lunedì 24 dicembre 2012
A leaf on the wind of All Hallows - capitolo 4
Marjorie MacKenzie - Dolly per suo marito - aprì le tende oscuranti.
Non più di un centimetro... beh, due. Non importava, l'interno del piccolo appartamento era buio come l'interno di un secchio di carbone.
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Non poteva vedere il vetro appannato, ma sentiva lo scorrere del suo dito sul vetro mentre disegnava un piccolo cuore con all'interno la lettera J.
Era sbiadito subito, naturalmente, ma questo non importava, l'alone sarebbe rimasto lì una volta che la luce fosse entrata, invisibile ma lì, tra il marito e il cielo.
Quando la luce fosse arrivata, sarebbe caduta proprio sul suo cuscino.
Avrebbe visto il suo viso addormentato: i capelli arruffati, il livido che stava guarendo sulla tempia, gli occhi infossati, chiusi tranquillamente.
Sembrava così giovane da addormentato. Tanto giovane quanto era davvero.
Solo 22 anni; troppo giovane per avere quelle linee in faccia.
Che altro, che altro? Che altro poteva fare per lui? L'avrebbe lasciata con qualcosa di lui. Forse ci sarebbe stato un altro bambino. Un altro bambino.
Un altro bambino da crescere da sola?
"E sia," sussurrò, stringendo le labbra, il viso che ore prima era stato coperto di baci ruvidi perchè nessuno di loro era stato capace di aspettare che si rasasse. "E sia".
Almeno aveva avuto modo di vedere Roger.
Abbracciare il suo piccolo ragazzo - che subito dopo gli aveva rigurgitato sulla parte posteriore della camicia. Jerry aveva guato per la sorpresa, ma non le aveva lasciato prendere Roger, lo aveva tenuto e coccolato fino a che il piccolo non si era addormentato, solo allora lo aveva messo nella sua culla e si era tolto la camicia macchiata prima di andare da lei.
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Voleva strisciare accanto a lui, per la nostalgia del suo calore, per la voglia di continuare a toccarlo per tutto il tempo che avevano. Doveva andarsene alle otto, per prendere il treno per tornare; ci sarebbe stata a malapena la luce.
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Il piccolo Roger pose fine alla sua inquietudine. i bambini lo facevano.
Muovendosi nella sua culla, il piccolo si svegliò con un grugnito che presagiva un ruggito indignato per la scoperta del pannolino bagnato e dello stomaco vuoto, e lei si affrettò ad attraversare la piccola stanza fino al suo giaciglio, con i pensanti seni che oscillavano, già pronti con il suo latte. Voleva evitare che svegliasse Jerry, ma picchiò la punta del piede sulla sedia e la fece cadere con un botto.
Ci fu un'esplosione di lenzuola mentre Jerry emergeva con un sonoro "cazzo!" che si mescolò con il suo ovattato "dannazione!" e con Roger che li superò entrambi con un urlo simile ad una sirena antiaerea.
Come un orologio, la vecchia signora Munns dell'appartamento accanto picchiò indignata sulla parete sottile.
Nudo Jerry attraversò la stanza in un balzo. Picchiò furiosamente sul parete con il pugno, facendo tremare i pannelli del rivestimento e facendoli rimbombare come un tamburo. Si bloccò, ancora con il pugno alzato, in attesa.
Silenzio mortale dall'altra parte del muro, e Marjorie premette la bocca contro la piccola testa rotonda di Roger per attutire il suo ridacchiare.
Odorava di profumo di bambino e di pipì fresca, e lei lo coccolò come una grande borsa dell'acqua calda, il suo calore e il suo bisogno di attenzioni riportarono la sua attenzione sui suoi uomini nel freddo solitario che sembrava sciocco.
Jerry grugnì soddisfatto e si avvicinò a lei.
"Ah," disse, e la baciò.
"Chi credi di essere?" Sussurrò, sporgendosi verso di lui. "Un gorilla?"
"Sì," sussurrò di nuovo prendendole la mano e premendosela contro.
"Vuoi vedere la mia banana?"
domenica 16 dicembre 2012
Cronologia della saga: Il Ritorno
IL RITORNO
PARTE 1
Capitolo 1
Settembre 1744 - Lallybroch
Jamie,
Claire, Murtagh e Fergus tornano a Lallybroch. Jenny è incinta.
Capitolo 2
Claire diventa la guaritrice del villaggio e Jamie accetta
di essere il Laird.
Capitolo 3
Raccolta delle patate: su consiglio di Claire Ian e Jenny
hanno seminato patate per sfamare il villaggio durante l’inverno.
Capitolo 4
Dicembre 1744 (Hogmanay)
Ian si ferisce alla gamba amputata. Jamie regala a Claire un
pezzo d’ambra grezzo per festeggiare il primo anniversario (anche se la data
corretta è Giugno).
Capitolo 5
Primavera 1745
Nasce Katherina Mary, seconda figlia di Jenny e Ian. Charles
Stuart pubblica la dichiarazione di fedeltà dei capiclan scozzesi dove
affermano di impegnarsi ad aiutare Charles a conquistare il trono. Charles pone
la firma di Jamie senza il suo consenso, obbligandolo a mettersi in prima
linea. La dichiarazione d’accordo bolla i firmatari come ribelli e traditori
della corona inglese.
Capitolo 6
Agosto 1745
La gente del villaggio si prepara alla battaglia. Jenny
chiede a Jamie di portare Ian con lui, ma Ian rifiuta. Bonnie Prince chiama a
raccolta i clan a Glenfinnan. Jamie accetta di portare Claire e Fergus con sé.
PARTE 2
Capitolo 7
Settembre 1745 - Prestopans (Scozia)
Jamie e Claire marciano verso la battaglia vicino a Preston,
con al seguito 30 uomini di Lallybroch.
1° apparizione di William Grey, figlio cadetto del visconte
di Melton: tenta di uccidere Jamie perché convinto che tenga Claire in
ostaggio.
Villaggio di Tranent
Claire e Jamie arrivano all’insediamento dell’esercito di
Charles (di circa 2000 uomini); con l’aiuto di Jenny Cameron Claire allestisce
l’ospedale da campo.
Battaglia 21
Settembre 1745
Vince lo schieramento scozzese di Charles.
Capitolo 8
Ottobre 1745 - Edimburgo
Jamie e Claire seguono Charles verso Edimburgo con il resto
dell’esercito. Charles chiede a Claire di convincere Colum MacKenzie ad unirsi
alla sua causa.
Novembre 1745
Jamie comincia ad essere chiamato Red Jamie. Su richiesta di
Colum, Jamie suggerisce di non alleare il clan di Leoch con Charles. Colum
muore senza aver avuto la possibilità di dirlo a Charles e Dougal, che lo
succede, sostiene la causa del principe.
