Avevamo cenato nella nostra nuova veranda anteriore, non essendoci ancora nessun tavolo o panca per la cucina, ma per festeggiare avevo fatto l'impasto per i biscotti alla melassa la mattina presto e l'avevo messi da parte. Tutti si ammassarono all'interno e srotolarono i loro svariati giacigli – Jamie e io avevamo un letto, ma i MacKenzie avrebbero dormito tutti su pagliericci davanti al fuoco – e si sedettero a guardare con forte anticipazione mentre lasciavo cadere i biscotti sulla mia teglia e facevo scivolare il cerchio di ferro freddo nel calore ardente del forno olandese.
“Quanto tempo, quanto tempo, quanto tempo, nonnina?” Mandy era dietro di me, stando in punta di piedi per vedere, mi girai e la sollevai, in modo che potesse vedere la cintura e i biscotti nelle ombre incandescenti del foro di mattoni costruito nella parete del grande focolare. Il fuoco che avevamo acceso all'alba era stato alimentato tutto il giorno e la cornice di mattoni era stata irradiata di calore – lo sarebbe stata tutta la notte.
“Vedi come la pasta è a forma di palla? E puoi sentire com'è caldo –non mettere mai le mani nel forno - ma il calore appiattirà quelle palle e diventeranno marroni e quando succederà i biscotti saranno pronti. Ci vorranno dieci minuti.” aggiunsi, mettendola giù, “È un forno nuovo, però, così dovrò controllare.”
“Buono, buono, buono!” Saltava su e giù con gioia, poi si gettò tra le braccia di Brianna. “Mamma! Mi leggi una storia fino a che i biscotti saranno pronti?”
Le sopracciglia di Bree si sollevarono e guardò Roger, che sorrise e alzò le spalle.
“Perché no?” disse lui e andò a rovistare nella pila di oggetti vari accatastati contro il muro della cucina.
“Avete portato un libro per i bambini? È un bene” disse Jamie a Bree. “Dove lo avete preso?”
“Fanno davvero libri per bambini dell’età di Mandy ora?” chiesi, guardandola. Bree aveva detto che poteva già leggere un po’, ma non avevo mai visto niente nelle tipografie del 18simo secolo che potesse sembrare comprensibile – per non dire interessante – per bambini di tre anni.
“Più o meno” disse Roger tirando la grande borsa di tela di Bree fuori dal mucchio. “Cioè, ci sono stati – ci sono voglio dire – pochi libri che sono destinati ai bambini. Tuttavia gli unici titoli che mi vengono in mente in questo momento sono: Inni per il divertimento dei bambini, La storia del piccolo Goody due-scarpe e Descrizione di trecento animali.”
“Che genere di animali?” Jamie chiese, guardando con interesse.
“Non ne ho idea” confessò Roger “Non ho visto nessuno di questi libri; ho solo letto i titoli in una lista su una rivista accademica.”
“Hai mai stampato libri per bambini a Edimburgo?” chiesi a Jamie che scosse la testa. “Cosa leggevi quando andavi a scuola?”
“Da bambino? La Bibbia” lo disse come se dovesse essere ovvio “E l’almanacco. Dopo che avevamo imparato l’ABC, voglio dire. In seguito facevamo un po’ di latino”
”Voglio il mio libro” disse Mandy fermamente. “Dammi Papà, per favore?” aggiunse vedendo la bocca aperta di sua madre. Bree chiuse la bocca e sorrise, e Roger sbirciò nel sacco, poi tirò fuori…
Traduzione di Iolanda
Che storia meravigliosa.
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