domenica 16 aprile 2023

Libro 10: Memorie dal passato

[In cui Jamie e William stanno attraversando una macchia di terra selvaggia.]
Jamie sentì strisciare e si schiaffeggiò forte sulle costole. Lo schiaffo gli intorpidì la pelle per un momento, ma passato l’istante, sentì solleticare di nuovo—e in diverse parti allo stesso tempo, incluso il—
[Imprecazione in gaelico]! Earbsa!
Stappò un lembo dei suoi calzoni e le spinse in basso lungo le gambe, in tempo per catturare la zecca che strisciava verso le sue palle prima che vi affondasse le zanne. La strappò via con un colpo d'unghia e si tirò il colletto della camicia sopra la testa.
«Non andare tra i cespugli!» urlò da dentro la camicia. «Sono pieni di zecche!» William disse qualcosa, ma Jamie non capì, la sua testa avvolta nella pesante camicia da caccia. La sua pelle era piena di sudore e di graffi.
Si strappò la camicia e la buttò via, grattandosi e schiaffeggiandosi. Con le orecchie ora libere, sentì la cosa successiva che William disse. Chiaramente.
«Oh, Gesù.» Non fu più di un sussurro, ma lo shock in esso bloccò Jamie per la comprensione. Di riflesso, si chinò, il braccio teso verso la camicia, ma era troppo tardi. Lentamente, si rialzò. Una zecca stava avanzando lungo la curva del suo petto, proprio sotto la cicatrice della sciabolata. Allungò una mano per scacciarla, e vide che le sue dita stavano tremando.
Strinse brevemente il pugno per fermarle, poi chinò la testa, si staccò altri tre piccoli bastardi dal collo e dalle costole, poi si grattò a fondo il sedere, per ogni evenienza, prima di tirarsi su i calzoni. Il suo cuore batteva all'impazzata e il suo stomaco era vuoto, ma non c'era niente da fare. Prese un respiro profondo e parlò con calma, senza voltarsi.
«Ne vedi altre sulla mia schiena?»
Un momento di silenzio, e un respiro lasciato andare. Passi scricchiolanti dietro di lui e una tenue sensazione di calore sulla sua schiena nuda.
«Sì,» disse William. «Non si muove, penso che si sia attaccata. Io—la toglierò»
Jamie aprì la bocca per dire no, ma poi la chiuse. Il fatto che William vedesse le sue cicatrici da vicino non avrebbe peggiorato la situazione. Invece chiuse gli occhi, sentendo lo swish di un coltello che veniva estratto dal suo fodero. Poi una grossa mano scese sulla sua spalla, e sentì il respiro di suo figlio caldo sulla parte posteriore del collo. Notò a malapena la puntura della lama o il solletico di una goccia di sangue che gli scorreva lungo la schiena.
La mano lasciò la sua spalla, e con sua sorpresa, sentì la mancanza di quel tocco confortante. Il tocco ritornò un attimo dopo, quando William premette un fazzoletto sotto la sua scapola per fermare il sangue.
Un momento, e il panno si sollevò, solleticandogli la schiena. Si sentì improvvisamente calmo, e indossò la camicia, dopo averla scossa con forza per rimuovere eventuali scalatori.
«Taing,» disse, girandosi verso William. «Sei sicuro di non averne nessuna addosso?»
William sollevò le spalle, la faccia attentamente inespressiva.
«Lo saprò presto.»
Continuarono a camminare senza parlare fino a quando il sole cominciò a toccare gli alberi nella parte più alta del crinale. Jamie stava cercando un posto decente per accamparsi, ma William si mosse all'improvviso, indicando un boschetto di querce intricate vicino alla cima di una piccola collinetta a destra.
«Là,» disse. «un riparo, avremo una buona visuale del sentiero e c’è acqua che viene giù dal lato di quel punto ghiaioso.
«Aye.» Jamie si girò in quella direzione, chiedendo dopo un momento. «Dunque, è stato l’esercito che ti ha insegnato la castrametazione, o Lord John?»
«Un po’ tutti e due.» William parlò con naturalezza, ma c’era una sfumatura di orgoglio nella sua voce, e Jamie sorrise tra sé.
