I libri non si scrivono da soli, come potrebbe dirvi chiunque abbia provato a scriverne uno. E se c’è un segreto per scrivere qualcosa – fiction, non fiction, sceneggiature televisive, cartoline d’auguri, poesie o epitaffi – questo è: L’unico modo per scrivere è una parola alla volta. Ciò è rassicurante o assolutamente spaventoso, dipende da come lo guardate, ma questa è la verità.
Ma, come chiunque scriva libri potrebbe dirvi, i libri hanno una mente e una voce proprie. E un libro di successo è uno che parla al lettore.
La cosa interessante è che essi parlano anche allo scrittore. (Alcuni scrittori soffrono all’idea di essere responsabili. Forse sanno cose che io non so.)
Se avete mai avuto familiarità con le classi d’inglese delle scuole superiori, senza dubbio sarete stati obbligati a capire e spiegare il tema di un racconto. Ciò è terribilmente noioso, ma verosimilmente è utile a quelli che non hanno mai sentito di un argomento prima. (Francamente la mia opinione è che se leggete molto, assorbite questa idea dall’osservazione, e se, in primo luogo, non vi piace leggere, essere costretti a cercare una tematica in un libro che non vi importa iniziare, probabilmente, non cambierà la vostra avversione alla pratica.)
Tuttavia, l’idea generale di un tema a volte è utile allo scrittore, in questo influenza sia il contenuto che l’organizzazione della vostra storia. Non sempre – o assai spesso – in maniera deliberatamente conscia, ma c’è. E una volta che avrete assemblato la maggior parte di un libro, dovrete essere davvero abili a dire a chi lo chiede qual è il tema.
Non ho mai pensato davvero ai temi dei miei libri per alcuni anni, ma un intervistatore intelligente del NPR (Wall Street Journal n.d.r) un giorno mi chiese se potevo riassumere il libro di cui stavamo parlando in una singola frase – e io mi sono resa conto in effetti, che potevo riassumere il tema di ogni libro in una singola parola.
Queste erano le seguenti:
Outlander (La Straniera) - Amore
Anche se i miei libri sono spesso descritti (da persone che non hanno idea di come chiamarli) come romanzi rosa, non lo sono. Tuttavia, Outlander è in effetti l’unico che ha la struttura necessaria per passare anche come un romanzo rosa. Ad esempio, è una storia di corteggiamento; il suo punto centrale riguarda l’unione di due persone in un (teorico) legame di coppia permanente. Oltre a questo, comunque, esplora la natura dell’amore a molti livelli e in una varietà di contesti.
Abbiamo il conflitto di Claire sull’amare (veramente) due uomini. Abbiamo l’amore di Jamie per suo padre, sua sorella, e la sua casa, e l’amore di Murtagh per il suo figlioccio. Abbiamo l’amore profondamente conflittuale tra i due fratelli MacKenzie. Abbiamo l’amore degli uomini del clan l’uno per l’altro, per il loro laird, per la loro casa. Abbiamo le emozioni molto complicate del Capitano Jack Randall – comunque se qualcuna di queste costituisce amore, o vera ossessione, è una questione che decide il lettore. E abbiamo l’Amore Divino, in cui Claire più o meno inciampa in un momento di disperazione. Ma quasi ogni relazione nel libro dipende dall’amore, e l’intera storia è un testamento sul potere dell’amore.
Dragonfly in Amber (L’Amuleto d’Ambra – Il Ritorno) - Matrimonio
Questo libro affronta prima di tutto uno specifico matrimonio – quello di Jamie e Claire – ma lungo il percorso, guarda un bel po’ di altre relazioni e intese che esplorano il concetto. Abbiamo il matrimonio combinato tra Mary Hawkins e il più anziano, e verrucoso Comte de Vigny. Abbiamo i matrimoni senza amore ma pragmatici di classe e convenienza visti alla corte francese, e le superficiali ed egoistiche tresche che contrastano così fortemente con il senso di impegno e sacrificio che stanno al centro di un buon matrimonio. Dopo vediamo l’amore condannato tra Mary e Alex Randall – e il matrimonio pragmatico tra lei e Jack Randall (basato più sull’amore di Jack per suo fratello, che per Mary). Vediamo la pace a lungo termine di un matrimonio profondamente impegnato tra Jenny e Ian a Lallybroch – e apprezziamo le varie minacce che ci sono in questi legami sociali, e come la gente porta avanti un matrimonio – o no.
Voyager (Il Cerchio di Pietre – La Collina delle Fate) - Identità
Voyager contiene molte avventure, mutamenti di epoche e luoghi, ricerca di fortuna, e così via – ma il tema di fondo è quello della ricerca di un’identità di una persona, e di come loro si definiscono, ai propri occhi, o a quelli di un altro, o a quelli della società in generale. Attraverso il matrimonio, la carriera, una vocazione – o attraverso il riconoscimento del proprio essere essenziale. Vedete come questo viene fuori in modo più evidente (ovviamente) nella storia di Claire e Jamie, prima mentre lei è alla ricerca del marito che ha perso e desiderato, e poi mentre cercano un approdo sicuro e un posto in cui possono vivere insieme.
