Recitare l’amato personaggio in Outlander ha dato a Caitriona Balfe diversi mondi e diverse epoche da interpretare
Quando una popolarissima saga letteraria viene trasformata in una popolarissima serie televisiva, l’esperienza può essere piuttosto esaltante.
Con la sua serie Outlander, Diana Gabaldon ha creato personaggi e storie che piacciono alla gente in tutto il mondo, e Caitriona Balfe è stata l’attrice selezionata per interpretare la protagonista del libro, Claire Randall Fraser, nella serie Starz. Cosa la rende così popolare? “Non ne sono sicura.” dice Balfe. “Molto dipende dal fatto che Diana ha creato questi libri che parlano davvero alla gente, e sono nel giro da molto tempo.
“Penso che per molti fan dei libri ci sia stata molta trepidazione quando hanno sentito che sarebbero diventati una serie. E fortunatamente, penso che la gente sia stata davvero felice per quello che abbiamo fatto, e che sia uno show che ha così tanto per moltissime persone, ma al centro di questo c’è questa bella storia d’amore che lega ogni altra cosa.
Ma penso che quello che è fantastico di tutto questo è che non è solo una cosa. Voglio dire, è un dramma storico pur essendo una storia d’amore, e ha momenti leggeri, ma ha anche momenti importanti e bui. Alla gente piace vederlo. Perciò, va benissimo.”
Anche se il personaggio e gli eventi sono stati cambiati un poco rispetto ai libri, Balfe trova che i libri siano risorsa preziosa per la creazione della versione televisiva di Claire.
“La Claire dello show è leggermente differente dalla Claire dei libri, ma, mi sembra che ci sia tanto dei suoi monologhi interiori dei libri, e ci sono così tante informazioni aggiuntive lì dentro, che è giusto, ed è così utile come attore anche essere in grado di entrare e uscire a propria volta durante la stagione. Avere un po’ più di contesto per certe cose.
Certe cose non aiutano, perché ovviamente, abbiamo cambiato come quella relazione sarebbe potuta andare, o altre cose, ed è sempre piuttosto divertente all’inizio della stagione quando cominci ad avere i copioni e cominci a parlare con gli autori.”
“Ci sono delle cose che davvero mi saltano all’occhio dal libro, o che sono davvero emozionata di filmare, ed è tipo: ‘ stiamo per fare questo?’ e ci sono sempre questi momenti di... qualche volta ci resti male perché non si faranno alcuni momenti che avevi pensato fossero i momenti che maggiormente descrivevano il tuo personaggio, o pezzi davvero importanti, ma quello è il bello di tutto. C’è sempre un altro pezzo che sei davvero emozionata di girare.”
Uno degli elementi della rappresentazione di Claire attraverso diversi libri è che, tra i libri due e tre, passano 20 anni, e Balfe passa dall’essere una giovane donna a una di 20 anni più vecchia con una figlia adulta. Fisicamente, questo processo è questione di un po’ di tintura per capelli e un po’ di trucco. Dal punto di vista emotivo, e interiore, tuttavia, Balfe deve fare i conti con quello che veramente significa per Claire.
“Quella è stata probamente la sfida più emozionante della stagione tre. Ovviamente ne abbiamo toccato un po’ alla fine della stagione due, ma proprio la stagione tre è dove ho davvero recitato con quell’idea di come qualcuno invecchia. Cosa produce l’esperienza e cosa le tue esperienze di vita fanno a te, e come ti comporti, e tutte queste cose, dopo che è accaduto un evento che ti segna la vita.
E suppongo di averlo dovuto fare due volte durante la stagione tre. Perché quando incontriamo Claire all’inizio, è la donna che vive le conseguenze della perdita dell’amore della sua vita. E lei è qualcuno che si è ricostruita una vita di successo, ma è un compromesso. E io ho voluto recitare con l’idea che si tratta di qualcuno che ha eccelso nella sua carriera, ed è molto felice del fatto di essere madre, e ama molto sua figlia.
Ma è qualcuno che ha messo da parte l’intimità e la passione nella sua vita. E quello è ciò intorno a cui ho voluto muovermi, dandole...leggermente... più fragilità e un limite po’ più ristretto.
Penso che Claire, quando l’abbiamo vista all’inizio, specialmente quando era nel 18simo secolo, fosse così vibrante e piena di vita, e c’era questa specie di passione che trasudava da lei, e potevamo vederlo specialmente quando era nelle regioni selvagge. Si sentiva molto parte di quella natura, ed era elementare in quel modo. Ed è stato come fare il contrario, rendendola molto più riservata, e penso che lo abbiamo rappresentato nei costumi.
Tutto era molto più abbottonato e c'era una specie di riservatezza per lei. E la maturità immagino, che in un certo senso aggiunge anche un'aria di gravità per lei, e questo faceva parte anche della sua professionalità e dell’essere un chirurgo e dell’aver percorso i gradini della carriera. Quanto deve essere stato difficile, anche a quel tempo, per una donna.
E perciò, questa è stata una cosa piuttosto interessante con cui lavorare all’inizio della stagione. Quando cambi tutto questo, e stai ritrovando l’amore della tua vita, e prendi una decisione che cambia in maniera drastica la tua vita in cui butti via tutto ciò in cui hai investito 20 anni per inseguire un sogno di te stessa più giovane. Ho sempre sentito che ogni volta che torni a casa ritorni al tuo io più giovane, io almeno, in qualche modo lo faccio.
Penso a Jamie come alla casa Claire, e ho voluto che lei tornasse indietro a quella giovane donna che era stata con lui. E così in un certo senso si vede che viene costruita lentamente più si fida e più si fida della loro relazione, e la vedi perdere gli strati veramente abbottonati, e diventa più libera e più libera dentro di lei, e la sua natura selvaggia e il suo umorismo tornano molto di più.
È stato piuttosto affascinate rappresentare questo. E penso che l’età sia una cosa talmente interessante a cui pensare, perché interiormente non importa veramente come sei, quanto sei vecchio psicologicamente. E interiormente hai un orologio diverso, tutto riguarda le tue emozioni, come ti senti. E la tua età emotiva, immagino, è così variabile. E in un certo senso questo è stato quello con cui ho giocato di più, immagino. O provare a farlo, in ogni modo, per tutta la stagione.
Un’altra cosa che molti trovano affascinante di Claire è che è una pioniera in entrambe le epoche.
Nel periodo in cui è nel mondo moderno, tra gli anni ’40 4 ’60, è stata una delle prime donne a diventare chirurgo, quando per le donne la medicina significava per la maggior parte essere infermiera se andava bene. Una donna con le sue conoscenze e preparazione era completamente inascoltata nel 18simo secolo. Tuttavia, mentre era una “donna molto emancipata” nella sua carriera, la sua vita personale era molto diversa.”
A Balfe piace esplorare questa dicotomia. “Quello che amo di questo viaggio – sfortunatamente non c’è molto tempo per raccontare tutta la storia di Claire, la madre lavoratrice, gli studi negli anni ’50 e ’60 e tutte le complicazioni che devono essere derivate da ciò. E noi abbiamo così poco tempo per raccontare questo grande arco ma potete vedere piccoli momenti di esso.
E per me, Claire è in un certo senso senza tempo. Sai, la sua intelligenza e la sua spinta e la sua fiducia assoluta nelle sue capacità, penso che non sia importante in che epoca sia, vorrebbe sempre creare il suo percorso. Non è influenzata, davvero, da quello che le altre persone pensano che lei debba fare. Ma è interessante che abbia tutta questa specie di libertà. Lei ha plasmato il suo nuovo percorso nella sua vita professionale negli anni ’60.
Sarebbe stato così insolito essere in quella posizione a quel tempo, ma tuttavia nella sua vita privata ha sacrificato tutto, e non era libera. Si trovava in questo matrimonio soffocato, in cui, sì, aveva molto affetto e rispetto per Frank come co-genitore, ma non c’era intimità. Naturalmente, lui era infedele; naturalmente lei stava vivendo innamorata del ricordo di un altro uomo. Perciò in questo modo, lei non era molto emancipata.
Ed è interessante che abbia deciso di rinunciare a tutti gli avanzamenti professionali e a tutto quel genere di cose affinché il suo cuore potesse essere libero. E ha scelto la libertà. E penso che, per Claire, la sua passione sia guarire e prendersi cura delle persone in questo modo e penso che lei sappia che troverà sempre un modo per farlo, non importa dove si trovi, ma arriva a un punto nella sua vita in cui ha bisogno di sentirsi libera emotivamente.”