Si accamparono — un processo rudimentale che comprendeva nient’altro che raccogliere legna per il fuoco, prendere l’acqua dal ruscello e trovare delle pietre abbastanza piatte su cui sedersi. Mangiarono il resto del pane e della carne fredda e un paio di piccole mele farinose bucherellate dai morsi degli insetti, e bevvero acqua, dato che non c’era nient’altro.
Non ci fu conversazione, ma tra loro c'era una consapevolezza che prima non c'era. Qualcosa di diverso dal loro solito garbato imbarazzo, ma altrettanto imbarazzante
Vuole chiedere, ma non sa come. Non voglio parlarne, ma lo faro. Se lo chiede.
Mentre l'oscurità si faceva più profonda, Jamie udì un suono lontano e voltò bruscamente la testa. Anche William l'aveva sentito; fruscii e strascichi di sotto, e ora un coro di grugniti e forti rumori gutturali che rendevano chiaro chi fossero i visitatori.
Vide William girare la testa, in ascolto, e allungare una mano in basso alla ricerca del suo fucile.
«Di notte?» chiese Jamie. «Ce ne sono almeno una dozzina. E se ne uccidessimo uno senza essere fatti a pezzi dagli altri, lasceremmo la maggior parte ai corvi. Hai davvero voglia di macellare un maiale in questo momento?»
William si raddrizzò, ma stava ancora ascoltando i maiali di sotto.
«Sapete se riescono a vedere al buio?»
«Non credo che se ne andrebbero in giro adesso, se non ci riuscissero. Ma non credo che la loro vista sia migliore della nostra, anche se altrettanto buona. Sono stato vicino a un branco di loro, a non più di dieci metri di distanza - controvento, bada - e non si sono accorti che ero lì finché non mi sono mosso. Non c'è niente che non vada nelle loro orecchie, pelose come sono, e tutto ciò che può sradicare dei tuberi ha un senso dell'olfatto migliore del mio.»
William emise un piccolo suono divertito, e attesero, ascoltando, finché i suoni dei maiali selvatici svanirono nei crescenti suoni notturni — un frastuono di grilli e rospi striduli, punteggiato dal richiamo degli uccelli notturni e dal bubolare dei gufi.
«Quando stavate a Savannah,» chiese William all’improvviso. «Avete mai incontrato un gentiluomo di nome Preston?»
Jamie si aspettava quasi una domanda, ma non quella.
«No,» disse, sorpreso. «O almeno non penso. Chi è?»
«Un…ehm… sottosegretario di basso livello nell’Ufficio della Guerra. Con un interesse particolare per il benessere dei prigionieri di guerra britannici. Ci siamo incontrati a un pranzo a casa del Generale Prevost, e poi più tardi quel pomeriggio, per discutere… la questione… più in dettaglio.»
«La questione,» ripeté Jamie, con cautela.
«Le condizioni dei prigionieri di guerra, principalmente,» disse William, con un breve gesto della mano. «Ma è stato da Mr. Preston che ho scoperto che mio padre una volta è stato governatore di una prigione in Scozia. Non lo sapevo.»
Oh, Gesù…
«Aye,» disse Jamie, e si fermò per respirare. «Un posto chiamato Ardsmuir. È stato là che ho conosciuto per la prima volta—» Si fermò, ricordando all’improvviso tutta la verità della questione. Glielo racconto? Aye, suppongo di sì…
«Aye, be’, ho incontrato tuo padre lì, questo è vero— tuttavia lo avevo incontrato alcuni anni prima, sai. Durante la Rivolta.»
Avvertì un improvviso formicolio nel sangue al ricordo.
«Dove?» chiese William, la curiosità evidente nella sua voce.
«Nelle Highlands. Io e i miei uomini eravamo accampati nei pressi del Passo di Carryarick— stavamo tenendo d’occhio le truppe che portavano un cannone al Generale Cope.»
«Cope. Non credo di ricordare il gentiluomo…»
«Aye, bene. Mettemmo fuori uso il suo cannone. Perse la sua battaglia. A Prestonpans.» Nonostante l’attuale situazione, in quel ricordo c’era ancora una profonda sensazione di piacere.
«Davvero,» disse William secco. «Non avevo sentito neanche quello.»
