Fan di Outlander, preparatevi a rimanere a secco ancora un po': resteremo a bocca asciutta ancora un pochino.
Starz ha annunciato venerdì che la quinta stagione di Outlander non tornerà prima dell'inizio del 2020. L'amministratore delegato Jeffrey A. Hirsch l'ha annunciato al Television Critics Tour di Beverly Hills, in California.
Ha dichiarato che la decisione si basa esclusivamente su una strategia di programmazione.
"Tutto ciò che facciamo è basato sui tempi di consegna, in modo da mandare in onda qualcosa che possa soddisfare il pubblico femminile", ha detto ai giornalisti. “Abbiamo in programma alcuni show come Power che servono il mercato in generale. Si tratta più di pianificare quell'esperienza digitale".
Per la scorsa stagione, la serie era tornata in autunno e si era conclusa nel gennaio di quest'anno. La produzione dei successivi 12 episodi è iniziata in primavera, anche se Starz non ha annunciato la data di inizio effettivo delle riprese prima del 16 aprile.
Come mai questi ritardi? Il produttore esecutivo Matthew B. Roberts ha recentemente dichiarato a EW che questo tipo di annunci spettano a Starz e a Sony, che producono il dramma. "Ma noi nella stanza degli scrittori stiamo continuando a lavorare. Abbiamo iniziato dicendo: "okay, come faremo a scomporre questi libri?" Perché, come sapete, diventano più grandi man mano che si va avanti."
La quinta stagione è basata su The Fiery Cross, il quinto libro della serie di libri di Diana Gabaldon. La storia continuerà nell'America coloniale mentre i Fraser si costruiscono la loro nuova vita sulla montagna omonima.
"La Scozia presterà molto bene il volto, ancora una volta, alla Carolina del Nord e stiamo registrando in luoghi diversi", ci stuzzica Roberts. "Non voglio luoghi in cui siamo già stati. Se andiamo nella tenuta di Jocasta e filmiamo lì, voglio andare in ogni sezione di quella tenuta... il nostro nuovo responsabile delle location è fantastico e conosce bene la Scozia. E' arrivato con occhi nuovi e abbiamo davvero trovato alcuni posti fantastici che sono davvero entusiasta di mostrare ai fan. Mozzafiato è la parola che ho usato la prima volta che li ho visti.”
lunedì 29 luglio 2019
giovedì 25 luglio 2019
Bees: il Capitano Cunningham
Roger aveva avuto diverse idee riguardo alla partecipazione al servizio del Capitano Cunningham.
“Mamma e Pa’ stanno andando,” aveva sostenuto Bree. “E Fanny e Germain. Non vogliamo sembrare quelli che evitano il pover’uomo, o snobbare il suo servizio.”
“Be’, no. Ma non voglio sembrare come se fossi arrivato giusto per giudicare la concorrenza, per così dire. Inoltre, tuo Padre deve andare; non può sembrare… parziale.”
Lei aveva riso, e aveva strappato con i denti il filo con cui stava cucendo, rifacendo l’orlo della gonna di Mandy, che in qualche modo era riuscito a scucirsi mentre la proprietaria era presumibilmente virtuosamente occupata ad aiutare Nonnina Claire a fare la salsa di mele.
“A Pa’ non piace che al Ridge succedano cose alle sue spalle, per così dire,” aveva detto. “Non che io pensi che il Capitano Cunningham predicherà la rivolta e lo scandalo pubblico dal pulpito.”
“Neanche io,” l’aveva rassicurata. “Non come prima cosa, ad ogni modo”
“Andiamo,” aveva detto. “Non sei curioso?”
Lo era. Intensamente. Non era come se non avesse avuto la sua parte di sermoni, crescendo come figlio di un ministro presbiteriano – ma a quel tempo, non aveva minimamente pensato di diventare lui stesso un ministro, e non aveva prestato molta attenzione agli aspetti positivi. Aveva imparato un bel po’ durante le sue prime prediche al Ridge, e di più durante il suo tentativo di ordinazione, ma era stato alcuni anni prima – e molti nel pubblico attuale lo avrebbero riconosciuto come nient’altro che il genero di Lui.
“Inoltre,” aveva aggiunto, alzando la gonna e dandole uno sguardo veloce per giudicare il suo lavoro, “Spiccheremo come un pollice infiammato se non ci andremo. Tutti al Ridge ci saranno, credimi. E ci saranno anche per il tuo servizio – ricordati quello che Pa’ ha detto riguardo all’intrattenimento.”
Doveva ammettere che lei aveva ragione sotto tutti gli aspetti. Jamie e Claire erano lì al loro meglio, con un aspetto benigno, Germain e Fanny con loro, sembrando innaturalmente puliti e ancora di più innaturalmente calmi.
