«Frances,» disse dolcemente, abbassando lo sguardo verso di lei. «Eccoti qui.»
«Eccomi qui,» disse, sorridendo. Era arrossita quando lui si era girato verso di lei ma i suoi occhi castani brillavano. «Devo prendermi cura del tuo cavallo al posto tuo?»
«Oh.» Guardo giù per i gradini; il cavallo, un grosso baio nero e robusto, stava masticando rumorosamente l’erba accanto al sentiero, le redini avvolte senza riguardi sul recinto. William mi guardò e io feci un piccolo cenno in direzione di Fanny.
«È molto gentile da parte tua, Frances,» disse e strinse brevemente le sue mani prima di lasciarla andare. «Il suo nome è Trajan e sono sicuro che sarà grato per il tuo benvenuto come lo sono io.»
Lei si voltò subito e saltò giù per i gradini, raggiante. William la seguì con lo sguardo, il sorriso ancora sul volto.
«Stavo per dire, ‘Come sei cresciuta, Frances!’» commentò, sottovoce, verso di me. «Ma non sarebbe andato bene, vero? Lo odiavo sempre quando gli amici di Papà lo dicevano a me.»
«Sarebbe stato un fiasco totale,» lo rassicurai. «Comunque, sì. E la sua pronuncia è quasi perfetta adesso.» Guardai oltre la mia spalla, Jamie era andato nel suo studio. «E —em— come sta Lord John I questo periodo?»
«Vorrei saperlo,» disse, la faccia e la voce entrambe cupe. Prese un respiro profondo e mi superò lungo il corridoio.
Non sapevo se dovessi essere presente alla conversazione che stava per avere con Jamie, ma nessuno dei due aveva chiuso la porta, così entrai silenziosamente e andai subito alla credenza dove si trovava il vassoio per i visitatori, un semplice oggetto di peltro, ma dotato di diversi bicchierini, una bottiglia di whisky abbastanza buono e una brocca d'acqua
Jamie incontrò i mei occhi, ma non disse niente mentre appoggiavo il vassoio. Mise un bicchiere davanti a William, versò un goccio e disse con naturalezza, «Aye, quindi?»
«Riguarda mio p—è per Lord John, sir.»
«A Dhia,» disse Jamie, con un po' più di forza di quella usata da Fanny. Inspirò profondamente dal naso. «Dov’è? E sedetevi, my lord,» aggiunse, facendo un cenno della testa verso la sedia.
«Non lo so,» William si sedette, aggiungendo, «Non chiamatemi così,» poi aggiunse un veloce, «per favore, sir,» in un secondo momento.
Jamie alzò un sopracciglio.
«Sapete dove potrebbe essere, Mr. Ransom?» chiese in maniera garbata.
«No! Dannazione, se avessi saputo dove si trova, lo avrei già riportato indietro!»
L’esplosione sorprese tutti, compreso William, che strinse le labbra.
«Vi chiedo scusa, sir,» disse rigidamente. «Ho cercato… sua signoria… per un po’ tempo— per mesi. Sono alquanto…» fece un breve gesto che indicava il disordine emotivo, la mancanza di sonno e/o la profonda paura, e Jamie annuì.
« Dèrangè», disse, in buon francese. «Mi aspetto di sì. Suppongo che non sarebbe utile chiedere dove lo avete visto l’ultima volta?»
«No,» disse William seccamente. Aveva orai quasi ripreso il controllo, comunque, ed aiutò il processo con un sorso di whisky. «Comunque, per quello che vale, l’ultima volta l’ho visto nel salotto di casa sua a Savannah, il [data]. Più tardi, quel giorno, dopo che me n’ero andato, ha ricevuto un messaggio scritto, e qualunque cosa dicesse, a quanto pare lo ha spinto ad andare immediatamente al molo. Me lo ha detto la cuoca. Era presente quando ha ricevuto il messaggio», aggiunse, «ma non ha visto cosa dicesse né da chi provenisse».
«Ha detto alla cuoca che stava andando al molo?» chiesi, e lui scosse la testa.
«No. Ma è andato lì. Una venditrice di molluschi su una delle banchine ha detto di aver visto un uomo biondo, che indossava un cappotto buono, con una fila di soldati, che le ha chiesto se c’era una nave chiamata “Palace” nel porto.»
«Ma se non sai che era andato al molo, perché lo hai cercato lì?» Presi la bottiglia e versai un altro po’ di whisky a tutti; era chiaro che ci sarebbe voluto del tempo.
Willie mi lanciò un'occhiata un po' strana, come se volesse chiedermi di uscire dalla stanza, ma invece prese un altro boccone e lo ingoiò.
«Qualcuno di voi conosce un uomo di nome Percival Wainwright? O, se è per questo, il Chevalier St. Honorè?»
Jamie restò inespressivo, ma io sentii un leggero tocco freddo sulla nuca, come la carezza di un fantasma.
«Sì,» dissi. «Lord John lo ha nominato un paio di volte. Era il … fratellastro di John, credo avesse detto. Il suo nome non è Percival, comunque; è Perseverance. E —»
«Perseverance?» Jamie si piegò in avanti, interessato. «Un Quacchero?»
William si schiarì la gola e abbassò lo sguardo.
«Decisamente no,» disse.
«È morto, comunque,» dissi a Jamie e William alzò lo sguardo su di me.
«Lo è adesso,» disse.
[Fine della sezione]