Capitolo 9
Holyrood
Ricompare Jack Randall, chiede a Claire di curare il fratello
Alexander e in cambio le avrebbe rivelato i piani del re.
Capitolo 10
Charles chiede a Jamie di convincere il clan Fraser ad
unirsi a lui. Il capoclan è Lord Lovat, detto Vecchia Volpe, è il nonno paterno
di Jamie.
Capitolo 11-12
Castello di Beaufort
Jamie confida a Calire che suo padre era illegittimo, seppur
riconosciuto, nato da Lord Lovat e una serva del castello di Downie. Con la
scusa di essere malato Lord Lovat non parte con Jamie ma manda suo figlio
Simon.
Metà Dicembre
Jamie e Claire ripartono anche se la loro vera intenzione è
quella di disertare e non tornare a Edimburgo. A Lallybroch scoprono che i loro
uomini non sono rientrati, come erano d’accordo di fare.
Capitolo 13
Jamie e Claire tornano a Edimburgo, dove scoprono che gli
uomini di Lallybroch sono stati imprigionati, dopo essere stati catturati per
diserzione. Jamie va a Stirling con Simon per chiedere a Charles la grazia.
Capitolo 14
Battaglia di Falkirk Hill.
Per evitare un’imboscata da parte degli inglesi, Claire si
finge prigioniera degli scozzesi e viene ceduta agli inglesi in cambio del
lascia passare per Jamie, Dougal e i loro uomini.
Capitolo 15
Claire viene portata a Callendar House dal generale Hawley,
quindi a Kerse dal colonnello Campbell. Viene spedita al Sud, fino ad alloggiare
da Mary Hawkins dove si trova anche il Duca di Sandringham. Il Duca le rivela
che aveva tentato di far uccidere sia Jamie sia lei. Hugh Munro, che aveva
seguito Claire e che avrebbe dovuto avvisare Jamie della sua posizione, viene
scoperto e impiccato. Jamie riesce ad entrare nella villa e a salvare Claire,
portando Mary con loro. Quando portano il cadavere di Munro dalla moglie,
Murtagh tira fuori dalla sua sacca la testa del Duca di Sandringham.
Capitolo 16
Claire e Jamie viaggiano verso il Nord della Scozia, verso
Edimburgo. Alex Randall chiede a Jamie e a Claire di fare da testimoni al
matrimonio tra Jack Randall e Mary Hawkins. Il matrimonio è stato voluto da
Alex per tutelare Mary, incinta.
Muore Alexander Randall.
Capitolo 17
13 Aprile 1746
i capiclan, il Principe e i consiglieri sono riuniti a
Culloden House, quindi l’esercito si dirige verso Culloden.
15 Aprile 1746
Arrivano a Culloden House dove apprendono che il Principe
vuole attaccare a Culloden. Claire suggerisce in extremis e a malavoglia di uccidere
Charles ma Jamie rifiuta. Dougal li sente e accusa Claire di tradimento e tenta
di ucciderla. Nella lotta Jamie uccide Dougal. Scoperto da Willie Coulter,
chiede 1 ora per mettere Claire in salvo. Jamie la porta a Craigh na Dun,
Claire è incinta di 46 giorni. Mentre Claire torna indietro, Jamie rimane per
affrontare la battaglia convinto di morire.
PARTE TERZA
Capitolo 18
1968
Roger e Claire scoprono che Geillis fa il salto proprio in
questo anno e che è imparentata con Roger. Decidono di cercarla.
Capitolo 19
Grilli Duncan = Gillian Edgars.
Fine Aprile, pochi
giorni a Calendimaggio (Beltane).
Capitolo 20
30 Aprile 1968
Trovano Geillis nel cerchio, dove uccide il marito per avere
il sacrificio di sangue e di carne necessario per il salto temporale. Claire,
Roger e Brianna non riescono a fermarla e Geillis compie il salto. Roger scopre
che Jamie non è morto a Culloden e che la tomba, quindi, è un falso.
lunedì 10 dicembre 2012
Estratto WimoHB: quando i dottori si dimostrano i pazienti peggiori..
"Sta bene?" chiese Jamie a Rawlings, osservandomi ansiosamente oltre le sue spalle.
"Perchè glielo chiedi??" domandai indignata.
Il dottore alzò lo sguardo, sorpreso. Aveva gli occhi di un blu intenso, arrossati per la fatica ma luminosi nel viso abbronzato.
"Perchè non dovrebbe chiederlo a me? Sono un medico".
"Anche io".
Guardò Jamie, aspettandosi che gli dicesse che ero pazza. Poichè Jamie si limitò ad annuire rassegnato, mi rivolse di nuovo lo sguardo, le labbra serrate.
"Oh", fu tutto quello che disse e si concentrò sulla mia mano.
"Sassenach" disse Jamie con calma, "quest'uomo sta cercando di aiutarti. Sta tranquilla e lascialo fare, aye?"
Il suo tocco era lieve e gentile e, realizzai con un leggero shock, confortante.
"Siete veramente un dottore!" esclamai.
Lui non distolse lo sguardo dal suo lavoro, ma le sue labbra tremarono.
"...è sempre così?" chiese a Jamie.
"Di solito è molto peggio. Penso che voi le piacciate."
da Written in my own Heart's Blood
martedì 4 dicembre 2012
A leaf on the wind of All Hallows - capitolo 3
- Capitolo 3-
Il capitano Randall veniva da un ramo segreto dei Servizi Segreti Britannici. Non ne fece mistero, dopo che Malan li aveva fatti accomodare in un ufficio vuoto e lasciati lì.
"Stiamo cercando un pilota - un buon pilota", aggiunse con un debole sorriso "per volare in solitaria per una ricognizione. Un nuovo progetto. Molto speciale".
"Da solo"? Dove?" Jerry chiese cautamente. Gli spitfire normalmente volavano in una formazione di quattro, o in grandi gruppi, fino ad un intero squadrone di sedici aerei. Con la formazione potevano coprirsi l'un l'altro in una certa misura contro i più pesanti Henckels e Messerschmitt. Ma raramente sceglievano di volare da soli.
"Te lo dirò più tardi. Per prima cosa - sei in forma, vero?"
Jerry sollevò la testa a quel punto. Che cosa faceva pensare a questo dannato esperto che.... - poi lanciò uno sguardo al suo riflesso sul vetro. Gli occhi rossi come un cinghiale pazzo, i capelli bagnati che sporgevano in spuntoni, un livido rosso fresco si stava allargando sulla fronte e il suo giubbotto gli restava attaccato addosso con delle macchie di umido dove non si era preoccupato di asciugarsi prima di vestirsi.
"Estremamente in forma", sbottò. "Signore".
Randall alzò un dito di un centimetro, respingendo la necessità dei signore.
"Volevo dire il ginocchio", disse dolcemente.