La metafora continua sta nei loro nomi: Jamie ne ha cinque tra cui scegliere, più un titolo, più vari soprannomi, e vive sotto un assortimento di nomi di battaglia (spesso piuttosto letteralmente di battaglia) in tutto il libro, in risposta ai suoi cambiamenti di ruolo e a chi è davanti a lui in quel momento. Claire, ovviamente, è passata da Beauchamp a Randall a Fraser, e ora sta per essere ancora una volta Claire Fraser – o e Mrs, Malcolm? O forse Madame Etienne de Provac? (simboleggiando il legame tra il suo destino e quello di Jamie, aye?). Come Jamie dice a Claire a metà del libro “…qui al buio, solo con te… io non ho nome.”
I due assumono, scartano e adattano ruoli mentre vanno da un bordello a Edimburgo a Lallybroch ai Caraibi e alla fine sono gettati a riva da un uragano, dove – privati di tutto eccetto che l’uno dell’altro, Jamie finalmente reclama e ribadisce la sua identità quando si presenta a un salvatore: “Il mio nome è James Fraser. E questa è Claire – mia moglie.”
Drums of Autumn (Tamburi d’Autunno – Passione oltre il Tempo) - Famiglia
Se Dragonfly in Amber affronta il consolidamento e la crescita di un matrimonio, Drums fa lo stesso con il concetto di famiglia e della sua importanza nella vita di una persona. Una delle idee principali – sviluppata in tutti i libri – è che una famiglia non consiste solo nelle persone che condividono il DNA, né che una famiglia cessa di essere importante se i suoi membri sono separati – o morti. Quando si stabiliscono in North Carolina, la famiglia di Jamie e Claire è formata da Fergus, Marsali, il loro figlio Germaine e il nipote di Jamie Ian – e anche da Brianna, la figlia che Jamie non ha mai conosciuto.
Per quanto riguarda questa figlia, il suo shock nel conoscere la verità sulla sua origine la conduce a cercare la sua famiglia e rischia ogni cosa per salvarli, mentre Roger MacKenzie Wakefield (nato MacKenzie ma adottato dal suo prozio) rischia ogni cosa per il bene di lei – e diventa la sua famiglia, insieme a suo figlio, Jeremiah (che potrebbe non essere di Roger, ma che Roger dichiara fermamente come proprio).
Come Brianna scrive nel suo biglietto a Roger, allegato all’argento di famiglia, alle foto e ai cimeli [“Ognuno ha bisogno di una storia. Questa è la mia…”]
The Fiery Cross (La Croce di Fuoco – Vessilli di Guerra) - Comunità
The Fiery Cross prosegue il senso di “costruzione” dei libri, dal corteggiamento al consolidamento di un matrimonio, alla famiglia e ora alla formazione di una comunità, quando Jamie rivendica il suo destino originale come laird e leader, sostegno e protettore di una comunità. Lo vediamo fare questo (brevemente) a Lallybroch, e poi durante gli anni dopo Culloden, quando guida i prigionieri ad Ardsmuir e li mantiene (per la maggior parte) sani di mente e vivi con la creazione di una comunità. Jamie è sempre stato identificato (a sé stesso, così come al lettore) con il suo forte senso di responsabilità e qui lo vediamo svolgersi in pieno, mentre raccoglie gli affittuari per la sua terra a Fraser’s Ridge, con l’aiuto (e occasionale intralcio da far rizzare i capelli) dei viaggiatori nel tempo della sua famiglia.
Come in ogni storia meritoria, il processo di autodefinizione del protagonista (che sia una singola persona o un gruppo) è un processo sia di scoperta che di conflitto. Gli ostacoli, le opposizioni e il pericolo sono gli strumenti che la natura usa per scolpire una personalità straordinaria dalla pietra originaria. E, perciò, vediamo non solo la formazione della comunità di Fraser’s Ridge (un microcosmo parallelo dell’America emergente) ma anche la lotta individuale di Jamie, Claire, Brianna, Roger e gli altri, per adattarsi al loro contesto in evoluzione e preservare la propria identità e scoprire la loro vocazione nel processo.