Balfe è grata per l’opportunità che le è stata data di interpretare questo personaggio iconico. “Sai, penso che la passata stagione sia stata una grande stagione per interpretare Claire. Penso che gli autori e Diana le abbiano dato questo arco giovanile e questo bel viaggio. Non capita molto spesso di interpretare una trama grandiosa, ed è stato così divertente essere in grado di farlo, e mi sento molto grata di avere una così grande TV in questo momento e questi grandi ruoli per le donne
Perciò è stata davvero un’ottima stagione.”
Anche se la serie Outlander ha affrontato solo i primi quattro degli attuali otto libri della saga (si dice che la Gabaldon stia terminando il libro nove), Balfe aspetta con ansia le nuove sfide del futuro.
“Mi piacerebbe raccontare altre storie. Penso che come attore, fai questo lavoro per indossare molti abiti, e, per qualche ragione, siamo tutte persone che in qualche modo si sentono più a loro agio indossando la pelle degli altri per un momento nel tempo. Ma mi sento fortunata. Questo show mi ha dato tantissimo, e questo personaggio è stato un personaggio fantastico da interpretare.
“Ma, naturalmente, mi piacerebbe riuscire a provare qualcosa di diverso. Sarebbe bello provare qualcosa di più moderno, o qualcuno che abbia un DNA diverso da Claire. Penso solo per mettermi alla prova e vedere se posso fare qualcosa di completamente differente. Penso che tutti dobbiamo continuare a crescere e sforzarci, e naturalmente voglio farlo.”
(X)
martedì 29 maggio 2018
domenica 27 maggio 2018
Bees: Alberi
Mi avevano portato la colazione, generosa per i miei standard attuali: due focacce di mais fresche, tortini tiepidi di salsiccia, avvolti a strati tra foglie di bardana, un uovo bollito, ancora caldo, e un quarto di pollice della confettura di mirtilli rossi di Amy, nel fondo del barattolo.
“Missus Higgins dice di rimandarle il barattolo vuoto,” mi informò Jemmy, passandomelo. Solo un occhio era sul vaso; l’altro era sul Grande Tronco, che era stato nascosto dall’oscurità la notte precedente. “Wow! Che albero è?”
“Pioppo,” dissi, chiudendo gli occhi in estasi al primo morso di salsiccia. Il Grande Tronco era lungo circa venti metri. Ed era stato un bel po’ più lungo prima che Jamie recuperasse il legno dalla cima per la costruzione e per il fuoco. “Tuo nonno dice che probabilmente era alto più di trenta metri prima che fosse abbattuto.”
Mandy stava provando ad arrampicarsi sul tronco; Jem le diede una spinta casuale, poi si chinò per guardare per la lunghezza del tronco, per la maggior parte liscio e pallido, ma incrostato qui e là e con i resti di corteccia e strane piccole foreste di funghi velenosi e muschio.
“È stato abbattuto da una tempesta?”
“Si,” dissi. “La cima è stata colpita da un fulmine, ma non so se è stata la stessa tempesta che lo ha abbattuto. Deve essere morto a causa del fulmine e poi la grande tempesta successiva lo ha buttato giù. Mandy, stai attenta lì!”
Si era alzata in piedi e stava camminando lungo il tronco, le braccia tese all’infuori come una ginnasta, un piede di fronte all’altro. Il tronco aveva un diametro di un metro e mezzo in quel punto; c’era molto spazio sopra, ma sarebbe stato un duro colpo se fosse caduta.
“Qui, tesoro.” Roger, che stava guardando la casa con interesse si avvicinò e la portò giù dal tronco. “Perché tu e Jem non andate a prendere della legna per la nonna? Ricordate com’è la legna buona da ardere?”
“Aye, naturalmente.” Jem lo guardò con superbia. “Le farò vedere com’è.”
“Io so com’è!” Disse Mandy guardandolo in cagnesco.
“Devi stare attenta ai serpenti,” la informò.
Si rianimò subito, la stizza dimenticata.
“Voglio vedere un serpente!”
“Jem -” Cominciò Roger, ma Jemmy roteò gli occhi. “..Io..lo so, papa,” disse. “Se ne trovo uno piccolo, lascerò che lo tocchi, ma se non ha sonagli o una bocca secca.
“Oh, Gesù,” mormorò Roger, vedendoli andare fuori mano nella mano.
Ingoiai l’ultima focaccia di mais, leccando la marmellata zuccherosa dall’angolo della mia bocca e gli lanciai uno sguardo comprensivo.
“Nessuno è morto l’ultima volta che avete vissuto qui,” gli ricordai.
sabato 26 maggio 2018
Sam Heughan annuncia il suo marchio di whisky
Nell’ultimo periodo Sam Heughan ha fatto una serie di annunci, e uno di questi riguarda lo sviluppo di un proprio marchio di whisky. L’ha rivelato brevemente questa settimana in un’intervista a This Morning, e stamattina ha rilasciato un’ulteriore piccola informazione svelando il nome del brand: Great Glen Company.
Qui sotto, nel post del suo account ufficiale twitter (ndr. vedi articolo originale), potete vedere l’annuncio del nome tramite la scritta “Il Great Glen sta arrivando”. Lo sviluppo di un marchio di whisky non è certamente qualcosa che accade dall’oggi al domani, quindi è ovvio che è stato pianificato già da un po’. In più, quale miglior momento per fare l’annuncio della Giornata Mondiale del Whisky? È un ottimo modo per guadagnare l’attenzione generale sul marchio prima ancora del lancio, qualunque momento esso sia.
Con un nome come Great Glen, è piuttosto ovvio che il marchio sia concepito come un omaggio alla Scozia. Il Great Glen è una famosa rift valley/faglia che corre per la maggior parte della Scozia, e c’è anche un famoso sentiero chiamato Great Glen Way che ne segue il percorso. È ovvio che creare un whisky che rappresenti la Scozia ha un certo rilievo, e questo aiuta a legarlo maggiormente ad Outlander e ai devoti fan dello show. Senza nemmeno menzionarlo o riferirsi allo show, l’idea comporta un effetto simile. Dopotutto, i fan di Outlander potrebbero essere la chiave fondamentale della commercializzazione di questo prodotto.
Heughan non è la prima star televisiva a essere coinvolta in una linea di drink tipici/superalcolici. Qui in Nord America la star di Arrow Stephen Amell collabora attivamente con la Nocking Point, che è principalmente un’azienda vinicola ma commercia anche un buon numero di altri prodotti. Si tratta di un modo per espandere maggiormente i propri affari, oltre a esplorare qualcos’altro per cui si ha un interesse. Riguardo questo punto, l’amore di Sam per il whisky è ben documentato, perciò questa ha tutta l’aria di essere la giusta direzione da seguire per lui. Quello che continua a impressionarci è il suo riuscire a barcamenarsi tra questo, lo show, le attività di beneficienza e altri progetti – è il risultato dell’essere ben centrati e dell’avere un buon team attorno.
Siete curiosi di provare la linea di whisky di Sam in futuro? Ditecelo nei commenti!
Buona #GiornataMondialedelWhisky … qualcosa da tenere d’occhio quest’anno @GreatGlenCo
Qui sotto, nel post del suo account ufficiale twitter (ndr. vedi articolo originale), potete vedere l’annuncio del nome tramite la scritta “Il Great Glen sta arrivando”. Lo sviluppo di un marchio di whisky non è certamente qualcosa che accade dall’oggi al domani, quindi è ovvio che è stato pianificato già da un po’. In più, quale miglior momento per fare l’annuncio della Giornata Mondiale del Whisky? È un ottimo modo per guadagnare l’attenzione generale sul marchio prima ancora del lancio, qualunque momento esso sia.
Con un nome come Great Glen, è piuttosto ovvio che il marchio sia concepito come un omaggio alla Scozia. Il Great Glen è una famosa rift valley/faglia che corre per la maggior parte della Scozia, e c’è anche un famoso sentiero chiamato Great Glen Way che ne segue il percorso. È ovvio che creare un whisky che rappresenti la Scozia ha un certo rilievo, e questo aiuta a legarlo maggiormente ad Outlander e ai devoti fan dello show. Senza nemmeno menzionarlo o riferirsi allo show, l’idea comporta un effetto simile. Dopotutto, i fan di Outlander potrebbero essere la chiave fondamentale della commercializzazione di questo prodotto.
Heughan non è la prima star televisiva a essere coinvolta in una linea di drink tipici/superalcolici. Qui in Nord America la star di Arrow Stephen Amell collabora attivamente con la Nocking Point, che è principalmente un’azienda vinicola ma commercia anche un buon numero di altri prodotti. Si tratta di un modo per espandere maggiormente i propri affari, oltre a esplorare qualcos’altro per cui si ha un interesse. Riguardo questo punto, l’amore di Sam per il whisky è ben documentato, perciò questa ha tutta l’aria di essere la giusta direzione da seguire per lui. Quello che continua a impressionarci è il suo riuscire a barcamenarsi tra questo, lo show, le attività di beneficienza e altri progetti – è il risultato dell’essere ben centrati e dell’avere un buon team attorno.
