'La peggiore che io abbia mai girato', parole dello scrittore Ira Steven Behr che parla con THR sugli eventi del penultimo episodio e cosa ci aspettta dal finale di stagione.
**Spoiler dell'episodio di Outlander, Wentworth Prison**
Nel penultimo episodio della stagione della nuova serie Outlander, l'oscurità ha prevalso su tutto. Dopo essere stato catturato dagli inglesi e condannato all'impiccagione insieme a Taran McQuarrie (Douglas Henshall), a Jamie Fraser (Sam Heughan) viene concessa la sospensione dell'esecuzione - da parte di un fin troppo entusiasta Black Jack Randall (Tobias Menzies).
E' qui che lo scenario peggiore si dispiega: Black Jack Randall si prende il suo tempo con Jamie, torturato spietatamente sia a livello mentale che fisico, il tutto mentre Claire rimane impotente nonostante i molteplici tentativi per salvarlo. Finalmente in grado di prendere il controllo su un uomo da cui è stato a lungo affascinato (e, francamente, anche attratto), Black Jack promette a Jamie una nobile morte in cambio del controllo mentale e fisico. E' un incubo sadomaso, e - a quanto pare - neppure la cosa peggiore, a giudicare dall'ultima frase di Black Jack dell'episodio, "Vogliamo cominciare?"
THR ha chiacchierato con lo scrittore dell'episodio, Ira Steven Behr, per discutere della psicologia di Black Jack, dell'effetto dell'episodio su cast e troupe e il finale di stagione.
Qual è stato il tuo tocco in questo episodio?
Sapevamo fin dall'inizio che avrei scritto l'episodio 15 e il creatore della serie, Ron Moore, avrebbe fatto il 16. Ad un certo punto non si capiva cosa stavamo mettendo nell'episodio, così ho davvero pensato sarei stato totalmente assorbito dal lavoro su quell'episodio.
E' interessante perché l'episodio prepara ad un finale ancora più intenso, ma è anche incredibilmente violento e difficile da guardare. Come è stata la creazione di questa situazione?
E' stato molto più facile scrivere questo episodio che dover stare sul set. So come questo probabilmente apparità sulla carta stampata, ma il fatto è che i cinque o sei giorni in abbiamo girato sono stati senza dubbio i più scomodi e peggiori che io abbia mai trascorso su un set. La maggior parte delle crew dei programmi TV e del cinema sono molto reali, uomini duri. E fanno il lavoro, non importa quello che viene girato. Questa volta, però, tutti quanti lo sentivano. I ragazzi mi passavano davanti e dicevano "Quando finiremo?" Non mi era mai accaduto prima. Stessa cosa con i parrucchieri e truccatori e costumisti. Mi confronto con loro a volte dopo una scena particolarmente straziante e, non scherzo, ci sono state lacrime. Non ne avevo mai viste prima.
Cosa pensi che Black Jack stesse cercando di fare con tutto questo?
Black Jack è un personaggio molto complicato. Dice di se stesso, in "The Garrison Commander," molte storie diverse sul come si sentisse - alcune erano vere, altre ingannevoli. Con Jamie non è solo il caso di un uomo che vuole che un altro uomo muoia; salva Jamie [perché] - e Ron ed io ne abbiamo parlato dopo aver fatto lo show e una delle cose che è venuta fuori era il senso dell'onore di Black Jack. Non aspettatevi di capire fino in fondo o di essere in grado di relazionarvis, ma lui ne ha uno. Voleva dare a Jamie una morte nobile - intendeva questo - e per lui era un affare. Era tipo "Non posso salvarti dalla giustizia britannica, ma posso darti la morte che meriti, ma in cambio devi permettermi di distruggerti fisicamente e mentalmente." Ora, sembra folle, ma per Black Jack questo ha un senso. E' uno stato d'animo in cui sono entrato quando ho scritto l'episodio, ma certamente non vorrei viverci. (Ride.)
Lo show ha fatto davvero un ottimo lavoro sul come e il perché dietro il processo mentale di Black Jack e il suo stato emotivo. E' un uomo represso e molto arrabbiato.
Secondo me, la battuta più vera del personaggio di Black Jack è stata quando ha strappato la camicia di Jamie e ha detto con stupore: "Come ci si sente ad essere vivi e portare addosso tanta carne morta?" Do a Sam tanto credito perché è stata dura . Ero lì durante le riprese e per lui non è stato facile. Doveva rimanere in questo angolo oscuro della mente e c'è voluto del tempo prima che la scena finisse e io avrei voluto andare da lui e dirgli quanto era ottimo ciò che aveva fatto, quanto grandemente lo stesse facendo e a volte mi sarebbe piaciuto vederne la concentrazione e quel senso di disagio nei suoi occhi e andarmene via.
La scena in cui, dopo essere finalmente entrata nella prigione solo per essere scoperta da Black Jack, Claire gli racconta della sua morte è stata particolarmente potente e triste.
E' stata girata a Carlyle in un castello nel nord Inghilterra. Ed è accaduto in questa piccola dispensa sotterranea piena - piena - di ragni. E la prima volta che sono andato laggiù, i ragni cadevano dal soffitto, così sono dovuto uscire. Poi sono scesi con delle torce per cercare di mandarli via. E' stata la posizione più scomoda e umida che si potesse desiderare. Sono rimasto sorpreso quando ho letto nel libro che Claire non ha successo perché è così intelligente e così capace che questa era parte della tragedia della puntata 15. Lei fa tutto ciò che può. E' come la scena di The Watch: tenere duro e cercare di bluffare per trovare Jamie. Ci prova fortemente, ma non ci riesce.
Come è nata l'idea delle mucche?
Una delle cose che ho pensato che sarebbe stata bella, per l'episodio, era l'idea di Murtagh di uscirserne con le mucche [come distrazione]. Murtagh è uno dei miei personaggi preferiti, ma tiene le sue opinioni per sè a meno che stia parlando con Jamie, così vederlo sorridere quando non lo faresti mai, è stato davvero divertente.
E' stata una bella pausa prima di quella che sembra essere un finale difficile da guardare.
Dirò questo - e non l'ho mai detto perché devi tenere gli occhi fissi su quello che ti succede davanti e ora siamo alla seconda stagione - ma questi due episodi non mi hanno lasciato andare dal momento della loro scrittura e la loro registrazione. Si attaccano alla mia mente e continuo a pensarci. Sono interessato a vederne la risposta. E sono sicuro che ci sarà una risposta, qualunque essa sia. Provo un senso di soddisfazione per aver affrontato qualcosa di diverso senza rifuggirne. In questo senso sono contento di aver detto sì a questo lavoro.
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