"Oh", disse Jerry, sconcertato. "Quello. Sì, va bene".
Si era preso due proiettili nel ginocchio destro un anno prima.
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Zoppicava ancora molto visibilmente, ma non rimpiangeva la sua rotula fracassata; aveva passato il secondo mese di congedo a casa - e il figlioletto Roger era arrivato nove mesi dopo.
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La cosa più immediata, come spiegò Randall, era che Jerry andasse in Northumberland, dove avrebbe trascorso due settimane per essere addestrato all'uso delle telecamere sulle ali, a scattare foto di bersagli selezionati di un paesaggio a diverse altitudini.
Gli avrebbero insegnato come fare il film senza rovinarlo, nel caso in cui avrebbe dovuto farlo. Dopo di che ...
"Non posso dirvi ancora esattamente dove andrete," Randall disse.
Le sue maniere durante la conversazione erano state ferme, ma amichevoli, scherzando di tanto in tanto. Ora, ogni traccia di giovialità era svanita, morta sul serio.
"Europa dell'Est è tutto quello che posso dire in questo momento."
Jerry si sentì svenire dentro e fece un respiro profondo per riempire lo spazio vuoto.
Avrebbe potuto dire di no. Ma aveva firmato per essere un pilota della RAF e questo era ciò che era.
"Sì, va bene. Potrò - magari rivedere mia moglie, prima di partire?"
La faccia di Randall si ammorbidì un pò e Jerry vide il pollice del capitano toccare la propria fede nuziale d'oro di riflesso.
"Penso di poter organizzare".
venerdì 30 novembre 2012
MOBY: William affronta la sua rabbia
...i gusti sono gusti
William Ransom, nono conte di Ellesmere, si spinse sulla strada attraverso la folla in Broad Street, incurante delle lamentele di coloro che urtava al suo passaggio.
Non sapeva dove stesse andando o che cosa avrebbe potuto fare una volta arrivato. Tutto quello che sapeva era che sarebbe scoppiato se si fosse fermato.
La testa gli pulsava come una pentola d'acqua bollente. Gli pulsava tutto. La sua mano: aveva probabilmente rotto qualcosa, ma non gli importava. Il suo cuore, martellante e sanguinante nel petto. Il suo piede, per l'amor di Dio, che avesse preso a calci qualcosa? Scagliò brutalmente i ciottoli e lanciandoli veloci in mezzo ad un gruppo di oche che si alzarono e si lanciarono su di lui, sibilando e battendogli le ali sulle gambe.
Piume ed escrementi d'oca finirono ovunque e la folla si sparse in tutte le direzioni.
"Bastardo!" Gridò la guardiana delle oche e lo colpì di striscio sull'orecchio col suo bastone. "Che il diavolo ti prenda, schmutziger, bastardo!"
Le fecero eco una serie di altre voci rabbiose e svoltò in un vicolo, seguito da grida e altri rumori agitati.
Si strofinò l'orecchio pulsante, barcollando tra gli edifici, ignaro di tutto, ma quella parola rimbombava sempre più forte nella sua testa. Bastardo.
"Bastardo!" Disse ad alta voce e gridò: "Bastardo, bastardo, bastardo!" con tutta l'aria che aveva in corpo, colpendo il muro di mattoni accanto a lui con il pugno.
"Chi è un bastardo?" Disse una voce curiosa dietro di lui. Si voltò di scatto per vedere una giovane donna che lo guardava con un certo interesse. I suoi occhi si muovevano lentamente lungo il suo corpo, vagliando il petto ansante, le macchie di sangue sul cappotto dell'uniforme e le macchie verdi della cacca d'oca sui calzoni, raggiungendo le scarpe con la fibbia d'argento per poi tornare al suo volto con più interesse.
"Io", disse con voce roca e amara.
"Oh, davvero?" Lasciò il rifugio della porta in cui era e si avviò nel vicolo per stargli proprio di fronte. Era alta e magra, e aveva un bel paio di giovani seni sodi -che erano chiaramente visibili sotto la sottile mussola della sua sottana, perché anche se aveva una sottoveste di seta, non portava il corsetto. Neanche il cappello, comunque- i capelli sciolti sulle spalle. Una prostituta.
"Io un debole per i bastardi", disse e gli toccò lievemente il braccio. "Che razza di bastardo sei tu? Uno cattivo? Uno malvagio?"
"Uno a cui dispiace", disse e fece una smorfia mentre lei si metteva a ridere.
William Ransom, nono conte di Ellesmere, si spinse sulla strada attraverso la folla in Broad Street, incurante delle lamentele di coloro che urtava al suo passaggio.
Non sapeva dove stesse andando o che cosa avrebbe potuto fare una volta arrivato. Tutto quello che sapeva era che sarebbe scoppiato se si fosse fermato.
La testa gli pulsava come una pentola d'acqua bollente. Gli pulsava tutto. La sua mano: aveva probabilmente rotto qualcosa, ma non gli importava. Il suo cuore, martellante e sanguinante nel petto. Il suo piede, per l'amor di Dio, che avesse preso a calci qualcosa? Scagliò brutalmente i ciottoli e lanciandoli veloci in mezzo ad un gruppo di oche che si alzarono e si lanciarono su di lui, sibilando e battendogli le ali sulle gambe.
Piume ed escrementi d'oca finirono ovunque e la folla si sparse in tutte le direzioni.
"Bastardo!" Gridò la guardiana delle oche e lo colpì di striscio sull'orecchio col suo bastone. "Che il diavolo ti prenda, schmutziger, bastardo!"
Le fecero eco una serie di altre voci rabbiose e svoltò in un vicolo, seguito da grida e altri rumori agitati.
Si strofinò l'orecchio pulsante, barcollando tra gli edifici, ignaro di tutto, ma quella parola rimbombava sempre più forte nella sua testa. Bastardo.
"Bastardo!" Disse ad alta voce e gridò: "Bastardo, bastardo, bastardo!" con tutta l'aria che aveva in corpo, colpendo il muro di mattoni accanto a lui con il pugno.
"Chi è un bastardo?" Disse una voce curiosa dietro di lui. Si voltò di scatto per vedere una giovane donna che lo guardava con un certo interesse. I suoi occhi si muovevano lentamente lungo il suo corpo, vagliando il petto ansante, le macchie di sangue sul cappotto dell'uniforme e le macchie verdi della cacca d'oca sui calzoni, raggiungendo le scarpe con la fibbia d'argento per poi tornare al suo volto con più interesse.
"Io", disse con voce roca e amara.
"Oh, davvero?" Lasciò il rifugio della porta in cui era e si avviò nel vicolo per stargli proprio di fronte. Era alta e magra, e aveva un bel paio di giovani seni sodi -che erano chiaramente visibili sotto la sottile mussola della sua sottana, perché anche se aveva una sottoveste di seta, non portava il corsetto. Neanche il cappello, comunque- i capelli sciolti sulle spalle. Una prostituta.
