sabato 29 dicembre 2018

Bees: Ricordi

C’era una cosa verde che sembrava una piccola vanga sul ginocchio sollevato di Jamie. Mosse una mano con cautela verso di esso, ma non aveva paura di lui e non volò via o reagì provando a strisciare nelle sue orecchie o nel naso come facevano le mosche. Lasciò che lui gli toccasse il fondoschiena, agitando solamente le antenne in lieve irritazione, ma quando lui tentò di accarezzargli la schiena, balzò via dal suo ginocchio, improvviso come una cavalletta, e atterrò sul bordo della cassetta medica di Claire, dove sembrò fermarsi per fare il punto della situazione.
“Non farlo,” avvisò l’insetto, in gaelico. “Finirai come tonico o macinato in polvere.” Non poteva dire se lo stesse guardando ma sembrò prenderlo in considerazione, poi fece un altro salto sorprendente e sparì.
Fanny aveva portato a Claire una pianta di qualche genere, e Claire stava rigirando le foglie con un dito, la sua faccia illuminata dall’interesse, mentre spiegava a cosa facesse bene. Fanny era raggiante, sul suo viso un piccolo sorriso di piacere per essere stata utile.
La sua vista gli riscaldò il cuore. Era così terrorizzata quando Willie l’aveva portata da loro – e nessuna meraviglia, povera piccola. C’era un posto più freddo nel suo cuore, dove viveva sua sorella Jane.
Disse una piccola preghiera per il riposo dell’anima di Jane – e dopo un momento di esitazione, un'altra per Willie. Ogni volta che pensava a Jane, la vedeva nella sua mente, sola e abbandonata nella notte scura, morta alla luce dell’unica candela. Morta per sua stessa mano, e, diceva la Chiesa, quindi dannata, ma lui ostinatamente pregava comunque per la sua anima. Non potevano fermarlo.
“Non preoccuparti, a leannan”, pensò rivolto a lei, con tenerezza. “Terrò Frances al sicuro per te, e forse ti vedrò in Paradiso un giorno. Non avere paura”.
Sperava che qualcuno avrebbe tenuto William al sicuro per lui. Terribile com’era il ricordo di quella notte, lo conservava, ricordando deliberatamente. William era andato da lui in cerca di aiuto, e lui faceva tesoro di quello. La sensazione di loro due, che inseguivano una causa persa nella pioggia di una notte pericolosa, che stavano in piedi insieme nella desolazione alla luce di quella candela, troppo tardi. Era un ricordo spaventoso, ma uno che lui non voleva dimenticare.
“Madre” pensò, la presenza di sua madre improvvisamente calda nella sua mente. “Abbi cura del mio ragazzo, lo farai?”

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