«Mmphm. Era tuo zio, Sua Grazia, che aveva il compito di trasportare il cannone, e si era portato dietro il suo fratello minore perché avesse un, um, assaggio dell’esercito, suppongo. Era Lord John.»
«Giovane. Quanti anni aveva?» chiese William curioso.
«Non più di sedici. Ma abbastanza audace da tentare di uccidermi, da solo, quando si è imbattuto in me seduto accanto a un fuoco con mia moglie.» Nonostante la sua convinzione che questa conversazione non sarebbe finita bene, aveva cominciato, e doveva finire, dovunque portasse.
«Aveva sedici anni,» ripeté Jamie. «Palle in abbondanza, ma non molto cervello, sai.»
La faccia di William si contrasse leggermente.
«E voi quanti anni avevate, se posso chiedere?»
«Ventiquattro,» disse Jamie e provò un'ondata di sensazioni così inaspettate che lo soffocò. Non aveva pensato a quei giorni per molti anni, pensando che avrebbe dimenticato, ma no— era tutto lì in un batter d'occhio: il viso di Claire alla luce del fuoco e i suoi capelli al vento, la sua passione per lei che eclissava tutto, i suoi uomini lì vicino, e poi il momento di stupore e rabbia istantanea e l'aver preso a pugni un adolescente a terra, il coltello caduto che luccicava sul terreno accanto al fuoco.
E tutto il resto—la guerra. Perdita, desolazione. La lunga morte del suo cuore.
«Gli ho rotto il braccio,» disse all’improvviso. «Quando mi attaccò. Non avrebbe parlato, quando gli ho chiesto dove fossero le truppe britanniche, ma lo indussi a parlare. Poi dissi ai miei uomini di legarlo a un albero dove gli uomini di suo fratello lo avrebbero trovato… e poi andai a occuparmi del cannone. Non rividi Sua Signoria fino a--» Alzò le spalle. «Molti anni dopo. Ad Ardsmuir.»
La faccia di William era chiaramente visibile alla luce del fuoco, e Jamie poteva vedere facilmente l’interesse lottare con la cautela, mentre il ragazzo— Cristo, ha… ventitré anni? Più vecchio di me quando…
«È stato lui?» chiese William all’improvviso.
«Cosa?»
William fece un piccolo movimento con una mano e fece un gesto verso di lui.
«La vostra… schiena. È stato Lord John a farvi… quello?
Jamie aprì la bocca per dire no, perché tutti i suoi ricordi erano stati concentrati su Jack Randall, ma ovviamente…
«Una parte,» disse, e cercò la sua borraccia a terrà, evitando gli occhi di William. «Non molto.»
«Perché?»
Jamie scosse la testa, non in negazione, ma provando a organizzare i suoi pensieri.
«L’ho costretto io,» disse, chiedendosi Cosa c’entro io? È la verità, ma—
«Perché?» William chiese di nuovo, in un tono di voce più duro. Jamie sospirò profondamente; poteva essere irritazione, ma non lo era; era rassegnazione.
«Avevo infranto le regole e lui mi ha punito per questo. Sessanta frustate. Non ebbe scelta in realtà.»
William fece il suo profondo sospiro ed era irritazione.
«Ditemelo o no,» disse e si alzò, lanciando uno sguardo truce in basse a Jamie. «Voglio sapere, ma non vi obbligherò, dannazione!»
Jamie annuì, la sua sensazione immediata di sollievo contaminata dai ricordi. La schiena gli prudeva come se milioni di piedini vi marciassero sopra, e la minuscola ferita bruciava. Sospirò.
«Ho detto che ti avrei raccontato tutto quello che volevi sapere, e lo farò. Il Governo aveva messo fuori legge il possesso di tartan. Un giovane nella prigione aveva conservato un ritaglio del tartan della sua famiglia, per conforto— era improbabile che qualcuno di noi rivedesse la sua famiglia. Venne scoperto, e Lord John chiese al ragazzo se fosse suo. Lui— il ragazzo, intendo— aveva solo quattordici o quindici anni, piccolo e rinsecchito per il freddo e la fame. Lo eravamo tutti.» Il ricordo gli fece allungare le mani verso il fuoco, raccogliendone il calore.
«Così ho allungato la mano sopra la sua spalla e ho detto che il pezzo di stoffa era il mio.» terminò semplicemente, «Questo è tutto.»

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