"Io un debole per i bastardi", disse e gli toccò lievemente il braccio. "Che razza di bastardo sei tu? Uno cattivo? Uno malvagio?"
"Uno a cui dispiace", disse e fece una smorfia mentre lei si metteva a ridere.
da Written in my own Heart's Blood
lunedì 26 novembre 2012
Giweaway: "La Rosa Bianca" di Stefania Auci
Care/i Outlanders, siamo felici di annunciarvi un'interessante iniziativa organizzata dal nostro forum!!
Dopo il giveaway di "Il Fiore di Scozia" di Stefania Auci, eccoci qui con un altro che ha per premio il capitolo successivo, ovvero la "Rosa Bianca".
Francia/Scozia, 1745 - Indipendente e misteriosa, Annette Pontmercy è l'amante di un capitano francese al seguito di Carlo Stuart, e per questo, quando Cameron Grant, ribelle giacobita e abile seduttore, cerca di conquistarla, lei lo tiene a distanza con ironia e intelligenza.
Presto, tuttavia, Cam comprende che lei è ben altro che l'affascinante compagna di un ufficiale, e che nasconde un oceano di segreti.
Ma solo alla vigilia della battaglia di Culloden Annette rivelerà infine il suo vero volto, e allora Cameron dovrà prendere una decisione che lo cambierà per sempre.
a chi facesse queste azioni per ottenere punti extra, chiediamo gentilmente di fornire i nick usati sulle varie piattaforme e l'elenco dei link, al link prima segnalato, giveaway "La Rosa Bianca" oppure tramite mp a Methos o a Mary o alla pagina fb.
I punti extra sono opzionali mentre è OBBLIGATORIO se si vuole partecipare, lasciare un commento nell'apposito topic del forum.
Dopo il giveaway di "Il Fiore di Scozia" di Stefania Auci, eccoci qui con un altro che ha per premio il capitolo successivo, ovvero la "Rosa Bianca".
Francia/Scozia, 1745 - Indipendente e misteriosa, Annette Pontmercy è l'amante di un capitano francese al seguito di Carlo Stuart, e per questo, quando Cameron Grant, ribelle giacobita e abile seduttore, cerca di conquistarla, lei lo tiene a distanza con ironia e intelligenza.
Presto, tuttavia, Cam comprende che lei è ben altro che l'affascinante compagna di un ufficiale, e che nasconde un oceano di segreti.
Ma solo alla vigilia della battaglia di Culloden Annette rivelerà infine il suo vero volto, e allora Cameron dovrà prendere una decisione che lo cambierà per sempre.
cos'è un giveaway?
un piccolo concorso in cui viene messo in palio un piccolo premio. In questo caso una copia dell'ultimo romanzo di Stefania Auci (che ringraziamo tantissimo per averci dato la possibilità di mettere in palio una copia del suo libro), 'La Rosa Bianca', edito dalla Harlequin a partire dal 1 dicembre.
come si partecipa a questo giveaway?
semplice, basta lasciare un commento a questo topic sul nostro forum giveaway "La Rosa Bianca" e automaticamente verrete segnati nell'elenco dei partecipanti.
c'è la possibilità di avere 'aiuti'?
più che aiuti, c'è la possibilità di avere più punti.
Per avere questi punti bisognerà
mipiacizzare la la PAGINA FACEBOOK DEL FORUM (1 punto)
e/o
essere followers del BLOG DEL FORUM (1 punto)
condividere o comunque pubblicizzare l'iniziativa su blog, forum e fb (1 punto per ogni link)
I punti extra sono opzionali mentre è OBBLIGATORIO se si vuole partecipare, lasciare un commento nell'apposito topic del forum.
Il giveaway parte il 26 NOVEMBRE e finirà il 9 DICEMBRE
MOBY: confessioni prematrimoniali
"Non so come dirlo..." iniziò, "Non la desideravo nello stesso modo in cui voglio te - ma non vorrei che la cosa suonasse come se...come se Emily non fosse stata importante per me. Lo era" aggiunse dolcemente, lo sguardo di nuovo rivolto verso il basso.
"E...lo è ancora?" chiese Rachel tranquillamente, dopo una lunga pausa.
Dopo un silenzio ancor più lungo, lui annuì.
"Ma" disse e poi si fermò, cercando il modo per proseguire dato che si stavano avvicinando alla parte più complessa della sua confessione, quella che avrebbe potuto far sì che Rachel si alzasse e se ne andasse via, trascinando con sè il suo cuore, attraverso le rocce e la boscaglia.
"Ma?" disse lei, con voce gentile.
"I Mohawk" iniziò, e si fermò per prendere fiato "La scelta di sposarsi spetta alla donna.
Una donna potrebbe avere da ridire sul proprio marito, per qualsiasi ragione - dal fatto che lui la picchi, che sia un ubriacone o che puzzi quando scoreggia- le lanciò uno sguardo e vide che le sue labbra tremavano per il riso represso, il che lo rincuorò un pò.
"In quel caso, le basta mettere tutte le sue cose fuori dalla capanna e lui sarà costretto a tornare a vivere con gli uomini non ancora sposati - o trovare un'altra donna che lo voglia con sè, oppure andarsene."
"Ed Emily ti ha cacciato?". Lo disse un pò sorpresa ed un pò indignata.
Lui ricambiò con un debole sorriso. "Si, lo ha fatto. Ma non perchè io la picchiassi. A causa dei...bambini."
Sentì che le lacrime iniziavano a salire e per la frustrazione serrò le mani sulle gionocchia.
Dannazione, aveva promesso a sè stesso che non avrbbe pianto. Lei avrebbe potuto pensare che fosse una scena per accattivarsi il suo sostegno o..avrebbe potuto capire qualcosa di più profondo; non era pronto...ma doveva dirle tutto, aveva iniziato con l'obiettivo di confessare, lei doveva sapere...
"Non sono riuscito a darle un figlio".
da Written in my own Heart's Blood
venerdì 23 novembre 2012
A leaf on the wind of All Hallows - capitolo 2
- Capitolo 2 -
JERRY uscì dal bagno dei piloti mezz'ora dopo, gli occhi che gli
bruciavano per il sapone e la benzina, la spina dorsale dolorante. Metà
dei suoi pensieri era per Dolly, l'altra metà per i suoi compagni. I Blu
e i Verdi erano di turno quella mattina, i Rossi e i Gialli di riposo.
Gli aerei Verdi sarebbero dovuti essere sopra Flamborough in quel
momento, a caccia.Deglutì, ancora inquieto, con la bocca secca d'abitudine e andò a prendere una tazza di tè nella mensa. Fu un errore, sentì i Gremlins ridere appena entrò e vide Sailor Malan.