Gettò un’occhiata stretta alla sua prole, che era come minimo pulita, e se non del tutto calma, almeno strettamente confinata sulla panca tra lui e Brianna. Jemmy si stava torcendo leggermente, ma era ragionevolmente tranquillo, e Mandy era occupata a insegnare il Padre Nostro a Esmeralda con un sussurro rumoroso – o almeno il primo verso, che era tutto quello che Mandy sapeva – stringendo devotamente le mani grassocce di tessuto della bambola.
“Mi chiedo quanto sarà lungo il sermone,” disse Bree, con un’occhiata ai bambini.”
“Be’, è abituato a predicare ai marinai – suppongo che con un pubblico che non oserebbe andarsene o interromperlo, potrebbe essere tentato di andare avanti per un po’.” Poteva sentire dallo strisciare dei piedi e dal mormorio in fondo alla sala che alcuni ragazzi più grandi stavano in piedi lì dietro; probabilmente lo stesso gruppo che aveva liberato un serpente durante il suo primo sermone.
“Hai intenzione di infastidirlo, vero?” chiese Bree, guardando oltre a sua spalla.
“No.”
“Cosa significa infastidire, Papà?” Jem uscì dal suo stato comatoso, attratto dalla parola.
“Significa interrompere qualcuno quando sta parlando, o urlargli cose scortesi.”
“Oh.”
“E tu non devi mai… mai farlo, mi hai sentito?”
“Oh.” Jem perse interesse e tornò a guardare il soffitto.
“Mamma e Pa’ stanno andando,” aveva sostenuto Bree. “E Fanny e Germain. Non vogliamo sembrare quelli che evitano il pover’uomo, o snobbare il suo servizio.”
“Be’, no. Ma non voglio sembrare come se fossi arrivato giusto per giudicare la concorrenza, per così dire. Inoltre, tuo Padre deve andare; non può sembrare… parziale.”
Lei aveva riso, e aveva strappato con i denti il filo con cui stava cucendo, rifacendo l’orlo della gonna di Mandy, che in qualche modo era riuscito a scucirsi mentre la proprietaria era presumibilmente virtuosamente occupata ad aiutare Nonnina Claire a fare la salsa di mele.
“A Pa’ non piace che al Ridge succedano cose alle sue spalle, per così dire,” aveva detto. “Non che io pensi che il Capitano Cunningham predicherà la rivolta e lo scandalo pubblico dal pulpito.”
“Neanche io,” l’aveva rassicurata. “Non come prima cosa, ad ogni modo”
“Andiamo,” aveva detto. “Non sei curioso?”
Lo era. Intensamente. Non era come se non avesse avuto la sua parte di sermoni, crescendo come figlio di un ministro presbiteriano – ma a quel tempo, non aveva minimamente pensato di diventare lui stesso un ministro, e non aveva prestato molta attenzione agli aspetti positivi. Aveva imparato un bel po’ durante le sue prime prediche al Ridge, e di più durante il suo tentativo di ordinazione, ma era stato alcuni anni prima – e molti nel pubblico attuale lo avrebbero riconosciuto come nient’altro che il genero di Lui.
“Inoltre,” aveva aggiunto, alzando la gonna e dandole uno sguardo veloce per giudicare il suo lavoro, “Spiccheremo come un pollice infiammato se non ci andremo. Tutti al Ridge ci saranno, credimi. E ci saranno anche per il tuo servizio – ricordati quello che Pa’ ha detto riguardo all’intrattenimento.”
Doveva ammettere che lei aveva ragione sotto tutti gli aspetti. Jamie e Claire erano lì al loro meglio, con un aspetto benigno, Germain e Fanny con loro, sembrando innaturalmente puliti e ancora di più innaturalmente calmi.
Gettò un’occhiata stretta alla sua prole, che era come minimo pulita, e se non del tutto calma, almeno strettamente confinata sulla panca tra lui e Brianna. Jemmy si stava torcendo leggermente, ma era ragionevolmente tranquillo, e Mandy era occupata a insegnare il Padre Nostro a Esmeralda con un sussurro rumoroso – o almeno il primo verso, che era tutto quello che Mandy sapeva – stringendo devotamente le mani grassocce di tessuto della bambola.
“Mi chiedo quanto sarà lungo il sermone,” disse Bree, con un’occhiata ai bambini.”
“Be’, è abituato a predicare ai marinai – suppongo che con un pubblico che non oserebbe andarsene o interromperlo, potrebbe essere tentato di andare avanti per un po’.” Poteva sentire dallo strisciare dei piedi e dal mormorio in fondo alla sala che alcuni ragazzi più grandi stavano in piedi lì dietro; probabilmente lo stesso gruppo che aveva liberato un serpente durante il suo primo sermone.
“Hai intenzione di infastidirlo, vero?” chiese Bree, guardando oltre a sua spalla.
“No.”
“Cosa significa infastidire, Papà?” Jem uscì dal suo stato comatoso, attratto dalla parola.
“Significa interrompere qualcuno quando sta parlando, o urlargli cose scortesi.”
“Oh.”
“E tu non devi mai… mai farlo, mi hai sentito?”