Siete curiosi di provare la linea di whisky di Sam in futuro? Ditecelo nei commenti!
Buona #GiornataMondialedelWhisky … qualcosa da tenere d’occhio quest’anno @GreatGlenCo
Traduzione di Chiara R.
giovedì 24 maggio 2018
Sam e Caitriona oltre Outlander
Le star di Outlander, Caitriona Balfe e Sam Heughan alle prese con altri impegni lavorativi
Nessun riposo per i bellissimi di Outlander: Caitriona Balfe e Sam Heughan hanno in programma una coppia di ruoli cinematografici per la loro pausa dalla Scozia del XVIII secolo.
Secondo quanto riferito, Heughan reciterà accanto a Vin Diesel in Bloodspot, un film di supereroi che inizierà la produzione a luglio. Il film, che avrà come protagonisti anche Michael Sheen e Eiza Gonzales, sarà tratto dall'universo dei fumetti Valiant; un universo di fumetti composto da una vasta gamma di migliaia di personaggi che incarnano un'ampia varietà di generi, toni e gruppi demografici, con oltre 81 milioni di fumetti venduti. I supereroi di Valiant sono persone comuni in situazioni straordinarie piuttosto che degli Dei o semidei; sono personaggi complessi che riflettono la società contemporanea, la politica e la diversità del mondo moderno.
Prodotto da Neal H. Moritz e diretto da Dave Wilson, un regista di Blur Studios, si appoggerà allo stabilimento VFX di proprietà di Tim Miller, che ha diretto il primo Deadpool e sta facendo rivivere il franchise di Terminator. Riunendo la squadra di Fast and the Furious, Moritz e Diesel, la Sony spera di lanciare un franchising sull'universo di Bloodshot.
Caitriona Balfe, nel frattempo, apparirà al fianco di Matt Damon e Christian Bale nel film ancora senza titolo della Fo; il film segue le azioni di una squadra eccentrica e determinata di ingegneri e progettisti americani, guidata dal visionario automobilistico Carroll Shelby (Damon) e dal suo pilota britannico Ken Miles (Bale), che vengono inviati da Henry Ford II con la missione di costruire da zero una nuova automobile che possa battere definitivamente la Ferrari perennemente dominante nel Campionato del Mondo di Le Mans del 1966. La Balfe interpreterà la moglie di Miles e Noah Jupe (A Quiet Place) ne interpreterà il figlio.
Heughan, nel frattempo, sta promuovendo la pellicola interpretata al fianco di Kate McKinnon e Mila Kunis, The Spy Who Dumped Me, che arriverà nelle sale cinematografiche il 3 agosto.
La produzione della quarta stagione di Outlander dovrebbe concludersi in Scozia entro la fine di giugno. La nuova stagione sarà presentata in anteprima a novembre.
Nessun riposo per i bellissimi di Outlander: Caitriona Balfe e Sam Heughan hanno in programma una coppia di ruoli cinematografici per la loro pausa dalla Scozia del XVIII secolo.
Secondo quanto riferito, Heughan reciterà accanto a Vin Diesel in Bloodspot, un film di supereroi che inizierà la produzione a luglio. Il film, che avrà come protagonisti anche Michael Sheen e Eiza Gonzales, sarà tratto dall'universo dei fumetti Valiant; un universo di fumetti composto da una vasta gamma di migliaia di personaggi che incarnano un'ampia varietà di generi, toni e gruppi demografici, con oltre 81 milioni di fumetti venduti. I supereroi di Valiant sono persone comuni in situazioni straordinarie piuttosto che degli Dei o semidei; sono personaggi complessi che riflettono la società contemporanea, la politica e la diversità del mondo moderno.
Prodotto da Neal H. Moritz e diretto da Dave Wilson, un regista di Blur Studios, si appoggerà allo stabilimento VFX di proprietà di Tim Miller, che ha diretto il primo Deadpool e sta facendo rivivere il franchise di Terminator. Riunendo la squadra di Fast and the Furious, Moritz e Diesel, la Sony spera di lanciare un franchising sull'universo di Bloodshot.
Caitriona Balfe, nel frattempo, apparirà al fianco di Matt Damon e Christian Bale nel film ancora senza titolo della Fo; il film segue le azioni di una squadra eccentrica e determinata di ingegneri e progettisti americani, guidata dal visionario automobilistico Carroll Shelby (Damon) e dal suo pilota britannico Ken Miles (Bale), che vengono inviati da Henry Ford II con la missione di costruire da zero una nuova automobile che possa battere definitivamente la Ferrari perennemente dominante nel Campionato del Mondo di Le Mans del 1966. La Balfe interpreterà la moglie di Miles e Noah Jupe (A Quiet Place) ne interpreterà il figlio.
Heughan, nel frattempo, sta promuovendo la pellicola interpretata al fianco di Kate McKinnon e Mila Kunis, The Spy Who Dumped Me, che arriverà nelle sale cinematografiche il 3 agosto.
La produzione della quarta stagione di Outlander dovrebbe concludersi in Scozia entro la fine di giugno. La nuova stagione sarà presentata in anteprima a novembre.
martedì 22 maggio 2018
Chi si è unito al clan di Outlander S4?
In attesa del debutto della quarta stagione dello show questo novembre, EW ci anticipa in esclusiva l'aggiunta di cinque nuovi personaggi: Billy Boyd nei panni di Gerald Forbes, Caitlin O'Ryan di Lizzie Wemyss, Natalie Simpson di Phaedre, Tim Downie del Giovernatore William Tryon e Simona Brown di Gayle.
Chi sono questi personaggi? Ecco una breve spiegazione delle nuove aggiunte al cast e di come si inseriranno nella narrazione della prossima stagione, che si basa sul quarto libro della serie di Diana Gabaldon, intitolato Drums of Autumn (Tamburi d'Autunno e Passione oltre il Tempo in Italia).
Billy Boyd interpreterà Gerald Forbes, un ricco avvocato di Cross Creek, amico della sua importante cliente, Jocasta Cameron (Maria Doyle Kennedy). Boyd è meglio conosciuto per aver interpretato Pipino ne il Signore degli Anelli; i suoi altri lavori includono The Flying Scotsman, Seed of Chucky e An Urban Ghost Story.
Simona Brown interpreterà Gayle, la migliore amica di Brianna e compagna di stanza del college. I suoi lavori televisivi comprendono la nuova serie C4/Netflix Kiss Me First. Era anche in Roots di A&E.
Caitlin O'Ryan sarà Lizzie, una ragazza scozzese che intraprende una grande avventura con Brianna Fraser (Sophie Skelton), figlia di Jamie (Sam Heughan) e Claire (Caitriona Balfe). La O'Ryan è una neolaureata alla Oxford School of Drama; questo ruolo segna il suo debutto in TV.
Natalie Simpson subentrerà nei panni di Phaedra, la cameriera personale e sarta di Giocasta ed è considerato un membro fidato della famiglia di River Run. I suoi lavori televisivi comprendono Les Miserables.
Tim Downie presterà il volto al governatore William Tyron, una figura storica realmente esistita. L'ambizioso William è un ex ufficiale britannico che ha usato i suoi legami familiari per ottenere la carica di governatore. I film a cui Downie ha partecipato, comprendono Transformers: The Last Night, War Machine, Paddington e The King's Speech.
All'inizio di questo mese, la Starz (finalmente!) ha annunciato di aver rinnovato Outlander per una quinta e una sesta stagione. La quarta stagione ha il suo set attualmente in Scozia, fino a Giugno.
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Chi sono questi personaggi? Ecco una breve spiegazione delle nuove aggiunte al cast e di come si inseriranno nella narrazione della prossima stagione, che si basa sul quarto libro della serie di Diana Gabaldon, intitolato Drums of Autumn (Tamburi d'Autunno e Passione oltre il Tempo in Italia).
Billy Boyd interpreterà Gerald Forbes, un ricco avvocato di Cross Creek, amico della sua importante cliente, Jocasta Cameron (Maria Doyle Kennedy). Boyd è meglio conosciuto per aver interpretato Pipino ne il Signore degli Anelli; i suoi altri lavori includono The Flying Scotsman, Seed of Chucky e An Urban Ghost Story.
Simona Brown interpreterà Gayle, la migliore amica di Brianna e compagna di stanza del college. I suoi lavori televisivi comprendono la nuova serie C4/Netflix Kiss Me First. Era anche in Roots di A&E.
