"Maledizione", mormorò, "di questo passò mi ritroverò a piangere sugli scalini".
Bussò alla porta ed un grosso cane sbucò dall'angolo della casa, abbaiando forsennato come il maledetto mastino di Baskerville. Si fermò dinnanzi a lui, ma continuò ad abbaiare, scuotendo la testa enorme, orecchie alzate per captare qualsiasi sua mossa sbagliata..che gli avrebbe permesso di divorarlo con la coscienza pulita.
Lui dal canto suo non rischiava alcun movimento: era rimasto spalmato addosso alla porta sin dalla prima apparizione del cane ed in quel momento iniziò ad urlare, "Aiuto!! Richiamate la vostra bestia!".
Lui dal canto suo non rischiava alcun movimento: era rimasto spalmato addosso alla porta sin dalla prima apparizione del cane ed in quel momento iniziò ad urlare, "Aiuto!! Richiamate la vostra bestia!".
Udì dei passi e pochi istanti dopo la porta si aprì facendolo quasi finire steso nell'ingresso.
"Sta buono cane", un uomo scuro disse, in tono calmo. "Entrate pure sir e non preoccupatevi del cane. Non vi mangerà...ha già cenato".
"Sono felice di sentirlo sir e mille grazie". Roger si tolse il cappello e seguì l'uomo nell'ombra della casa. Era lo stesso ingresso familiare di casa sua, lo stesso pavimento, anche se non ugualmente consumato, i pannelli di legno scuro lucenti grazie alla cera.
"Sono felice di sentirlo sir e mille grazie". Roger si tolse il cappello e seguì l'uomo nell'ombra della casa. Era lo stesso ingresso familiare di casa sua, lo stesso pavimento, anche se non ugualmente consumato, i pannelli di legno scuro lucenti grazie alla cera.
C'era un appendiabiti nell'angolo, ovviamente diverso dal suo: era un affare massiccio di ferro battuto e, buona cosa, era pieno di giacche, scialli, mantelle e cappelli che avrebbero fatto crollare qualsiasi mobile di più debole fattura
Sorrise davanti a quello spettacolo e poi si fermò all'improvviso, come se qualcuno lo avesse colpito allo stomaco.
Sorrise davanti a quello spettacolo e poi si fermò all'improvviso, come se qualcuno lo avesse colpito allo stomaco.
I pannelli di legno dietro l'appendiabiti erano lindi ed integri. Nessun segno dei colpi di sciabola lasciata da giubbe rosse frustrate, alla ricerca del laird di Lallybroch dopo Culloden.
Colpi accuratamente conservati per secoli, scuriti dal tempo ma ancora presenti nella sua stessa proprietà - futura proprietà corresse meccanicamente.
"Li lasciamo per i bambini..", gli aveva detto Bree, citando sua zio Ian "..diciamo loro: questo è quel che sono gli Inglesi".
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