Il caratteristico odore acre che gli ricordava vagamente qualcosa tipo la "vernice" raggiunse William davanti alla porta.
"Perdonatemi!" disse Mrs. Brumby, vedendogli arricciare il naso. "Noi siamo abituati all'odore, temo, ma è davvero una puzza terribile, non è vero? Sono sicura che non riuscirò mai più a sentire l'odore di trementina fuori le tende!"
"Oh, no, Signora," la rassicurò. "Mi piace molto il profumo. E'... eccitante." le sorrise, ma era vero. Aveva dei ricordi di quando da bambino un pittore andò ad Helwater per fare dei ritratti dei suoi nonni e di sua madre Isobel, le tele e il legno e tessuti e i misteriosi odori che fluttuavano fuori dalla sala da pranzo. L'intera cosa gli aveva dato un gran senso di magia, strane cose stavano accadendo lì vicino.
Mrs. Brumby si curvò su lui. Era giovane, forse vicina alla sua stessa età, e pensò un po' impressionato, anche nelle possibilità di avere un pittore tutto per sè.
"Beh, accomodatevi, Signore," disse, facendo un passo indietro e gesticolando verso un'ampia sala con un pavimento di nudo, ma lucido legno.
"Mrs. Mackenzie ci sta dipingendo un meraviglioso tappeto!" disse in fretta Mrs. Brumby, vedendo la direzione del suo sguardo. "Ha portato via a quello vecchio, per... ehm... prendere le misure, mi sembra abbia detto."
"Che bello," disse William, non proprio interessato. "Mackenzie, avete detto?" il nome era straordinariamente familiare, ma per il momento, non riusciva a capirne il perche'.
"Sì, suo marito e' un sacerdote presbiteriano, non è strano? Non pensavo che un ministro potesse avere una moglie... beh, Mr. Mackenzie e' un uomo adorabile, a prescindere."
Ministro Presbiteriano non fece suonare nessuna campanella mentale a William, ma sorrise e la seguì verso una porta chiusa a meta' corridoio dalla quale aveva sentito fischiare.
Mrs. Brumby sbattè le palpebre, sconcertata per un momento, ma poi irrigidì le spalle e aprì la porta.
Una donna sorprendentemente alta dai capelli rossi si allontanò dalla finestra, sorridendo. Il sorriso le si congelò sul viso, riflettendo quello che pensava potessere essere il suo.
"Mrs. Mackenzie, spero di non disturbarvi," disse Mrs. Brumby spezzandosi quasi il collo per sbirciare una tela su un cavalletto. "Questo è Mr. William Ransom. John Grey aveva suggerito che lui avrebbe potuto..."
Qualsiasi altra cosa Mrs. Brumby disse si perse nel ronzio delle sue orecchie. Allora la donna - Mrs. Mackenzie, dagli occhi profondamente blu, Mrs. Mackenzie, la figlia di quel dannato Jamie Fraser, Mrs. Mackenzie, sua... sorella - era davanti a lui che allungava la mano, come se volesse che lui le stringesse la sua.
Lei gliela strinse per bene, forte come un uomo. Riuscì a riprendersi abbastanza per tenerle la mano, girala e inchinarvici sopra. La sua mano era forte, con le dita piene di striature verdi e blu e bianco. Determinato ad imporsi, gliela baciò e un profumo di trementina gli investì la testa come un vento invernale.
"Servo vostro, Signora," disse, raddrizzandosi e lasciandole andare la mano.
"E io la vostra. Signore," aggiunse senza inchinarsi. Sembrava divertita, accidenti a lei.
Sto immaginando Bree in versione Élisabeth Vigée Le Brun o Angelica Kauffmann
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