Caitlin O'Ryan sarà Lizzie, una ragazza scozzese che intraprende una grande avventura con Brianna Fraser (Sophie Skelton), figlia di Jamie (Sam Heughan) e Claire (Caitriona Balfe). La O'Ryan è una neolaureata alla Oxford School of Drama; questo ruolo segna il suo debutto in TV.
Natalie Simpson subentrerà nei panni di Phaedra, la cameriera personale e sarta di Giocasta ed è considerato un membro fidato della famiglia di River Run. I suoi lavori televisivi comprendono Les Miserables.
Tim Downie presterà il volto al governatore William Tyron, una figura storica realmente esistita. L'ambizioso William è un ex ufficiale britannico che ha usato i suoi legami familiari per ottenere la carica di governatore. I film a cui Downie ha partecipato, comprendono Transformers: The Last Night, War Machine, Paddington e The King's Speech.
All'inizio di questo mese, la Starz (finalmente!) ha annunciato di aver rinnovato Outlander per una quinta e una sesta stagione. La quarta stagione ha il suo set attualmente in Scozia, fino a Giugno.
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venerdì 18 maggio 2018
Bees: Lezioni di Gaelico
Jamie si svegliò il mattino dopo in un letto vuoto, sospirò, si stiracchiò, e si alzò. Aveva sognato, in modo abbastanza piacevole, delle navi di Achille, e gli sarebbe piaciuto raccontarlo a Claire. Si scrollò di dosso quanto era rimasto del sonno e andò a lavarsi, prendendo una nota mentale di alcune cose che aveva sognato, in modo da non dimenticarle. Con un po’ di fortuna, lei sarebbe stata a casa prima di cena.
“Mr. Fraser?” Una bussatina delicata sulla porta, la voce di Frances. “Vostra figlia dice che la colazione è pronta.”
“Aye?” Non sentiva odore di nulla di appetitoso, ma “pronta” era un termine relativo. “Sto arrivando, ragazza. Taing”
“Tang?” lei disse, sorpresa. Lui sorrise, si infilò una camicia pulita dalla testa e aprì la porta. Lei stava lì in piedi come una margherita di campo, delicata ma dritta sul suo gambo, e lui si chinò verso di lei
“Taing” disse, pronunciandolo più attentamente possibile. “Significa ‘grazie’ in gaelico.”
“Siete sicuro?” disse, accigliandosi leggermente.
“Lo sono,” la rassicurò. “_Moran taing_ significa ‘molte grazie,’ se preferisci qualcosa di più forte.”
Un leggero rossore si diffuse sulle sue guance.
“Mi dispiace, non intendevo dire veramente se siete sicuro. Ovviamente lo siete. È solo che Germain mi ha detto che ‘grazie’ è tabag leet’. È sbagliato? Potrebbe essersi esercitato con me, ma io non la pensavo così.”
“Tapadh leat”, disse, trattenendo l’impulso di ridere. “No, è giusto, è solo che... Moran taing è…informale, per così dire. L’altro è quando vuoi essere formale. Se qualcuno ti salva la vita o paga i tuoi debiti, dici, dovresti dire ‘Tapadh leat’, se ti passano il pane a tavola, dovresti dire 'Taing’', aye?”
“Aye,” disse automaticamente, e arrossì profondamente quando lui sorrise.
“Mr. Fraser?” Una bussatina delicata sulla porta, la voce di Frances. “Vostra figlia dice che la colazione è pronta.”
“Aye?” Non sentiva odore di nulla di appetitoso, ma “pronta” era un termine relativo. “Sto arrivando, ragazza. Taing”
“Tang?” lei disse, sorpresa. Lui sorrise, si infilò una camicia pulita dalla testa e aprì la porta. Lei stava lì in piedi come una margherita di campo, delicata ma dritta sul suo gambo, e lui si chinò verso di lei
“Taing” disse, pronunciandolo più attentamente possibile. “Significa ‘grazie’ in gaelico.”
“Siete sicuro?” disse, accigliandosi leggermente.
“Lo sono,” la rassicurò. “_Moran taing_ significa ‘molte grazie,’ se preferisci qualcosa di più forte.”
Un leggero rossore si diffuse sulle sue guance.
“Mi dispiace, non intendevo dire veramente se siete sicuro. Ovviamente lo siete. È solo che Germain mi ha detto che ‘grazie’ è tabag leet’. È sbagliato? Potrebbe essersi esercitato con me, ma io non la pensavo così.”
“Tapadh leat”, disse, trattenendo l’impulso di ridere. “No, è giusto, è solo che... Moran taing è…informale, per così dire. L’altro è quando vuoi essere formale. Se qualcuno ti salva la vita o paga i tuoi debiti, dici, dovresti dire ‘Tapadh leat’, se ti passano il pane a tavola, dovresti dire 'Taing’', aye?”
“Aye,” disse automaticamente, e arrossì profondamente quando lui sorrise.
mercoledì 16 maggio 2018
Il rinnovo di Outlander: le reazioni di Sam e Caitriona
Le reazioni delle star di Outlander Sam Heughan e Caitriona Balfe al multiplo rinnovo dello show: Grazie ai nostri fan
“Mi sento davvero fortunato,” ha tweettato Sam Heughan subito dopo il rinnovo di Outlander su Starz. “Grazie [all’autrice Diana Gabaldon] e ai nostri fantastici fan per supportarci in questo memorabile viaggio che ti cambia la vita. Sono felicissimo di interpretare questo personaggio per altre due stagioni! Un grande grazie al cast, alla crew e ovviamente alla sublime Claire, Caitriona Balfe.”
Questa settimana è stato annunciato che “Outlander” sarebbe tornato questo autunno per la quarta stagione, ma non è tutto: tornerà nei prossimi anni anche per una quinta e una sesta stagione. Siete elettrizzati di aver il vostro “Outlander” garantito con sicurezza per gli anni a venire? Scendete in fondo a questo post per vedere i ringraziamenti sia di Heughan sia della sua co-star Caitriona Balfe.
“Outlander” è basato sul romanzo romantico-fantasy scritto dalla Gabaldon e trasposto per la tv da Ronald D. Moore, precedentemente conosciuto per il suo lavoro nelle serie Star Trek - The Next Generation, Deep Space Nine e Voyager. In più Moore ha collezionato consensi dalla critica e un Peabody Award per la sua rivisitazione di Battlestar Galactica su Syfy.
Nel corso delle sue prime tre stagioni “Outlander” ha ottenuto 5 nomination ai Golden Globes, incluso il Best Drama Series nel 2016. Ha anche vinto il Critics’ Choice Award nel 2014 per la Most Exciting New Series e due volte per il Most Bingeworthy Show. Inoltre ha ricevuto tre nomination agli Emmy per la colonna sonora (2015), i costumi e la scenografia (2016). E non dimentichiamo che Sam Heughan ha vinto come Best Drama Actor nel 2015 al nostro amato Gold Derby TV Awards.
Date un’occhiata ai tweet di Sam e Caitriona qui sotto.
Mi sento davvero fortunato.
Grazie a Diana Gabaldon e ai nostri fantastici fan per supportarci in questo memorabile viaggio che ti cambia la vita.
Sono felicissimo di interpretare questo personaggio per altre due stagioni!
Un grande grazie al cast, alla crew e ovviamente alla sublime Claire, Caitriona Balfe.
Volevate di più????? Avrete di più!!!! Outlander 5&& stanno arrivando….!!!
Allora, Sam Heughan… hai pronto il deambulatore??
“Mi sento davvero fortunato,” ha tweettato Sam Heughan subito dopo il rinnovo di Outlander su Starz. “Grazie [all’autrice Diana Gabaldon] e ai nostri fantastici fan per supportarci in questo memorabile viaggio che ti cambia la vita. Sono felicissimo di interpretare questo personaggio per altre due stagioni! Un grande grazie al cast, alla crew e ovviamente alla sublime Claire, Caitriona Balfe.”
Questa settimana è stato annunciato che “Outlander” sarebbe tornato questo autunno per la quarta stagione, ma non è tutto: tornerà nei prossimi anni anche per una quinta e una sesta stagione. Siete elettrizzati di aver il vostro “Outlander” garantito con sicurezza per gli anni a venire? Scendete in fondo a questo post per vedere i ringraziamenti sia di Heughan sia della sua co-star Caitriona Balfe.
“Outlander” è basato sul romanzo romantico-fantasy scritto dalla Gabaldon e trasposto per la tv da Ronald D. Moore, precedentemente conosciuto per il suo lavoro nelle serie Star Trek - The Next Generation, Deep Space Nine e Voyager. In più Moore ha collezionato consensi dalla critica e un Peabody Award per la sua rivisitazione di Battlestar Galactica su Syfy.
