venerdì 30 ottobre 2015

Per te...

Lui mi prese entrambe le mani tra le sue e si alzò, tirandomi su. Io mi sporsi e gli asciugai l’unica lacrima che gli era rotolata lungo la guancia. La minuscola goccia era calda sul mio pollice.
"Piangevo di gioia, mia Sassenach", sussurrò. Poi, con un gesto lento, mi prese il volto tra le mani. "E ringrazio Dio di avere due mani. Due mani con cui abbracciarti. Con cui servirti, con cui amarti. Ringrazio Dio di essere ancora un uomo integro, per merito tuo."


La Straniera

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