lunedì 18 maggio 2015

La violenza brutale e non gratuita di Outlander è orribilmente onesta

Outlander si è concesso sia torture fisiche che psicologiche la scorsa sera, ed è stato impressionante proprio perchè non gratuito.
Come abbiamo detto in precedenza questa settimana, “i fans del libro di Outlander sanno cosa sta per accadere...dire troppo sarebbe uno spoiler a ciò che è discutibilmente l'ora più bella di televisione di questa stagione. Outlander sta impostando un punto di riferimento di ciò che è la violenza non gratuita. È un racconto veritiero al suo apice, e in un mondo brutale dove la legge è spesso assente e ingiusta, la violenza è una delle conseguenze.”
Così tanto della violenza mostrata nelle serie e nei cinema non affronta ciò che queste azioni fanno alle vittime. Per decenni, gli spettatori sono diventati avvezzi alle scene di battaglia e al sangue, e non sono disturbati da queste perché sono state private del lato umano e psicologico. Questo non è il caso di Outlander. Percepiamo ogni momento perché in fondo Outlander è un dramma storico che ci da una visione rara e intima del meglio e del peggio dell'umanità. Amore, sopravvivenza e onore anche attraverso la perdita, terrore e disperazione sono intrecciati e si presentano simultaneamente in una trama intricata.
É necessario dire ancora che il penultimo episodio della prima stagione è stato il migliore in quanto a scrittura fino ad ora. Anche se una buona parte del materiale dei dialoghi è stato preso dai romanzi di Diana Gabaldon, la maggior parte era originale.
Il ritmo e la contrapposizione delle scene: il contrasto tra la lotta disperata di Claire e l'umiliazione e degradazione di Jamie è un capolavoro. Complimenti a Ira Steven Behr, scrittore dell'episodio.
Continuiamo a ripetere ciò che abbiamo citato nel nostro riassunto la scorsa notte, ed è che Tobias Menzies ci ha regalato quella che è, piuttosto probabilmente, la performance più terrificante di chiunque attore in questo anno. Lui non è il cattivo che ti fa roteare gli occhi mentre ti aspetti che possa legare una fanciulla ai binari di una ferrovia. Il suo ritratto di Black Jack Randall è uno che, per usare le stesse parole di Black Jack, “perseguiterà i vostro sogni”.

Se la perfomance di Menzies la scorsa notte non gli assicura una nomination agli Emmy, noi e molti altri ne rimarremmo decisamente sorpresi. Mentre Menzies è stato ugualmente affascinante, minaccioso ed intenso nell'interpretare il suo doppio ruolo di Frank e Black Jack per l'intera stagione, la perfomance della scorsa notte è stata a dir poco rivoltante, e lo intendiamo nel migliore modo possibile. Se è stato tanto brutale guardare la mano di Jamie che veniva fracassata con una mazza e poi successivamente inchiodata al tavolo, ciò che è stato anche più difficile sopportare emotivamente è stata la distruzione mentale di Jamie Fraser per mano di Black Jack Randall.
Per intenderci, la tortura fisica di Jamie Fraser è stata orribile, ma essere testimoni della sua angoscia psicologica è stato anche peggio. È un facile errore pensare che la violenza sia limitata al corpo. Come qualsiasi sopravvisuto ad abuso potrà dirvi, sono le cicatrici mentali che durano di più e sono di gran lunga più profonde di quelle fisiche.
Oltre alla perfomance di Menzies, la perfomance di Sam Heughan è stata altrettanto mozzafiato e nauseante. Più di qualsiasi altra cosa, non è stato quanto Heughan nei panni di Jamie ha detto. Infatti, Jamie ha detto pochissimo rispetto a Claire o Black Jack. È stato invece lo sguardo ossessionato e terrorizzato negli occhi di Jamie che ha dissanguato gli spettatori.
Il sistematico tentativo di Black Jack di far crollare le difese psicologiche di Jamie pietra dopo pietra è stato terrificante. Alla fine dell'episodio, quando una sola lacrima scende sulla guancia di Jamie, vediamo l'inizio di un uomo, la cui forza interiore pensavamo fosse inespugnabile, che sta crollando. Vediamo un gigante che comincia a cadere.

Che non venga tarscurata in questa mischia la perfomance di Caitriona Balfe nei panni di Claire. Claire sa che la posta in gioco è la vita o la morte. Lei si getta in una missione suicida. Se non ha successo nel salvare Jamie sa che anche la sua vita è finita, e prima della morte ci sono destini anche peggiori della morte stessa. Claire lotta con ogni mezzo nel suo arsenale sia fisico che psicologico. Anche quando, completamente distrutta emotivamente perché Jamie si è sacrificato affichè lei potesse scappare, si ricompone e non di arrende.
Il ritratto di Caitriona Balfe di Claire mostra che le donne nell'affrontare la violenza hanno la forza, l'intelligenza e la determinazione per sopravvivere e perseverare. “Forte come Claire Fraser e orgogliosa di esserlo!” dovrebbe essere stampata sulle magliette del Comic Con quest'anno.

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