Nel corso delle sue prime tre stagioni “Outlander” ha ottenuto 5 nomination ai Golden Globes, incluso il Best Drama Series nel 2016. Ha anche vinto il Critics’ Choice Award nel 2014 per la Most Exciting New Series e due volte per il Most Bingeworthy Show. Inoltre ha ricevuto tre nomination agli Emmy per la colonna sonora (2015), i costumi e la scenografia (2016). E non dimentichiamo che Sam Heughan ha vinto come Best Drama Actor nel 2015 al nostro amato Gold Derby TV Awards.
Date un’occhiata ai tweet di Sam e Caitriona qui sotto.
Mi sento davvero fortunato.
Grazie a Diana Gabaldon e ai nostri fantastici fan per supportarci in questo memorabile viaggio che ti cambia la vita.
Sono felicissimo di interpretare questo personaggio per altre due stagioni!
Un grande grazie al cast, alla crew e ovviamente alla sublime Claire, Caitriona Balfe.
Volevate di più????? Avrete di più!!!! Outlander 5&& stanno arrivando….!!!
Allora, Sam Heughan… hai pronto il deambulatore??
Traduzione di Chiara R
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martedì 15 maggio 2018
Bees: Libri
Jamie sprofondò lentamente nella grande sedia accanto al fuoco, godendosi in parte il dolore quando le sue giunture si rilassarono, sia la mente che le ginocchia consapevoli che la gioia del riposo era a portata di mano. La famiglia era a letto, Claire era andata a un parto dagli Stockett, nei pressi della fine della valle. Sentiva la sua mancanza, ma era un dolore piacevole, come l’allungamento della sua spina dorsale. Sarebbe tornata, probabilmente domani. Per ora, aveva un fuoco che gli scaldava piedi, un bicchiere di vino rosso dolce, libri a portata di mano. Prese gli occhiali dalla tasca, li dispiegò e se li sistemò sul naso.
L’intera libreria di casa stava in una modesta pila sul tavolo di fianco al suo bicchiere di vino. Una piccola Bibbia rilegata in un tessuto verde, molto logoro per l’usura. La toccò con delicatezza, come faceva ogni volta che la vedeva; era una vecchia compagna – un’amica che lo aveva visto attraversare molti brutti momenti. Una copia senza copertina di Lady Roxana… avrebbe fatto meglio a portarla su in camera da letto; Jem non vi aveva ancora mostrato molto interesse, ma il ragazzo certamente era in grado di leggere abbastanza bene per capire di cosa trattava, se l’avesse fatto.
Una copia non così male della traduzione di Mr. Pope dell’Iliade… forse avrebbe potuto leggerne un poco con Jem, probabilmente avrebbe trovato le navi interessanti, e avrebbe potuto essere una scusa per far entrare un po’ di latino nella testa del ragazzo mentre lo facevano. Joseph Andrews… uno spreco di carta quello; forse avrebbe potuto scambiarlo con Hugh Grant, a cui piacevano le sciocchezze. Manon Lescaut, in francese e una raffinata rilegatura marocchina. Si accigliò brevemente davanti a questo; non lo aveva aperto. Glielo aveva mandato John Grey, prima…
sabato 12 maggio 2018
Sam Heughan e la collezione di Barbour
La star di Outlander Sam Heughan parla della collezione creata per la Barbour
Sam Heughan, 38 anni, interpreta Jamie Fraser nella serie tv di successo Outlander, adattamento dei libri di Diana Gabaldon. Vive a Glasgow mentre viene girata la quarta stagione ed è nato nel Galloway, di cui è originario anche John Barbour, che ha fondato nel 1894 l’omonimo brand a conduzione familiare.
Come testimonial di Barbour negli ultimi due anni, Heughan promuove e fa da modello per il marchio scozzese, oltre a lavorare sulla propria collezione firmata Sam Heughan.
Qual è il tuo legame con la Barbour?
Dal giugno 2016 sono diventato testimonial di Barbour, un ruolo che mi sento molto fiero e privilegiato di ricoprire. Sono nato e cresciuto nel sud della Scozia, vicino a dove John Barbour ha vissuto, e ho sempre avuto un forte amore per il brand.
Come ti trovi a lavorare con loro?
Ho una collezione Barbour firmata Sam Heughan che riflette il mio stile personale, viene fuori dal mio amore per gli spazi aperti, la Scozia e la tradizione del brand. Come testimonial del marchio prendo parte a photoshoot, faccio il modello per due delle loro campagne mondiali (Shirt Department e Tartan) e ho fatto qualche comparsa nei negozi, principalmente negli USA.
Hai un background nel design o un interesse per la moda?
Per me questa è una nuova avventura e ho adorato imparare e collaborare con il design team di Barbour, aggiungendo preferenze o gusti personali. E’ una collaborazione entusiasmante ed è davvero gratificante vedere il prodotto finito.
Come descriveresti il tuo stile?
Cerco qualcosa di versatile, qualcosa che può andar bene sia tra montagne della Scozia che tra le strade di New York. Pratico, alla moda e di buona qualità.
Chi influenza il tuo stile? Hai delle icone?
Mi piace basarmi sui vecchi modelli presenti negli archivi di Barbour; è affascinante vedere quanto un capo del passato possa ancora essere attuale.
Indossavi i capi Barbour prima che collaborassi con loro?
Essendo scozzese sono cresciuto con questo marchio e ne sono sempre stato un grande fan. I loro capi di vestiario sono perfetti per stare all’aria aperta. Ho sempre avuto un grande interesse per l’azienda – il fatto che sia ancora a conduzione familiare e continui a produrre i suoi tradizionali impermeabili a South Shield, nel nordest dell’Inghilterra, la rende veramente speciale.
Cosa ti piace dell’azienda?
Che ha una grande storia e una lunga tradizione (dal 1894), tanto che i loro archivi risalgono al 1910. E’ sopravvissuta a molti momenti epocali della storia ed è intrigante vedere come Barbour si sia adattata pur mantenendo la sua forte identità. E’ stato anche affascinante notare che mentre modelli e stili sono cambiati nel corso degli anni, la filosofia di base dell’offrire prodotti di qualità adeguati e resistenti è fondamentale adesso come lo era all’inizio.
Hai mai provato a inserire un elemento di Outlander/Jamie Fraser nei modelli?
La linea Barbour firmata Sam Heughan riflette le mie radici scozzesi e il mio amore per i paesaggi della Gran Bretagna; abbiamo infatti incluso tartan e tessuti spigati, creando delle texture iconiche e familiari. E’ fine ma assolutamente scozzese.
Parlaci del tuo ultimo look per gli Oscar, il completo e l’orologio Montblanc (e te lo sei tenuto?)
Ahah, sono piuttosto fortunato che mi abbiano regalato l’orologio, è meraviglioso! Il completo e le scarpe invece erano di Saint Laurent, molto eleganti.
Cosa preferisci per un look più casual?
C’è da chiedere?
Qual è il capo che non butteresti mai?
Ho problemi a liberarmi degli stivali. Più sono vissuti più acquistano carattere.
Cosa ci puoi dire dei costumi di Outlander?
Sono strumenti importanti e utili per raccontare la storia del personaggio e del periodo storico in cui ci si trova. Si tratta di qualcosa che può davvero influenzare il modo di camminare, stare dritti ecc, e regala degli indizi riguardo il background del personaggio e il suo status. E’ divertente costruire quelle storie nei nostri costumi.
Quali problematiche hai affrontato nella collaborazione con Barbour?
Oltre al magnifico clima scozzese, il mio problema più grande è stato il tempo. A volte è stato difficile giostrarmi tra i miei impegni di recitazione, le attività di beneficienza e il lavoro con Barbour, ma abbiamo sempre cercato di far funzionare le cose.
Qual è stata invece la cosa più inaspettata che è capitata?
E’ stato quando ho conosciuto la signora Margaret Barbour e sua figlia Helen e conversando abbiamo scoperto che ero nato nella stessa zona rurale del sud della Scozia del fondatore John Barbour. L’ho considerato un buon auspicio.
E l’aspetto più divertente della collaborazione?
Lavorare con il team Barbour. Sono così pieni di passione e ben informati sul brand, e mi hanno fatto sentire parte dell’azienda.
Cos’hai imparato?
Ho imparato molto sulla storia e sulla tradizione di Barbour, e di come il design team prenda ispirazione dagli archivi per creare capi attuali. E’ stato affascinante esaminare i loro archivi e incorporare qualcosa della storia e della tradizione del marchio dentro alla mia collezione.
Qual è il tuo capo preferito della Barbour collection?