“Oh.” Jem perse interesse e tornò a guardare il soffitto.
martedì 16 luglio 2019
Bees: Confessioni
Ian non fece finta di non sapere perché lei lo chiedeva.
“Piccola,” disse, tenendo la mano cinque centimetri sotto il gomito. _10 centimetri più bassa di me_ … “Ordinata con un-un viso grazioso.”
“Se è bella, Ian, devi dirlo,” disse Rachel secca. “Sono un Amica, noi non siamo vanitosi.”
Lui la guardò, e sue labbra si contrassero un poco. Poi pensò meglio a ciò che stava per dire. Chiuse gli occhi per un istante, poi li aprì e le rispose onestamente.
“Era adorabile. L’ho incontrata vicina all’acqua – una piscina nel fiume, dove l’acqua si allarga e non c’è nemmeno un’increspatura sulla superficie, ma ciò nonostante senti lo spirito del fiume che si muove attraverso di esso” L’aveva vista in piedi nell’acqua fino alle cosce, vestita ma con la camicia tirata su e legata intorno alla vita con una sciarpa rossa, tenendo una sottile lancia di legno e stando attenta ai pesci.
“Io non riesco a pensare a lei nelle-nelle sue parti,” disse, la sua voce un poco roca. “Com’erano i suoi occhi, il suo viso…” fece uno strano, aggraziato piccolo gesto con la mano, come se mettesse la mano a coppa sulla guancia di Wakyo’teyehsnohsa, poi percorse la linea del suo collo e della spalla. “Io solo - quando penso a lei -” La guardò e fece un suono in gola. “Aye, be’. Penso a lei di tanto in tanto. Non spesso. Ma quando lo faccio, penso a lei tutta intera, e non posso dirti a parole a cosa assomiglia.”
“Perché non dovresti pensare a lei?” disse Rachel, nella maniera più gentile possibile. “Era tua moglie, la madre dei-dei tuoi bambini.”
“Aye, be'” disse a bassa voce, e piegò la testa. Pensò che avrebbe potuto scegliere il suo posto meglio; erano nel capanno che serviva da piccolo fienile e c’era una scrofa che aveva partorito, proprio di fronte a loro, una dozzina di grassi maialini che spingevano e grugnivano in direzione dei suoi capezzoli, una testimonianza di fecondità.
“Devo dirti una cosa, Rachel,” disse, alzando la testa all’improvviso.
“Sai che puoi dirmi qualunque cosa Ian,” disse, e diceva sul serio, ma il suo cuore intendeva qualcosa di diverso e cominciò a battere più veloce.
“Piccola,” disse, tenendo la mano cinque centimetri sotto il gomito. _10 centimetri più bassa di me_ … “Ordinata con un-un viso grazioso.”
“Se è bella, Ian, devi dirlo,” disse Rachel secca. “Sono un Amica, noi non siamo vanitosi.”
Lui la guardò, e sue labbra si contrassero un poco. Poi pensò meglio a ciò che stava per dire. Chiuse gli occhi per un istante, poi li aprì e le rispose onestamente.
“Era adorabile. L’ho incontrata vicina all’acqua – una piscina nel fiume, dove l’acqua si allarga e non c’è nemmeno un’increspatura sulla superficie, ma ciò nonostante senti lo spirito del fiume che si muove attraverso di esso” L’aveva vista in piedi nell’acqua fino alle cosce, vestita ma con la camicia tirata su e legata intorno alla vita con una sciarpa rossa, tenendo una sottile lancia di legno e stando attenta ai pesci.
“Io non riesco a pensare a lei nelle-nelle sue parti,” disse, la sua voce un poco roca. “Com’erano i suoi occhi, il suo viso…” fece uno strano, aggraziato piccolo gesto con la mano, come se mettesse la mano a coppa sulla guancia di Wakyo’teyehsnohsa, poi percorse la linea del suo collo e della spalla. “Io solo - quando penso a lei -” La guardò e fece un suono in gola. “Aye, be’. Penso a lei di tanto in tanto. Non spesso. Ma quando lo faccio, penso a lei tutta intera, e non posso dirti a parole a cosa assomiglia.”
“Perché non dovresti pensare a lei?” disse Rachel, nella maniera più gentile possibile. “Era tua moglie, la madre dei-dei tuoi bambini.”
“Aye, be'” disse a bassa voce, e piegò la testa. Pensò che avrebbe potuto scegliere il suo posto meglio; erano nel capanno che serviva da piccolo fienile e c’era una scrofa che aveva partorito, proprio di fronte a loro, una dozzina di grassi maialini che spingevano e grugnivano in direzione dei suoi capezzoli, una testimonianza di fecondità.
“Devo dirti una cosa, Rachel,” disse, alzando la testa all’improvviso.
“Sai che puoi dirmi qualunque cosa Ian,” disse, e diceva sul serio, ma il suo cuore intendeva qualcosa di diverso e cominciò a battere più veloce.