sabato 24 maggio 2014

Diana agli LA Screenings

Come vi avevamo anticipato qualche giorno fa, ci sono stati gli LA Screenings, un evento per gli addetti ai lavori, in cui è stata trasmessa la prima puntata di Outlander. Diana era presente e questa è il racconto della sua esperienza:

Quindi, la Sony ha presentato in anteprima tutti i suoi nuovi show (otto in tutto, credo, e di cui non ricordo tutti i titoli) questa settimana per i compratori internazionali. Ogni giorno c'era una lista diversa di acquirenti che vagliavano gli spettacoli (America Latina, Africa/Paesi dell'Est/Europa...), e ogni sera c'era un gruppo abbastanza nutrito di dirigenti di diversi paesi per cocktail e cene.
Ogni giorno tranne oggi, OUTLANDER era abbastanza in là nella scaletta, così io e Ron dovevamo arrivare circa alle 3, e seconda di quanto ritardo avevano gli show che stavano mostrando, potevamo esserci tra le 3:30 e 4:00. Siamo stati nella sala verde prima che arrivasse il nostro momento per poi seguire uno dei macchinisti. Un tecnico del backstage ci ha consegnato un microfono ciascuno e siamo rimasti lì, ad ascoltare mentre il pubblico guardava un breve trailer di "Outlander" (da come suonava, era lo stesso che tutti voi avete visto ultimamente, o qualcosa di molto simile; la musica da "L'ultimo dei Mohicani"). Poi il moderatore ci ha presentati e siamo usciti e abbiamo preso i nostri posti: c'erano tre alte sedie da regista sul palco al lato dello schermo (un normale schermo da cinema), e l'intervista è stata trasmessa sullo stesso schermo.

L'intervista è stata breve, circa dieci minuti e praticamente 'la solita': 
Cosa ti ha attratto del materiale? (per Ron)
Hai avuto qualche preoccupazione nel dover portare Outlander sullo schermo? (Io. Risposta: Cavolo, sì ... )
Come si evolverà la storia nel corso della stagione? (per Ron. Nel senso che volevano sapere quanto di un libro o dei libri si sarebbe trattato in una stagione, quanti episodi, ecc) 
Come sono arrivata a scrivere Outlander? (Per me - rapida ripresa del Dr. Who e dell'uomo in kilt), ecc
Poi siamo usciti e hanno iniziato a trasmettere l'intero primo episodio dello show. Il primo giorno abbiamo fatto così, io piuttosto timidamente ho detto che mi sarebbe piaciuto guardare l'episodio; l'avevo visto, ma non nella sua forma finale. Certo! Hanno detto e cortesemente mi hanno accompagnata su per le scale di metallo nella parte superiore del teatro, dove mi sono fermata un momento.
Lo spettacolo era appena iniziato, con la colonna sonora di Bear McCreary...

probabilmente non dovrei dirvi cosa sia, ma mi è piaciuta molto. Un approccio diverso di un noto canto tradizionale scozzese, mettiamola in questo modo...
Ron ha salito le scale con me, presumibilmente per vedere quello che pensavo dell'inizio. Siamo rimasti lì a guardare l'intro, e quando cè stata la scena delle mani di Claire che prendevano i fiori ai piedi della pietra, mi girai verso di lui e gli disse: "Li hai trovati!" (Lui e Maril mi avevano chiesto, alcuni mesi prima, se sapessi esattamente che i fiori fossero, e se era importante che fossero quei fiori. Ho risposto loro di si, e così è stato, ma solo se avrebbero girato la serie fino all'ultimo libro. Mi ha risposto che partivano dal presupposto che lo avrebbero fatto.)

Lui  mi ha sorriso e abbracciata, poi se n'è andato per i suoi affari e ho trovato un posto a sedere e ho guardato il tutto, rapita.
Avevano fatto alcune piccole modifiche al primo episodio dopo l'ultimo taglio che avevo visto, ma niente di grave. Scorreva splendidamente, a partire dalla scena veloce che Ron mi aveva descritto più di un anno fa, di Claire nell'ospedale militare francese (un edificio bombardato), sporco di sangue mentre lavorava freneticamente per salvare un uomo, per poi uscire e scoprire che la pace era stata dichiarata. Nel 1946 e una strada con due persone che ridono, il vento tra i capelli mentre guidano attraverso le Highlands scozzesi...
Il cambiamento importante, però, era la musica. Le clip precedenti che avevo visto ne avevano di temporanea, una sorta di generica musica da TV. Questo aveva il tocco di Bear McCreary ed è favoloso. Molto suggestivo, di volta in volta sottile e viscerale, utilizzando (come suo solito) gli strumenti tradizionali come il tin whistle (flauto) e bodhran (tamburo).
Mi ha twittato oggi per congratularsi con me per MOBY e ho risposto: "Anche a te, ragazzo! MI È PIACIUTA MOLTO la musica!(L' intero teatro trema quando le bodhrans vengono colpite - il tuono mi ha scossa nelle ossa.)". E' stato così gentile da dire "una splendida recensione del mio lavoro! Non vedo l'ora che tutto il mondo lo veda..."

Neanch'io. Lo amerete!
Diana

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