Amo tutta la collezione. Se devo scegliere dalla corrent Spring Summer 18 collection, credo sarebbe la giacca impermeabile e traspirante Barbour Lochy. Amo il suo stile casual che va benissimo col jeans. E’ molto leggera –perfetta per i mesi estivi in Scozia dove il tempo, come sappiamo, può essere imprevedibile!
Qual è stato il tuo più grande passo falso in fatto di stile?
Oh, sono nato negli anni ’80… troppi per menzionarli tutti.
Sei un vero scozzese o fa troppo freddo per non portare niente sotto il kilt quando girate in Scozia?
Sigh. Tu porti le mutande?
Perchè il tartan è così popolare?
Perché racconta la storia di un patrimonio culturale. E’ interessante vedere i colori originali prima che il tartan diventasse di moda sotto il periodo della Regina Vittoria. Era meno omogeneo e più espressione dei materiali e delle risorse locali.
Indossi il tartan quando non sei al lavoro?
Sì, a matrimoni, feste, eventi sportivi e naturalmente ogni volta che indosso il mio Barbour.
Il tartan e i kilt rendono più popolare lo show?
Assolutamente. Credo che lo show celebri la cultura e le tradizioni scozzesi. Sono un fiero scozzese e sono onorato di poterne mostrare il meglio al mondo.
Sam Heughan, 38 anni, interpreta Jamie Fraser nella serie tv di successo Outlander, adattamento dei libri di Diana Gabaldon. Vive a Glasgow mentre viene girata la quarta stagione ed è nato nel Galloway, di cui è originario anche John Barbour, che ha fondato nel 1894 l’omonimo brand a conduzione familiare.
Come testimonial di Barbour negli ultimi due anni, Heughan promuove e fa da modello per il marchio scozzese, oltre a lavorare sulla propria collezione firmata Sam Heughan.
Qual è il tuo legame con la Barbour?
Dal giugno 2016 sono diventato testimonial di Barbour, un ruolo che mi sento molto fiero e privilegiato di ricoprire. Sono nato e cresciuto nel sud della Scozia, vicino a dove John Barbour ha vissuto, e ho sempre avuto un forte amore per il brand.
Come ti trovi a lavorare con loro?
Ho una collezione Barbour firmata Sam Heughan che riflette il mio stile personale, viene fuori dal mio amore per gli spazi aperti, la Scozia e la tradizione del brand. Come testimonial del marchio prendo parte a photoshoot, faccio il modello per due delle loro campagne mondiali (Shirt Department e Tartan) e ho fatto qualche comparsa nei negozi, principalmente negli USA.
Hai un background nel design o un interesse per la moda?
Per me questa è una nuova avventura e ho adorato imparare e collaborare con il design team di Barbour, aggiungendo preferenze o gusti personali. E’ una collaborazione entusiasmante ed è davvero gratificante vedere il prodotto finito.
Come descriveresti il tuo stile?
Cerco qualcosa di versatile, qualcosa che può andar bene sia tra montagne della Scozia che tra le strade di New York. Pratico, alla moda e di buona qualità.
Chi influenza il tuo stile? Hai delle icone?
Mi piace basarmi sui vecchi modelli presenti negli archivi di Barbour; è affascinante vedere quanto un capo del passato possa ancora essere attuale.
Indossavi i capi Barbour prima che collaborassi con loro?
Essendo scozzese sono cresciuto con questo marchio e ne sono sempre stato un grande fan. I loro capi di vestiario sono perfetti per stare all’aria aperta. Ho sempre avuto un grande interesse per l’azienda – il fatto che sia ancora a conduzione familiare e continui a produrre i suoi tradizionali impermeabili a South Shield, nel nordest dell’Inghilterra, la rende veramente speciale.
Cosa ti piace dell’azienda?
Che ha una grande storia e una lunga tradizione (dal 1894), tanto che i loro archivi risalgono al 1910. E’ sopravvissuta a molti momenti epocali della storia ed è intrigante vedere come Barbour si sia adattata pur mantenendo la sua forte identità. E’ stato anche affascinante notare che mentre modelli e stili sono cambiati nel corso degli anni, la filosofia di base dell’offrire prodotti di qualità adeguati e resistenti è fondamentale adesso come lo era all’inizio.
Hai mai provato a inserire un elemento di Outlander/Jamie Fraser nei modelli?
La linea Barbour firmata Sam Heughan riflette le mie radici scozzesi e il mio amore per i paesaggi della Gran Bretagna; abbiamo infatti incluso tartan e tessuti spigati, creando delle texture iconiche e familiari. E’ fine ma assolutamente scozzese.
Parlaci del tuo ultimo look per gli Oscar, il completo e l’orologio Montblanc (e te lo sei tenuto?)
Ahah, sono piuttosto fortunato che mi abbiano regalato l’orologio, è meraviglioso! Il completo e le scarpe invece erano di Saint Laurent, molto eleganti.
Cosa preferisci per un look più casual?
C’è da chiedere?
Qual è il capo che non butteresti mai?
Ho problemi a liberarmi degli stivali. Più sono vissuti più acquistano carattere.
Cosa ci puoi dire dei costumi di Outlander?
Sono strumenti importanti e utili per raccontare la storia del personaggio e del periodo storico in cui ci si trova. Si tratta di qualcosa che può davvero influenzare il modo di camminare, stare dritti ecc, e regala degli indizi riguardo il background del personaggio e il suo status. E’ divertente costruire quelle storie nei nostri costumi.
Oltre al magnifico clima scozzese, il mio problema più grande è stato il tempo. A volte è stato difficile giostrarmi tra i miei impegni di recitazione, le attività di beneficienza e il lavoro con Barbour, ma abbiamo sempre cercato di far funzionare le cose.
Qual è stata invece la cosa più inaspettata che è capitata?
E’ stato quando ho conosciuto la signora Margaret Barbour e sua figlia Helen e conversando abbiamo scoperto che ero nato nella stessa zona rurale del sud della Scozia del fondatore John Barbour. L’ho considerato un buon auspicio.
E l’aspetto più divertente della collaborazione?
Lavorare con il team Barbour. Sono così pieni di passione e ben informati sul brand, e mi hanno fatto sentire parte dell’azienda.
Cos’hai imparato?
Ho imparato molto sulla storia e sulla tradizione di Barbour, e di come il design team prenda ispirazione dagli archivi per creare capi attuali. E’ stato affascinante esaminare i loro archivi e incorporare qualcosa della storia e della tradizione del marchio dentro alla mia collezione.
Qual è il tuo capo preferito della Barbour collection?
Amo tutta la collezione. Se devo scegliere dalla corrent Spring Summer 18 collection, credo sarebbe la giacca impermeabile e traspirante Barbour Lochy. Amo il suo stile casual che va benissimo col jeans. E’ molto leggera –perfetta per i mesi estivi in Scozia dove il tempo, come sappiamo, può essere imprevedibile!
Qual è stato il tuo più grande passo falso in fatto di stile?
Oh, sono nato negli anni ’80… troppi per menzionarli tutti.
Sei un vero scozzese o fa troppo freddo per non portare niente sotto il kilt quando girate in Scozia?
Sigh. Tu porti le mutande?
Perchè il tartan è così popolare?
Perché racconta la storia di un patrimonio culturale. E’ interessante vedere i colori originali prima che il tartan diventasse di moda sotto il periodo della Regina Vittoria. Era meno omogeneo e più espressione dei materiali e delle risorse locali.
Indossi il tartan quando non sei al lavoro?
Sì, a matrimoni, feste, eventi sportivi e naturalmente ogni volta che indosso il mio Barbour.
Il tartan e i kilt rendono più popolare lo show?
Assolutamente. Credo che lo show celebri la cultura e le tradizioni scozzesi. Sono un fiero scozzese e sono onorato di poterne mostrare il meglio al mondo.
Traduzione di Chiara R
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mercoledì 9 maggio 2018
Conferma Ufficiale per Outlander S5 e S6
Outlander è stato rinnovato per le stagioni 5 e 6 e in più, le foto della prossima stagione.
Meglio che lavori alla costruzione di Fraser's Ridge, Jamie: Outlander non andrà da nessuna parte, dato che Starz ha rinnovato lo show storico per altre due stagioni.
La rete riporterà sugli schermi Outlander per le stagioni 5 e 6.
Lo show, basato sulla serie di romanzi di Diana Gabaldon, continuerà a seguire la formula di un libro a stagione che è stato usata sin dal suo inizio. Le Stagioni 5 e 6 avranno 12 episodi ciascuna e si baseranno rispettivamente su The Fiery Cross (La Croce di fuoco - Vessilli di Guerra) e A Breath of Snow and Ashes (Nevi Infuocate - Cannoni per la libertà).