"Tenente!" Malan si alzò dal suo posto, sorridendo. "L'uomo che avevo in mente!"
Che il diavolo ti porti, Jerry pensò, imponendo al suo volto uno sguardo di rispettosa attesa. Malan non stava cercando Jerry, quando lo faceva significava che il lavoro aumentava. E il fatto che il capitano del gruppo lo aveva chiamato con il suo rango, invece che il suo nome, significava che probabilmente era un lavoro che nessun volontario voleva fare.
Malan gli stava presentando l'altro uomo, un tipo piuttosto alto in uniforme militare con i capelli scuri e un piacevole, per quanto tagliente, sguardo. Occhi da cane pastore buono, pensava, annuendo in risposta al saluto del capitano Randall. Gentile, forse, ma non lo convinceva molto.
Non si sorprese nemmeno, mentre Sailor accompagnava Randall attraverso la porta, sentire il piccolo Capitano del Gruppo mormorare al suo orecchio, "Attento, è uno stronzo simpaticone."
Jerry annuì, con una fitta allo stomaco. Malan non voleva dire che il capitano Randall era o comico o un umorista. "Stronzo simpaticone" in quel contesto significava solo una cosa.
MI6.
lunedì 19 novembre 2012
A leaf on the wind of All Hallows - capitolo 1
Da questa settimana, abbiamo deciso di proporvi qualcosa di nuovo: degli estratti di alcune novelle scritte dalla Gabaldon, a "completamento" della serie di Jamie & Claire, utili per conoscere qualcosina in più su alcuni personaggi secondari.
Per iniziare, ecco a voi un estratto dal primo capitolo di "A leaf on the wind of All Hallows" (una novella inedita in Italia, che potete trovare nella raccolta "Songs of love and death").
Il protagonista è...Jerry McKenzie..
- Capitolo 1 -
Mancavano ancora due settimane ad Halloween, ma i folletti erano già al lavoro.
Jerry MacKenzie spinse a tutto gas il Dolly II sulla pista, con le spalle curve, il sangue che martellava, già a metà della traiettoria del capo pattuglia tirò indietro la cloche - ed ottenne uno sbuffo soffocato invece di alzarsi vertiginosamente per il decollo. Allarmato, si spostò indietro, ma prima che potesse riprovarci, ci fu un botto che lo fece scattare per riflesso, facendogli sbattere la testa contro il plexiglass.
Non era stato un proiettile, ma un pneumatico che era scoppiato e con un'inclinazione nauseante finì fuori pista, urtando e sobbalzando nell'erba.
C'era un forte odore di benzina, e Jerry aprì il vetro dello Spitfire e saltò fuori in preda al panico, immaginando l'incendio imminente, proprio come l'ultimo aereo che glie era esploso davanti perdendo l'ala, ma il motore si spense in un ronzio in pochi secondi.
Un meccanico uscì dall'hangar per vedere quale fosse il problema, ma Jerry aveva già aperto la pancia di Dolly.....semplice: il tubo del carburante era perforato.
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Uscì da sotto il pianale, starnutì, e Greg il meccanico lo scavalcò.
"Lei non volerà oggi, amico," disse Greg, accovacciato per cercare nel motore, scuotendo la testa per ciò che vedeva.
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Indugiò per un momento, osservando il meccanico che picchiava e avvitava, fischiettando fra i denti.
"Vattene, dai," disse Greg, distogliendo lo sguardo dal motore e vedendo Jerry ancora lì. "Mi prenderò cura di lei."
"Sì, lo so. Ho solo - aye, grazie". L'adrenalina per il volo andato male gli scorreva ancora nelle vene, bloccandone le reazioni e rendendolo rigido.
Si allontanò, sopprimendo la voglia di guardare indietro, oltre la spalla, il suo aereo ferito.
Traduzione amatoriale senza fini di lucro e non in contrasto con una pubblicazione italiana in quanto non esistente.
venerdì 16 novembre 2012
Estratto WimoHB: nel frattempo fuori Philadelphia...
"Ma è necessario che io sia attivo al momento, colonnello," osservò Washington con aria di scusa. "Siete consapevole, vero, che Clinton si sta ritirando da Philadelphia?"Un brivido attraversò Jamie come una moneta calda lasciata cadere sul burro."E...lui...no, signore. Non ne ero a conoscenza."
"Stavo per arrivarci," disse Dan tra i denti. "Nessuno mi ha lasciato mettere bocca nella conversazione, ve lo dico."
"Stavo per arrivarci," disse Dan tra i denti. "Nessuno mi ha lasciato mettere bocca nella conversazione, ve lo dico."
"Bene, ora ne ha la possibilità," disse Washington divertito. "Ne avrà un'altra se non sarà abbastanza veloce per parlare prima che arrivi Lee. Siedetevi con me, signori, se volete. Mi
aspetto...ah, non ci sono." Rumori fuori dalla porta indicavano che un certo numero
di cavalieri erano arrivati e nel giro di pochi istanti, la stanza era
piena di ufficiali continentali.
Erano un gruppo sgualcito e stanco, per la maggior parte vestiti con brandelli di uniformi insieme a camicie da caccia o semplici calzoni. Anche coloro che possedevano un abito completo erano schizzati di fango e logori, e l'odore di uomini che avevano vissuto abbastanza rudemente superava l'odore dolce della stanza.
Erano un gruppo sgualcito e stanco, per la maggior parte vestiti con brandelli di uniformi insieme a camicie da caccia o semplici calzoni. Anche coloro che possedevano un abito completo erano schizzati di fango e logori, e l'odore di uomini che avevano vissuto abbastanza rudemente superava l'odore dolce della stanza.
Tra
i saluti contitati, Jamie individuò la fonte
dell'odore di urina anche, anche; una donna dal viso sottile stava con la
schiena premuta al muro in un angolo della stanza, con in mano un bambino
avvolto in uno scialle logoro contro il petto, gli occhi che guizzavano avanti e indietro tra gli intrusi. Una
macchia scura di bagnato si vedeva sullo scialle, ma era evidente che la donna
avesse paura di muoversi dal suo posto per cambiare il neonato e
invece si spostava meccanicamente da un piede all'altro, accarezzando il
bambino per rabbonirlo.
"Colonnello Fraser! Ben arrivato! Ben arrivato!" La voce attirò la sua attenzione, e con suo grande stupore, si ritrovò la mano stretta con entusiasmo da Anthony Wayne conosciuto apertamente ormai come" Pazzo Anthony ", che aveva visto l'ultima volta un paio di settimane prima della caduta di Ticonderoga.
"Sua moglie sta bene, signore, e il vostro nipote indiano?" Wayne chiese, raggiante in volto. Anthony era basso e tarchiato, con le guance piene come uno scoiattolo e gli occhi che sembravano brillare con il fuoco. Al momento, Jamie fu sollevato nel vedere che erano accesi soltanto per un interesse amichevole.
