sabato 12 maggio 2018

Sam Heughan e la collezione di Barbour

La star di Outlander Sam Heughan parla della collezione creata per la Barbour

Sam Heughan, 38 anni, interpreta Jamie Fraser nella serie tv di successo Outlander, adattamento dei libri di Diana Gabaldon. Vive a Glasgow mentre viene girata la quarta stagione ed è nato nel Galloway, di cui è originario anche John Barbour, che ha fondato nel 1894 l’omonimo brand a conduzione familiare.
Come testimonial di Barbour negli ultimi due anni, Heughan promuove e fa da modello per il marchio scozzese, oltre a lavorare sulla propria collezione firmata Sam Heughan.

Qual è il tuo legame con la Barbour?
Dal giugno 2016 sono diventato testimonial di Barbour, un ruolo che mi sento molto fiero e privilegiato di ricoprire. Sono nato e cresciuto nel sud della Scozia, vicino a dove John Barbour ha vissuto, e ho sempre avuto un forte amore per il brand.

Come ti trovi a lavorare con loro?
Ho una collezione Barbour firmata Sam Heughan che riflette il mio stile personale, viene fuori dal mio amore per gli spazi aperti, la Scozia e la tradizione del brand. Come testimonial del marchio prendo parte a photoshoot, faccio il modello per due delle loro campagne mondiali (Shirt Department e Tartan) e ho fatto qualche comparsa nei negozi, principalmente negli USA.



Hai un background nel design o un interesse per la moda?
Per me questa è una nuova avventura e ho adorato imparare e collaborare con il design team di Barbour, aggiungendo preferenze o gusti personali.  E’ una collaborazione entusiasmante ed è davvero gratificante vedere il prodotto finito.

Come descriveresti il tuo stile?
Cerco qualcosa di versatile, qualcosa che può andar bene sia tra montagne della Scozia che tra le strade di New York. Pratico, alla moda e di buona qualità.

Chi influenza il tuo stile? Hai delle icone?
Mi piace basarmi sui vecchi modelli presenti negli archivi di Barbour; è affascinante vedere quanto un capo del passato possa ancora essere attuale.

Indossavi i capi Barbour prima che collaborassi con loro?
Essendo scozzese sono cresciuto con questo marchio e ne sono sempre stato un grande fan. I loro capi di vestiario sono perfetti per stare all’aria aperta. Ho sempre avuto un grande interesse per l’azienda – il fatto che sia ancora a conduzione familiare e continui a produrre i suoi tradizionali impermeabili a South Shield, nel nordest dell’Inghilterra, la rende veramente speciale.

Cosa ti piace dell’azienda?
Che ha una grande storia e una lunga tradizione (dal 1894), tanto che i loro archivi risalgono al 1910. E’ sopravvissuta a molti momenti epocali della storia ed è intrigante vedere come Barbour si sia adattata pur mantenendo la sua forte identità. E’ stato anche affascinante notare che mentre modelli e stili sono cambiati nel corso degli anni, la filosofia di base dell’offrire prodotti di qualità adeguati e resistenti è fondamentale adesso come lo era all’inizio.



Hai mai provato a inserire un elemento di Outlander/Jamie Fraser nei modelli?
La linea Barbour firmata Sam Heughan riflette le mie radici scozzesi e il mio amore per i paesaggi della Gran Bretagna; abbiamo infatti incluso tartan e tessuti spigati, creando delle texture iconiche e familiari. E’ fine ma assolutamente scozzese.

Parlaci del tuo ultimo look per gli Oscar, il completo e l’orologio Montblanc (e te lo sei tenuto?)
Ahah, sono piuttosto fortunato che mi abbiano regalato l’orologio, è meraviglioso!  Il completo e le scarpe invece erano di Saint Laurent, molto eleganti.

Cosa preferisci per un look più casual?
C’è da chiedere?

Qual è il capo che non butteresti mai?
Ho problemi a liberarmi degli stivali. Più sono vissuti più acquistano carattere.

Cosa ci puoi dire dei costumi di Outlander?
Sono strumenti importanti e utili per raccontare la storia del personaggio e del periodo storico in cui ci si trova. Si tratta di qualcosa che può davvero influenzare il modo di camminare, stare dritti ecc, e regala degli indizi riguardo il background  del personaggio e il suo status. E’ divertente costruire quelle storie nei nostri costumi.


Quali problematiche hai affrontato nella collaborazione con Barbour?
Oltre al magnifico clima scozzese,  il mio problema più grande è stato il tempo. A volte è stato difficile giostrarmi tra i miei impegni di recitazione, le attività di beneficienza e il lavoro con Barbour, ma abbiamo sempre cercato di far funzionare le cose.

Qual è stata invece la cosa più inaspettata che è capitata?
E’ stato quando ho conosciuto la signora Margaret Barbour e sua figlia Helen e conversando abbiamo scoperto che ero nato nella stessa zona rurale del sud della Scozia del fondatore John Barbour. L’ho considerato un buon auspicio.

E l’aspetto più divertente della collaborazione?
Lavorare con il team Barbour. Sono così pieni di passione e ben informati sul brand, e mi hanno fatto sentire parte dell’azienda.

Cos’hai imparato?
Ho imparato molto sulla storia e sulla tradizione di Barbour, e di come il design team prenda ispirazione dagli archivi per creare capi attuali. E’ stato affascinante esaminare i loro archivi e incorporare qualcosa della storia e della tradizione del marchio dentro alla mia collezione.

Qual è il tuo capo preferito della Barbour collection?
Amo tutta la collezione. Se devo scegliere dalla corrent Spring Summer 18 collection, credo sarebbe la giacca impermeabile e traspirante Barbour Lochy. Amo il suo stile casual che va benissimo col jeans. E’ molto leggera –perfetta per i mesi estivi in Scozia dove il tempo, come sappiamo, può essere imprevedibile!

Qual è stato il tuo più grande passo falso in fatto di stile?
Oh, sono nato negli anni ’80… troppi per menzionarli tutti.

Sei un vero scozzese o fa troppo freddo per non portare niente sotto il kilt quando girate in Scozia?
Sigh. Tu porti le mutande?

Perchè il tartan è così popolare?
Perché racconta la storia di un patrimonio culturale. E’ interessante vedere i colori originali prima che il tartan diventasse di moda sotto il periodo della Regina Vittoria. Era meno omogeneo e più espressione dei materiali e delle risorse locali.

Indossi il tartan quando non sei al lavoro?
Sì, a matrimoni, feste, eventi sportivi e naturalmente ogni volta che indosso il mio Barbour.

Il tartan e i kilt rendono più popolare lo show?
Assolutamente. Credo che lo show celebri la cultura e le tradizioni scozzesi. Sono un fiero scozzese e sono onorato di poterne mostrare il meglio al mondo.

Traduzione di Chiara R
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