Starz ha anche annunciato che la quarta stagione, di 13 episodi, che attualmente viene girata in Scozia, sarà presentata in anteprima a NOVEMBRE 2018. La rete ha anche pubblicato tre foto dei prossimi episodi.
Due degli scatti includono Claire / Caitriona Balfe e Jamie / Sam Heughan. In uno, guidano un carro con due cavalli carico di provviste. Dato quello che indossano, sembra che venga da una scena diversa da quella che abbiamo visto nella prima clip della stagione 4, pubblicato a gennaio.
Nella seconda, dato il modo in cui Claire è vestita (e dato che sembrano essere in una casa con mobili raffinati), c'è una buona possibilità che stiamo guardando una scena che si svolgerà nel momento in cui la zia di Jamie, Jocasta, organizza una cena di benvenuto per la coppia nella sua piantagione, River Run.
E data la quantità di plaid sullo sfondo nella terza foto e anche per il fatto che Bree sia seduta su una sedia da giardino, sembra che lei e Roger stiano partecipando al festival celtico durante l'estate del 1969 nel New England.
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Meglio che lavori alla costruzione di Fraser's Ridge, Jamie: Outlander non andrà da nessuna parte, dato che Starz ha rinnovato lo show storico per altre due stagioni.
La rete riporterà sugli schermi Outlander per le stagioni 5 e 6.
Lo show, basato sulla serie di romanzi di Diana Gabaldon, continuerà a seguire la formula di un libro a stagione che è stato usata sin dal suo inizio. Le Stagioni 5 e 6 avranno 12 episodi ciascuna e si baseranno rispettivamente su The Fiery Cross (La Croce di fuoco - Vessilli di Guerra) e A Breath of Snow and Ashes (Nevi Infuocate - Cannoni per la libertà).
Starz ha anche annunciato che la quarta stagione, di 13 episodi, che attualmente viene girata in Scozia, sarà presentata in anteprima a NOVEMBRE 2018. La rete ha anche pubblicato tre foto dei prossimi episodi.
**Attenzione Spoiler**
Due degli scatti includono Claire / Caitriona Balfe e Jamie / Sam Heughan. In uno, guidano un carro con due cavalli carico di provviste. Dato quello che indossano, sembra che venga da una scena diversa da quella che abbiamo visto nella prima clip della stagione 4, pubblicato a gennaio.
Nella seconda, dato il modo in cui Claire è vestita (e dato che sembrano essere in una casa con mobili raffinati), c'è una buona possibilità che stiamo guardando una scena che si svolgerà nel momento in cui la zia di Jamie, Jocasta, organizza una cena di benvenuto per la coppia nella sua piantagione, River Run.
E data la quantità di plaid sullo sfondo nella terza foto e anche per il fatto che Bree sia seduta su una sedia da giardino, sembra che lei e Roger stiano partecipando al festival celtico durante l'estate del 1969 nel New England.
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domenica 6 maggio 2018
Bees: Membrane mucose
Stavo mostrando a Fanny come usare il microscopio, godendo del suo scioccato piacere per i mondi interiori – anche se in alcuni casi era semplicemente shock, come quando aveva scoperto cosa nuotava nella nostra acqua da bere.
“Non preoccuparti,” la rassicurai. “La maggior parte di loro sono piuttosto innocui e il tuo stomaco acido li scioglie. Bada, ci sono cose disgustose in acqua a volte, in particolare se ci sono degli escrementi – merda, intendo,” aggiunsi, vedendo le sue labbra esprimere silenziosamente “escrementi”. Poi il resto di ciò che avevo detto la colpì e i suoi occhi si fecero rotondi.
“Acido?” disse, e guardò in basso, stringendo la sua parte centrale. “Nel mio stomaco?”
“Be’, sì,” dissi, attenta a non ridere. Aveva senso dell’umorismo, ma era ancora molto esitante in questa nuova vita, e aveva timore di essere derisa o presa in giro. “È il modo in cui digerisci il cibo.”
“Ma è…” si fermò, accigliandosi. “È…thr…forte…acido. Corrode le cose.” Era diventata pallida sotto l’abbronzatura che il sole di montagna le aveva dato.
“Sì,” le dissi guardandola. “Il tuo stomaco ha pareti molto spesse, comunque, e sono ricoperte di muco, perciò…”
“Il mio stomaco è pieno di moccio?” Sembrava così inorridita che dovetti mordermi la lingua e girarmi per un momento, con il pretesto di andare a prendere un vetrino pulito.
“Be’, trovi muco praticamente ovunque nel tuo corpo.” dissi, avendo recuperato il controllo della mia faccia. “Hai quelle che vengono chiamate membrane mucose; queste secernono muco ovunque c’è bisogno di un po’ scivolosità.”
“Oh.” La sua faccia divenne vacua, e poi guardò in basso sotto le mani strette. “È…è quello che hai tra le gambe? Ti rende… scivolosa quando…”
“Si,” dissi frettolosamente. “E quando sei incinta, la scivolosità aiuta il bambino a uscire. Le membrane mucose nella tua bocca e nella gola sono viscide cosicché il cibo possa scivolare giù facilmente quando deglutisci, e ci sono altre membrane mucose che rivestono il peritoneo---questa è la cavità del tuo corpo e ricoprendo il tuo cuore e i tuoi polmoni, cosicché tutti gli organi possano muoversi facilmente l’uno contro l’altro. Te li mostrerò, la prossima volta che macelleremo un maiale.”
Bees: Api
“Myers ha detto di aver portato anche qualcosa per te, te lo ha detto?”
“No, non ancora. Ha detto che cos’era?” Jamie si alzò lentamente, allungando la schiena.
“Una lettera di qualche genere, non ha detto da parte di chi.” Stavo quasi per aggiungere “Forse da parte di Lord John,” perché per diversi anni avrebbe potuto essere, e una lettera benvenuta, pure, che rinforzava il legame di una lunga amicizia tra Jamie e John Grey. Fortunatamente, mi morsi le labbra in tempo. Mentre i due si parlavano – solo a malapena – non erano più amici. E mentre, sforzandomi, avrei voluto assolutamente negare che fosse colpa mia, innegabilmente era a causa mia.
Tenni gli occhi sulle quaglie che stavo pulendo, nel caso in cui Jamie avesse potuto scorgere un'espressione ribelle sul mio viso, e trarre conclusioni scomode. Non era l’unica persona che poteva leggere nel pensiero, e io stavo guardando la sua faccia. Avevo un’impressione molto forte che quando avevo detto “lettera”, il nome di Lord John era guizzato nella sua mente, proprio come aveva fatto con la mia.
Brianna risalì il pendio, con in mano diverse pagnotte di pane, e spinsi frettolosamente fuori dalla mia mente il pensiero di John Grey.
“Lo faccio io, Mamma,” disse, posando il pane e facendo un cenno verso il piccolo mucchio di corpi piumati. “Mr. Myers dice che il sole sta tramontando e tu dovresti andare e benedire le tue nuove api prima di andare a dormire.”
“Oh” dissi, incerta. Avevo avuto delle api di tanto in tanto, ma la relazione non era stata in nessun modo cerimoniosa. “Ha, per caso, detto che genere di benedizione delle api avrebbe in mente?”
“Non a me,” disse allegramente, prendendo il coltello insanguinato dalla mia mano. “Ma lui probabilmente lo sa. Mi ha detto che ti incontrerà in giardino.”
“No, non ancora. Ha detto che cos’era?” Jamie si alzò lentamente, allungando la schiena.
“Una lettera di qualche genere, non ha detto da parte di chi.” Stavo quasi per aggiungere “Forse da parte di Lord John,” perché per diversi anni avrebbe potuto essere, e una lettera benvenuta, pure, che rinforzava il legame di una lunga amicizia tra Jamie e John Grey. Fortunatamente, mi morsi le labbra in tempo. Mentre i due si parlavano – solo a malapena – non erano più amici. E mentre, sforzandomi, avrei voluto assolutamente negare che fosse colpa mia, innegabilmente era a causa mia.
Tenni gli occhi sulle quaglie che stavo pulendo, nel caso in cui Jamie avesse potuto scorgere un'espressione ribelle sul mio viso, e trarre conclusioni scomode. Non era l’unica persona che poteva leggere nel pensiero, e io stavo guardando la sua faccia. Avevo un’impressione molto forte che quando avevo detto “lettera”, il nome di Lord John era guizzato nella sua mente, proprio come aveva fatto con la mia.
Brianna risalì il pendio, con in mano diverse pagnotte di pane, e spinsi frettolosamente fuori dalla mia mente il pensiero di John Grey.
“Lo faccio io, Mamma,” disse, posando il pane e facendo un cenno verso il piccolo mucchio di corpi piumati. “Mr. Myers dice che il sole sta tramontando e tu dovresti andare e benedire le tue nuove api prima di andare a dormire.”