"Stanno bene, signore, vi ringrazio. E..."
"Dimmi, tua moglie è a portata di mano?" Wayne si spostò un po' più vicino e abbassò la voce. "Ho avuto un periodo d'inferno con la mia gotta e lei aveva fatto miracoli con l'ascesso alla base della mia colonna evrtebrale, mentre eravamo a Ti-"
"Colonnello
Fraser, permettetemi di farvi conoscere il generale Charles Lee e il generale Nathanael Greene." La voce di George Washington si incuneò tra lui e la base della colonna vertebrale di Pazzo
Anthony, con suo grande sollievo."Colonnello Fraser! Ben arrivato! Ben arrivato!" La voce attirò la sua attenzione, e con suo grande stupore, si ritrovò la mano stretta con entusiasmo da Anthony Wayne conosciuto apertamente ormai come" Pazzo Anthony ", che aveva visto l'ultima volta un paio di settimane prima della caduta di Ticonderoga.
"Sua moglie sta bene, signore, e il vostro nipote indiano?" Wayne chiese, raggiante in volto. Anthony era basso e tarchiato, con le guance piene come uno scoiattolo e gli occhi che sembravano brillare con il fuoco. Al momento, Jamie fu sollevato nel vedere che erano accesi soltanto per un interesse amichevole.
"Stanno bene, signore, vi ringrazio. E..."
"Dimmi, tua moglie è a portata di mano?" Wayne si spostò un po' più vicino e abbassò la voce. "Ho avuto un periodo d'inferno con la mia gotta e lei aveva fatto miracoli con l'ascesso alla base della mia colonna evrtebrale, mentre eravamo a Ti-"
Oltre allo stesso Washington, Charles Lee era il meglio vestito del gruppo, in uniforme completa di gorgiera fino agli stivali lucidi. Jamie non lo conoscieva, ma lo avrebbe preso per un soldato professionista, non importa il come fosse vestito. Un inglese di quel tipo che sembra sempre avere un qualche odore discutibile, ma gli strinse la mano abbastanza cordialmente come in una tenaglia "Al vostro servizio, signore." Jamie sapeva due cose su Charles Lee, entrambe riferitegli dal giovane Ian. Vale a dire, che l'uomo aveva una moglie e i Mohawk lo chiamavano Ounewaterika. Ian aveva detto che significava acqua bollente. Tra Pazzo Anthony e acqua bollente, Jamie stava cominciando a pensare che sarebbe stato meglio si fosse mosso e allontanato prima di aver incontrato Dan Morgan sulla strada, ma era troppo tardi per i rimpianti.
da Written in my own Heart's Blood
lunedì 12 novembre 2012
Estratto WimoHB
I ribelli in città erano sul punto di rivoltarsi contro i lealisti, ormai indifesi - nelle strade aleggiava un'atmosfera tetra. "Qualcuno potrebbe presentarsi da un momento all'altro sulla soglia di casa tua con un barile di catrame e delle piume" osservò Jenny, prevenendo i miei pensieri in modo snervante.
"Bhe, non aiuterebbe affatto l'asma di Sua Grazia" dissi e lei si mise a ridere.
"Non faresti meglio a restituirlo al generale Clinton?" suggerì. "Dei soldati sono entrati in casa mia per perquisirla, proprio mentre avevo un ricercato nascosto nel mio armadio e tutti i bambini in giro. Non credo che sarà più semplice quando i Figli della Libertà verranno qui cercando Sua grazia, se è vero almeno metà di quello che Marsali mi ha detto su di loro".
"Probabilmente hai ragione". Un colpo di pistola schioccò nell'aria pesante, un suono piatto proveniente da qualche parte vicino il fiume ed entrambe ci irrigidimmo.
"Il problema è che lui non è abbastanza stabile. Non posso correre il rischio di trasferirlo attraverso strade colme di polvere e pollini e poi lasciarlo alle cure di un medico dell'esercito. Potrebbe avere un nuovo attacco e non ci sarebbe nessuno capace di salvarlo..."
Jenny fece una smorfia.
"Si, hai ragione" disse con riluttanza "E non puoi lasciarlo qui ed andare tu, per la stessa ragione."
"Giusto". Jamie poi verrà qui per cercarmi.
"Conoscendolo, se Jamie venisse qui e non ti trovasse, andrebbe subito alla tipografia", osservò Jenny, facendo rizzare i peli sul retro del mio collo.
"La smetteresti?"
"Di fare cosa?"esclamò spaventata.
"Di leggere i miei pensieri!"
"Ah quello." Rise, gli occhi blu stretti a formare dei triangoli. "Qualunque cosa pensi è lì, chiara sul tuo viso. Sicuramente Jamie te l'avrà detto, no?"
"Il problema è che lui non è abbastanza stabile. Non posso correre il rischio di trasferirlo attraverso strade colme di polvere e pollini e poi lasciarlo alle cure di un medico dell'esercito. Potrebbe avere un nuovo attacco e non ci sarebbe nessuno capace di salvarlo..."
Jenny fece una smorfia.
"Si, hai ragione" disse con riluttanza "E non puoi lasciarlo qui ed andare tu, per la stessa ragione."
"Giusto". Jamie poi verrà qui per cercarmi.
"Conoscendolo, se Jamie venisse qui e non ti trovasse, andrebbe subito alla tipografia", osservò Jenny, facendo rizzare i peli sul retro del mio collo.
"La smetteresti?"
"Di fare cosa?"esclamò spaventata.
"Di leggere i miei pensieri!"
"Ah quello." Rise, gli occhi blu stretti a formare dei triangoli. "Qualunque cosa pensi è lì, chiara sul tuo viso. Sicuramente Jamie te l'avrà detto, no?"
Un'improvvisa ondata di calore salì dal mio decollete, facendomi arrossire e ricordai in quel momento che ancora indossavo l'abito di seta color crema, adesso impregnato di sudore, sporco di polvere e forse la cosa peggiore da avere indosso in quel momento. E molto molto stretto. Sperai che quello che stavo pensando non si riflettesse sul mio viso, perchè c'erano delle informazioni che non intendevo condividere con Jenny.
"Bene, posso dirti qualunque cosa tu stia pensando" ammise, facendolo di nuovo, dannazione! - "ma dopotutto è così semplice capire quando stai pensando a Jamie."
da Written in my own Heart's Blood
da Written in my own Heart's Blood
sabato 10 novembre 2012
Gadgets del Blog: il SegnaOutlander
Ritornano i gadget del blog con un nuovo SegnaOutlander!
