Caitriona Balfe parla di Outlander, del matrimonio, del suo ruolo in Ford v Ferrari e di altro ancora.
La star di Outlander Caitriona Balfe, 40 anni, viaggia nel tempo negli anni ’60 per il suo ruolo di Mollie Miles, moglie di Ken Miles (Christian Bale), inserito nel Motorsports Hall of Fame, in Ford v Ferrari (al cinema il 15 novembre). Il film racconta la storia di come il progettista Carroll Shelby (Matt Damon) e il pilota Miles abbiano costruito una macchina rivoluzionaria per Ford per gareggiare contro il leggendario team Ferrari a Le Mans nel 1966.
Questo è più di un film di corse.
È un film sull’amicizia, sul lavoro di squadra e su quella passione che fa di te quello che sei. È tutto sulle persone che facilitano questo.
Mollie e Ken hanno un legame speciale.
Ken è l’uomo che sta là fuori a fare le corse, ma non potrebbe farlo se non avesse qualcuno che lo aiutasse, che lo supportasse. Il lavoro di squadra che Mollie e Ken hanno fatto è del tipo che ti porta a realizzare qualcosa di grande.
Quello che rende interessante le scene delle gare è che sono intermezzate da scene di Ken a casa con Mollie e Peter, cosa che aggiunge un senso di intimità.
Durante alcune delle ricerche che ho fatto, ho visto questo documentario incredibile. Era sulla Ferrari e sul decennio che porta a questo periodo. Era su quanti giovani piloti Ferrari sono morti tra la metà degli anni ‘50 e la metà degli anni ’60, durante il periodo in cui la Ferrari si stava impegnando per raggiungere questa perfezione. Una delle grandi cose di questo documentario era che intervistava così tante mogli e fidanzate che avevano vissuto sulla propria pelle quei periodi e, sfortunatamente, avevano perso i loro mariti o fidanzati.
Quando pensiamo a qualsiasi sforzo intrapreso dagli esseri umani che presenta un elemento di pericolo, dimentichiamo le più ampie ripercussioni dei loro obiettivi o di queste grandi cose che cercano di raggiungere. Lasciano indietro famiglie. Ogni giorno, quando escono e stanno gareggiando o scalando una montagna o qualsiasi cosa che abbia un forte elemento di pericolo, la famiglia o le persone intorno a loro ne portano il peso. Penso che sia importante non dimenticare il ruolo che anche loro hanno.
Hai incontrato il figlio di Mollie e Ken, Peter?
Sono stata molto fortunata a incontrare il vero Peter. Non solo ho avuto la fortuna di passare un po’ di tempo con lui, ma mi ha dato un articolo che Mollie aveva scritto per la rivista Drive! nel quale parlava del suo primo appuntamento con Ken, e Peter mi ha detto anche che lei era una grande nelle corse. Era una fan delle corse. Di tanto in tanto raggiungeva i ragazzi sulla pista. Perciò è importante mostrare che era una passione di tutta la famiglia non solo una passione di Ken.
Mollie è molto diversa dalla Claire di Outlander. Mi è venuta in mente la parola ‘sfacciata’ quando l’ho vista.
Sono donne diverse, ma penso che Mollie abbia dovuto sacrificare molto per il sogno di Ken. Sono partiti dall’Inghilterra. Si sono trasferiti in California. Lei era una madre e una moglie molto casalinga, ma erano una squadra, e questo è ciò che amo di questa relazione. Penso che quello a [regista] Jim [Mangold] davvero interessava rappresentare, e quello che a Christian e a me interessava rappresentare, è il lavoro di squadra che deve esistere in un matrimonio perché una persona raggiunga qualcosa di grande.
Lei può essere la persona che non è in prima linea in questa relazione, ma ne è una parte così essenziale, e considererà Ken responsabile. In un certo senso dipende da lui per supporto e sicurezza come molte donne della sua generazione. Perciò, se lui non fa le cose che ha promesso di fare e mette la sua sicurezza e la sua famiglia a rischio, allora lei si assicurerà di non fargliela passare liscia.
Penso che a quel tempo molte donne dovessero farlo. Non erano padrone del loro ambiente, o non avevano il controllo del loro destino in molti sensi. Legavano il loro destino a questi uomini, e c’era anche una responsabilità in ciò, laddove dovevano assicurarsi che lui si prendesse cura di loro nel modo in cui aveva detto che avrebbe fatto.
Sia Claire che Mollie sono donne molto innamorate dei loro mariti, ed è reciproco. Ma entrambi questi uomini rispettano le loro mogli, anche. Questo è qualcosa che cerchi quando accetti un ruolo?