“Oh” dissi, incerta. Avevo avuto delle api di tanto in tanto, ma la relazione non era stata in nessun modo cerimoniosa. “Ha, per caso, detto che genere di benedizione delle api avrebbe in mente?”
“Non a me,” disse allegramente, prendendo il coltello insanguinato dalla mia mano. “Ma lui probabilmente lo sa. Mi ha detto che ti incontrerà in giardino.”
sabato 5 maggio 2018
Bees: Saluti
Il brandy cominciò a depositarsi nelle membra di John, il calore attenuava i suoi pensieri. E, forse, il suo giudizio.
“Hai deciso di scrivere a Minnie, quindi?” Il tono di John era casuale, ma la domanda non lo era.
“No”
“Ma tu – oh. Capisco, vuoi dire che non hai ancora deciso, ed è il motivo per cui stai volteggiando su quel foglio di carta come un avvoltoio in attesa che qualcosa muoia.”
Hal aprì gli occhi e si sedette dritto, fissando John con uno sguardo che significava che avrebbe voluto farlo tacere come un baule. John, tuttavia, prese la bottiglia e riempì la coppa di Hal.
“Lo so,” disse semplicemente. “Non lo vorrei neanche io. Ma pensi che Ben sia davvero morto, allora?”
“No, non lo penso maledizione.” La coppa si inclinò nella mano di Hal. La salvò con non più di una spruzzata di brandy che cadde suo panciotto, che ignorò.
John lo osservò, la sua stessa espressione deliberatamente vuota.
“È solo che non ti ho mai visto iniziare una lettera, a chiunque, con il saluto, ‘Caro’”
“Non ne ho bisogno” disse Hal scontroso. “Beasley fa tutte queste assurdità quando è una cosa ufficiale, e se non lo è, tutti quelli a cui scrivo sanno già chi sono e cosa penso di loro per l’amor di Dio. Ostentazione inutile. Mi firmo,” aggiunse, dopo una breve pausa.
John fece un vago “hm” e prese un sorso di brandy, tenendolo in bocca meditabondo. La penna aveva fatto una macchia di inchiostro sul tavolo dove suo fratello l’aveva fatta cadere. Vedendola, Hal infilò la penna nel vasetto e strofinò il segno con un lato della mano.
“È solo…non sapevo come cominciare, dannazione.”
“Non ti biasimo.”
Hal gettò un’occhiata al foglio di carta, con il suo saluto accusatorio.
“Così, io... ho scritto…”M”. Solo per cominciare, sai, e poi devo decidere come andare avanti se scrivere il suo nome, o lasciare “M”... perciò mentre stavo pensando…” la sua voce si spense e prese un veloce compulsivo sorso di Sangue dei Martiri.
John ne prese un sorso più riservato pensando a Stephen von Namtzen, che scriveva di tanto in tanto, rivolgendosi a lui sempre con formalità tedesche come “Mio Stimato e Nobile amico,” anche se le lettere tendevano a essere meno formali… i saluti di Jamie Fraser variavano dall’informale “Caro John” al leggermente più caldo “Mio caro amico”, e, a seconda dello stato dei loro rapporti, da “Egregio Signore”, a un freddo “My Lord,” nell’altro senso.
Probabilmente Hal aveva ragione. Le persone a cui scriveva non dubitavano mai di quello che lui pensava di loro, e lo stesso era vero per Jamie. Forse era un bene da parte di Jamie dare un chiaro avvertimento, così uno poteva aprire una bottiglia prima di leggere oltre…
Il brandy era buono, scuro e molto forte. Avrebbe dovuto aggiungere dell’acqua, ma – data la rigidità del corpo di Hal, forse era altrettanto bene non averlo fatto.
Cara M_ era vero che Hal gli aveva indirizzato le lettere semplicemente come “J”. Per foruna Mr. Beasley, il segretario di Hal, faceva attenzione alla corrispondenza di Hal, o il Re avrebbe potuto benissimo vedersi indirizzato bruscamente come “G”. O sarebbe stato “R” per Rex”?
Per quanto fosse assurdo, il pensiero liberò il ricordo che lo aveva tormentato da quando aveva visto la lettera rudimentale, e lui la guardò e poi guardò il fratello.
Hal aveva chiamato Esmé “Em”. La sua prima moglie morta di parto – e il primo figlio di Hal morto con lei. Era abituato a scriverle messaggi cominciando in questo modo – appena una “M”, con nessun altro saluto; John ne aveva viste alcune. Forse vedere la singola lettera, nera e vivida contro il foglio bianco, aveva riportato indietro tutto con l’inaspettata subitaneità di un proiettile al cuore.
“Hai deciso di scrivere a Minnie, quindi?” Il tono di John era casuale, ma la domanda non lo era.
“No”
“Ma tu – oh. Capisco, vuoi dire che non hai ancora deciso, ed è il motivo per cui stai volteggiando su quel foglio di carta come un avvoltoio in attesa che qualcosa muoia.”
Hal aprì gli occhi e si sedette dritto, fissando John con uno sguardo che significava che avrebbe voluto farlo tacere come un baule. John, tuttavia, prese la bottiglia e riempì la coppa di Hal.
“Lo so,” disse semplicemente. “Non lo vorrei neanche io. Ma pensi che Ben sia davvero morto, allora?”
“No, non lo penso maledizione.” La coppa si inclinò nella mano di Hal. La salvò con non più di una spruzzata di brandy che cadde suo panciotto, che ignorò.
John lo osservò, la sua stessa espressione deliberatamente vuota.
“È solo che non ti ho mai visto iniziare una lettera, a chiunque, con il saluto, ‘Caro’”
“Non ne ho bisogno” disse Hal scontroso. “Beasley fa tutte queste assurdità quando è una cosa ufficiale, e se non lo è, tutti quelli a cui scrivo sanno già chi sono e cosa penso di loro per l’amor di Dio. Ostentazione inutile. Mi firmo,” aggiunse, dopo una breve pausa.
John fece un vago “hm” e prese un sorso di brandy, tenendolo in bocca meditabondo. La penna aveva fatto una macchia di inchiostro sul tavolo dove suo fratello l’aveva fatta cadere. Vedendola, Hal infilò la penna nel vasetto e strofinò il segno con un lato della mano.
“È solo…non sapevo come cominciare, dannazione.”
“Non ti biasimo.”
Hal gettò un’occhiata al foglio di carta, con il suo saluto accusatorio.
“Così, io... ho scritto…”M”. Solo per cominciare, sai, e poi devo decidere come andare avanti se scrivere il suo nome, o lasciare “M”... perciò mentre stavo pensando…” la sua voce si spense e prese un veloce compulsivo sorso di Sangue dei Martiri.
John ne prese un sorso più riservato pensando a Stephen von Namtzen, che scriveva di tanto in tanto, rivolgendosi a lui sempre con formalità tedesche come “Mio Stimato e Nobile amico,” anche se le lettere tendevano a essere meno formali… i saluti di Jamie Fraser variavano dall’informale “Caro John” al leggermente più caldo “Mio caro amico”, e, a seconda dello stato dei loro rapporti, da “Egregio Signore”, a un freddo “My Lord,” nell’altro senso.
Probabilmente Hal aveva ragione. Le persone a cui scriveva non dubitavano mai di quello che lui pensava di loro, e lo stesso era vero per Jamie. Forse era un bene da parte di Jamie dare un chiaro avvertimento, così uno poteva aprire una bottiglia prima di leggere oltre…
Il brandy era buono, scuro e molto forte. Avrebbe dovuto aggiungere dell’acqua, ma – data la rigidità del corpo di Hal, forse era altrettanto bene non averlo fatto.
Cara M_ era vero che Hal gli aveva indirizzato le lettere semplicemente come “J”. Per foruna Mr. Beasley, il segretario di Hal, faceva attenzione alla corrispondenza di Hal, o il Re avrebbe potuto benissimo vedersi indirizzato bruscamente come “G”. O sarebbe stato “R” per Rex”?
Per quanto fosse assurdo, il pensiero liberò il ricordo che lo aveva tormentato da quando aveva visto la lettera rudimentale, e lui la guardò e poi guardò il fratello.
Hal aveva chiamato Esmé “Em”. La sua prima moglie morta di parto – e il primo figlio di Hal morto con lei. Era abituato a scriverle messaggi cominciando in questo modo – appena una “M”, con nessun altro saluto; John ne aveva viste alcune. Forse vedere la singola lettera, nera e vivida contro il foglio bianco, aveva riportato indietro tutto con l’inaspettata subitaneità di un proiettile al cuore.
By Diana Gabaldon