Questa volta tocca ai Caraibi! L'esotica ambientazione de "La Collina delle Fate"
Questa volta tocca ai Caraibi! L'esotica ambientazione de "La Collina delle Fate"
Clicca sull'immagine per visualizzarla nelle dimensioni originali!
...se volete dei segnaoutlander con particolari tematiche o con le vostre citazioni preferite, non esitate a farvi avanti -.^
venerdì 9 novembre 2012
Estratto WimoHB: Uomini testardi...
Sapevo esattamente che cosa intendesse Jenny con non gradire la sensazione della situazione. L'aria era calda, densa e umida, piena del canto di cicale e con le foglie dei castagni che pendevano flosci lungo la strada come stracci. Ma qualcosa si agitava nell'atmosfera. Eccitazione? Panico? Paura? Tutti e tre, pensai.
"Farei meglio ad andare in tipografia, non credi?" Chiese rivolgendosi a me con un leggero cipiglio. "Marsali e i ragazzi saranno più al sicuro se li porto qui, voglio dire? Se ci dovesse essere una sommossa o qualcosa del genere? "
Scossi la testa.
"Io non penso. Fergus e Marsali sono patrioti molto noti. Saranno i lealisti ad essere in pericolo, se l'esercito britannico se ne andasse. Non avranno alcuna protezione e i ribelli potrebbero ... far loro del male. E..." Provai una sensazione molto sgradevole lungo la spina dorsale, un freddo dito viscido come un serpente, "...questa è una famiglia lealista" _senza nemmeno una porta che si chiude sbattendo_ avrei dovuto aggiungere, ma non lo feci.
Ci fu un forte tonfo dal salotto, come di un corpo che colpisce il pavimento, ma Jenny non batté ciglio, né io. Avevamo entrambe un sacco di esperienza con uomini ostinati. Potevo sentire il duca ansimare, se avesse iniziato ad avere di nuovo l'affanno, sarei intervenuta.
"Farei meglio ad andare in tipografia, non credi?" Chiese rivolgendosi a me con un leggero cipiglio. "Marsali e i ragazzi saranno più al sicuro se li porto qui, voglio dire? Se ci dovesse essere una sommossa o qualcosa del genere? "
Scossi la testa.
"Io non penso. Fergus e Marsali sono patrioti molto noti. Saranno i lealisti ad essere in pericolo, se l'esercito britannico se ne andasse. Non avranno alcuna protezione e i ribelli potrebbero ... far loro del male. E..." Provai una sensazione molto sgradevole lungo la spina dorsale, un freddo dito viscido come un serpente, "...questa è una famiglia lealista" _senza nemmeno una porta che si chiude sbattendo_ avrei dovuto aggiungere, ma non lo feci.
Ci fu un forte tonfo dal salotto, come di un corpo che colpisce il pavimento, ma Jenny non batté ciglio, né io. Avevamo entrambe un sacco di esperienza con uomini ostinati. Potevo sentire il duca ansimare, se avesse iniziato ad avere di nuovo l'affanno, sarei intervenuta.
da Written in my own Heart's Blood
martedì 6 novembre 2012
NEWS SULLA MINISERIE!
Dopo anni e anni di attesa,
qualcosa di effettivo si muove!
Dopo che la Sony ha acquistato i
diritti della saga di Outlander per farne una miniserieTV e aver individuato un
produttore esecutivo per stendere l'adattamento...ora è stata trovata anche una
casa di distribuzione!
Si tratta della Starz, già famosa
per aver prodotto successi del calibro di "Spartacus blood ans sand",
"Camelot" e "Torchwood".
Che dire...tutto questo fa ben
sperare in una produzione veramente all'altezza della saga di Diana Gabaldon.
Non ci resta che attendere..
lunedì 5 novembre 2012
Estratto WimoHB: vediamo cosa sta combinando Jem..
Stava arrivando al termine del tunnel.
Jem riusciva a capirlo dal modo in cui l'aria premeva contro il suo viso. Tutto quello che riusciva a vedere era la piccola luce rossa sul cruscotto del vagone - si chiamerà cruscotto anche in un treno? pensò. Non voleva fermarsi perchè ciò equivaleva a dover scendere dal vagone, nel buio.
Ma il treno stava arrivando alla fine del tracciato e ormai non c'era altro da fare.
Tirò un pò la leva e fece sì che il vagone rallentasse. Sempre di più, fino a che la leva si incastrò in un piccolo slot ed il treno si fermò di scatto, tanto che lui dovette aggrapparsi all'estremità della carrozza.
Il motore di un treno elettrico non faceva rumore, ma le ruote che si muovevano sul tracciato si, producendo tanti suoni mentre giravano. Appena il treno si fermò cessò anche il rumore.
Era tutto molto silenzioso.
"Hey!" gridò a voce alta, perchè non voleva udire il battito del suo stesso cuore. Il suono riecheggiò e lui guardò in alto stupito. La mamma aveva detto che il tunnel era molto alto, più di trenta piedi, ma lui se ne era dimenticato. L'idea che ci fosse tutto quello spazio sospeso sopra di lui, che lui non poteva vedere, lo preoccupava. Deglutì e uscì dal piccolo treno, tenendosi ad esso aggrappato con una mano.
"Hey!" gridò al soffitto invisibile. "C'è qualche pipistrello lassù?"
Silenzio. Era quasi arrivato a sperare che ci fossero pipistrelli. Non ne aveva paura - ce n'erano anche nella vecchia torre e gli piaceva sedersi per osservarli mentre uscivano per cacciare durante le sere d'estate.
Ma ora era solo. Sempre escludendo il buio.
Le sue mani erano sudate. Lasciò la cabina e le pulì sui jeans. Adesso riusciva anche a sentire il suo respiro. "Maledizione" sussurrò. Lo faceva sentire meglio, così lo ripeté.
Forse sarebbe stato meglio pregare, ma in quel momento non ci riusciva.
C'era una porta, aveva detto la mamma. Alla fine del tunnel. Portava in una stanza di servizio, dove le grandi turbine potevano essere sollevate qualora avessero necessitato di riparazioni. Sarebbe stata chiusa?
Improvvisamente realizzò di essersi allontanato dal treno e di non sapere se si stava dirigendo verso la fine del tunnel o dalla stessa parte da cui era giunto.
Nel panico iniziò a vagare con le braccia stese, cercando il treno. Inciampò sul tracciato e si ritrovò steso per terra. Rimase lì per qualche secondo mormorando "Maledizione, maledizione, maledizione!" perchè si era sbucciato entrambe le ginocchia ed i palmi delle mani, ma per il resto era ok ed era riuscito a ritrovare il tracciato. Poteva seguirlo senza perdersi.
da Written in my own Heart's Blood
venerdì 2 novembre 2012
Estratto WimoHB: il prezzo dell'onestà...
"John, um, sta bene, vero?" Chiesi.