A Breath of Snow and Ashes (Nevi Infuocate – Cannoni per la Libertà) - Attaccamento
Sono tentata di dire che una parola tematica di questo libro è “sopravvivenza, ma i modi in cui così tante persone sopravvivono alle vicissitudini di un mondo che gira rapidamente fuori controllo è veramente un tema migliore, penso. In questo caso, esploriamo il forte attaccamento di Claire e Jamie l’una per l’altro e alla loro famiglia, ma al di là dell’attaccamento alle persone, l’attaccamento agli ideali e alle idee è una grande cosa in questo momento nella storia dell’America, e il conflitto di quegli attaccamenti è paradossalmente sia la causa della frattura sociale che il mezzo per sopravvivere quando il mondo si sta disgregando.
Vediamo altre forme di dedizione in atto – l’attaccamento all’avidità e all’autodifesa, tra i Brown e la banda di predoni di Hodgpile, l’attaccamento alla tradizione e ai capi tra i Cherokee, l’attaccamento al Re, al paese e al reggimento come mostrato da John Grey – e l’attaccamento dell’amicizia, come vediamo tra Lord John e Jamie.
E infine, vediamo l’attaccamento e l’amore dei genitori, che farebbero qualsiasi sacrificio per il bene dei loro figli e per il futuro.
An Echo in the Bone (Destini Incrociati - Il Prezzo della Vittoria) - Legami
L’immagine sulla copertina dell’edizione americana di questo libro è un piede di corvo – un’arma militare del periodo romano. L’immagine dell’edizione britannica del libro è una bellissima foglia scheletrica – che mostra la superiorità della sezione artistica della Orion, secondo i miei gusti artistici, ma incarna lo stesso concetto di fondo: i legami complessi e fragili tra le persone, le epoche e le circostanze.
Il libro segue quattro trame principali, che si collegano in modi maggiori e minori, e – a seconda di quale immagine di copertina preferite – mostrano l’importanza e la resilienza di tali legami in tempo di guerra e conflitti personali o mostrano le venature sottostanti di nutrimento e sostanza tra le persone che le mantengono integre nonostante le pressioni del tempo che passa.
Come con A Breath of Snow and Ashes, prendo in considerazione una parola chiave alternativa – in questo caso “Mortalità”. Non morte, in quanto tale, ma una realizzazione della natura limitata della vita, e di cosa questo comporta per le persone. Questo era un concetto molto più difficile da mettere su una copertina, comunque.
Written on My Own Heart’s Blood (Legami di Sangue – Prigioniero di Nessuno) -
Se la parola di Echo era “legami” i lettori più acuti si aspetteranno che quella di MOBY sia “Spaghetti” – o forse, “Polpo”. Non lo è comunque; è “perdono” – sia per l’offerta di questo balsamo, sia per il rifiuto di perdonare, e cosa offrire o rifiutare produce sia in chi dà sia in chi riceve in entrambi i casi.
Vediamo questo concetto in azione tra i personaggi principali – in particolare riguardo alla reazione di William alla scoperta della sua reale paternità e riguardo agli sforzi di Claire di affrontare l’incontro con l’uomo che l’ha violentata, le la sua risposta a quello che Jamie fa in proposito. Ma lo vediamo anche nei passaggi minori che trattano personaggi secondari: Mrs Bradshaw e la schiava Sophronia, ad esempio. Mrs Bradshow mostra una coraggiosa determinazione nell’aiutare la ragazza (quindi perdonandola per quella che potrebbe essere vista come una complicità nell’infedeltà di suo marito, da parte di una donna inferiore), nonostante la sua incapacità (e chi potrebbe sorprendersi?) di perdonare suo marito, e l’apparente conflitto interiore che la situazione le comporta.
Rachel perdona immediatamente Ian subito dopo la sua confessione di essere stato sposato in precedenza, e la sua ammissione di temere di non poterle dare figli. Jamie perdona Claire (e, con riluttanza, Lord John) per aver dormito insieme mentre pensavano che lui fosse morto – ma non può permettersi di perdonare Lord John per la schietta consapevolezza del suo desiderio per Jamie.
Claire perdona immediatamente Jenny, la cognata che un tempo aveva amato profondamente. Jenny con enfasi non perdona Hal, il comandante degli uomini che hanno fatto del male alla sua famiglia e contribuito alla morte di suo marito – ma ha parole di consolazione e sostegno per Claire su come può affrontare la consapevolezza che l’uomo che l’ha violentata è vivo, condividendo l’esperienza di sua figlia.
Buck MacKenzie non può perdonare sé stesso per il modo in cui ha fallito con sua moglie. Roger esplicitamente perdona Buck per il suo ruolo nella sua impiccagione – ma dimostra l’effetto boomerang del perdono, in cui la sensazione della ferita torna e deve essere affrontata di nuovo.
Fanny perdona William e Jamie per non essere riusciti a salvare Jane – ma voi potete vedere chiaramente che loro non perdonano sé stessi, e vivranno con gli effetti del loro fallimento per un po’ di tempo.
“Spaghetti” probabilmente è il termine esatto, davvero…
(X)
Interessantissimo post
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