martedì 25 novembre 2014

Estratto dal 9° libro: Silenzio

Ciò di cui ho bisogno per iniziare a scrivere da zero ( cioè quando non ho una scena in corso, ma sto iniziando da una pagina bianca) è quello che io chiamo il centro. Un centro può essere una frase di un dialogo, un'immagine visiva, un ambiente emozionante, qualcosa che posso vedere, sentire, o percepire concretamente.
Quando ho un centro (appaiono in modo casuale, a volte -spesso- li trovo nella ricerca, a volte è una cosa che vedo e da cui sono colpita (c'è un albero coperto di licheni e un tacchino selvatico che ho visto sul campo di battaglia a Cowpens, e uno di questi giorni saranno un centro, ma non so ancora dove posso usarli...) -e volte è solo un'idea, una frase che compare dal nulla, la scrivo. Poi la guardo per un po', giro le parole fino a quando non mi piacciono.
Questo è arrivato mentre stavo seduta nel mio soggiorno a Santa Fe. La casa è piccola e vecchia e ha spessi muri di mattoni. E' su una strada sterrata con un vicolo cieco. Non c'è l'aria condizionata, nessun rumore delle macchine. E' tranquillo.
E questo è ciò che ho sentito


Silenzio non è l'assenza di rumore. Si tratta di qualcosa di palpabile e una di quelle cose mutevoli che esiste sia sul piano fisico sia spirituale.
Questo è tutto; tutto ciò che ho in questo momento. Ma se mi siedo e lo osservo ancora un po', la parte più recondita della mia mente inizia a porre domande: chi lo sta pensando/dicendo? Dove si trovano? Che ora del giorno è? Com'è la luce in questo momento? Sono da soli? Se no, chi è con loro? E così via...
Ok. So che questa è la voce di Claire; è il modo in cui parla quando si è nella sua mente. Ma dov'è? E' seduta al capezzale di qualcuno nel cuore della notte?
(Probabilmente no. Avrebbe sentito i respiri affannosi o occasionali del suo paziente, non il silenzio.) E' su un letto di morte? (probabilmente no - e se fosse così, non è il letto di morte di qualcuno che conosce bene. E se fosse il letto di morte di una persona sconosciuta o poco familiare, non dovrebbe esserci la famiglia? Se sono da soli, salvo Claire... ma non potrebbe essere, perché probabilmente Jamie o Brianna (uno dei ragazzi...Fanny?) sarebbero andati con lei (ma se fosse questo il caso, sarebbe stata molto consapevole degli effetti ella situazione sul bambino e non avrebbe fatto profondi pensieri filosofici sul silenzio...) Così forse non è un letto di morte o qualsiasi altro tipo di letto... o forse è...forse è il suo letto, e lei è da sola lì (è malata o ferita?) o è sdraiata accanto a Jamie, in questo caso, il suo respiro sarebbe una parte di quel silenzio (questa è una bella frase, annotatela, anche se non appartiene a questa scena, la si userà altrove...). Se è lei sul letto, cosa sta pensando per farle sentire il silenzio così acutamente? Qualcosa che sta per accadere; sta usando quel silenzio intorno a lei per proteggersi, per farsi da scudo da qualcosa...
Ma che cosa?
Chi lo sa? Non io, non ancora. Ma è così che comincia...

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