Con mia sorpresa - e con mio disagio - le labbra di Jamie si contorsero un po'."Aye. Beh. Sono sicuro di si", disse con un tono che non ammetteva alcun dubbio, cosa che trovai allarmante.
"Cosa diavolo ne hai fatto di lui?" Dissi seduta in posizione eretta.Le sue labbra si serrarono per un istante.
"L'ho colpito," disse. "Due volte", aggiunse guardando altrove."Due volte?" feci l'eco con una certa sorpresa. "Ha combattuto?"
"No", disse brevemente.
"Davvero." mi rilassai un poco all'indietro ispezionandolo. Ora che mi ero calmata abbastanza da notarlo, pensai che fosse la rappresentazione di ... cosa? Preoccupazione? Senso di colpa? "Perché l'hai colpito?" Chiesi imponendomi un tono di lieve curiosità, piuttosto che di accusa. Evidentemente non ebbi successo dato che si girò verso di me come un orso punto da un'ape.
"Perchè? Hai il coraggio di chiedermi perchè?"
"Certo che lo faccio," dissi scartando il tono mite. "Che cosa ha fatto per farsi colpire? E per due volte?"Jamie non aveva alcun problema con la violenza, ma di solito aveva bisogno di una ragione.
Fece un profondo rumore scozzese di disapprovazione, ma mi aveva promesso onestà molto tempo fa e non aveva mai rotto quella promessa. Raddrizzò le spalle e mi guardò dritto."Il primo era una cosa tra lui e me, era un colpo che gli dovevo da un bel po'."
"E hai colto l'occasione per dargli un pugno, perché era il momento giusto?" chiesi un po' preoccupata di chiedere direttamente cosa diavolo intendesse con "tra lui e me."
"Non potevo evitarlo", disse stizzito. "Ha detto qualcosa e l'ho colpito."
Non dissi nulla, ma respirai dal naso rumorosamente. Ci fu un lungo momento di silenzio, pieno di aspettative e rotto solo dal rumore del fiume."Ha detto che voi due non avete fatto l'amore tra di voi", mormorò alla fine guardandosi le mani. Il suo dito indice sinistro stava sfiorando la cicatrice dell'anulare dritto.
"No, non l'abbiamo fatto", dissi un po' sorpresa. "Eravamo tutti e due ... oh!"Lui alzò lo sguardo verso di me, abbagliante.
"Oh," disse, le parole grondanti sarcasmo. "Voi stavate scopando entrambi me, cazzo, ha detto."
"Oh, capisco" mormorai. "Bene. Um. Sì, è vero." Mi strofinai la radice del naso. "Capisco," dissi di nuovo o comunque pensai di averlo fatto. C'era una profonda amicizia di lunga data tra Jamie e John, ma ero consapevole del fatto che uno dei pilastri su cui poggiava era di evitare assolutamente qualsiasi riferimento all'attrazione sessuale di John nei confronti di Jamie. Se John aveva perso abbastanza la calma per attaccare quel pilastro tra loro due... "E la seconda volta?" chiesi scegliendo di non chiedergli ulteriori delucidazioni sul primo.
"Sì, beh, quello era per te", disse con nella voce e sul viso un po' di relax.
"Ne sono lusingata," dissi quanto più seccamente possibile. "Ma davvero non avresti dovuto."
"Beh, probabilmente no," ammise arrossendo un po'. "Ma avevo già perso le staffe e non potevo tornare indietro."
Con mia sorpresa - e con mio disagio - le labbra di Jamie si contorsero un po'."Aye. Beh. Sono sicuro di si", disse con un tono che non ammetteva alcun dubbio, cosa che trovai allarmante.
"Cosa diavolo ne hai fatto di lui?" Dissi seduta in posizione eretta.Le sue labbra si serrarono per un istante.
"L'ho colpito," disse. "Due volte", aggiunse guardando altrove."Due volte?" feci l'eco con una certa sorpresa. "Ha combattuto?"
"No", disse brevemente.
"Davvero." mi rilassai un poco all'indietro ispezionandolo. Ora che mi ero calmata abbastanza da notarlo, pensai che fosse la rappresentazione di ... cosa? Preoccupazione? Senso di colpa? "Perché l'hai colpito?" Chiesi imponendomi un tono di lieve curiosità, piuttosto che di accusa. Evidentemente non ebbi successo dato che si girò verso di me come un orso punto da un'ape.
"Perchè? Hai il coraggio di chiedermi perchè?"
"Certo che lo faccio," dissi scartando il tono mite. "Che cosa ha fatto per farsi colpire? E per due volte?"Jamie non aveva alcun problema con la violenza, ma di solito aveva bisogno di una ragione.
Fece un profondo rumore scozzese di disapprovazione, ma mi aveva promesso onestà molto tempo fa e non aveva mai rotto quella promessa. Raddrizzò le spalle e mi guardò dritto."Il primo era una cosa tra lui e me, era un colpo che gli dovevo da un bel po'."
"E hai colto l'occasione per dargli un pugno, perché era il momento giusto?" chiesi un po' preoccupata di chiedere direttamente cosa diavolo intendesse con "tra lui e me."
"Non potevo evitarlo", disse stizzito. "Ha detto qualcosa e l'ho colpito."
Non dissi nulla, ma respirai dal naso rumorosamente. Ci fu un lungo momento di silenzio, pieno di aspettative e rotto solo dal rumore del fiume."Ha detto che voi due non avete fatto l'amore tra di voi", mormorò alla fine guardandosi le mani. Il suo dito indice sinistro stava sfiorando la cicatrice dell'anulare dritto.
"No, non l'abbiamo fatto", dissi un po' sorpresa. "Eravamo tutti e due ... oh!"Lui alzò lo sguardo verso di me, abbagliante.
"Oh," disse, le parole grondanti sarcasmo. "Voi stavate scopando entrambi me, cazzo, ha detto."
"Oh, capisco" mormorai. "Bene. Um. Sì, è vero." Mi strofinai la radice del naso. "Capisco," dissi di nuovo o comunque pensai di averlo fatto. C'era una profonda amicizia di lunga data tra Jamie e John, ma ero consapevole del fatto che uno dei pilastri su cui poggiava era di evitare assolutamente qualsiasi riferimento all'attrazione sessuale di John nei confronti di Jamie. Se John aveva perso abbastanza la calma per attaccare quel pilastro tra loro due... "E la seconda volta?" chiesi scegliendo di non chiedergli ulteriori delucidazioni sul primo.
"Sì, beh, quello era per te", disse con nella voce e sul viso un po' di relax.
"Ne sono lusingata," dissi quanto più seccamente possibile. "Ma davvero non avresti dovuto."
"Beh, probabilmente no," ammise arrossendo un po'. "Ma avevo già perso le staffe e non potevo tornare indietro."
da Written in my own Heart's Blood