Cerco una buona scrittura. Sarei piuttosto felice di interpretare un tipo diverso di personaggio che non ce l’ha se posso dire qualcosa sulla situazione. Devi sempre avere un punto di vista e devi sempre dire qualcosa. In molti modi, specialmente di questi tempi, mi piace portare qualcosa di buono nel mondo. Ma sono stata attratta dalla sceneggiatura e dalla storia. In effetti, sono io stessa una fan delle corse, e lo sono sempre stata. Perciò anche questo è stato un elemento che non credo sia comune tra le donne, ma non penso che sia solamente uno sport maschile.
C’è anche molto umorismo. Hai passato un bel momento sul set?
Jim ha una personalità così gioviale, brillante ed energica, e veramente da l’esempio sul set. Porta così tanta energia – è spiritoso e ha una personalità che risuona. È stato fantastico perché Matt [Damon] è una delle persone più alla mano ma spiritoso, e anche Christian ha una sorta di lato eccentrico e spiritoso della sua personalità. Penso che a tutti sia piaciuto moltissimo fare questo film, cosa che era tanto evidente ogni giorno.
Mollie è inglese, ma un inglese diversa da Claire. Sei brava con gli accenti?
Non so se la gente di Birmingham la penserebbe così. È stato divertente. È stato davvero bello fare qualcosa di diverso. Ovviamente, Ken e Mollie vengono dai sobborghi di Birmingham, perciò non è proprio un accento di Birmingham. Ma è stato bello fare qualcosa che era un po’ diverso e un po’ più rilassato dell’accento di Claire.
Stai filmando la stagione cinque di Outlander. Cosa ti piace ancora dell’interpretazione del ruolo di Claire?
Ogni stagione a cui partecipi e il fatto che non sei del tutto sicuro di come sarà l’esperienza. Solo avendo quel tempo da passare con un personaggio, lo comprendi in maniera più profonda, lo apprezzi più profondamente stagione dopo stagione
Cosa mantiene Outlander originale per te?
La cosa fantastica di Outlander è che poiché non stiamo necessariamente in un’epoca, e dato che è questo fantasy epico, puoi interpretare cose molto varie tutte le volte. Perciò sembra sempre nuovo per noi, cosa che è veramente insolita per un attore.
Ti sei sposata questa estate – con il produttore musicale Anthony McGill- è sei riuscita a tenerlo segreto fino a che Sam Heughan, tuo “marito” in Outlander non ha postato una foto. Come stai affrontando la fama? Puoi ancora uscire e vivere la tua vita?
Tanto. Credo che uno si crei la vita che vuole. Prima di tutto, siamo molto fortunati perché giriamo in Scozia e gli scozzesi sono davvero molto indifferenti a ogni cosa. Perciò non danno fastidio a nessuno. Ma penso anche di vivere la mia vita normale molto facilmente. Ho gli stessi amici che avevo da prima dello show.
Con lo show sono venute grandi cose. Tutte le opportunità e tutti i benefici e tutto è stato meraviglioso, ma allo stesso tempo, a parte la libertà e il lavoro extra, non è cambiato molto per me. Forse a causa dell’età che avevo quando ho cominciato lo show. Ma penso che sia stato solo positivo.
Jamie e Claire ci sono di meno in The Fiery Cross (La Croce di Fuoco, Vessilli di Guerra n.dr.), almeno nel libro. Questo apre alla vostra disponibilità a ricoprire altri ruoli?
Quando siamo in produzione, siamo in produzione. Non possiamo fare altre cose. Occasionalmente, possiamo liberarci un giorno o due per fare la presentazione del film o altro. La produzione è stata davvero meravigliosa permettendo sia a Sam che a me di fare queste cose. Non ci siamo tanto dentro; non sono in ogni singola scena come una volta. Ma ci stiamo ancora lavorando molto, quindi non abbiamo davvero la possibilità di fare altre cose durante la produzione.
Hai un ruolo da sogno che vorresti fare?
È difficile da dire perché penso che non puoi saperlo finché non lo leggi, almeno per me. Mi piacerebbe fare qualcosa di diverso da Claire e forse qualcosa di contemporaneo o qualcuno che sia molto diverso. Ma non lo saprò finché non lo avrò letto.
Qual è la cosa che ami di più della tua vita?
Se tra un paio di anni guarderò indietro a quest’anno dirò, “Wow! è stato proprio un anno grandioso. Sono successe così tante cose.” Quando mantieni un po’ di equilibrio, è sempre una buona cosa, e penso che quest’anno sia stato molto equilibrato. Non capita spesso di trovarsi in un punto felice della propria carriera e della propria vita allo stesso momento.
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